giovedì 30 agosto 2012

CRISI 2012...TROPPI SUICIDI



 
INVITO IL NOSTRO GOVERNO A DARE SPERANZA AL POPOLO ITALIANO AFFINCHE' A QUESTA LISTA (GIA' FIN TROPPO LUNGA) NON SI AGGIUNGA PIU' NESSUN ALTRA PERSONA.
 
 
VI RICORDO CHE L'ITALIA VA' AVANTI GRAZIE ALLA FATICA ED AL SUDORE DI TANTA GENTE SEMPLICE.
 
 
QUESTA E' LA LISTA DEI SUICIDI
(aggiornata al 23/08/2012)

19/08/2012: Torino, operaio 48enne suicida dandosi fuoco in strada.
19/08/2012: Latina, licenziato 4 mesi fa, si suicida strangolandosi.
18/08/2012: Pavia, operaio senza lavoro si impicca.
15/08/2012: Reggio Calabria, perde il lavoro e tenta il suicidio, salvato.
12/08/2012: Roma, si dà fuoco a Montecitorio; la crisi dietro al tentato suicidio
09/08/2012: Teramo, non riescono a pagare banche ed Equitalia: due anziani coniugi si impiccano abbracciati
22/06/2012: Caserta, nozze rimandate, si suicida a 28 anni.
22/06/2012: Caltanissetta, ristoratore in crisi si impicca- Il suo locale era in difficoltà.
20/06/2012: Udine, troppi debiti, commerciante suicida:si siede davanti al negozio e si spara.
19/06/2012: Pavia, operaio suicida, “impresa non pagava Cig da otto mesi”.
16/06/2012: Vibo Valentia, suicida perche’ senza lavoro, corpo trovato dopo 5 giorni
15/06/2012: Trapani, si uccide con la pistola d’ordinanzaagente in servizio all’Ucciardone.
11/06/2012: Chianciano, ristoratore si suicida-. In una lettera scrive: motivi economici.
08/06/2012: Padova, si suicida dopo aver ricevuto cartella esattoriale per 117mila euro.
05/06/2012: Treviso, un altro imprenditore suicida.
04/06/2012: Cagliari, pensionato si getta dal campanile durante la messa, l’arcivescovo prosegue la funzione.
03/06/2012: Matera, imprenditore si suicida, ma e’ mistero sulle cause.
03/06/2012: Piacenza, pensionato 75enne si uccide sparandosi in strada.
03/06/2012: Quartu S. Elena, giovane imprenditore elettricista si impicca.
03/06/2012: Velletri, 52enne si impicca in casa, era senza lavoro da un anno.
03/06/2012: Venezia, guardia giurata si spara in azienda.
02/06/2012: Livorno: dà fuoco alla casa poi si impicca, ma prima mette in salvo i cani
02/06/2012: Sanremo, carabiniere si spara in auto.
31/05/2012: Avellino, ambulante si uccide nel suo stand. Non riusciva a pagare il mutuo.
30/05/2012: Viterbo: suicida per difficoltà economiche padre di allievo As Roma.
27/05/2012: Ancona, disoccupato si lancia dalla finestra.
27/05/2012: Terni, operaio disoccupato si impicca.
27/05/2012: Cagliari, oppresso dalle tasse prima prima tenta con il gas e poi si spara.
26/05/2012: Teramo, costruttore edile di 49 anni si uccide: aveva problemi economici.
25/05/2012: Saint Vincet, riceve cartella Equitalia, artigiano si suicida in cantiere.
25/05/2012: Ostia, donna 38 anni suicida in spiaggia, aveva problemi economici.
25/05/2012: Vicenza, imprenditore si impicca 2 mesi dopo un suo dipendente.
24/05/2012: Genova, Equitalia gli pignora la casa, artigiano si impicca.
24/05/2012: Vicenza, imprenditore si uccide per problemi economici.
23/05/2012: Padova, non ha soldi per la gita del figlio, tenta il suicidio tagliandosi le vene.
23/05/2012: Foggia, auto giù da scogliera, morto imprenditore: forse suicidio.
22/05/2012: Avellino, non riesce più a pagare gli esattori, imprenditore suicida con una fucilata.
21/05/2012: Roma, aveva problemi economici, uomo si impicca.
21/05/2012: Brescia, padre disoccupato si getta dalla finestra con i figli, tutti morti.
18/05/2012: Sorrento, assicuratore suicida nell’hotel Parco dei Principi.
16/05/2012: Catania, manovale 53enne si impicca a una trave.
16/05/2012: Imperia,dirigente Coop si spara alla testa per difficoltà dell’aziezda.
15/05/2012: Venezia, annuncia suicidio, imprenditore finisce in ospedale a Vicenza.
15/05/2012: Ventimiglia, si impicca per motivi economici, la polizia lo salva.
15/05/2012: Donna si getta dalla torre di Pisa, ancora ignoti i motivi.
14/05/2012: Arona, imprenditore torna da genitori in Piemonte e si suicida.
14/05/2012: Padova, antiquario si impicca, i tre figli disabili vegliano la salma per tre giorni.
14/05/2012: Torino, muore 73enne imprenditore che si era sparato l’11 maggio.
11/05/2012: Porto Torres, 50enne disoccupato tenta di darsi fuoco.
11/05/2012: Torino, 73enne si spara perché oppresso dalle tasse.
11/05/2012: Molfetta, imprenditore impiantista di 48 anni si impicca.
11/05/2012: Caltanissetta, idraulico di 54 anni si dà fuoco.
11/05/2012: Vicenza, camionista in difficoltà economiche si impicca sul suo camion.
10/05/2012: Catania, suicida giovane imprenditore, si è sparato un colpo in testa.
09/05/2012: Torre del Greco, armatore, muore d’infarto in seguito a un controllo della finanza.
09/05/2012: Pompei, imprenditore si uccide. Lascia tre lettere e accusa Equitalia.
09/05/2012: Prato, perde la pensione del padre e si impicca.
08/05/2012: Saronno, imprenditore si uccide per i troppi debiti.
08/05/2012: Frosinone, un imprenditore si suicida sparandosi con il suo fucile.
08/05/2012: Napoli, vigile sanitario si spara in bocca.
08/05/2012: Bologna, 55enne si impicca nel dormitorio.
08/05/2012: Salerno, 48enne disoccupato si impicca.
