mercoledì 9 dicembre 2015

FILASTROCCA DEL BAMBINO FUTURO



Sono um bambino, sono il tuo dono
Prima non c'ero e adesso ci sono.
Sono il domani, dalle tue mani,
Devi difendermi con le tue mani.
Sono il futuro, sono arrivato
e sono qui perchè tu mi hai chiamato.
Come sarà l'orizzonte che tracci
Dipende da come mi abbracci

(Bruno Tognolini - Rima Rimani - Salani)

giovedì 19 novembre 2015

FILASTOCCA DELLA LENTEZZA



IO VADO LENTO, IO VADO PIANO
CHI CORRE SEMPRE NON VA LONTANO
IL MONDO E' PIENO DI COSE LENTE
CHI CORRE SEMPRE POI NON LE SENTE
GUARDA CHE BELLO QUESTO UNIVERSO
SE CORRI SEMPRE TE LO SEI PERSO
SENTI CHE BELLA QUESTA CAREZZA
NON CI SAREBBE SENZA LENTEZZA
RALLENTA UN POCO, RALLENTA ANCORA
COSA SUCCEDE SE PERDI UN'ORA?

(Sabrina Giarratana)

mercoledì 11 novembre 2015

LETTERA DI UN BAMBINO...



Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente ufficiale il bambino pose il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto: “Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 Euro Per aver riordinato la mia cameretta: 1,50 Euro Per essere andato a comprare il latte: 0,50 Euro Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 Euro Per ever preso due volte “ottimo” a scuola: 2 Euro Per aver portato fuori l’immondizia tutte le sere: 1 Euro Totale: 9 Euro”. 
La mamma fissò il figlio negli occhi teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse: “Per averti portato in grembo 9 mesi: 0 Euro Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 Euro Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 Euro Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 Euro Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene, e i panini che ti ho preparato: 0 Euro Per la vita che ti do ogni giorno: 0 Euro”. Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “Pagato”. Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci. Quando nei rapporti personali e famigliari si cominciano a fare i conti, è tutto finito. L’amore o è gratuito o non è amore.

(Fonte: http://www.lachiavedelcuore.it/?p=928)

mercoledì 4 novembre 2015

HEY DIO...




Hey Dio, 
avrei da chiederti anch'io, 
cos'è quest'onda di rabbia, 
che poi diventa follia, 
che c'è da stare nascosti, 
per evitare la scia, 
di questo tempo che ormai, 
è il risultato di noi..




Hey Dio, 
vorrei sapere anche io, 
se questo mondo malato, 
può ancora essere mio, 
e se il domani che arriva, 
è molto peggio anche di così, 
ma infondo sai cosa c'è, 
hai ragione sempre te... 



Che c'è bisogno d'amore, 
è tutto quello che so, 
per un futuro migliore, 
per tutto quello che ho, 
per cominciare da capo e ritrovare una coscienza, 
per fare a pezzi con le parole questa indifferenza... 





Hey Dio, 
permettimi di dire che qui, 
è solo l'odio che fa notizia, 
in ogni maledetto tg, 
non c'è più l'ombra di quel rispetto, 
il fatto è che sembra andar bene così, 
ma infondo sai cosa c'è, 
hai ragione sempre te..



Che c'è bisogno d'amore, 
è tutto quello che so, 
per un futuro migliore, 
per tutto quello che ho, 
per cominciare da capo e ritrovare una coscienza, 
per fare a pezzi con le parole questa indifferenza..

E dopotutto sai, 
che sono quello di sempre, 
che non potrei stare fermo mai, 
d'avanti a un mucchio di niente..

In qualche angolo c'è, 
chi la pensa come me..




Che c'è bisogno d'amore, 
è tutto quello che so, 
per un futuro migliore, 
per ogni cosa che ho, 
e per sentirmi più vivo, 
io voglio cominciare da qui, 
l'amore è il vero motivo, 
per essere più liberi..

(Filippo Neviani)

venerdì 30 ottobre 2015

CINGHIATE AL FIGLIO...


DUE COSE MI CHIEDO: COME SIA POSSIBILE CHE LE PERSONE ARRIVINO A FAR TANTO AI PROPRI FIGLI CHE DOVREBBERO SOLAMENTE ESSERE PROTETTI E RICEVERE AMORE E DALL'ALTRO COME SIA POSSIBILE CHE NONOSTANTE NON SIA NUOVA ALLA GIUSTIZIA, NESSUNO ABBIA FATTO NULLA PER EVITARE CHE TUTTO CIO' ACCADESSE...


