lunedì 29 luglio 2013

UN UOMO VECCHIO...


RICORDATEVI QUESTA LETTERA QUANDO INCONTRATE UNA PERSONA ANZIANA PER EVITARE DI METTERLA DA PARTE SENZA GUARDARE ALL’ANIMA GIOVANE CHE LE STA’ ALL’INTERNO, PERCHE’ TUTTI NOI UN GIORNO, PURTROPPO SAREMO COSI’



Quando un uomo anziano è morto nel reparto geriatrico di una casa di cura in un paese di campagna australiana , si credeva che nulla di valore egli avesse potuto lasciare.
Più tardi , le infermiere sistemando i suoi pochi averi , trovarono questa lettera. La qualità ed il contenuto impressionarono lo staff che volle farne tante copie da distribuire agli infermieri di tutto l'ospedale.
Un'infermiera di Melbourne volle che una copia della poesia comparisse nelle edizioni di Natale delle riviste di tutto il paese come unico lascito di questo vecchio per i posteri e facendo in modo che figurasse su tutte le riviste per la salute mentale.
E' stata anche fatta una raccolta di immagini dedicata a questa semplice ma eloquente poesia.
E così questo vecchio , che nulla pareva potesse dare al mondo, ora è l'autore di questa poesia ' anonima ' che vola attraverso la rete internet.
Ecco a voi la lettera…
Cosa vedi infermiera ? Cosa vedete ?
Che cosa stai pensando mentre mi guardi ?
"Un povero vecchio" Non molto saggio con lo sguardo incerto ed occhi lontani che schiva il cibo e non da risposte
.e che quando provi a dirgli a voce alta “almeno assaggia"
sembra nulla gli importi di quello che fai per lui.
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui per fargli il bagno , per alimentarlo e la giornata diviene lunga.
Ma cosa stai pensando ? E cosa vedi ?? Apri gli occhi infermiera !!  Perchè tu non sembri davvero interessata a me . Ora ti dirò chi sono  mentre me ne stò ancora seduto quì  a ricevere le tue attenzioni  lasciandomi imboccare per compiacerti.
Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre
ed una madre , fratelli e sorelle che si vogliono bene.
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi che sogna presto di incontrare l'amore.
A vent'anni sono già sposo, il mio cuore batte forte giurando di mantener fede alle sue promesse
A venticinque  ho già un figlio mio che ha bisogno di me e di un tetto sicuro, di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent'anni e mio figlio è cresciuto velocemente, siamo molto legati uno all'altro da un sentimentoche dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant'anni, mio figlio ora è un adulto
e se ne và, ma la mia donna mi stà accanto per consolarmi affinchè io non pianga.
A poco più di cinquant'anni i bambini mi giocano attorno
alle ginocchia; ancora una volta , abbiamo con noi dei bambini io e la mia amata.
Ma arrivano presto giorni bui, mia moglie muore, guardando al futuro rabbrividisco con terrore.
Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.e così penso agli anni vissuti all'amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia con lo sguardo di un pazzo. Il corpo lentamente si sbriciola,grazia e vigore mi abbandonano. Ora c'è una pietra dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all'interno di questa vecchia carcassa un giovane
uomo vive ancora e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia, mi ricordo le gioie, ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora ma gli anni che restano son pochissimi tutto è scivolato via ..... veloce !!!
E devo accettare il fatto che niente può durare .....

Quindi aprite gli occhi gente apriteli e guardate  "Non un uomo vecchio"  avvicinatevi meglio e  vedete ME !!!

(Fonte Web)

venerdì 26 luglio 2013

PER OGNI BAMBINO ABUSATO...






Per ogni bimbo abusato un intero mondo dovrebbe semplicemente vergognarsi e ribellarsi affinchè ad ogni bambino sulla terra venga dato il DIRITTO di essere felice.
Minute lacrime, trasparenti gocce di dolore solcano il vostro viso.
Lacrime leggere al tatto ma macigni enormi al pensiero del dolore vissuto, della sofferenza subita, dello strazio negli occhi di un bambino che nulla chiedeva d'altro che vivere la sua infanzia.
Voci e urla che vorrebbero e dovrebbero scuotere il cielo sopra le coscienze, strazianti lamenti che chiedono aiuto, corpi abusati di piccoli angeli che soffrono l'angheria di chi umano non può essere considerato.
Eppure il mondo ancora tace, tutto avviene ogni giorno, tutto capita sempre, ogni giorno lamenti di angeli a squarciare il vento del vivere.
10, 100, 1000 e ancora 1000 anime di piccoli e indifesi bambini devastati da mani cosi grandi da coprire il loro viso e lasciare in ombra i loro giochi.
Cosa c'è d'umano in tutto questo?

