venerdì 31 gennaio 2014

LA PERICOLOSA VITA NELLE MINIERE D'ORO



Hanno al massimo otto anni, ma lavorano notte e giorno nelle miniere d'oro che costellano tutto il territorio della Tanzania, il quarto più grande produttore d'oro dell'Africa. 
Sono piccoli minatori a cui è stata rubata l'infanzia. Invece di giocare, scavano pozzi profondi e instabili, lavorano sottoterra con turni fino a 24 ore, trasportano pesanti sacchi pieni dell'oro che acquisteremo.




Ogni giorno rischiano di rimanere vittime di crolli e incidenti con gli strumenti, così come di danni a lungo termine sulla salute a causa della polvere che respirano, dei carichi che trasportano e dell'avvelenamento per l'esposizione al mercurio, che attacca il sistema nervoso centrale e può causare disabilità permanente.

La loro vita fatta di sfruttamento è descritta per filo e per segno nel rapporto dell'Human Rights Watch "Toxic Toil: Child Labor and Mercury Exposure in Tanzania's Small-Scale Gold Mines". Il report si basa sulla realtà di 11 siti minerari a Geita, Shinyanga e Mbeya, e sulle interviste a oltre 200 persone, tra cui 61 bambini che lavorano nelle miniere. Il quadro che ne è emerge è disarmane: l'impiego di bambini nell'attività mineraria pericolosa è una delle peggiori forme di lavoro minorile che esistano.

Ragazzi e ragazze della Tanzania sono attirati dalle miniere d'oro dalla speranza di una vita migliore, ma si trovano bloccati in un vicolo cieco di pericoli e disperazione. Molti bambini che lavorano nelle miniere sono orfani o figli di famiglie poverissime. Human Rights Watch ha anche scoperto che intorno ai siti minerari le ragazzine subiscono spesso molestie sessuali, fino a diventare vittime della prostituzione. Oltre ai danni psicologici, rischiano di contrarre l'HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili.

"Sulla carta, la Tanzania ha forti leggi che proibiscono il lavoro minorile nelle miniere, ma il governo ha fatto troppo poco per farle rispettare. Gli ispettori del lavoro devono visitare sia le miniere con licenza che quelle senza, e assicurare che i datori di lavoro affrontino sanzioni per l'utilizzo di lavoro minorile", tuona Janine Morna, che si occupa dei diritti minorili per Human Rights Watch.

Ma la colpa non è solo del governo della Tanzania. Anche la Banca Mondiale e i finanziatori occidentali del settore minerario dovrebbero impegnarsi seriamente (e non con progetti satellite e a sé stanti) per porre fine al lavoro minorile nel settore minerario e ridurre l'esposizione dei bambini e degli adulti al mercurio. L'industria dell'oro ha la responsabilità diretta dello sfruttamento di questi bambini e ragazzi.

Sono i piccoli commercianti, in genere, ad acquistare oro direttamente presso le miniere o nelle città minerarie l'oro, per poi venderlo ai grossisti. A volte l'oro passa attraverso diversi intermediari prima di raggiungere i commercianti che lo esportano. Secondo il governo della Tanzania, i piccoli minatori hanno prodotto circa 1,6 tonnellate di oro nel 2012, per un valore di circa 85 milioni di dollari.

La destinazione principale dell'oro dalle miniere di piccola scala della Tanzania sono gli Emirati Arabi. Ma grandi quantità vengono anche esportate in Svizzera, Sud Africa, Cina e Regno Unito. Cosa possiamo fare? Il primo passo è senza dubbio acquistare oro etico e sostenerlo. Proprio lo scorso settembre Fairtrade International ha annunciato che 12 miniere di Tanzania, Uganda e Kenya venderanno entro la fine di questo anno il primo oro etico dell'Africa. Anche firmare le petizioni che chiedono la fine dello sfruttamento minorile nelle miniere d'oro può essere importante. Firma qui:


http://www.thepetitionsite.com/162/309/026/stop-poisoning-children-by-putting-them-to-work-in-gold-mines

(Fonte: greenme.it)

mercoledì 29 gennaio 2014

AMO I COLORI CHE DANNO ALLEGRIA...