Ha aspettato ore prima di chiamare i soccorsi per il suo bambino. Ha atteso così tanto perché sapeva che i segni sul corpo di Donnell Coakley, 3 anni, erano talmente evidenti che per lei si sarebbero aperte le porte del carcere.Lei, Tylesha Griffin, 22 anni, incinta del suo quarto figlio, ha sottoposto il suo bambino a una vera e propria fustigazione: lo ha colpito più di 100 volte con una cintura e un cavo elettrico prima che il piccolo chiudesse gli occhi per sempre.Venerdì mattina la donna e il fidanzato avevano lasciato il bambino ad alcuni parenti per partecipare a un incontro con il giudice di sorveglianza dell'uomo. Alla polizia hanno raccontato che quando sono tornati a casa il piccolo era a letto, aveva del vomito intorno alla bocca e non rispondeva. Ma qualcosa nel loro racconto è stato omesso. I due, in preda al panico, hanno atteso ore per chiamare i soccorsi, hanno pulito il piccolo e gli hanno rimboccato la coperta. Solo in tarda serata hanno chiamato il 911 per segnalare che Donnell non rispondeva. Il bambino è stato ricoverato al St Francis Hospital, dove è deceduto un'ora dopo il suo arrivo. La morte è stata classificata come omicidio dopo che l'autopsia ha stabilito che «Donnell aveva riportato ferite e subito abusi». Gli atti giudiziari indicano che il bambino aveva un incisivo scheggiato, un'enorme ferita aperta al braccio sinistro e zone della testa in cui mancavano i capelli. Il piccolo aveva bruciature su tutto il corpo e segni intorno ai polsi che dimostrerebbero che veniva legato.Interrogata dalla polizia, la donna ha dichiarato che di tanto in tanto il figlio veniva fustigato con una cintura. Domenica Tylesha è stata accusata di omicidio di primo grado: rimarrà in carcere senza cauzione in attesa di tornare in tribunale il 26 novembre. La donna non è nuova alla giustizia: nel 2011 era stata indagata per la negligenza e la mancanza di cura dei suoi bimbi.
Per adesso gli altri due figli sono stati presi in custodia protettiva dal dipartimento dei bambini e dei servizi per le famiglie: gli agenti stanno valutando se anche loro fossero mai stati vittime di violenze.

(Fonte: Leggo.it)

venerdì 23 ottobre 2015

MASTURBAZIONE INFANTILE PRECOCE


COLORO CHE IMPONGONO QUESTI “INSEGNAMENTI” NON INTERESSA TANTO L’EDUCAZIONE DEL
FIGLIO, MA LA DISTRUZIONE DELLA FAMIGLIA.



BISOGNEREBBE ESSERE PRESENTI E COMBATTERE QUESTE OSCENITA’ IN OGNI LUOGO E
IN OGNI DOVE. FAR PARTE PER ESEMPIO DI RAPPRESENTANTI DI CLASSE ED ESSERE
PARTE ATTIVA NELLE DECISIONI. 
NON DOBBIAMO E POSSIAMO PIU’ LASCIARGLI
NESSUNO SPAZIO.
ESSER BUONI NON SIGNIFICA ESSERE FESSI, 
LA BONTA’ E’ UNA COSA, 
IL BUONISMO UN’ALTRA..

Sta facendo discutere il documento “Standard per l’educazione sessuale in Europa”, avviato dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, e realizzato dal Centro Federale per l’Educazione alla Salute (BZgA) di Colonia, da diffondere presso i ministeri dell’Istruzione e della Salute in Europa. Dopo un’impostazione generale, nel testo si illustra come l’educazione sessuale vada insegnata ai bambini a seconda delle diverse fasce d’età: da 0 a 4 anni, da 4 a 6, da 6 a 9, da 9 a 12, da 12 a 15 e dai 15 in su. Preoccupazione è stata espressa da diverse
associazioni fra cui la Fondazione Novae Terrae che si occupa di diritti umani. Debora Donnini ha intervistato il direttore generale di Novae Terrae, Luca Volonté:

R. – Quello che ci ha colpito è che, appunto, un’idea ispiratrice di questo documento era già ricompresa in molti scritti dei grandi maestri dell’ideologia di gender ed anche nei Principi di Yogyakarta. E la cosa più
sconvolgente è che questi Principi siano diventati la base di un documento, che riporta dettagliatamente come, a loro avviso, l’educazione sessuale
dovrebbe rispondere a standard equilibrati, sempre secondo la loro opinione.Questi standard sono molti preoccupanti, perché prevedono un’ipersessualizzazione, e cioè l’introduzione del bambino ad un ‘abuso’della sessualità del proprio corpo fin dalla giovanissima età, cioè da 0 a 4 anni.



