giovedì 30 ottobre 2014

TUO PADRE


UNA BELLA LETTERA DI UN PADRE ALLA FIGLIA 



Perchè tuo padre è quell'uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere. E' quell'uomo del quale ti ricordi solo all'ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perchè lui lo sa che non l'hai fatto apposta. Sappi che quell'uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà tutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perchè non gli interessa ma perchè ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c'entra niente. E' quell'uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo potuto conoscere allora quando faceva lo scemo con tua madre. E' un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio. Tuo padre è quell'uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare. Può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perchè è quell'uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita. Tuo padre è quell'uomo che quando ti sposerai compierà l'ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano. E ricordati, cara figlia mia, che se una volta quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te. E troverai un uomo 

(Fonte web)

lunedì 27 ottobre 2014

SENZA RESPONSABILITA' NE' COGNIZIONE....


QUANDO SI CREA UNA FAMIGLIA MA SI VUOLE SOLO CONTINUARE A DIVERTIRSI NONOSTANTE SI HA UNA FAMIGLIA, VUOL DIRE CHE NON SI VUOLE FARE NESSUNA RINUNCIA E NON SI HA NESSUNA CURA NE' APPRENSIONE ED ALLORA E' MEGLIO NON METTERE AL MONDO QUESTE CREATURE...



Lasciano la figlia di 9 mesi sola dentro la culla per 16 ore e la ritrovano morta. Adam e Jasmyne Alexander, entrambi 21enni, sono stati accusati della morte della loto bimba e pochi giorni dopo hanno creato una raccolta fondi sul web per le spese del funerale.
La bambina, Avarice, è stata messa a dormire nella sua culletta a pancia in sotto intorno alle 20.30 di sabato sera. I genitori sono usciti e hanno lasciato la bambina sola, rientrando in casa non hanno controllato la piccola e solo intorno alle 12.30 della domenica, quando si sono svegliati, hanno visto che era senza vita.
La bambina aveva da circa un mese problemi di respirazione, ma i genitori non la portavano ormai da 7 mesi dal pediatra.

(Fonte: Leggo.it)

sabato 25 ottobre 2014

L'ULTIMO ABBRACCIO





Un Ragazzo di 16 anni era partito all'estero per fare una vacanza studio. Quando tornò, sua madre lo stava aspettando alla stazione e quando lo vide, lo abbracciò forte forte perchè gli era mancato. Per questo il ragazzo si arrabbiò dicendo che non era più un bambino e che lo faceva vergognare di fronte agli amici. Dicendo queste cose aveva lasciato una ferita nel cuore della madre che aveva pensato che suo figlio non ci teneva più a lei. Dopo 6 anni il ragazzo doveva partire di nuovo all'estero, ed anche se aveva 21 anni, la madre lo accompagnò per salutarlo, ma questa volta non lo abbracciò più ma si girò e con le lacrime agli occhi gli disse : Addio figliolo, abbi cura di te!!
Quando il ragazzo tornò,sua madre stranamente non lo stava aspettando più. Una volta arrivato a casa il ragazzo trovò una mazzo di fiori con vicino una lettera da sua madre. La curiosità lo spinse a leggere la lettera, e dopo aver finito di leggerla è caduto in ginocchio piangendo. Dentro alla lettera c'era scritto: " Figlio mio 6 anni fa quando eri tornato a casa avevo lacrime di felicità agli occhi e ti ho abbracciato forte, mentre tu stai leggendo queste parole io sto già in un cimitero perchè sono morta di cancro. Quando­ te ne sei andato l'ultima volta non ti ho abbracciato ma mi sono girata per non farti vergognare davanti agli altri, però ho pianto moltissimo perchè sapevo che era l'ultima volta che ti vedevo.Ti amo tanto e ti proteggerò da quassù!! Con amore, MAMMA.


(Fonte: Web)

venerdì 24 ottobre 2014

CIAO ELENA...