QUESTA RAGAZZINA DI SOLI 12 ANNI PARALIZZATA DOPO UN INCIDENTE STRADALE DIPINGE MUOVENDO LA TESTA E TENENDO IL PENNELLO CON LA BOCCA E NELLE SUE OPERE UTILIZZA SOLAMENTE COLORI VIVACI E LUMINOSI, COSI' COM'E' LA VITA.



Anna Magliano, 12 anni, frequenta la seconda media alla scuola Nievo di via Mentana, e da quando aveva 3 anni - a causa di un incidente stradale - vive paralizzata su una speciale sedia a rotelle, grazie alla quale può anche frequentare regolarmente le lezioni in classe. Non può muovere nulla, tranne la testa, vive grazie a un respiratore e coltiva fin da piccolissima una passione che cresce con lei, malgrado le difficoltà, oltre i pesanti limiti della malattia.  
Ama la vita, l’arte e dipinge, stringendo un pennello fra i denti, con tratti precisi e definiti da pittore maturo e un’intensità d’animo che lascia incantati di fronte ai suoi paesaggi mai scuri. Grandi orizzonti, molto cielo, mare, prati, luce ovunque. 
Sorride Anna, sorride moltissimo e si racconta con ironia: «Il mio respiratore funziona bene, altrimenti sarebbero guai... Posso diventare una vera chiacchierona, ma non aspettatevi che parli ad alta voce o urli, e vi garantisco che il mio udito è perfetto: quando mi parlate non è necessario che alziate la voce». 
Parla, sente perfettamente, ma soprattutto disegna magnificamente. «Mi piace lavorare con immaginazione e creatività - racconta -. Da piccola mi ero cimentata con la scrittura di racconti di fantasia, ma poi sono stata attratta dalla pittura». Ha cominciato con un computer dal puntatore speciale, ma ben presto ha deciso di utilizzare pennelli veri al posto degli strumenti della tecnologia che pur conosce e utilizza: «Ho bisogno di collaboratori che seguano alla lettera le mie indicazioni, pasticciando e mescolando per me i colori, intingendo i pennelli, tenendomi o fissando al leggio i cartoncini su cui dipingo». Il risultato di questa passione sarà esposto domani e sabato alla Galleria Microma di via Santa Chiara 32 (orario 15-18, ingresso gratuito). La sua prima mostra di pittura. 
I soggetti che Anna Magliano predilige sono quelli della natura. Immagini accese: «Amo dipingere i paesaggi - spiega perché questo mi permette di giocare con combinazioni di tonalità diverse, e poi perché adoro gli spazi aperti e caldi, con gli animali, il sole e i colori vivi». 
Il primo grande sogno di Anna è realizzato, l’altro è poter frequentare, dopo la terza media, il liceo artistico. La sua insegnante di sostegno, Claudia Rossello, sta facendo in modo che anche questo desiderio sia concretizzato, cercando la scuola migliore per Anna. Ma il rischio - assurdo e ingiusto - è che aspirazioni e talento di una ragazzina straordinaria debbano fare i conti con le barriere architettoniche.

(Fonte: Lastampa.it)

martedì 28 gennaio 2014

ELENA CESTE, SCOMPARSA MAMMA DI 4 FIGLI

APPELLO: PER CHI ABITA IN PIEMONTE E NON SOLO CHIUNQUE AVESSE VISTO QUESTA PERSONA 
PREGASI CONTATTARE DIRETTAMENTE 
LE FORZE DELL'ORDINE


E' UNA MIA AMICA CHE ABBIAMO FREQUENTATO LA STESSA SCUOLA E PASSATO MOMENTI PIACEVOLI.

ELENA, TI PREGO, QUALUNQUE COSA SIA SUCCESSO, RIENTRA AL PIU' PRESTO A CASA, TI ASPETTANO CON ANSIA I TUOI BAMBINI E LA TUA SPLENDIDA FAMIGLIA.

ATTENDO FIDUCIOSO UN TUO MESSAGGIO 


Uscita a piedi dalla sua casa, non si hanno notizie della trentottenne da ieri mattina
Sono scattate le ricerche di Elena Ceste, la donna scomparsa da Costigliole. Madre di 4 figli, la trentottenne ha fatto perdere le proprie tracce ieri mattina. Secondo una prima ricostruzione, la donna si sarebbe allontanata a piedi mentre i figli erano a scuola. 

(Fonte: Lastampa.it)

LA GRANDEZZA DEL SILENZIO



Il Silenzio è mitezza:
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore...
 