D. – Emerge praticamente che, per esempio, ai bambini da 0 a 4 anni è consigliata la “masturbazione infantile precoce” e che i bambini da 4 a 6 anni dovranno essere istruiti sull’amore e sulle relazioni con persone dello
stesso sesso. E’ così?
R. – E’ esattamente così. Purtroppo queste sono due delle previsioni di questo documento. Dobbiamo renderci conto di cosa voglia dire una precoce
masturbazione da 0 a 4 anni. Questa esplorazione della sessualità per un bambino di quattro anni, come per qualsiasi ragazzo non completamente formato, può significare anche quello che sta accadendo per esempio in Olanda, e cioè che i propri genitori, quando un bambino rientra nella propria abitazione con problemi creati da lezioni scolastiche di questo tipo, possano chiedere – come fanno appunto molti nei Paesi Bassi – una terapia ormonale per bloccare la sessualità del maschio o della femmina, del bambino o della bambina, grazie a questi medicinali chimici. Poi c’è l’informazione ai bambini dai 4 ai 6 anni sulle relazioni con persone dello stesso sesso e anche informazioni, sempre dai 4 ai 6 anni, sulle forme nuove di relazione e le differenti idee sul concetto di famiglia.

D. – Dai 6 ai 9 anni, invece, i maestri sono esortati ad istruire sui cambiamenti del corpo - come mestruazioni, eiaculazione, variabilità individuali nel corso dello sviluppo - offrendo tra l’altro nozioni sui diversi metodi contraccettivi. Poi, dai 9 ai 12 anni, i bambini dovranno
essere istruiti sui rischi e le conseguenze delle esperienze sessuali non protette, ovvero sulle malattie sessualmente trasmissibili e le ‘gravidanze indesiderate’...

R. – Dai 9 ai 12 anni si tratta di dare informazioni sull’orientamento sessuale, ma anche capire la differenza che esiste tra l’orientamento di genere e sesso biologico; produrre informazioni sui diritti sessuali definiti dall’IPPF, che è notoriamente una delle più grandi fondazioni internazionali, che appunto definisce tra i diritti sessuali anche il diritto all’aborto.
 

lunedì 19 ottobre 2015

A MODO TUO


OGNI GENITORE FARA' IL POSSIBILE PER INSEGNARE A VIVERE AL MEGLIO QUESTO MONDO, MA SARANNO SEMPRE I FIGLI CHE FARANNO A MODO LORO...





Sarà difficile diventar grande
prima che lo diventi anche tu 
tu che farai tutte quelle domande 
io fingerò di saperne di più 
sarà difficile 
ma sarà come deve essere 
metterò via i giochi 
proverò a crescere 

Sarà difficile chiederti scusa 
per un mondo che è quel che è 
io nel mio piccolo tento qualcosa 
ma cambiarlo è difficile 
sarà difficile 
dire tanti auguri a te 
a ogni compleanno 
vai un po' più via da me 

A modo tuo 
andrai 
a modo tuo 
camminerai e cadrai, ti alzerai 
sempre a modo tuo 
A modo tuo 
vedrai 
a modo tuo 
dondolerai, salterai, cambierai 
sempre a modo tuo 

Sarà difficile vederti da dietro 
sulla strada che imboccherai 
tutti i semafori 
tutti i divieti 
e le code che eviterai 
sarà difficile 
mentre piano ti allontanerai 
a cercar da sola 
quella che sarai 

A modo tuo 
andrai 
a modo tuo 
camminerai e cadrai, ti alzerai 
sempre a modo tuo 
A modo tuo 
vedrai 
a modo tuo 
dondolerai, salterai, cambierai 
sempre a modo tuo 

Sarà difficile 
lasciarti al mondo 
e tenere un pezzetto per me 
e nel bel mezzo del 
tuo girotondo 
non poterti proteggere 
sarà difficile 
ma sarà fin troppo semplice 
mentre tu ti giri 
e continui a ridere 

A modo tuo 
andrai 
a modo tuo 
camminerai e cadrai, ti alzerai 
sempre a modo tuo 
A modo tuo 
vedrai 
a modo tuo 
dondolerai, salterai, cambierai 
sempre a modo tuo

(Testo: Luciano Ligabue)


lunedì 12 ottobre 2015

ANGIOLINA...