CON IMMENSO DOLORE E RAMMARICO MI STRINGO FORTE AL DOLORE PER LA PERDITA DI UNA MIA COMPAGNA DI SCUOLA CHE PURTROPPO, DOPO TANTO TEMPO DALLA SUA SCOMPARSA, HANNO RITROVATO IL CORPO, MA SENZA VITA.
IO ME LA VOGLIO RICORDARE SEMPRE COSI', 
SERENA E SORRIDENTE....
UN ABBRACCIO AI TUOI FIGLIOLETTI 
E SALUTEMI GLI ANGELI. 
CIAO ELENA!!!


giovedì 23 ottobre 2014

DENUNCIATA DA UN BAMBINO


MENO MALE CHE CI SONO ANCORA I BAMBINI CHE RACCONTANO TUTTO...



Tata orco incastrata da uno dei bambini a cui doveva badare. Dana Cash è stata denunciata dal fratellino maggiore di due gemellini di un anno che sono stati ripetutamente picchiati in assenza dei genitori. 
Il bambino ha raccontato alla madre quello che accadeva in sua assenza, così la donna ha messo delle videocamere in casa che hanno confermato quanto detto dal suo bambino.
La donna, come mostra il filmato, tappa la bocca ai bambini e li scuote con violenza, probabilmente perchè infastidita dalle loro grida.
La mamma ha denunciato la tata che probabilmente ora subirà un processo. Negli ultimi giorni aveva notato qualcosa di strano nei due gemellini ma non aveva pensato potesse essere colpa della tata.


Dana Cash, incensurata, è stata assunta dopo un periodo di prova durante il quale i bambini sembravano essere molto felici. La mamma è rimasta scioccata da quanto visto nel video.
Ora i gemellini sono tornati a sorridere e la donna si augura possano presto dimenticare quanto accaduto

(Fonte: Leggo.it)

martedì 21 ottobre 2014

LE PROPOSTE DI LAVORO SONO SOLO INDECENTI



E' POSSIBILE CHE LE RAGAZZE CHE CERCANO UN LAVORO HANNO SOLAMENTE LA POSSIBILITA' SCHIFOSA DI INCONTRARE PERSONE CHE VOGLIONO IL PROPRIO CORPO?



Per trovare lavoro era pronta a snocciolare tutto il suo curriculum: studi, competenze ed esperienze precedenti. Mai si sarebbe aspettata di dover aggiungere anche la taglia di reggiseno.Invece è stata esattamente questa la domanda che si è sentita rivolgere una 19enne trevigiana, appena diplomatasi al turistico Mazzotti e alla ricerca di una prima occupazione, da parte del titolare di una ditta friulana che si occupa della gestione di vivai e del commercio di piante.La ragazza è entrata in contatto con l'azienda attraverso internet. Profilo ricercato: collaboratrice e assistente del titolare capace di muoversi in tutta Europa. Incarico su misura per lei, giovane e in grado di parlare più lingue.Ma via mail quello che avrebbe potuto diventare il suo datore di lavoro è andato direttamente al sodo. Già nel primo messaggio le ha detto di non cercare persone con grande esperienza e di essere pronto a firmareun contratto a tempo indeterminato da circa 2.300 euro al mese.Ma prima di fissare un colloquio faccia a faccia ha cercato di conoscere tutto di lei. In particolare del suo fisico. Più volte ha chiesto una foto, anche scattata con il telefonino. «Quanto è alta e che misure porta?», è stata una delle prime domande.La giovane, perplessa, ha risposto nel dettaglio: altezza, peso, taglia dei pantaloni e quella delle maglie. «Ma di seno, che taglia porta?», ha incalzato il titolare. Era troppo. La 19enne ha replicato per le rime: «Ma sta cercando una segretaria o un'attrice porno?».L'altro ha provato a correggere il tiro. «Sto cercando una segretaria assistente, ma avrei piacere che mi piacesse e che sia ok - è stata la risposta - non sono ossessionato dall'aspetto fisico, ma sicuramente seriamente interessato. Penso sappia come funzionano queste cose»
(Fonte: Leggo.it)

sabato 18 ottobre 2014

UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

Attualmente, nel mondo, si commettono più di 50 milioni di aborti l’anno, equivalenti a circa 275.000 al giorno, 11.500 all’ora, 200 al minuto,
più di 3 ogni secondo...