08/05/2012: Salerno, da Natale senza lavoro si spara al petto.
08/05/2012: Cesate, imprenditore 60enne si impicca.
08/05/2012: Torino, si butta nel Po dopo cartella Equitalia.
07/05/2012: Lecco, imprenditore si impicca per tasse, la figlia lo salva.
07/05/2012: Bologna, si impicca nel suo negozio per debiti con Equitalia.
07/05/2012: Vicenza, proprietario agenzia immobiliare si impicca in un parco.
07/05/2012: Bergamo, troppi debiti, tenta il suicidio, la figlia lo salva.
07/05/2012: Pontedera, tenta il suicidio sotto il treno, anziana miracolosamente illesa.
06/05/2012: Venezia, artigiano s’impicca per difficoltà economiche.
06/05/2012: Arezzo, non può pagare mutuo e si getta nel vuoto.
06/05/2012: Trani, tenta suicido buttandosi dalla finestra.
06/05/2012: Pozzuoli, 72enne si spara dopo aver ricevuto cartella tasse.
05/05/2012: Enna, precario 47enne si impicca nella sua casa.
03/05/2012: Arezzo, si uccide piegato dal mutuo: non riusciva a pagarlo e aveva lasciato la casa.
03/05/2012: Modena, da anni senza lavoro, disoccupato 52enne si uccide.
03/05/2012: Treviso, imprenditore in crisi si impicca.
02/05/2012: Catania, 35enne perde il lavoro e si getta dal terrazzo.
01/05/2012: Caserta, muratore disoccupato si impicca nella propria abitazione.
30/04/2012: Nuoro, costretto a licenziare i due figli, si è sparato.
30/04/2012: Napoli, riceve la lettera di licenziamento, portiere 55enne si impicca.
29/04/2012: Lecce, giovane imprenditore, si spara un colpo in testa.
24/04/2012: Napoli, cartelle Equitalia, imprenditore napoletano si suicida al Vomero.
23/04/2012: Venezia, licenziato tenta di gettarsi nel vuoto.
22/04/2012: Cagliari,senza lavoro e pieno di debiti,si uccide.
21/04/2012: Crispiano (Taranto) disoccupato tenta il suicidio.
20/04/2012: Belluno, imprenditore edile si impicca non potendo riscuote i crediti.
18/04/2012: Vicenza, pizzaiolo morto suicida,sofferenza psichica e piccoli debiti.
17/04/2012: Ferrara, pescatore tenta il suicidio per debiti.
15/04/2012: Lucca, donna tenta il suicidio per aver perso il lavoro.
13/04/2012: Vicenza, imprenditore si fucila in piazza.
13/04/2012: Firenze, disoccupato si lancia sotto un treno.
13/04/2012: Ragusa, 28enne imprenditore agricolo si impicca.
13/04/2012: Roma, operatore mercato tenta di darsi fuoco.
13/04/2012: Lecco, 42enne imprenditore si butta da un ponte per impresa in difficoltà.
13/04/2012: Bolzano, 39enne si brucia vivo nella sua auto per motivi economici.
12/04/2012: Arezzo, perseguitato da Equitalia imprenditore 27enne si suicida col gas.
13/04/2012: Treviso, si impicca nel capannone della sua azienda.
10/04/2012: Vicenza, l’azienda del marito è in crisi, si uccide impiccandosi all’altalena.
09/04/2012: Noventa di Piave, un falegname si impicca nel suo laboratorio.
04/04/2012: Milano, 51 anni, disoccupato si impicca.
04/04/2012: Roma, Imprenditore si spara al petto col fucile. La sua azienda stava fallendo.
03/04/2012: Catania, 58 anni, imprenditore si spara.
03/04/2012: Gela, 78 anni pensionata si getta dalla finestra, riduzione della pensione.
03/04/2012: Roma, 59 anni, imprenditore, si spara con un fucile.
02/04/2012: Roma, 57 anni, corniciaio, si impicca.
01/04/2012: Sondrio, 57 anni, perde lavoro, cammina sui binari, salvato in tempo.
30/03/2012: Novara, imprenditore tenta suicidio in canale.
29/03/2012: Verona, 27 anni, operaio si da fuoco.
28/03/2012: Bologna, 58 anni, si dà fuoco davanti all’Agenzia delle entrate.
27/03/2012: Trani, 49 anni, imbianchino disoccupato si getta dalla finestra.
23/03/2012: Pescara, 44 anni, imprenditore si impicca.
21/03/2012: Lecce, 29 anni, artigiano si impicca.
21/03/2012: Cosenza, 47 anni, disoccupato si spara.
15/03/2012: Lucca, 37 anni, infermiera ingerisce acido.
14/03/2012: Trieste, 40 anni, appena disoccupato si da fuoco.
10/03/2012: Torino, 59 anni, muratore si da fuoco.
09/03/2012: Genova, 45 anni disoccupato, sale su un traliccio della corrente.
09/03/2012: Taranto, 60 anni, commerciante trovato impiccato.
02/03/2012: Ragusa, commerciante tenta di darsi fuoco.
02/03/2012: Pordenone, 46 anni, magazziniere si suicida.
27/02/2012: Verona, imprenditore tenta di darsi fuoco. La banca gli ha negato un prestito di 4 mila euro.
26/02/2012: Firenze, 65 anni, imprenditore si impicca.
25/02/2012: San Remo, 47 anni, elettricista si spara.
22/02/2012: Trento, 44 anni per i troppi debiti si getta sotto ad un treno.
15/02/2012: Paternò, Catania, imprenditore di 57 anni si suicida impiccandosi.
12/12/2011: Vigonza, imprenditore si spara.
10/02/2011: Napoli, commerciante si impicca.
05/02/2012: San Remo, 47 anni, elettricista si spara.
12/01/2012: Arzachena, 39 anni commerciante tenta di asfissiarsi,viene salvato.
09/01/2012: Bari 64 e 69 anni, pensionati si suicidano in coppia.
02/01/2012: Bari,74 anni, pensionato si getta dal balcone Inps

(Fonte: http://www.giornalearmonia.it/bollettino-dei-suicidi)

martedì 28 agosto 2012

NON ABBANDONIAMOLI...





Una scelta dolorosa, forse la più penosa per una donna. Partorire un figlio e abbandonarlo, lasciarlo in ospedale perché non si hanno i mezzi per sostenerlo oppure si è subita una violenza o per pura ignoranza.