Il Silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe dei fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando invece di condannare intercedi
 
Il Silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni fuori di Dio
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli
 
Il Silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando non chiedi plauso e riconoscimenti
quando lasci che il tuo agire possa essere male interpretato
quando dai ad altri il merito e la gloria dell’impresa
 
Il Silenzio è fede:
quando taci perché è Lui che agisce
quando rinunci alle voci del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere capito e usato da Lui
 
Il Silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola
imprudente per nuocere e uccidere
 
Infine il Silenzio è adorazione:
quando abbracci la Croce, senza chiedere il perché
nell’intima certezza che questa è l’unica Via giusta…
 
(Fonte Web: S.Giovanni della Croce)

lunedì 27 gennaio 2014

FINCHE' VITA NON CI SEPARI


    IL 27 GENNAIO SI CELEBRA 
LA GIORNATA DELLA MEMORIA:
RICORDIAMO GLI ERRORI DEL PASSATO 
PER NON COMMETTERLI MAI PIU' IN FUTURO



È difficile ricordare ciò che si vorrebbe dimenticare
È difficile inseguire ciò che si vorrebbe fuggire
La follia assassina non è un luogo ospitale
c’è un freddo disumano nelle menti
di coloro che hanno dato la morte
più di quanto si possa immaginare
È difficile orientare la coscienza
nei luoghi in cui il dolore
è stato così tanto più grande della ragione.
Laggiù si può solo prostrare la propria anima
Inginocchiarsi e pregare
anche se non si è credenti
laddove è difficile credere
Quelle vite spezzate, umiliate
Quelle grida soffocate nello strazio
Quegli sguardi spenti in quei corpi dolenti
Ci chiedono il terribile sforzo
di non scordarci di loro
mai finché vita non ci separi

(Fonte web: Rudy Mentale)

venerdì 24 gennaio 2014

IL MEDICO DEI SENZATETTO...


QUANDO UNA PERSONA HA UN’ ANIMA GRANDE 
E UNA BONTA’ INFINITA, NON GLI INTERESSANO 
TANTO I SOLDI, MA FAR FELICE QUALCUNO 
CON IL PROPRIO AIUTO.


 

Si chiama Jim Whithers è di professione fa il medico. Ma la notte la dedica ai senzatetto.   "Mi vesto come loro per non farli sentire a disagio, gli porto le medicine e li curo, per cinque notti a settimana". Un lavoro duro, da volontario, quello del Dr. Jim che passa le sue notti nelle vie di Pittsburgh dove alloggiano i clochard. Lo fa dal 1992 e da allora ha curato oltre 25mila persone.

(Fonte: Leggo.it)

giovedì 23 gennaio 2014

DIO TI CHIEDERA'...





Dio non ti chiederà che modello di auto usavi,
ti chiederà a quanta gente hai dato un passaggio.
Dio non ti chiederà i metri quadrati della tua casa,
ti chiederà quanta gente hai ospitato.
Dio non ti chiederà la marca dei vestiti nel tuo armadio,
ti chiederà quanta gente hai aiutato a vestirsi.
Dio non ti chiederà quanto era alto il tuo stipendio,
ti chiederà se hai venduto la tua coscienza per ottenerlo.
Dio non ti chiederà qual era il tuo titolo di studio,
ti chiederà se hai fatto il tuo lavoro 
al meglio delle tue capacità.
Dio non ti chiederà quanti amici avevi,
ti chiederà quanta gente ti considerava suo amico.
Dio non ti chiederà in che quartiere vivevi,
ti chiederà come trattavi i tuoi vicini.
Dio non ti chiederà il colore della tua pelle,
ti chiederà la purezza della tua anima.
Dio non ti chiederà perché hai tardato tanto 
a cercare la salvezza,
ti porterà con amore alla tua casa in Cielo, 
e non alle porte dell'inferno.
Dio non accusa: ti chiede solo di predicare con l'esempio