MOLTO SPESSO, SOPRATTUTTO NEGLI OSPEDALI 
E DOVE VI SONO BAMBINI MALATI, 
E' VERAMENTE DIFFICILE TROVARE LE PAROLE...


UNA PREGHIERA PER TUTTI COLORO CHE DEVONO QUOTIDIANAMENTE CONVIVERE E COMBATTERE IL MALE.

Qualcuno che mi chiama venga qui
vuol solo salutarla, le bastera' cosi'
e adesso cosa dico tra questi muri di dolore
non sono mica il Papa io e mi cerco le parole,
Ciao, come ti chiami
e come stai?
Non parla e fa un sorriso
che non ho visto mai
mi cerca con le mani bianche e belle
poi le ferma sulla mia
tienle strette, non voglio partire,
tienle o volo via
Ehi, Angiolina io sono qui
mentre sogni un grandissimo amore
corre Angiolina, corre sopra il mare
adesso ti do un bacio che sa di sale.
Adesso mi domandi
sono carina?
mi sento cosi' buffa in testa:
sembra una pallina
sara' ma è una pallina, tanto bella
e cosi' bello è il viso
ora dormi ma prima ti prego,
rifammi un sorriso.
Ciao Angiolina, resto con te
mentre sogni un grandissimo amore
corre Angiolina, corre sopra il mare
adesso ti do un bacio che sa di sale
Ti riscaldo le mani, le senti sono qui
Non lo so dov'e' andata Angiolina
Non è piu'

(Fabio Concato)

martedì 6 ottobre 2015

FORZA GESU'



Ogni sera quando prego nel lettino
Penso a quello che si vede da lassù,
Tutto il male che viviamo sulla terra,
Ogni lacrima che scende sale su
Tu mi dici cosa mai può fare un bimbo,
Come può contare piccolo com'è ' 
Con l'amore penso si può fare tanto
Per esempio consolare un po' Gesù
Forza Gesù, non ti preoccupare
Se il mondo non è bello visto da lassù,
Con il tuo amore si può sognare
E avere un po' di paradiso
Quaggiù
Avere un po' di paradiso
Anche quaggiù,
Avere un po' di paradiso



Quando dico la preghiera del mattino
Prego per la sorellina ed il papa,
Per la mamma che mi sta vicino
Mi sorride, mi da gran felicità
Ma poi penso a tutti quei bambini
Che non sono fortunati come me,
Senza amore si cresce con fatica
Che dolore tutto questo per Gesù
Forza Gesù, non ti preoccupare
Se il mondo non è bello visto da lassù,
Con il tuo amore si può sognare


(Fonte Web Zecchino d’Oro)

venerdì 2 ottobre 2015

NON CAMBIATE LA MAMMA CON LA TECNOLOGIA






Ieri, accanto alla culla

con amore cantava la mamma

la ninna nanna.

“Si guarda intorno il pargoletto

abbracciando un  pupazzetto

guarda il muro che è di fronte

che produce strane forme:

il lume posto sulla scrivania

crea una zona d’ombra

sulla parete bianca

magia che accende la fantasia

basta muovere le mani

e sembra di veder i sette nani

un mondo surreale

che impara a sognare.

Fuori un ramo di ginestra

fa capolino dentro la finestra

saluta quel bimbetto

che sgambetta nel suo letto.

Nella stanza si sprigionano

odori, sensazioni, emozioni …

un input  importante

per quando sarà grande.”

Oggi, accanto al lettino

c’è un bel libricino

suona e canta

e al posto della mamma

racconta.

Per ogni giocattolo c’è un “play”

è il giocattolo che gioca

ah la “tecnologia”… fa tutto lei

ma è il giocattolo più in voga!

Non importa se poi la fantasia

si spegne e vola via

è lo status symbol che conta

che da preziosa impronta.

E ci si meraviglia

se un figlio o una figlia

cresciuti coi pulsanti

con genitori assenti

con demotivati insegnanti

con una società

che li imbottisce di pubblicità

di compromessi e falsità

diventano aggressivi e violenti?

Cresciuti in balia dei venti

senza esempi convincenti

l’anima è atrofizzata

annichilita, malata

va curata

ma soprattutto
amata



(Fonte Web)
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