A volte accade che si presentino altre circostanze che spingono una donna ad abbandonare il suo bambino. A Roma, una donna alla trentaduesima settimana di gravidanza ha scoperto che il figlio che portava in grembo sarebbe nato affetto da nanismo. Così ha deciso di sottoporsi a un parto programmato alla trentottesima settimana, lo ha fatto nascere, non lo ha nemmeno guardato e se ne è andata.

Troppo spesso neonati vengono abbandonati da madri sole, giovani, disperate o fondamentalmente irresponsabili, spesso questi bambini non riescono a sopravvivere ed attaccarsi alla vita.

Ma non dovrebbe, una madre, amare il figlio ancora prima che egli nasca?

Nel caso in cui si tratti di ragazze disagiate, l’abbandono consiste spesso in una vera e propria dimostrazione d’amore, dal momento che vi è la consapevolezza di non poter dare al bambino un futuro certo. Ma situazioni come quella appena descritta fanno riflettere. L’abbandono è davvero la strada più difficile per rinunciare al proprio figlio, sembra impensabile che una madre possa rinunciare alla vita portata in grembo per nove mesi. Purtroppo spesso si verificano delle situazioni che offuscano sensibilmente la capacità di discernimento. Cosa passa per la testa di una donna che scopre di portare in grembo un bimbo affetto da una grave malattia? Chi può giudicare la decisione di questa donna di crescerlo o meno? L’istinto materno spesso non basta.

domenica 26 agosto 2012

PRODOTTI CON NANOPARTICELLE...


FORSE GIA' MOLTE PERSONE SONO AL CORRENTE...MA E' SEMPRE MEGLIO RICORDARE CHE MOLTI PRODOTTI CHE SEMBRANO PIACERE AL PALATO...
SONO DAVVERO DANNOSI PER LA NOSTRA SALUTE


IO VORREI CHE SU TUTTE LE ETICHETTE SIANO SCRITTE E BEN VISIBILI TUTTE QUELLE INFORMAZIONI CHE RIGUARDANO IL CONTENUTO E TUTTO IL LORO PROCESSO PRODUTTIVO NONCHE' LA ZONA DI PRODUZIONE E IL PRODUTTORE...IN MODO DA DECIDERE SE ACQUITARE O MENO QUEL DETERMINATO PRODOTTO...

Ecco la lista:
(Purtroppo nelle etichette nessuno di questi elementi viene minimamente descritto...)

- Pane Panem : ferro, nichel, cobalto, alluminio, piombo, bismuto.
- Cornetto Sanson (cialda) : ferro, cromo, e nichel (acciaio).
- Biscotto Marachella Sanson: silicio, ferro.
- Omogeneizzato Manzo Plasmon: silicio, alluminio.
- Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: ferro, solfato bario, stronzio, ferro-cromo, titanio.
- Cacao in polvere Lindt: ferro, cromo, e nichel.
- Tortellini Fini: ferro, cromo.
- Hamburger Mc Donalds: argento.
- Mozzarella Granarolo: ferro, cromo, e nichel.
- Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: silicio (cioè vetro).
- Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: ferro, titanio.
- Integratore Formula 2 Herbalife: ferro, cromo.
- Pandoro Motta: alluminio, argento.
- Salatini Tiny Rold Gold (USA): ferro, cromo, nichel, alluminio.
- Biscotti Offelle Bistefani: osmio, ferro, zinco, zirconio, silicio-titanio.
- Biscotti Galletti Barilla: titanio, ferro, tungesteno.
- Macine Barilla: titanio.
- Granetti Barilla: ferro, cromo.
- Nastrine Barilla: ferro.
- Bauletto Coop: ferro, cromo.
- Plum Cake allo Yogurt Giorietto Biscotti: ferro, cromo.
- Ringo Pavesi: ferro, cromo, silicio, alluminio, titanio.
- Pane Carasau ( I granai di Qui Sardegna) : ferro, cromo.
- Pane Ciabatta Esselunga: piombo, bismuto, alluminio.
- Pane Morbido a fette Barilla: piombo, bismuto, alluminio.
- Paneangeli Cameo: alluminio, silicio.



(Fonte: http://letteremoderne.forumcommunity.net/?t=10475470)

sabato 25 agosto 2012

NO ALLA SCHIAVITU' TECNOLOGICA


 
 
 

NEL 2013 QUALORA OBAMA SARA' RIELETTO IN AMERICA HA GIA' DICHIARATO CHE VERRA' OBBLIGATORIAMENTE IMPIANTATO A TUTTI GLI ESSERI UMANI UN MICROCHIP** IL QUALE POI VERRA' ESTESO A TUTTO IL MONDO


FATE DI TUTTO PER NON FARVELO
IMPIANTERE!!!
CI SONO MOTIVI INQUIETANTI DIETRO LA SUA CREAZIONE
 
 
NON PERMETTETE DI MICROCHIPPARE E ROBOTIZZARI I VOSTRI FIGLI 

 
 
 
Il microchip è uno strumento estremamente potente di controllo della popolazione umana.
Qualsiasi cosa farete sarà monitorata. Sarà una schiavitù tecnologica.
Esistono tecnologie in grado di controllare la vostra mente, le vostre emozioni, il vostro potere decisionale, il vostro libero arbitrio.
Non fatevi costringere a impiantarlo.
Io personalmente preferirei una vita povera e disagiata ma libera piuttosto che una vita da robot biologico!

Qualora avvenisse tutto questo, non importa se tra 5, 10, 15 anni opponetevi aspramente contro la messa in vigore di questo aggeggino.
Se arriverà il tempo in cui il denaro fatto di carta e moneta non varrà più o l'attuale economia sarà oramai collassata su sé stessa organizzatevi in comunità in cui si produrranno autonomamente i beni essenziali e difendetevi con tutti i mezzi che avete da coloro che vorranno farvi applicare le leggi del vostro stato, ormai divenuto totalitario.
 