140.000 bambini.
140.000 famiglie più positive
280.000 genitori, persone con un obiettivo vitale per vivere meglio
1.120.000 di nonni di cui la maggior parte entusiasti di farlo
5800 classi di scuola
17.400 insegnanti e più...
Cifre non sorrette da qualsiasi statistica, ma mi piace fantasticare sul futuro buono che questi bambini nati ci regalano perchè invece non dovevano nascere: le loro madri avevano deciso inizialmente per l'aborto.
Poi qualcuno dei volontari dei 329 Centri Aiuto Vita le ha incontrate e ha permesso loro di vedere un futuro di speranza e di vita.

giovedì 16 ottobre 2014

ADDIO SORDITA'...


LA SORDITA' INFANTILE PUO' ESSERE CURATA....



L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù si conferma centro di eccellenza per il trattamento della sordità in età pediatrica.
Grazie agli straordinari progressi compiuti nel campo della microchirurgia dell'orecchio oggi i bambini nati sordi (sono circa 1500 ogni anno) possono imparare a parlare in tempi estremamente brevi, abbandonando il linguaggio dei segnifino ad oggi l’unica opportunità di comunicazione con gli altri.
Il trattamento offerto dal nosocomio capitolino prevede innanzitutto un approccio multidisciplinare per garantire, in una prima fase, una diagnosi certa e precoce, poi l’impianto cocleare - un vero e proprio orecchio artificialein grado di far percepire i suoni - e infine una riabilitazione che dura per tutto il primo anno di vita che vede alleati, per lo stesso obiettivo, i genitori e gli specialisti (otorinolaringoiatri, audiologi, audioprotesisti, logopedisti, neuropsichiatri, psicologi).
Un efficace percorso per mettere la parola fine al silenzio e per dire addio, in capo a settant’anni, al linguaggio dei segni.

(Fonte: paginemamma.it)

mercoledì 15 ottobre 2014

AMORE UNICO...


TANTO DI CAPPELLO A QUESTE MAMME CHE HANNO VERAMENTE QUALCOSA IN PIU', UN AMORE GRANDIOSO ALL'ENNESIMA POTENZA 
CHE TUTTI NOI DOVREMO SOLO CERCARE 
DI AVERE UN MINIMO DI RISPETTO....

“Hai visto quel bimbo com’è strano, com’è brutto, quanto è diverso?”.
Queste sono le voci che Alice Anne Meyer deve avere sentito, sottovoce o a squarciagola, da quando è uscita dalla clinica, dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio Jameson, il 7 gennaio 2012.

Alice non aveva idea allora di cosa fosse la sindrome di Pfeiffer

E non era ancora diventata una mamma blogger, cosa che forse dopo le ha consentito di spiegare agli altri cosa è questa strana patologia di cui è affetto suo figlio.
Jameson è nato con una craniosinostosi, un raro disordine che consiste nella prematura saldatura delle ossa craniche, e che dà luogo a malformazioni del capo e tutta un’altra serie di disturbi, incluso in alcuni casi un ritardo grave dello sviluppo cognitivo (Orphanet).
Alice e Jameson hanno così intrapreso un “viaggio come lo definisce lei stessa nel blog che ha creato.
Un viaggio lungo, fatto non solo di sofferenza, ma anche di amore incondizionato nei confronti di questo suo figlio, così indifeso e piccolo.
Ed è proprio di recente che questa mamma ha voluto pubblicare una sorta di lettera aperta, un messaggio che, sostiene, non riguarda esclusivamente Jameson, ma tutti i bambini che vengono presi in giro o emarginati a causa delle loro differenze
“Sono sicura – dice Alice (ma avendo anche io un figlio speciale, lo dico anch’io –ndr) – che tanti genitori sapranno di cosa sto parlando”
Succede, è successo, e succederà sempre che alcuni bambini più sensibili, più indifesi, più deboli di altri vengano additati dai coetanei.
Ma sarebbe bello pensare che quando questo accadrà i genitori degli altri bimbi facessero qualcosa.
Perché non è vero che queste offese non pesano (non solo ai figli, ma anche ai genitori).

Pesano e feriscono, ma purtroppo questo sarà parte della vita di questi bambini indifesi e disarmati.