Dov'è l'umanità che osserva indifferente?

Come può l'uomo essere carnefice di chi non ha difesa?

Bambini spezzati ai loro sogni, ai loro giochi, alla loro infanzia per la folle volontà di chi d'umano non ha nemmeno il diritto di essere considerato!

(Fonte: Web)

giovedì 25 luglio 2013

PADRE STRAPPA A MORSI IL PENE DEL FIGLIO


IL "MADE IN CHINA" REGALA SEMPRE NOTIZIE PAZZESCHE, MA QUESTA, FORSE, LE BATTE TUTTE.



 


In una cittadina nel sud-ovest della Cina, un uomo ha strappato a morsi il pene del figlio di 6 anni, in mezzo alla strada, di fronte alla sorellina piccola e a un testimone.
Non si conoscono ancora le cause che hanno portato l’uomo a compiere il gesto; il testimone afferma di aver visto con i suoi occhi l’orrore: il figlio camminava nudo mano nella mano con il padre e la sorellina. A un certo punto il padre avrebbe obbligato il figlio a mordersi il pene da solo (perché??? boh…). Dopo il rifiuto del piccolo, il padre ha deciso di farlo con le sue stesse fauci: si è chinato e ha evirato il figlio con un morso .
Il testimone si è subito fiondato sull’uomo, lo ha obbligato a sputare il pene e ha chiamato ambulanza e polizia.
I medici sono riusciti a riattaccare l’organo ma non sanno ancora quanto potrà tornare a svolgere le sue normali funzioni.

(Fonte: gazzenda.gazzetta.it)

martedì 23 luglio 2013

BELLISSIMO GESTO D'AMORE..CON LA SPERANZA


LA FIGLIA HA UN TUMORE
LA MAMMA ANTICIPA IL PARTO
PER FARLE CONOSCERE LA SORELLA



Un gesto d’amore quello che mamma Paula Holmes ha fatto nei confronti della figlia Katy. La donna, che aspettava un’altra bambina, ha chiesto ai medici di anticipare il parto di tre settimane, così che la sua
figlia più grande potesse avere l’opportunità di conoscere la sorellina.

Infatti a Katy, 10 anni, è stato diagnosticato in ottobre un incurabile tumore al cervello che degenera molto velocemente.

Paula, di Penwortham, Lancs, ha detto: «Quando ho realizzato che ero incinta e Katy avrebbe potuto non vedere la bambina ero terrorizzata. I medici hanno
accettato la mia proposta senza esitazioni».

A far scoprire il tumore, lo spirito di osservazione dei genitori, che hanno sempre visto la figlia sorridente e raggiante. Quel sorriso è venuto a mancare in un’assemblea scolastica, quando il preside ha consegnato a Katy un attestato di merito, ma la bambina non ha sorriso – anzi – sembrava triste.
Dopo alcune settimane sono cominciati dei dolori di testa e visione doppia, fino a che non è giunta la diagnosi.

La donna, insieme al marito David, ora spera in un miracolo: un chirurgo australiano, Charles Teo, potrebbe essere l’unica salvezza di Katy, disposto ad operare dove tutti gli altri si tirano indietro.

«Non abbiamo parlato a Katy della sua condizione terminale, vogliamo darle speranza. Per ora adora Scarlett, e quando gliela mettiamo in braccio riesce
a sorridere».

(Fonte: Web)

venerdì 19 luglio 2013

GENITORE INCOSCENTE...

CERTA GENTE NON DOVREBBE
AVERE IL PRIVILEGIO DI DIVENTARE GENITORE,
MA MI STUPISCE ANCHE IL FATTO
CHE CONTINUANO A NON PUNIRE QUESTE “PERSONE”




Un padre cinese di 30 anni che ha lasciato il proprio figlio di un mese in auto sotto il sole e con il 'ciuccio' fissato con lo scotch in bocca sarà denunciato dalla polizia municipale a Modena.

È accaduto intorno alle 11 in via Vignolese, accanto a un centro commerciale. Alcuni testimoni hanno notato l'uomo che si allontanava dall'auto probabilmente per fare compere, mentre il neonato era sul seggiolino fissato al sedile anteriore della vettura, una Fiat Stilo.