**I microchip sono stati prodotti dalla MOTOROLA per la MONDEX SMARTCARD.
Il nome del chip è BT952000 ed è stato progettato dal Dr. Carl Sanders.
Misura 7 mm di lunghezza (per intenderci le dimensioni di un chicco di riso) contiene un transponder e una batteria a litio ricaricabile grazie a un circuito "thermo" che produce tensione elettrica sfruttando la fluttuazione della temperatura corporea.
Più di 250 società in 20 nazioni fanno parte di MONDEX e molti nazioni sono già in procinto di usarlo: Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Israele, Hong Kong, Cina, Indonesia, Macao, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia, India, Taiwan, Sri Lanka, Costa Rica, Guatemala, Nicaragua, Panama, Honduras, El Salvador e Brasile.
I paesi dell’Unione Europea progettano di adottare il sistema MONDEX come semplificazione della unificazione monetaria.
Hanno speso più di 1,5 milioni di dollari nella ricerca solo per scoprire qual è il posto migliore, nel corpo umano, per inserire il “bio-chip”. Ed hanno trovato la fronte: sotto lo scalpo e sotto la parte posteriore della mano.
Un miliardo di Bio-chip vengono prodotti ogni anno da MONDEX.
C’è solo una soluzione a questo problema, proposta da MOTOROLA:
Il microchip una volta fissato nella fronte o nella mano non potrà essere rimosso, perché se venisse asportato chirurgicamente, la piccola capsula scoppierebbe e l’individuo sarebbe contaminato dalle sostanze chimiche contenute.
Il sistema di posizionamento globale, GPS, poi, rivelerebbe la sua rimozione e avvertirebbe le autorità competenti

 

 

giovedì 23 agosto 2012

PICCOLE CREATURE INCONSAPEVOLI


GUARDATE BENE NEGLI OCCHI QUESTA BAMBINA CHE VI GUARDA ATTRAVERSO LE BARRIERE DEL SUO LETTINO...

APPARENTEMENTE SEMBRA UNA BAMBINA COME TUTTE LE ALTRE...

GUARDATELA BENE NEL PROFONDO DEGLI OCCHI !!!

E' MALATA DI AIDS !!!!
(e nel mondo che ne sono tantissimi...)

CHE COLPA NE HA QUESTA POVERA CREATURA??

SECONDO FONTI NON GOVERNATIVE OGNI MINUTO MUORE UN BAMBINO DI AIDS E SOLO IL 5% HA ACCESSO AI MEDICINALI...

SE USASSIMO LA GIUSTA INFORMAZIONE E UN GIUSTO INSEGNAMENTO, DAREMO LA SPERANZA DI VITA A TANTISSIMI BAMBINI INNOCENTI...

OGNUNO FACCIA LA PROPRIA PARTE




mercoledì 22 agosto 2012

PERICOLO DROGA "FAI DA TE"



Genitori e non, oggi giorno con l'evoluzione di internet (ma non solo), c'è sempre piu' bisogno che i figli (e non solo) siano controllati affinchè non richiano di prendere determinate droghe ed in particolare quella che c'è oggi, una micidiale che arriva da Mosca (Russia) che si puo' fare anche in casa ed è devastante chiamata Krokodil...



(Qui per non innescare la vostra sensibilità non pubblico foto e  video, ma se volete approfondire ci sono immagini e video cui potete visionare in internet digitando Krokodil...)

DICIAMO NO ALLA DROGA............


Arriva dalla Russia, è economica e devastante. Costituita da sostanze che si trovano reperibili tra le 4 mura domestiche, ma gli effetti sono pericolossissimi, letali. Si chiama Krokodil ed è la nuova droga che sta prendendo piede tra gli adolescenti, ed ha già iniziato a mietere vittime.
Si tratta di una sostanza tre volte più potente dell'eroina ma decisamente più economica. Proprio questo rapporto sballo-prezzo ne ha garantito la diffusione a macchia d'olio.
Krokodil è un mix potentissimo di codeina, componente di molti farmaci contro il mal di testa che vengono venduti tranquillamente in farmacia senza ricetta, benzina, olio, detersivo industriale e iodio, tutti ingredienti alla portata di tutti. Krokodil, questo il nome affibbiato al cocktail mortale che squarcia la pelle.
I dipendenti da krokodil hanno un'aspettativa di vita di gran lunga inferiore rispetto agli eroinomani. Se per chi assume eroina infatti va dai 7 ai 5 anni, per chio si fa krokodil va da un massimo di tre a un anno. Per non parlare dei danni: la droga che sta attanagliando adesso la Russia distrugge prima gli organi interni e la pelle, solo in ultima fase il cervello.


(Fonte: http://www.leggo.it/zoom/ecco_krokodil_la_droga_fai_da_te_che_squarcia_la_pelle_foto_video/notizie/191939.shtml)

lunedì 20 agosto 2012

IN FUGA PER LA SPERANZA...



QUALSIASI PERSONA , DEV'ESSERE AIUTATA NEL PROPRIO PAESE...
RESTITUIAMO LORO UNA VITA SERENA


Centinaia di persone nel mondo sono costrette a fare i conti ogni giorno con guerra e fame, i due mali da cui uomini, donne e bambini cercano di fuggire quotidianamente. In Afghanistan si sceglie la strada della clandestinità in alternativa a una vita fatta di bombardamenti e attentati. In Sudan i campi profughi sono l’unico rifugio lontano dai conflitti. Nei territori del Sahel emigrare nelle nazioni limitrofe è l’unico modo per sopperire alla mancanza di acqua e cibo mentre in Grecia l’alternativa alla crisi economica è ricominciare una nuova vita in un qualsiasi Stato d’Europa. Cosa accomuna queste storie? I protagonisti: bambini in fuga dalla propria terra.
Senza famiglia e senza neanche un amico, per centinaia di piccoli, spesso orfani, l’unica alternativa possibile ad una vita fatta di rischi e di privazione di diritti è la possibilità di varcare il confine della propria terra. Cercano rifugio altrove, molti nel mondo dorato del vicinissimo Occidente, ma spesso non ce la fanno neanche ad arrivare. Muoiono per asfissia nei rimorchi dei TIR su cui viaggiano clandestinamente (http://www.youtube.com/watch?v=B_ZsjD6EZJQ), annegano a pochi kilometri dalle coste nel Mar Mediterraneo a bordo di motoscafi sovraffollati o perdono la vita nei campi profughi dove volontari e medici non fanno in tempo a curarli. Per chi invece ha la “fortuna” di varcare il confine tanto ambito la vita che si prospetta non è però delle più felici. Che futuro può avere un bambino senza nome, senza identità e senza una famiglia anche nel più ricco dei paesi?
Quel che è più grave è che l’ingresso in un nuovo paese per i bambini profughi è soltanto l’inizio di un’altra Odissea. Da ovunque provengano, Asia o Africa, Europa, Oceania o America, per bambini in fuga già stremati da guerra e fame, Patrasso, Roma e Calais, i 3 maggiori punti di snodo verso il resto d’Europa, sono l’unico punto d’arrivo e anche quello di non ritorno. Qui rimarranno per sempre perché, senza documenti, inizia per loro una vita nell’ombra. Costretti a nascondersi e a vivere di stenti, spesso diventano vittime della criminalità, di violenze e di abusi.
Quel che però ai bambini in fuga non sarà mai restituito è la possibilità di una vita serena nella loro nazione d’origine dove in alternativa potrebbero continuare a vivere se accolti in case famiglia e se sostenuti a traverso l’adozione a distanza, un ulteriore modo per ridurre il fenomeno dei bambini profughi nel mondo e per garantire alle piccole vittime di guerra e fame la protezione e le cure a cui hanno diritto.