(Fonte: Web)

martedì 21 gennaio 2014

BOTTIGLIA PLASTICA VALE BONUS 10 CENTESIMI


SPERIAMO QUESTA INIZIATIVA POSSA PRENDERE PIEDE ANCHE IN ALTRE PARTI DEL PAESE
 
Una bottiglia di plastica può valere dieci centesimi in bonus da utilizzare
in un circuito che comprende attività commerciali, dall'artigianato
all'enogastronomia, teatri e musei. È la formula a...dottata da
''FareRaccolta'', sistema della differenziata non convenzionale, con la sua
prima postazione in Sardegna a Guspini. Obiettivi: aumentare il conferimento
intelligente dei rifiuti garantendo allo stesso tempo un risparmio sulla
gestione e un abbattimento delle emissioni di Co2.
''L'amministrazione comunale di Guspini - hanno affermato il sindaco
Rossella Pinna e l'assessore dell'Ambiente Bruno Serpi - ha creduto in
FareRaccolta quale strumento per proseguire la propria politica ambientale
verso l'obiettivo rifiuti zero.
L'innovativo progetto ci consentirà di migliorare ancora di più i risultati
della raccolta differenziata, che in un anno è passata dal 59 all'attuale
64%. Siamo orgogliosi di esser il primo comune nell'isola a sostenere
FareRaccolta perché siamo convinti che dalle piccole azioni possano nascere
grandi risultati, in questo caso il rispetto per l'ambiente che si coniuga
con l'economia locale e con un vantaggio concreto per le tasche dei
cittadini virtuosi''.
FareRaccolta ha attualmente 14 postazioni attive su tutto il territorio
nazionale, da Trento a Rimini, da Milano a San Benedetto del Tronto, che in
un solo anno hanno raccolto 412.500 pezzi, per un totale di oltre 12
tonnellate di Pet.

sabato 18 gennaio 2014

ELEFANTI UCCISI COL CIANURO


LO STERMINIO ANIMALE PIU' GRAVE 
DELLA STORIA DELL'AFRICA


 
Le autorità: «Le carcasse degli animali diventeranno cibo infetto, innescando una lunga scia di morte» L’allarme: «Il traffico d’avorio è in continuo aumento in Africa». Hanno versato litri di cianuro nelle acque dove del lago dove andavano ad abbeverarsi gli elefanti dell’ Hwange National Park, nello Zimbabwe, uccidendo 41 esemplari. Il business dell’avorio continua a fare strage di animali in Africa, ma quello che è accaduto venerdì 6 settembre è considerato dalle autorità locali lo sterminio più grave della storia del Paese. La morte di questi elefanti può avere infatti conseguenze potenzialmente gravissime sull’ecosistema del parco. «Gli animali che si ciberanno delle carcasse saranno contagiati e moriranno, diventando a loro volta cibo infetto, in una catena letale che potrebbe protrarsi per anni provocando centinaia di vittime tra gli esemplari che popolano il parco». L’allarme arriva dalle autorità locali, che hanno arrestato i sei bracconieri responsabili dell’avvelenamento, già pronti a ricavare dalla vendita dell’avorio un gruzzoletto di 120 mila dollari. I numeri del traffico di zanne di elefante nel continente africano sono drammaticamente raddoppiati dal 2007 a oggi. Le stime ufficiali parlano di 25 mila esemplari uccisi negli ultimi anni. In Tanzania ne muoiono in media 30 al giorno, una strage quotidiana che sta decimando la seconda più grande oasi di elefanti in Africa. «Il tasso di povertà è in continuo aumento - avvertono le autorità - e il racket illegale dell’avorio rischia di espandersi a macchia d’olio coinvolgendo anche aree , come il Sudafrica, che fino ad oggi erano consiserate “oasi felici” per gli animali».

venerdì 17 gennaio 2014

ESEMPIO DI CIVILTA' NEL MONDO IMMORALE


 
LEGGETE BENE !!!

 
NON SI PUO' DIRE 
CHE NON E' VERO...
 





(Fonte Web - Pagina Fb: Via, Verità e Vita) 


giovedì 16 gennaio 2014

MENTI MALATE



VIVENDO IN UNA SOCIETA' DOVE

LA VIOLENZA, LA CATTIVERIA
,
L'AVIDITA', IL MENEFREGHISMO

E L'INDIFFERENZA LA FANNO 

DA PADRONA E MANCA LA 

CERTEZZA DELLA PENA,

QUESTI SONO I RISULTATI...