Sono intervenuti gli agenti della Municipale e il 118, e nel frattempo il 30enne è tornato verso la sua auto.
Il bambino aveva la febbre a 38 ed è stato portato al Pronto Soccorso per accertamenti. Il padre - precisa la polizia municipale di Modena - dovrà rispondere di abbandono di minore e, se saranno verificati tempi lunghi di abbandono, scatterà anche una denuncia per maltrattamenti.
(Fonte: Leggo.it)

giovedì 18 luglio 2013

MANIFESTANTI MANGANELLATI


 
 
 
MANGANELLANO I LAVORATORI 
       E LASCIANO INDISTURBATI I 
     CLANDESTINI, SEMPRE CON IL
          TACITO CONSENSO DEI 
    SINDACATI E GOVERNO, PRESI  
       PIU' DALLE BEGHE INTERNE 
      CHE DAI VERI PROBLEMI DEL  
         PAESE E DEGLI ITALIANI    
 
 

 
 
 

I manifestanti che hanno cercato di forzare l'ingresso della sede della Indesit a Fabriano sono stati respinti dalle forze di polizia. Ci sono stati momenti di tensione ma nessun incidente o persone rimaste ferite. Del gruppo che ha tentato di entrare facevano parte principalmente rappresentanti dei centri sociali, in particolare il Csa Fabbri, che giorni fa avevano gettato del letame e vecchi elettrodomestici davanti all'ingresso della residenza di famiglia dei Merloni, a Collegiglioni.

Il tentativo di entrare negli uffici della Indesit è stato condannato anche dai sindacati. Sul posto il questore di Ancona Stefano Cecere, che ha parlato con i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm perchè riportassero la calma. La situazione è quindi rientrata e i manifestanti allontanati.

Hanno superato la barriera solo degli striscioni delle Rsu degli stabilimenti di Albacina e Melano portati per lo più da donne, che come gesto simbolico li hanno distesi nel prato davanti all'ingresso dell'azienda.

«Lavoro, lavoro» è lo slogan che si leva più spesso contro il piano di riorganizzazione di Indesit Company, che sta passando in questo momento davanti al Comune di Fabriano. Non ci sono solo tute blu: i lavoratori hanno portato con sè le famiglie, i bambini e qualcuno anche il cane.

Al corteo si sono uniti i lavoratori di altri comparti. «Io sono del settore pubblico - racconta una signora - ma sono qui, perchè qui è in gioco il futuro di Fabriano, il futuro dei nostri figli». Qualcuno canta, ma la signora (il cui posto di lavoro non è in pericolo, sottolinea lei stessa) si commuove e si mette a piangere. E un'altra racconta: «Anche io ho un posto sicuro, ma mio genero ha perso il lavoro».

Il corteo si è fermato per salutare un folto gruppo di bambini del centro estivo di Fabriano che hanno applaudito i manifestanti. Tra i manifestanti sfilano anche i segretari regionali di Cgil, Roberto Ghiselli, della Cisl Stefano Mastrovincenzo e della Uil Graziano Fioretti. Ci sono anche l'assessore regionale al Lavoro Marco Luchetti, vari consiglieri regionali e alcuni parlamentari. «Indesit Made in Italy - orgoglio italiano» e ancora «orgogliosi di essere italiani» le scritte che campeggiano sulle t-shirt indossate dai manifestanti.

(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 17 luglio 2013

QUALCUNO HA BISOGNO DI AIUTO..


NON VOGLIO DIFENDERE CHI SI DROGA, 
MA ALCUNE VOLTE DOBBIAMO ANCHE CAPIRE CHE LE PERSONE HANNO BISOGNO DI AIUTO, DI COMPRENSIONE E NON DI ETICHETTE.
TUTTI SBAGLIAMO, TUTTI SIAMO FRAGILI, MA NON TUTTI ABBIAMO LA STESSA FORZA DI SOPRAVVIVERE, DI RIMANERE LUCIDI E DI STARE A GALLA.
NON E' LA DISPERAZIONE CHE UCCIDE, MA LA GENTE...




Una mamma di 38 anni, Francesca Tuveri, si è tolta la vita perché a causa della tossicodipendenza e della depressione le avevano allontanato i tre figli e affidati ad altre famiglie.

Francesca Tuveri è morta a 38 anni, il 28 maggio scorso, in una cittadina del sud Sardegna e il suo tormento di madre lo ha lasciato scritto tra le righe di un diario, trovato dai familiari alcuni giorni dopo il suo decesso.