E dall’altro lato imbarazzano.
Certo, spesso i bambini coscientemente emarginano, ma altrettanto spesso succede che i bambini esprimono soltanto un pensiero che i grandi, grazie o a causa delle “infrastrutture sociali” non esprimono.
Avete mai visto quelle mamme di bambini “sinceri” terrorizzate dalle affermazioni dei loro piccoli, magari rimproverarli perché “Non devono dire questo”, o magari tirarli a sé e tentare di dileguarsi per aver fatto questa brutta figura?

Ebbene, è proprio a queste mamme e a questi papà che Alice lancia un messaggio: piuttosto che vergognarsi e scappare, o semplicemente esigere il silenzio dal figlio, basterebbe insegnargli a incontrare il diverso.

Sono sicura che è un bambino simpatico, andiamo a conoscerlo”.
Basterebbe questo per crepare il muro di diversità e di sospetto, direi paura.
“Presentatevi, e chiedete come si chiama mio figlio – continua Alice nel suo blog – vi assicuro che siamo come voi, che sono una mamma che sta imparando la sua strada attraverso mio figlio”.
Tentate, voi mamme, di includere anche questi bambini nel mondo dei vostri figli.
Perché questi bambini non fanno paura, sono come gli altri.
Vi prego mamme, insegnate la lezione di Alice e di Jameson ai vostri figli.
(Fonte: Jameson’s journey.com)

lunedì 13 ottobre 2014

IO + TE = NOI


I BAMBINI ANCHE SE PARLANO LINGUE DIVERSE HANNO MOLTA PIU' FACILITA' NEL CAPIRSI...
DOVREMO MANTENERE QUESTA FACILITA' ANCHE QUANDO SI CRESCE 



Paletta secchiello e due pinne blu
Le onde che vanno su e giù
Mi manca un amico che giochi con me
E già son passate le tre

Poi come un regalo arrivi tu
Ciao, chi sei?
Amico dal naso all´insù
Vuoi giocare con me?
Mi prendi per mano e la noia sarà
Immensa felicità!

Tu di dove sei?
Le parole che dici non so
Ma vedo che mi stai sorridendo
Tu di dove sei?
Dammi tempo e con te imparerò
La lingua più bella del mondo

Gelato, macchinina, bici e focaccina
Granita di limone, giochiamo col pallone

Gelato, macchinina, bici e focaccina
Granita di limone, giochiamo col pallone

Io più te fa noi
Semplici parole
Leggere come il vento e calde come il sole
Io più te fa noi
Cantiamo una canzone
Dammi un cinque e poi
Mangiamo un bombollone

Vacanza finita e per Bucarest
Oggi riparto alle tre
Amico italiano dal naso all´insù
Perché non ci vieni anche tu?

Una grande conchiglia raccogli per me
Sentirai
Dicendomi che dentro c´è
Tu sentirai
Il suono del mare che ricorderà
Un´estate di felicità

Io più te fa noi
Che risate facciamo perché
Con le parole stiamo giocando
Io più te fa noi
Una lingua come un frappé
Poco a poco stiamo inventando

Cum te numesti? Joaca-te cu mine!
Gusta cozonacul! Hai sa ne plimbam!

Cum te numesti? Joaca-te cu mine!
Gusta cozonacul! Hai sa ne plimbam!

Io più te fa noi
Semplici parole
Leggere come il vento e calde come il sole
Io più te fa noi
Cantiamo una canzone
Invece bombolone
In rumeno sai non c´è!

Parla come noi
Un amico non parla lo sai
Con la bocca ma con il cuore
Imparalo e vedrai
Quanti amici così troverai
Dal Polo fino all´Equatore

Cum te numesti? Joaca-te cu mine!
Gusta cozonacul! Hai sa ne plimbam!

Gelato, macchinina, bici e focaccina
Granita di limone, giochiamo col pallone

Io più te fa noi
Semplici parole
Leggere come il vento e calde come il sole
Io più te fa noi
Insieme canteremo
E un dolce bombolone
Felici mangeremo!