Un operaio di 53 anni, Alfredo Palumbo, è stato arrestato a Palermo dalla polizia per l'omicidio di Grazia Rosaria Quatrini, la donna di 62 anni trovata sgozzata nella sua abitazione lo scorso 18 novembre. Palumbo, che ha confessato l'omicidio, ha detto di averlo fatto perché la donna rifiutava un rapporto sessuale dopo averlo invitato a salire a casa, dove l'uomo l'aveva accompagnata in macchina la sera del 16 novembre. La polizia si è messa sulle tracce dell'assassino partendo dall'analisi dei filmati di vari esercizi commerciali del quartiere dove la vittima abitava. La donna, residente nel quartiere Zisa, in via Tommaso Aversa, due giorni prima che il cadavere fosse scoperto, era andata in un'enoteca intorno alle 18 ed era andata via con un uomo circa due ore dopo. Dalle immagini si vedeva una Fiat Cinquecento rossa e da lì si è risaliti all'autotrasportatore che la utilizzava. Appena è stato bloccato dai poliziotti Palumbo ha manifestato l'intenzione di confessare, e ha raccontato la sua versione davanti al procuratore aggiunto Maurizio Scalia e al sostituto Emanuele Ravaglioli. L'uomo ha ammesso di avere accompagnato la donna a casa e di essere salito con lei. Dopo aver tentato un approccio sessuale ed essere stato respinto Palumbo, spaventato dalle grida della donna, l'ha colpita ripetutamente con un televisore e le ho poi tagliato la gola con un coltello preso dalla cucina. L'uomo è poi tornato a casa e ha lavato gli indumenti sporchi di sangue e le scarpe da ginnastica, le stesse che indossava al momento dell'arresto.

(Fonte: Leggo.it)
 

mercoledì 15 gennaio 2014

REGNA L'INGIUSTIZIA


E POI DOBBIAMO RIMANERE SEMPRE CALMI, 
ZITTI E NON ARRABBIARCI?


QUESTA E’ UN’ITALIA ALLO SBANDO
DOVE VIGE LA MALVAGITA’ E L’INGIUSTIZIA
SU PERSONE ANCORA PER BENE E ONESTE
CHE PRIMA O DOPO, GIUSTAMENTE,
ESPLODERANNO RIBELLANDOSI…


martedì 14 gennaio 2014

L'ALTRUISMO ESISTE ANCORA...


IN QUESTO MONDO TROPPO VIOLENTO ED EGOISTA, FORTUNATAMENTE CI SONO ANCORA DELLE BELLE 
E BRAVE PERSONE CHE ALTRUISTICAMENTE AIUTANO 
A FAR SORRIDERE IL PROSSIMO...




Skye ha quattro anni e il suo sogno è sempre stato quello di correre come tutti gli altri bambini. Lei non può farlo a causa di una paralisi cerebrale spastica che la costringe in sedia a rotelle. O meglio, non ha potuto farlo fino a oggi. Ora la sua vita potrebbe cambiare grazie a Chris e Colin Weir, una coppia scozzese che nel 2011 ha vinto alla lotteria 161 milioni di euro, la cifra più alta nella storia del gioco britannico.  L'assicurazione sanitaria della famiglia di Skye si è rifiutata di coprire le spese, poco meno di 50mila euro, per operarla al midollo, così la madre, Ruth Swinton, ha iniziato una raccolta fondi per pagare l'intervento. Con il contributo di famiglia e amici sono stati raccolti circa 14mila euro: ancora troppo pochi per operare. Così Ruth si è ricordata dei due fortunati vincitori della lotteria e gli ha scritto. Con sua grande sorpresa, i coniugi Weir hanno accettato di farsi carico dei restanti costi dell'operazione.  Dopo l'intervento la piccola comincia ora a muovere i primi, timidi passi con l'aiuto di due bastoni da passeggio. "Prima non riusciva a muovere le dita dei piedi molto facilmente, mentre ora può. Siamo davvero soddisfatti di come è andata - ha detto mamma Ruth - e, naturalmente, estremamente grati a tutti coloro che hanno reso possibile l'intervento".  In una dichiarazione il signor e la signora Weir hanno fatto sapere che sperano che la loro donazione permetta alla famiglia Swinton di concentrarsi sul benessere della piccola. "Skye dovrà affrontare molte sfide nel prossimo anno e ha bisogno che la sua mamma e il suo papà siano concentrati su di lei. Ecco perché abbiamo fatto una donazione: senza la preoccupazione e la pressione della raccolta di fondi supplementari,potranno passare tutto il tempo con Skye"

(Fonte: Leggo.it)

domenica 12 gennaio 2014

IL FRATELLINO...