La vicenda - riportata sul quotidiano L'Unione Sarda - ha visto protagonista una donna che è riuscita a venir via dal tunnel della droga ma non dalla depressione che l'affliggeva ogni giorno, ha cercato di riavere i suoi tre figli minorenni.

Stava curando la depressione ma a fine maggio il tarlo che la corrodeva è stato più forte ed ha ingurgitato alcune centinaia di gocce di antidepressivo.

Una vita segnata da dolori e disagio: il primo compagno e padre del primo figlio morto di overdose mentre il successivo matrimonio, da cui ha avuto altri due figli, è naufragato. Stava seguendo una cura medica e veniva monitorata da assistenti sociali.

Ora i nonni dei bambini hanno chiesto di poter riavere i piccoli nella loro casa e poterli far crescere tutti assieme ma sarà il Tribunale dei Minorenni di Cagliari a prender una decisione.

LA CRISI La donna era stata protagonista di un furto. Aveva infatto sottratto alcune casse di pomodori dall'orto serra di una comunità di recupero per tossicodipendenti, a San Giovanni Suergiu. "Non riesco a sfamare i miei figli - aveva dichiarato - Posso dargli da mangiare solo pane e thè".

Dopo l'episodio del furto era venuta fuori una situazione di profondo disagio, sia economico che sociale. "Con 150 euro al mese non posso sopravvivere" aveva confessato.
(Fonte: Leggo.it)

martedì 16 luglio 2013

U.S.A. Usate Sempre Armi

I GIOVANI SENZA UN BUON INSEGNAMENTO E NESSUNA EDUCAZIONE, SENZA STIMOLI, CON UNA CULTURA SBAGLIATA, CON UNA MENTALITA’ FONDATA SULL’USO IMPROPRIO DELLE ARMI…
POSSONO CRESCERE SOLO IN QUESTO MODO.




«Arancia Meccanica» a Kissimmee, a mezz’ora di macchina dal magico mondo di Disneyworld in Florida. Uccidere ragazzi più grandi sarebbe stato «divertente», ha ammesso davanti alla polizia un biondino dalla faccia d’angelo dopo esser stato arrestato per l’assassinio di due giovani durante due settimane di violenza gratuita e sparatorie a casaccio con un gruppo di amici. Per la polizia Konrad Schafer, 15 anni, è un killer a sangue freddo. Il ragazzino aveva ricevuto in dono dal padre un fucile calibro45 il 25 giugno, il giorno prima dell’inizio delle sue scorribande. La gang, della quale facevano parte anche una ragazza, la 17enne Victoria Rios, e due giovani di vent’anni, Juan Sebastian Muriel e David Damus, aveva cominciato prendendo di mira case e negozi, poi era passata a bersagli in carne e ossa. Ne hanno fatto le spese David Guerrero, 17 anni, e Eric Roopnarire, di 22. (Fonte: Lastampa.it)

lunedì 15 luglio 2013

PROTESI CON I LEGO...


OTTIMA IDEA ECONOMICA
E PURE GENIALE…
Dallo scorso febbraio Christina Stevens non può più fare affidamento sulla sua gamba sinistra: le è stata amputata in seguito a un incidente mentre stava riparando la sua auto. La giovane donna, però, ha deciso di mettere la sua esperienza a servizio di tutti coloro che hanno subito un'amputazione simile, condividendola con video caricati sul canale Youtube AmputeeOT.

In uno dei filmati più recenti Christina costruisce da sola una protesi con i mattoncini Lego. L'idea sarebbe venuta ai colleghi del centro di ricerca dove lavora, e lei ha raccolto la provocazione. Anche se la gamba di Lego non si è rivelata utile per camminarci, era in tutto simile a quella che la ragazza utilizza solitamente.

(Fonte: Leggo.it)

giovedì 11 luglio 2013

TECNOLOGIA DISUMANA...

 
MEGLIO SCATTARE UNA FOTO O UN FILMATO CHE SOCCORRERE CHI HA BISOGNO…
LA TECNOLOGIA E LA GENTE SEMPRE PIU’ DISUMANA E INCIVILE CI STA PORTANDO ALLA GLOBALIZZAZIONE DELL’INDIFFERENZA,
OGGI GIORNO STIAMO PERDENTO IL VERO VALORE PER LA VITA E DELLA VITA!

