lunedì 23 gennaio 2017

PAURA DEL BUIO

 
 
 
«Ho paura del buio.»
«Il buio non c’è, Andrea.»
«Invece si.»
«Il buio è la luce spenta.»
«Nel buio ci sono i mostri. Alla luce non si vedono.»
«Tu li hai mai visti?»
«Si.»
«E com’erano?»
«Brutti.»
«Perché, cosa facevano?»
«Paura.»
«Come?»
«Con il buio: come fanno i mostri. Ti fanno paura perché si nascondono, ma ci sono.»
«Dove si nascondono?»
«Negli angoli, nei buchi, ed escono col buio. Di giorno ti seguono da dietro, non hanno il coraggio di venirti davanti perché la luce li soffia dietro di te. Però copiano tutto quello che fai.»
«Perché?»
«Sono invidiosi.»
«E fanno male?»
«Si.»
«Come?»
«Con il buio.»
«Ah…»
«Ma anche loro hanno una paura.» «Quale?»
«Sono sempre soli e ti attaccano quando sei solo anche tu»
«E se siamo in due?»
«Non attaccano.»
«Perché?»
«Perché in due c’è luce.»
«Ma se è tutto buio.»
«No, c’è una luce che solo i mostri vedono.»
«Che luce?»
«La luce che si accende quando due persone sono vicine e si abbracciano, come nella lampadina.» «Che c’entra?»
«Dentro la lampadina ci sono le braccia e in mezzo passa una luce nascosta, si vede solo nei disegni. Quando due si vogliono bene, nessun mostro può fare niente.»
«Ci sono mostri in questa casa?»
«Adesso si, perché la luce di mamma e papà li teneva tutti lontani. Ora la luce si è fulminata. Ora stanno uscendo tutti dagli angoli e dai buchi. E hanno fame.»
«E cosa mangiano?»
«Il sonno. Ti tengono sveglio e tutto il sonno che tu vuoi dormire lo risucchiano. Con questo crescono, diventano sempre più grandi. Poi non entrano più nei buchi e vanno dappertutto. Dobbiamo farli moririre di fame.»
«E come?»
«Tenendo accesa la nostra lampadina.»
 
   
(Fonte: Cose che nessuno sa-Alessandro D’Avenia)

mercoledì 4 gennaio 2017

BAMBINI AL GUINZAGLIO...

 
 
LE SUPERPOTENZE CHE PENSANO SONO A SFRUTTARE LE PERSONE CON RITMI SFRENATI E CONTINUI NON SI RENDONO CONTO CHE LA VITA E' BREVE E BISOGNA CERCARLA DI VIVERLA IN ALTRO MODO E CHE I BAMBINI POSSANO GIOCARE E DIVERTIRSI...
 


 





La Cina si avvia a diventare una superpotenza economica, potendo anche contare su una mano d'opera a basso costo ed abituata a turni di lavoro massacranti e in condizioni spesso disagevoli.

La crisi ha sicuramente toccato anche il continente giallo ma la concorrenza che è in grado di sostenere non ha pari: i prezzi dei prodotti cinesi, un po' in ogni settore, sono decisamente più bassi di quelli europei o americani.
La qualità non è sempre all'altezza ma in periodo di ristrettezze pecuniarie sono in molti ad indossare jeans di produzione cinese che costano 5 euro... solo per fare un esempio.

Ma tu
tta questa asiatica operosità ha un prezzo sociale; dal momento che molti genitori cinesi non sono in condizioni di permettersi il pagamento della retta di un asilo infantile, i bambini più piccoli, che ancora non vanno a scuola, sono costretti a stare tutto il giorno al guinzaglio, in ambienti igienicamente malsani, in attesa che mamma e papà finiscano i loro turni di lavoro nei laboratori.

(Fonte: http://blog.libero.it/interiorlanding/view.php?id=interiorlanding&gg=100430&mm=1007)
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