Una giovane madre era in attesa del secondo figlio. Quando seppe che era una bambina, insegnò al suo bambino primogenito, che si chiamava Michele, ad appoggiare la testolina sulla sua pancia tonda, e cantare insieme a lei una «ninna nanna» alla sorellina che doveva nascere.
La canzoncina, che faceva «Stella stellina, la notte si avvicina...», piaceva tantissimo al bambino, che la cantava più volte.
Il parto però fu prematuro e complicato. La neonata fu messa in una incubatrice per cure intensive.
I genitori trepidanti furono preparati al peggio: la loro bambina aveva pochissime probabilità di sopravvivere.
Il piccolo Michele li supplicava: «Voglio vederla! Devo assolutamente vederla!».
Dopo una settimana, la neonata si aggravò ancor di più. La mamma allora decise di portare Michele nel reparto di terapia intensiva della maternità. Un'infermiera cercò di impedirlo, ma la donna era decisa ed accompagnò il bambino vicino al lettino ingombro di fili e tubicini, dove la piccola lottava per la vita.
Vicino al lettino della sorellina, Michele istintivamente avvicinò il suo volto a quello della neonata e cominciò a cantare sottovoce: «Stella stellina...». La neonata reagì immediatamente. Cominciò a respirare serenamente, senz'affanno. Con le lacrime agli occhi, la mamma disse: «Continua, Michele, continua!». Il bambino continuò.
La bambina cominciò a muovere le braccine. La mamma e il papà piangevano e ridevano nello stesso tempo, mentre l'infermiera incredula fissava la scena a bocca aperta. Qualche giorno dopo, la piccola entrò in casa in braccio alla mamma, mentre Michele manifestava rumorosamente la sua gioia!
I medici della clinica, imbarazzati, definirono l'avvenimento con parole difficili. Ma la mamma e il papà sapevano che era stato semplicemente un miracolo dell'amore di un fratellino per una sorellina tanto attesa.


(Fonte Web Bruno Ferrero - tratto da "I fiori semplicemente fioriscono")

giovedì 9 gennaio 2014

ANDIAMO SEMPRE PEGGIO...


MIGLIORIAMO DI GIORNO IN GIORNO....
CONTINUIAMO PURE COSI'








Approvato finalmente il D.lgs. 958/2013 che la Commissione Consultiva dell’Integrazione ha richiesto per la salvaguardia delle popolazioni nomadi, le quali sono rappresentate dal 1971 dall’Unione Rom Internazionale. Questo movimento mira al riconoscimento di un’identità e di un patrimonio culturale e linguistico nazionale senza stato né territorio, cioè presente in tutti i paesi europei.
La massima del Decreto entrato in vigore con l’ultima Gazzetta Ufficiale cita testualmente:

L’individuo che dimostri con la buona fede di appartenere ad un gruppo Rom (etnico e nomade) non sarà passibile di nessuna pena relativa al reato di furto (art.624 c.p.) se il valore economico del bene o denaro sottratto è inferiore a € 200, in quanto l’unico sostentamento di determinate strutture sociali deriva esclusivamente e da generazioni da tali azioni
Il soggetto dovrà altresì dimostrare sul momento di non avere regolare residenza o fissa dimora in Italia. Il presente non vale per chi possiede la cittadinanza italiana da almeno 10 anni”.
In poche parole: se uno zingaro ruba oggetti o denaro del valore inferiore a 200 Euro, non potrà essere denunciato per furto in quanto la sua azione è legata da secoli di usi e costumi del suo gruppo di appartenenza.
I dubbi che ci sorgono (ma sicuramente verranno esplicati da successive circolari ministeriali) sono relativi al metodo di valutazione sul valore degli oggetti e soprattutto su come definire se un cittadino sia o no senza fissa dimora, in quanto la maggior parte di questi soggetti è sprovvisto di regolari documenti. 

(Fonte: http://corrieredelmattino.altervista.org)

mercoledì 8 gennaio 2014

NON GIUDICATE, SE NON SAPETE.


OGNI PERSONA HA UNA PROPRIA STORIA, NON GIUDICATELA FINO A QUANDO NON LA CONOSCETE...