(Fonte: http://www.adozione-a-distanza.info/guerra-e-fame-per-bambini-del-mondo)

domenica 19 agosto 2012

UN PICCOLO SPIRAGLIO DI LUCE...


 

Ora interviene la Farnesina

 
Samuele Canova dev'essere trasferito al piu' presto in Italia
***In rosso le frasi piu' salienti***
(Grazie a tutti del sostegno e della continua divulgazione)
Uno spiraglio per la famiglia:
“Specchio dei tempi ci sta aiutando”
Sono ancora ore di angoscia per la famiglia di Samuele Canova, il bambino di tre mesi affetto da fibrosi polmonare ed encefalopatia ipossico ischemica, ricoverato in un ospedale americano al Cairo. Il piccolo è di fatto «bloccato» in Egitto dalla stessa clinica che pretende il pagamento completo delle spese mediche prima di farlo partire. Ma i genitori, Luca Canova, di Vigliano e Sara Peira, torinese, che circa un anno fa si erano trasferiti a Sharm el Sheik per rilevare una pizzeria, hanno già speso oltre 100 mila euro e non hanno più denaro.
«Per adesso non ci sono novità - fa sapere la famiglia -. La Farnesina deciderà domani (domani???), ci hanno detto che faranno anche un comunicato».

«Il nostro obiettivo - dice la cugina Elisa Zambon, che da Cossato tira le fila del tam-tam mediatico - è sempre quello di trasferirlo nell’ospedale italiano Umberto I al Cairo, dove nel frattempo si è liberata l’attrezzatura medica di ventilazione forzata indispensabile per mantenere in vita il bambino. E poi vorremmo ricoverarlo in Italia, al Regina Margherita. Purtroppo con le nostre forze tutto questo non è possibile».

«Se adesso qualcosa si muove, è grazie a Facebook e alle notizie apparse proprio su La Stampa ed ai blog - aggiunge -. Il Consolato adesso è molto attento. Voglio anche ringraziare tutti coloro che si sono mobilitati per darci un sostegno economico. In famiglia lavoriamo sodo, riusciremo a restituire quello che ci è stato offerto. Invito a fare riferimento a Specchio dei tempi: il bonifico internazionale costa 17 euro, meglio seguire le indicazioni del sito www.specchiodeitempi.org, oppure rivolgersi agli sportelli dell’Istituto San Paolo».
Non c’è più tempo da perdere, il piccolo è in gravi condizioni: soffre di convulsioni, il danno cerebrale potrebbe risultare già elevato. «Oggi grazie al Consolato alcuni medici italiani potranno entrare nella clinica americana per un confronto - conclude Elisa -. Speriamo che questo accada perchè la traduzione per noi non è sempre così semplice».

(Fonte: http://www2.lastampa.it/2012/08/19/cronaca/sul-caso-del-piccolo-samuele-al-cairo-interviene-la-farnesina-bJE8iBGu4tTKsTp2VWZOIM/index.html)

mercoledì 15 agosto 2012

APPELLO MADRE DISPERATA!!!!


QUESTO E' UN APPELLO PER CERCARE DI FAR RIENTRARE IN ITALIA UN BAMBINO PER POTERLO SALVARE...

CREDIBILE O NO STA' A NOI GIUDICARE...
(in fondo al post ho messo la fonte cui ho letto la notizia)

HO CERCATO DI METTERMI IN CONTATTO SUL PROFILO FB DELLA MADRE SARA PEIRA MA INVANO...

CONDIVIDIAMO L'APPELLO SU FB
E POI OGNUNO DI NOI CERCHERA' UN CONTATTO...


Vi racconto questa storia...

Due italiani, raccimolando una quantità di denaro pari a 50.000,00 Euro, decidono (vista la crisi) di cambiare la propria vita, rilevando una pizzeria sullo stradone centrale di Sharm el Sheik.
Tutto sembrava andare per il verso giusto ed era anche arrivato il momento di aumentare la coppia con un figlio, Samuele nato esattamente il 17 maggio scorso...ma immediatamente la madre si accorgeva che il suo respiro faceva come un fischietto, ma i medici del posto hanno tranquillizzato la madre dicendo che era tutto normale.
Il 26 maggio il piccolo Samuele ha la febbre alta e la madre decide di portarlo a farlo vedere, in una clinica il medico dice che non puo' vederlo, e nell'altra lo ricoverano subito, non mangiava, era diventato cianotico ed iniziano a fare i controlli.
E qui incomincia lo sprofondo. Samuele viene intubato, ma non migliora. Il secondo giorno i medici dicono che è necessario farlo ricoverare al Cairo. Organizzano un’autoambulanza anticipando 2000 euro all’autista, cioè il guadagno medio di un mese con la pizzeria e durante il viaggio di sette ore, con Samuele sedato, le cose peggiorano. All’arrivo stava malissimo, aveva crisi convulsive. Ed è a questo punto, quando gli fanno la Tac al cervello, che vedono la mancanza di ossigeno.
I problemi di Samuele hanno nomi clinici che fanno paura: fibrosi polmonare e encefalopatia ipossico ischemica i referti arrivano dal reparto infantile del centro Dar El Fuad del Cairo, la cinica più moderna, attrezzata e cara della zona.
Da quasi tre mesi Samuele è ricoverato. Spesso è tenuto nell’incubatrice in coma farmacologico. Respira grazie a un ventilatore. Sua madre l’ha potuto prendere in braccio soltanto pochi minuti. Suo padre continua a lavorare a Sharm per cercare di ammonticchiare un po’ di denaro. Ma ormai il loro sogno è finito. Hanno ricevuto aiuto dalle proprie famiglie, hanno speso tutti i risparmi, E qui, ogni giorno, prima di salire in reparto, bisogna passare negli uffici amministrativi.
E così stavano optando per organizzare il viaggio di ritorno. Ma prima è necessario fare una tracheotomia per «mettere in sicurezza» il respiro di Samuele, chiedendo ancora altri 65 mila pound, circa 10 mila euro, ma i genitori di Samuele non li hanno. (Hanno chiesto aiuto al ministero degli Esteri, all’ambasciata, a chiunque e non sò con quali risposte).
Samuele deve essere curato in un ospedale italiano

Potete leggere la notizia su
http://www2.lastampa.it/2012/08/14/cronaca/il-mio-bambino-morira-se-non-lo-portiamo-in-italia-7DX6peeva0GrJ3QNXh8nVK/index.html

mentre sul profilo di Sara Peira su Facebook si può leggere altre condivisioni del caso

lunedì 13 agosto 2012

LADRI "DI FAME"





GRAZIE GOVERNO CHE FAI FINTA DI NON SAPERE...