(Testo e musica: M. Oprea & I. Petre; testo italiano: A. Pellai)

domenica 12 ottobre 2014

BAMBINO CHE SFAMA I CANI RANDAGI

SONO PRINCIPALMENTE QUASI SEMPRE 
I BAMBINI A DARCI DELLE BELLE 
LEZIONI DI GENEROSITA' 
VERSO GLI ANIMALI




E’ accaduto nelle Filippine. Un ragazzino si allontanava ogni giorno da casa con uno zaino. Il padre, incuriosito dallo strano strano comportamento del figlio, un giorno decide di seguirlo di nascosto. Scopre così la destinazione del bambino: i quartieri più poveri e degradati della città, dove ad attenderlo c’erano numerosi cani randagi.
Il bambino, giunto sul posto, apriva lo zainetto e tirava fuori il cibo che offriva ai cagnolini, denutriti ed in pessime condizioni di salute. L’uomo, profondamente colpito dalla generosità del suo ragazzo, ne ha orgogliosamente pubblicato alcune foto sul social network “Reddit”. Le foto hanno fatto il giro del mondo.
(Fonte: www.petpassion.tv)

venerdì 10 ottobre 2014

TECNOLOGIA VITALE...


QUESTA E' LA TECNOLOGIA CHE VOGLIO 
E CHE MI PIACE...


Il modello è costato solo 600 dollari e 20 ore di lavoro.
Un cuore tridimensionale, realizzato con una stampante 3D, ha aiutato un chirurgo di Louisville, nel Kentucky, a salvare la vita di Roland, un bambino di 14 mesi. Roland era nato con una probabile tetralogia di Fallot, una combinazione di quattro malformazioni congenite che comprendevano una trasposizione dei grossi vasi e un buco tra i ventricoli, per i quali rischiava un ritardo nella crescita e un elevato rischio di non sopravvivere. Per questo il chirurgo Erle Austin ha chiesto un parere a tre colleghi inviando le immagini delle Tac con l'obiettivo di capire quale fosse il miglior modo di operare il cuore del piccolo, figlio di una coppia di immigrati arrivata negli Usa tre anni prima.''Mentre pianificavo l'intervento - racconta Erle Austin, il capo del team chirurgico - ho mostrato le immagini del cuore ad altri tre colleghi, ottenendo però opinioni contrastanti sul da farsi''. Così Austin si è rivolto al Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Louisville chiedendo di tradurre le immagini bidimensionali della Tac in un modello 3D. Gli ingegneri si sono messi al lavoro e hanno sviluppato un software per convertire i risultati della Tomografia in istruzioni per una stampante 3D che costa circa 2.500 euro. 

Teletrasportano oggetti - La tecnologia delle stampanti 3D sta esplodendo, ma molti sono gli utilizzi ancora sperimentali o semplicemente ludici: stampe di tomaie per realizzare scarpe su misura. A fare scalpore anche il primo caso di utilizzo di una stampante 3D per realizzare un prototipo di pistola funzionante. Casi diversi dall'utilizzo in medicina sperimentato a Louisville. Sono servite 20 ore di lavorazione e circa 600 dollari di materiali per realizzare il cuore 3D. La stampante usa dei polimeri speciali, delle plastiche flessibili chiamate non a caso “Ninja Flex” che si assemblano in strati e hanno  permesso di realizzare il modello del cuore del piccolo Roland con le strutture e i difetti in una dimensione doppia rispetto all'originale. Grazie a questo modello, il cardiochirurgo pediatrico è riuscito a individuare un modo alternativo di praticare un collegamento tra aorta e ventricolo in modo da permettere una circolazione sanguigna normale, in grado di ossigenare i tessuti del bambino colpito da cianosi. L'intervento è stato eseguito il 10 febbraio ed è il primo caso di cuore stampato in 3Dche permette di pianificare un intervento, garantendo un minor numero di incisioni e un tempo più rapido di recupero per il paziente.

(Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com)

mercoledì 8 ottobre 2014

CEDESI VILLA PER L'IPHONE6


E' VERAMENTE PAZZESCO COME QUESTA TECNOLOGIA ABBIA IL POTERE DI RIMBECILLIRE TANTA GENTE SENZA RENDERSI CONTO DELLA VITA VERA...