UN RAGAZZO DI 24 ANNI GUARDANDO ATTRAVERSO LA FINESTRA DEL BUS GRIDO' : "PAPA', GUARDA GLI ALBERI CI VENGONO INCONTRO!". IL PADRE ALZO' LO SGUARDO VERSO DI LUI E SORRISE. UNA GIOVANE COPPIA SEDUTA VICINO RISE PER IL COMPORTAMENTO INFANTILE DEL RAGAZZO. IL RAGAZZO TORNO' AD ESCLAMARE: "GUARDA PAPA', LE NUVOLE CI SEGUONO!". LA COPPIA NON POTE' RESISTERE E DISSE AL PADRE DEL RAGAZZO: "PERCHE' NON PORTI TUO FIGLIO DA UN BUON MEDICO?". L'UOMO SORRISE E RISPOSE: "CI SIAMO APPENA STATI, SIAMO USCITI ORA DALL'OSPEDALE. MIO ERA CIECO DALLA NASCITA E ORA PER LA PRIMA VOLTA PUO' VEDERE".

(Fonte: Web)

martedì 7 gennaio 2014

ALUNNI SCOMODI...


LA SCUOLA E UNA DELLE BASI PER LA SOCIETA DEL FUTURO, OGGI E INPENSABILE UNIFICARE LISTRUZIONE DI UN BAMBINO ITALIANO CON ALTRI CHE NON SANNO NEMMENO UNA PAROLA DI ITALIANO, MA RITENGO ANCHE GIUSTO, SENZA PENALIZZARE I NOSTRI BAMBINI, CHE ALTRI BAMBINI SI ADATTINO E NON RESTINO IN STRADA CONTINUANDO SOLAMENTE A DELINQUERE
Il rom entra in classe e la scuola si svuota. Accade nell'unica scuola elementare di Landiona, paesino di appena 600 anime in provincia di Novara, dove le famiglie dei bimbi italiani hanno deciso, in occasione del primo giorno di lezione, di fuggire in massa per trasferire i loro figli nella scuola di un paese vicino, Vicolungo.

Il motivo? La presenza in classe di bimbi di etnia rom. Il doppio rispetto ai bambini provenienti da famiglie italiane, appena una dozzina. Una decisione che sta facendo discutere non poco l’intero mondo della scuola. Ma il paese si difende, rispedendo al mittente l'accusa di razzismo. «I bambini di famiglie rom sono 28 ma in pochi frequentano - spiega il sindaco, Marisa Albertini - questa mattina (ieri ndr) erano in sei. Abbiamo pochi bambini e l'intenzione era quella di fare l'accorpamento con la scuola di Vicolungo, mettendo anche uno scuolabus, ma per ora non ci siamo riusciti. Non siamo razzisti, mi dispiace. Molti genitori hanno iniziato a spostare i bambini e poi lo hanno fatto anche gli altri».
E dire che, dieci anni fa, la scuola si salvò dalla chiusura grazie alla presenza dei rom, invitati a frequentare le lezioni proprio per raggiungere il numero legale per far sopravvivere l'istituto. Una brutta storia, tutta da sbrogliare per allentare le tensioni, che fa il pari con quanto accaduto in provincia di Bergamo. Nella prima elementare della frazione Corti di Costa Volpino, infatti, i genitori dei 7 bambini italiani avevano deciso di ritirare i figli per la presenza di 14 stranieri, rimasti quindi gli unici iscritti. Il provveditorato ha deciso di trasferire la classe nella frazione Piano e dividerla in due sezioni diverse per non superare così il tetto massimo del 30% di stranieri, come previsto dalla Riforma Gelmini.
«Il problema dell'integrazione esiste, sarebbe sbagliato nasconderlo. Ma - spiega Simonetta Salacone, preside oggi in pensione della scuola elementare Iqbal Masih di Roma, in un quartiere ad altissima concentrazione di stranieri - la scuola ha i mezzi per risolverlo. I rom hanno una cultura molto forte e difficile da integrare, occorre coinvolgere le famiglie e avere i fondi per progetti di integrazione».

(Fonte: Leggo.it)

sabato 4 gennaio 2014

UN SOGNO DI BAMBINO DA VOTARE

http://raccontaciiltuosogno.originalmarines.com/?sogno=933

QUESTO E' UN SOGNO DI UN BAMBINO DI CIRCA 6 ANNI...