 
 
 
 
 
Una donna anziana finita sotto un autobus, un bambino, il nipotino, che piange disperato poco lontano e nessuno che va in suo soccorso: tutti troppo impegnati a riprendere la scena con macchine fotografiche e telefoni. E' accaduto in Cina, a Xi’an, capoluogo dello Shaanxi con otto milioni di abitanti. Una delle immagini catturate è finita su Weibo, il social network più usato in Oriente. La reazione dei presenti è stata raccontata da un agente intervenuto sul posto: “Al momento dell’incidente una signora anziana di circa 60 anni stava attraversando la strada con suo nipote quando è stata investita dall’autobus numero 16 del servizio urbano, rimanendo intrappolata sotto il suo pianale. Dato che il traffico veicolare e pedestre nell’intersezione di Nanshaomen è particolarmente intenso, molti si sono fermati a osservare l’incidente: ci sono state anche molte persone che hanno fatto ripetutamente foto con i loro cellulari. Tuttavia, nessuno ha chiamato il 120 (l’emergenza). Ho immediatamente chiamato il 120 e sono rimasto a parlare con la vittima, cercando d’invitarla a rimanere calma, mentre lei mi chiedeva di ripetutamente di badare al nipote”.
 
(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 10 luglio 2013

NON ABBIAMO NEMMENO UN MOMENTO...


SE NON ABBIAMO NEMMENO UN MOMENTO PER FERMARCI AD ASCOLTARE UNO DEI MIGLIORI MUSICISTI AL MONDO SUONARE LA MIGLIOR MUSICA MAI SCRITTA...
 QUANTE COSE CI STIAMO PERDENDO?

 

12 Gennaio 2007, 7:51 del mattina, ora di punta. Nei 43 minuti successivi, mentre un violinista si cimentò nell'esecuzione di 6 pezzi classici di Bach, in quella stazione della metropolitana di Washington DC passarono 1,097 persone.
La maggior parte di esse si stava recando a lavoro...
Il violinista suonava divinamente e con un certo entusiasmo, ma dovettero passare almeno 3 minuti e 63 persone prima che un uomo di mezza età moderò l'andatura per qualche secondo, giusto il tempo di girare lo sguardo e notare qualcuno che stesse suonando. L'uomo riprese a camminare, ma era già qualcosa...
Poco dopo, il musicista ricevette la prima donazione. Una donna gli lanciò un dollaro per poi filare via di corsa. Fu solo dopo 6 minuti dall'inizio della performance che qualcuno si appoggiò contro un muro per ascoltarlo.
Chi prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo invitava a sbrigarsi, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Alla fine la madre lo trascinò via e il bambino riprese a camminare voltandosi in continuazione.Così avvenne al passaggio di altri bambini.
Nell'arco di quei 45 minuti, solo 7 persone si fermarono e godettero di quella musica per almeno un minuto. 27 persone gli diedero dei soldi - per un totale di 32 dollari e qualche centesimo - ma la maggior parte di esse lo fece continuando a camminare. Furono quindi 1070 le persone che a malapena, o forse per nulla, si accorsero del violinista e della sua musica...
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei musicisti più talentuosi del mondo. Aveva appena eseguito uno dei pezzi più complessi mai scritti, con uno Stradivari del valore di $ 3.5 milioni di dollari. Due giorni prima di quel ormai famoso 12 gennaio, Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito al teatro di Boston e i biglietti erano costati in media $ 100!
Il quotidiano Washington Post organizzò questo esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. In un luogo comune ad un'ora "inappropriata" percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?


martedì 9 luglio 2013

TROPPI ABUSI


NON SONO SOLO I PRETI AD ABUSARE DEI BAMBINI, PURTROPPO, MA QUEST’ULTIMI FANNO PIU’ NOTIZIA. TUTTO QUESTO DANNEGGIA LA CHIESA E CHE MOLTE PERSONE, CON PAURA, INCOMINCIANO A NON FIDARSI PIU’. NATURALMENTE PENSO CHE SAREBBE ORA DI TOGLIERE QUESTO INSENSATO VETO CHE IMPEDISCE AI RELIGIOSI CATTOLICI DI SPOSARSI, E’ UNA VERA ASSURDITA’ CONTRO NATURA…FORSE, ALMENO DI POCO, SI RIUSCIREBBE AD ARGINARE QUESTO FENOMENO DEGLI ABUSI
 
 

 