Un annuncio vero, ma talmente surreale che sembra sfiorare il ridicolo. "La mia casa per un iPhone 6 Plus": un uomo e' pronto a cedere la sua abitazione a Detroit di due piani, tre camere da letto, due bagni e garage, per un totale di oltre 220 metri quadrati, in cambio del nuovo gioiello della Apple, e ha dato ufficialmente mandato ad una agenzia immobiliare. L'annuncio, con tanto di foto, parla di una "casa in stile coloniale" e precisa che "il proprietario e' pronto a scambiarla con un nuovo iPhone 6 o un iPad da 32 Gb". Tuttavia, per l'acquirente potrebbe non essere il grande affare che a prima vista sembrerebbe. Secondo la Cbs Detroit, inizialmente la proprietà era stata messa in vendita per 5.000 dollari, ma dopo diversi mesi in cui non si è fatto avanti nessuno, il prezzo è sceso di mille dollari e poi ancora di altri mille. Alla casa, però, servono urgenti interventi di manutenzione. Mancano persino gli infissi e la porta di ingresso. Le follie per l'iPhone non finiscono qui. Su eBay è stato venduto a 100mila dollari un prototipo di iPhone 6 arrivato per sbaglio ad un cliente Verizon.

(Fonte: Leggo.it)

lunedì 6 ottobre 2014

IL VALORE DI UN SORRISO



Donare un sorriso rende felice il cuore: 
arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. 
Non dura che un istante, 
ma il suo ricordo rimane a lungo. 
 Nessuno è così ricco da poterne fare a meno 
né così povero da non poterlo donare. 
Il sorriso crea gioia in famiglia dà sostegno nel lavoro ed è segno tangibile d'amicizia. 
 Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, rinnova il coraggio nelle prove e nella tristezza è medicina. 
 E se incontri chi non te lo offre, sii generoso 
e porgigli il tuo: nessuno ha tanto bisogno di un sorriso 
come colui che non sa darlo.

 (Fonte Web - Padre Faber)

sabato 4 ottobre 2014

AMORE PRECOCE...


IL MONDO STA ANDANDO PROPRIO ALLA ROVESCIA.
INVECE DI PROGREDIRE STIAMO REGREDENTO.
IL BENESSERE CON LA TECNOLOGIA CI STA’ FACENDO USARE SEMPRE MENO IL CERVELLO


Lui 12 anni, lei 13: concepiscono un figlio. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto su due famiglie della castellana.  Ma dopo un attimo di comprensibile sbandamento il piccolo è stato accolto, sia dai baby genitori che dai neo nonni, come un dono. Il bambino ora ha tre mesi. La baby mamma l’ha partorito a fine giugno, ancora tredicenne. Da poco ha compiuto 14 anni e ha così potuto riconoscere il figlio. I due ragazzini frequentano entrambi la terza media, nella stessa scuola, ma in classi separate. E la loro storia d’amore continua.

(Fonte: Leggo.it) 


mercoledì 1 ottobre 2014

UN GENITORE DA AMMIRARE...


IL VERO AMORE INCONDIZIONATO 
PER I PROPRI FIGLI.

QUESTE SONO LE PERSONE CHE IO AMMIRO


Fino a due anni fa Claudia era una bambina che respirava, camminava, giocava, andava a scuola. Lo fa anche oggi, ma si sposta su una sedia a rotelle e respira con una volvola tracheotomica. Il giorno degli esami di scuola media la ragazzina ha avuto una forte crisi respiratoria, per due settimane non si è risvegliata e le conseguenze sono state gravi e ancora inspiegate: «Una malattia senza nome. Non so neanche contro chi bestemmiare», ha raccontato il padre di Claudia, Gaetano Digregorio, sulle pagine di Repubblica. Anche la vita di Gaetano da quel giorno è cambiata: prima faceva il meccanico nella sua officina di Santeramo di Bari, ora tutti i giorni, dalle 8 alle 13.30, resta in auto nel cortile della scuola che frequenta Claudia pur di starle vicino. «Lei è lì dentro che studia, fa quello che devono fare le ragazzine della sua età. E io l'aspetto qui fuori. Se ha bisogno di qualcosa ci sono». «Mi chiedono: come faccio? Perché lo faccio? Ci ho pensato. E ho trovato una risposta soltanto: non c'è nessun altro posto al mondo in cui dovrei stare, se non qui». 

 (Fonte: Leggo.it)
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