...E mentre chi puo' riesce a farsi una settimana al mare, in montagna o in riva ad un lago, c'è purtroppo (ed è sempre piu' frequente..) chi decide, in assenza di molti occhi osservatori, di allungare una mano ed infilare quello che potrebbe starci in una borsa, sotto una gonna o addirittura mangiare scartando liberamente davanti agli scaffali come il caso di un uomo che rubò una merendina dagli scaffali di un supermercato, la scartò e la mangiò seduta stante, per essere subito dopo scoperto, fermato da un sorvegliante, consegnato a una pattuglia di carabinieri e portato in carcere dove rimase per il resto del giorno.

...e non parliamo di ROM, ma di ITALIANI 

"Furto di un paio di scarpe, prezzo 20 euro; denunciata una donna"

"Anziano nasconde nella borsa frutta e verdura per un valore di 15,54 euro; denunciato pure lui."

"Infila nella tracolla che porta sulle spalle tre pezzi di parmigiano reggiano, costo 33,68. Denunciata una ragazza di vent’anni."

Le persone che si trasformano in taccheggiatori per bisogno si vergognan ma non possono farne a meno e quando vengono pizzicate dai sorveglianti dei supermercati, a cominciare dagli anziani, hanno reazioni imbarazzate, di silenzi eloquenti.

Queste notizie sono ormai all'ordine del giorno, ma vengono mascherate da altre notizie (adesso il mare pieno di turisti, le olimpiadi, il continuo alternarsi di nomi da dare al caldo torrido....) per non dare risalto a questa crisi che ormai ci stà portando a fare questi gesti estremi, che se ci lasciavano con un modesto lavoro, certamente non l'avremmo fatto....

E ALLORA PROPORREI, SE SIETE D'ACCORDO, DI UNIRCI ED ANDARE OGNI GIORNO FELICI E SERENI CON LA NOSTRA SEDIA AD UN SUPERMERCATO E CI METTIAMO A SCEGLIERE I NOSTRI PRODOTTI...
LI CONSUMIAMO DIRETTAMENTE LI'
...DEL RESTO NON CI POSSONO MICA DENUNCIARE TUTT!!!!!
FORSE E L'UNICA MANIERA DI FARCI NOTARE DA UN GOVERNO CHE CI VORREBBE TUTTI RINCOGLIONITI!!

sabato 11 agosto 2012

PERICOLO BOLLE DI SAPONE

Torino, Agosto 2012



Il giocattolo acquistato in una grande catena danese "TIGER"


Visitate il sito del Ministero della Salute
http://www.salute.gov.it/sicurezzaChimica/risultatoCategoria.jsp?id=1047&menu=strumentieservizi&anno=2012&CodNot=allarme+consumatori&CodCat=tutte+le+categorie(sono segnalate altre marche cui sono state ritirate dal commercio e NON IN VENDITA)

Se avete acquistato un prodotto di quello segnalato dal Ministero della Salute   siete pregati  immediatamente di avvisare le forze dell'ordine...fatelo ne va della salute dei vostri figli e di tutti i bambini


Ecco a voi il fatto capitato:

"Dagli esami batteriologici dell'acqua contenuta nella pistola sparabolle colonie pericolose di batteri tra cui anche quello della mozzarella blu

La procura apre un'inchiesta e sequestra migliaia di confezioni

Due bambini sono stati ricoverati all'ospedale Regina Margherita di Torino con febbre alta dopo avere utilizzato una pistola spara-bolle di sapone di produzione cinese acquistata nella grande catena di negozi danese Tiger. Dagli esami batteriologici sull'acqua svolti dall'Istituto zooprofilattico, a cui sono stati inviati campioni, è risultato che l'acqua saponata conteneva una grande quantità di batteri patogeni. Il pm Raffaele Guariniello ha aperto un'inchiesta per violazione del codice del consumo. Le pistole sono state ritirate dal mercato. I giocattoli erano stati acquistati in un punto vendita Tiger dove ne sono stati trovati circa mille pezzi.

Tra i batteri trovati all'interno del giocattolo anche quelli della mozzarella blu, pseudomonas aeruginosa, e poi staphylococcus epidermidis, stenotrophomonas maltophilia, achromobacter species, acinobacter e achromobacter denitrificans. I due fratelli sono stati curati con antibiotico e cortisone perché con normali farmaci antipiretici la febbre non scendeva. Secondo il pm, che ha segnalato il caso al Ministero della Salute, esiste la possibilità di contagio microbiologico"


(Fonte: http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/08/07/news/bolle_di_sapone_made_in_china_due_bimbi_ricoverati_in_ospedale-40529341/

..NEANCHE UN PALLONE..



NOI FORSE NON CE NE ACCORGIAMO MA GIORNO DOPO GIORNO NOI COMPRIAMO QUELLE CHE VOGLIAMO SENZA PENSARE AI BAMBINI CHE NON POSSONO GIOCARE ED ANDARE A SCUOLA COME NOI PERCHE' DEVONO LAVORARE

NOI SIAMO PAESI RICCHI E LI SFRUTTIAMO PER AVERE DI PIU'

PRIMA DI COMPRARE....PENSACI

...E REGALIAMO UNA SPERANZA A QUESTI BAMBINI CHE TORNINO SUBITO, COME TUO FIGLIO, A GIOCARE CON UN PALLONE


I bambini in Pakistan devono lavorare per aiutare la loro famiglia.
La maggior parte dei bambini vengono destinati a cucire i palloni di cuoio, cucire i tappeti ed incollare le suole di scarpe 
Prendono i bambini perché hanno le mani piccole.
Cucire i palloni di cuoio non è per niente facile perché devi essere molto preciso e devi cucire molto stretto e guadagnano poco più di 1 euro.