SE VI PIACE VOTATELO E FACCIAMOLO ARRIVARE
ALMENO TRA I PRIMI 3 CLICCANDO QUESTO LINK:

(GRAZIE A CHI LO FARA')






Vorrei un mondo vero
che nessuno si vergogni
che sia bianco o nero,
un mondo sicuro, colorato
e pieno d'amore
dove tutti siano felici
senza odio né rancore.
Sembrerà tutto un po' banale
                         ma io ho bisogno di un mondo reale .
      

venerdì 3 gennaio 2014

IL SESSO NON ACCETTA SCUSE...



NON SI PUO' NEANCHE AVERE UNA SCUSA PIU' CHE PLAUSIBILE PER ACCONTENTARE GLI ECCESSI E LO SFOGO SESSUALE DI CERTI UOMINI.




Pestata a sangue, perché aveva troppo sonno per fare sesso. Una bruttissima nottata per una donna poco più che ventenne, che per oltre quattro ore è rimasta in balia del suo convivente, 49 anni, di Afragola, già agli arresti domiciliari per altri reati.  La donna dopo le ripetute avances del compagno che aveva preso a pizzicarla ma senza farle male, ha detto al convivente di essere molta stanca e che preferiva dormire. E quel delicato pizzicare si è subito trasformato in qualcosa di più doloroso, tanto da far urlare un “ basta” alla donna costretta a svegliarsi per il dolore.  La reazione dell'uomo è stata bestiale. L’uomo l’ha colpita con una sequenza di pugni al volto, così violenti da scaraventare la vittima, dal letto al pavimento. E qui, lo stalker ha dato “ il meglio di se”. Dapprima con un tentativo di strangolamento e poi con una terribile serie di calci, che hanno segnato di lividi e ed ecchimosi il corpo della sua convivente. Ma la notte di violenta follia non era ancora terminata. Il pregiudicato ha afferrato la vittima per i capelli, e con un violento strattone, se le trascinata per tutto l’appartamento, facendo sbattere di proposito la donna contro i mobili.  Il pestaggio è andato avanti fino alle quattro del mattino, senza che nessun vicino sicuramente svegliato dalle grida disperate della vittima, si sentisse in dovere di avvertire le forze dell’ordine. E allora solo quando il bruto si è accasciato sul divano, sfinito e spossato, con il fiato corto per la “ fatica” di tante botte date, la vittima ne ha approfittato ed ha chiesto aiuto, telefonando alla centrale operativa del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Sergio Di Mauro.  Cinque minuti dopo, sono scattate le manette per lo stalker, che attenderà ai domiciliari l’udienza di convalida. I poliziotti si sono fatti consegnare dal pregiudicato le chiavi dell’auto della convivente che, prima di tornare a casa dei genitori, si è fatta medicare al pronto soccorso. Ne avrà per una decina di giorni. Il tempo necessario affinché il suo volto, devastato come quello di un pugile finito ko, torni a essere quello di una bella ragazza di solo venticinque anni. 

(Fonte: Leggo.it)


giovedì 2 gennaio 2014

BAMBINI SEMPRE PIU' DIGITALI...


MOLTO TRISTE TUTTO QUESTO.
 I BAMBINI DOVREBBERO STARE
LONTANO DEI CELLULARI,
MA SE NON SONO GLI ADULTI
AD INSEGNARGLIELO,
LORO CHE COLPA NE HANNO??





Bambini sempre più digitali e gli smartphone fanno perdere il posto di lavoro alle baby sitter. Il 38% dei bambini sotto i due anni cresce utilizzando tablet e smartphone. Questo è quanto rivela uno studio di "Common Sense Media", organizzazione no-profit di San Francisco impegnata nello studio degli effetti che le nuove tecnologie hanno sui giovani utenti.

«Non solo aumenta la quantità di bimbi coinvolti, ma anche il tempo di utilizzo giornaliero di questi strumenti: nel 2011 erano 5 minuti al giorno, nel 2013 sono 15", continua Steyer. "Chi non sa ancora parlare, si alza verso il televisore e cerca di usarlo come un iPad o un iPhone», afferma uno dei ricercatori.


Certo l'allarme resta alto, l'uso dei videogame o delle tecnologie non è necessariamente negativo ma la crscita di un bambino non può essere affidata solo alla tecnologia.


(Fonte: Leggo.it)
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