Anche incollare la suola alle scarpe non è facile perché con la colla ti bruci e guadagnano a mala pena per sopravvivere e noi le compriamo pagandole anche a più di 100 euro.
Se un ragazzino si ribella come ha fatto Iqbal Masih che dopo essere stato in Europa per parlare del lavoro dei bambini è ritornato nel suo paese e gli hanno sparato.
I bambini guadagnano 45 centesimi e lavorano 12 ore.
Quando cuciono i palloni di cuoio si rompono le mani e allora è terribile perché la loro famiglia è troppo povera per poterli curare.

pensiamoci ai bambini che non possono giocare e andare a scuola come noi perché debbono lavorare. Noi siamo paesi ricchi e viziati e li sfruttiamo per avere di più.
Pensate prima di comprare.

giovedì 9 agosto 2012

POVERA MAMMA TERRA...



A VOLTE LE IMMAGINI SERVONO PIU' DELLE PAROLE...

 

QUELLO CHE STIAMO FACENDO ALLA NOSTRA TERRA LO CAPIRETE SOLAMENTE GUARDANDO QUA SOTTO

 

...E ALLORA PER IL BENE NOSTRO E DELLE FUTURE GENERAZIONI, PRENDIAMOCI OGNUNO LA PROPRIA PARTE....E SALVIAMO IL DOMANI !!!

FACCIAMOLO ALMENO PER I NOSTRI FIGLI 

IO SONO GIA' PARTITO .....AVANTI TUTTI





mercoledì 8 agosto 2012

NON CI SONO VINCITORI...

Soldati impazziti per colpa della guerra. 


Si chiama disturbo post-traumatico da stress e colpisce quasi tutti i militari coinvolti in un conflitto cruento. Ma spesso lo stato confusionale diventa cronico
UNA STRETTA DI MANO, UN SORRISO, UN ABBRACCIO, UN AIUTO..
SOLO CON QUESTE ARMI POSSIAMO SPERARE DI VIVERE SERENAMENTE IN PACE E DI VINCERE!!!


Negli Usa ora 400mila veterani di guerra soffrono di problemi psicologici. Il nome scientifico utilizzato in psichiatria è disturbo post-traumatico da stress (DPTS), ovvero l’insieme di forti sofferenze di tipo psicologico come conseguenza di eventi traumatici o violenti, ribattezzato anche come “nevrosi da guerra” in quanto frequentemente riscontrata in militari coinvolti in situazioni di guerra particolarmente drammatiche o violente. I principali sintomi riscontrati nei pazienti sono insonnia, ansia, tensione ed aggressività spesso prive di causa, incubi, ma anche flashback frequenti di eventi traumatici vissuti in prima persona e il “numbing”, ovvero uno stato di stordimento e confusione mentale.

Un problema sociale…La maggior parte dei militari vittime del DPTS ne è colpita a breve termine, ma secondo recenti studi un terzo dei casi sarebbe diventato cronico, anche se a tutt’oggi risulta difficile effettuare una stima precisa del numero di veterani colpiti. Secondo la Veterans Administration ne soffrirebbe una percentuale che va dall’11 e il 20 percento dei 2,3 milioni di militari dispiegati tra Iraq e Afghanistan.

…ed economico. Un particolare rilevante sono gli alti costi per il trattamento di questa patologia che, secondo le stime del Congressional Budget Office statunitense, sarebbe di circa 8.300 dollari a paziente solamente per il primo anno ed è proprio a causa di ciò che tra il 2011 e l’inizio del 2012 l’esercito americano ha avviato una revisione di tutti i casi di DPTS a partire dal 2001 in seguito a denunce da parte di militari che temevano di aver subito delle modifiche alle loro precedenti diagnosi. Questi timori hanno in molti casi trovato conferma in quanto diverse diagnosi di DPTS successivamente modificate – secondo alcune fonti più di 290 – sono invece risultate esatte. Si tratta infatti di diagnosi che costituiscono anche il primo passo per poter stabilire l’ammontare di benefici a cui ha diritto il militare.

La base della follia. Di particolare interesse sono le indagini che hanno portato alla revisione di più di cento diagnosi di DPTS precedentemente modificate presso la base Lewis McChord, tristemente nota non solo per i diversi incidenti che si sono verificati negli ultimi mesi, tra cui alcuni suicidi, ma anche in quanto campo base del sergente Robert Bales, il militare che lo scorso marzo è stato accusato del massacro di 16 civili afghani, e di altri quattro militari che hanno ucciso alcuni civili nel 2010

martedì 7 agosto 2012

COLPEVOLI O INNOCENTI??





UNA VITA SALVATA E' SEMPRE UNA GRANDE VITTORIA 
Purtoppo ogni giorno e sempre piu' frequenti sono casi di morti causati dalla malasanità, come la notizia del bambino morto in ospedale per uno scambio di flebo che non dovrebbe mai accadere. Come possa essere successo è un mistero, ma la magistratura farà senz’ altro luce sulla vicenda e saranno accertati i fatti e le responsabilità

Ma c'è anche da dire e da sottolineare (questo non dev'essere in assoluto una giustificazione alla morte) che medici ed infermieri vengono quotidianamente sottoposti a continui stress e da troppe ore di lavoro e con l'attenzione e la concentrazione che devono mettere per operare,si possono verificare purtroppo questi casi sempre piu' frequenti

Quindi ritengo che in TUTTI GLI OSPEDALI si deve assume piu' persone in modo da evitare errori di qualunque entità essi siano.

lunedì 6 agosto 2012

FERMIAMO IL MASSACRO



IO NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE ESSERE COMPLICE DI QUESTO CONTINUO SCEMPIO




Le stime mi mettono i brividi....Uniamoci per dire BASTA!



MEDIO ORIENTE1. Iraq 140.000 morti dal 2003 (+4.000)
2. Israele-Palestina 7.100 morti dal 2000 (+100)
3. Turchia (Kurdistan) 45.000 morti dal 1984
4. Yemen (Sciiti) 16.000 morti dal 2004
5. Yemen (Tribali) 300 morti dal 2010
6. Yemen (Secessionisti) 200 dal 2009

ASIA
7. Afghanistan 61.000 morti dal 2001 (+10.000)
8. Pakistan (Pashtunistan) 31.000 dal 2004 (+5.000)
9. Pakistan (Balucistan) 1.800 morti dal 2004 (+350)
10. India (Kashmir) 68.000 morti dal 1989 (+400)
11. India (Assam) 52.000 morti dal 1979 (+300)
12. India (Naxaliti) 13.000 morti dal 1980 (+1.200)
13. Birmania (Karen) 30.000 morti dal 1988
14. Thailandia-Cambogia 20 morti dal 2008
15. Thailandia (Pattani) 4.200 morti dal 2004 (+700)
16. Filippine (Npa) 41.000 morti dal 1969 (+350)
17. Filippine (Mindanao) 71.000 morti dal 1984
18. Coree 200 morti dal 1953 (+50)

AFRICA
19. Somalia 10.500 morti dal 2006 (+3.000)
20. Etiopia (Ogaden) 4.000 morti dal 1994
21. R.D.Congo (Kivu) 6.000 morti dal 2004
22. Uganda 100.000 morti dal 1987
23. Sudan (Darfur) 300.000 morti dal 2003
24. Sudan (Sud) 400 morti dal 2011
25. Rep.Centrafricana 2.000 morti dal 2003
26. Ciad 2.000 morti dal 2005
27. Nigeria (Delta) 15.000 morti dal 1994
28. Algeria 200.000 morti dal 1992

EUROPA
29. Russia (Nord Caucaso) 50 mila morti dal 1999 (+1.000)


sabato 4 agosto 2012

SESSO CON LE BAMBINE!



COSA SONO DISPOSTI A FARE GLI UOMINI PUR DI NON RINUNCIARE AD UNA VACANZA PER SODDISFARE I VIZI PROPRI CON "CARNE DEBOLE"

...e se per gli uomimi è il paradiso, quello che vedono i bambini è solo un inferno!!!



 
Dobbiamo fermare questo schifo

Ecco a voi alcuni dati:


Kenya
Da 10.000 a 15.000 bambine che vivono nelle aree costiere di Malindi, Mombasa, Kalifi e Diani sono coinvolte nella prostituzione occasionale - fino al 30% di tutte le bambine fra i 12 e i 18 anni che vivono in quelle zone.
Fra 2.000 o 3.000 bambine e bambini sono inoltre coinvolti nel mercato del sesso a tempo pieno.
Zone chiave: le province costiere di Malindi, Kilifi, Mombasa e Kwale.
La maggior parte dei turisti sessuali con minori arrivano dall'Italia (18%), dalla Germania (14%) e dalla Svizzera (12%).
India
Secondo l'India Today Magazine, ci sono fra i 400.000 e 500.000 bambini prostituiti.
Zone chiave: Goa, Kovalam, Varkala, Cochin, Karnataka.
Zone emergenti: le aree di Karnataka Nord, così come Gokarna e Karwar, Om e le spiagge di Kudle.
Si stima che circa l'80% degli hotel a Kovalam prosperi grazie al turismo sessuale.
La maggior parte delle vittime a Goa sono bambini di lavoratori immigrati dalle regioni del Bijapur, Honawar e Gokarna, spesso piagate dalla siccità.
Questi bambini "guadagnano" 10 ai 15 € al giorno ognuno.
Tipi di turisti sessuali con minori a Goa e Kovalam:
1. Residenti stranieri di lungo termine
2. Coloro che si recano a Goa regolarmente
3. Turisti occasionali
4. Pedofili
Filippine
Secondo le autorità filippine, il 10%-15% dei crimini sessuali contro i bambini commessi nel Paese sono perpetrati da stranieri.
La polizia ha dichiarato ufficialmente in più occasioni che la maggior parte dei turisti sessuali che si recano nelle Filippine sono giapponesi, sudcoreani, statunitensi, australiani, inglesi, tedeschi e di altri Paesi europei. Anche Hong Kong e Taiwan sono nell'elenco.
Zone chiave: Las Pinas, Ermita, Manila, Ilocos Norte, San Pablo City, Cebu City, Tagbilaran, Puerto Galera, Sabang, Boracay, Visayas, Angeles City; Pasay City.
Angeles City è considerato uno dei posti più "rinomati" per la prostituzione minorile, e così Sabang.
Costa Rica
La Child Exploitation Unit del Ministero della Pubblica Sicurezza del Costa Rica afferma che ci siano fra i 5,000 e i 10,000 bambini sessualmente sfruttati nel Paese
Circa 2000 bambini e bambine sotto i 18 anni sono sfruttati nell'industria del sesso della capitale, San José.
Il Patronato Nacional de la Infancia (PANI) stima che ci siano circa 3000 bambini sessualmente sfruttati nelle città di San José, Limón e Puntareñas.
Studi recenti condotti dal Programma Internazionale per l'Eliminazione del LAvoro Minorile dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro Recent (ILO/IPEC) in centroamerica forniscono statistiche inquietanti: dei 100 bambini intervistati a San José and Limón, il 43% ha affermato che il loro ultimo cliente era connazionale residente in zona, per il 13% era un connazionale venuto da fuori e il 38% ha affermato che si trattava di uno straniero.
Di questi, 28 bambini hanno specificato che il loro ultimo cliente è stato un turista, e 10 hanno indicato stranieri residenti in Costa Rica.
La maggioranza delle vittime è composta da bambine adolescenti fra i 12 e i 17 anni.
Il Costa Rica ha uno degli indici di prostituzione minorile più alti dell'America Centrale. Secondo il primo rapporto investigativo, pubblicato nel 2002, la grande maggioranza dei turisti sessuali con minori sono uomini sui 40 anni provenienti dagli USA, dall'Italia, dal Canada e dalla Germania.
Nel 2000 il governo costaricano ha stimato che un tursita su 200 in media è in cerca di sesso con bambini.
Sono stati registrati 14 casi di cittadini stranieri arrestati e/o processati e condannati per crimini sessuali contro i bambini fra il 1998 e il 2006.
Zone chiave: San José e Jacó Beach, Limón, Cahuita, la regione di Puntareñas, la regione di Golfito e Quepos.
Sud Africa
Da 28.000 a 30.000 bambini, circa la metà di essi fra i 10 e i 14 anni, sono sfruttati nel giro della prostituzione.
Repubblica Dominicana
In uno studio recente dell'ILO/IPEC condotto nel 2003, su 118 bambini prostituiti intervistati, 25 hanno affermato che i loro clienti sono sempre turisti.
Questo vuol dire che circa il 20% dei clienti potrebbero essere turisti.
Si stima ci siano almeno 25,000 bambini sessualmente sfruttati in Repubblica Dominicana.
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