 «Tuo nonno andrà in paradiso solo se soddisferai le mie voglie sessuali». Sono queste le parole che un sacerdote britannico ha detto a un bambino di 7 anni angosciato per la salute del nonno. Il sacerdote 55enne, James Martin Donaghy, come riporta il Belfast Telegraph, è stato processato e condannato per un totale di 17 reati sessuali tra cui aggressione indecente e commettendo atti di grave indecenza contro tutte e tre le vittime. Gli episodi di molestie e violenza sono avvenuti in una fascia temporale che va dal 1983 al 2000. Il ragazzo fu adescato in occasione della sua prima confessione, dove confessò le sue angosce per il nonno. A quel punto il sacerdote intimò di non dirlo a nessuno altrimenti non avrebbe funzionato. Un caso che scuote nuovamente la chiesa dopo i recenti scandali e le numerose polemiche che hanno suscitato.

(Fonte: Leggo.it)


lunedì 8 luglio 2013

COMPORTAMENTI DELL'APPARIRE...

 
UN RAGAZZA E' LIBERA DI INDOSSARE QUELLO CHE VUOLE E NON DEVONO ESSERE NEANCHE INFASTIDITE DA CERTI "PORCI-MAIALI" CHE NON HANNO IL CONTROLLO DELLE LORO AZIONI, E NIENTE GIUSTIFICA LA VIOLENZA SESSUALE.
RITENGO PERO' CHE SE UNA RAGAZZA O DONNA SIA BELLA, NON HA BISOGNO DI MOSTARSI COSI' TANTO...MA QUESTI COMPORTAMENTI SONO FRUTTO DI ECCESSI DELLA SOCIETA' MODERNA, DELL'APPARIRE
 
 
 
Ha scatenato una forte polemica in rete l'affermazione dello scrittore Marco Cubeddu pubblicata nella rubrica "Intransigenze" sul Secolo XIX. L'auotre di “C.U.B.A.M.S.C.- Con una bomba a mano sul cuore” (Mondadori), ha raccontato di un viaggio in Italia in cui la cosa che gli ha offerto maggiori spunti di riflessione è stata l'osservazione di quattordicenni in pantaloncini cortissimi. "Non possono lamentarsi se poi le stuprano", scrive Cubeddu attribuendo il pensiero a un'amica, una donna "non bigotta", come sostiene.
Nel corso dell'articolo, poi, ci si concentra, sempre prendendo le distanze da ogni giustificazione di forme di violenza, sull' "inutilità" della parola femminicidio: "un omicidio è sempre un omicidio", sostiene lo scrittore.

Ci si chiede il perché di uno sfoggio del corpo che comincia da giovanissime e per l'autore resta inspiegabile, ma che fa infuriare chi non segue la sua tesi.
 
(Fonte: Leggo.it)

venerdì 5 luglio 2013

DISCARICHE AL MARE...


QUESTA E' SOLAMENTE UNA PICCOLA PARTE DI QUELLO CHE REALMENTE VI E' NEL MARE...
DIPENDE ANCHE DA NOI, CERCARE IL PIU' POSSIBILE LASCIARLO PULITO
LA SQUADRA NAUTICA DELLA POLIZIA DI OLBIA, CON ESPERTI SOMMOZZATORI IMMERSI NEI FONDALI PER ORE NELLE ACQUE AL LARGO DELL'ISOLOTTO DI QUIRRA, HANNO SCOPERTO UN'ALTRA DISCARICA DI METALLI E CARCASSE.


La capitaneria di porto, nelle scorse ore, ha emanato un altro divieto di navigazione mentre la Procura di Lanusei, dopo il sequestro probatorio di qualche giorno fa, ha messo i sigilli a un’altra porzione consistente di fondali.
A pochi giorni dall’avvio dei controlli disposti dal procuratore Domenico Fiordalisi nell’ambito dell’inchiesta sulle morti di Quirra aperta per omicidio colposo e disastro ambientale, le acque intorno al poligono interforze continuano a essere meta di controlli da parte dei sub di Olbia, insieme alla squadra mobile di Nuoro e del corpo forestale di Lanusei. La discarica di ferraglia, parti di missili, e booster di carburanti, stavolta, viene scoperta nell’area marina adiacente a quella scandagliata nei giorni scorsi dalla stessa squadra nautica di Olbia.
Anche stavolta si tratta di una sorta di mega discarica di metalli e rottami di ferro che giacevano da tempo a diversi metri di profondità. L’ipotesi investigativa è che questi metalli, oltre all’inquinamento ambientale, abbiano causato anche diversi problemi di salute ad alcuni bagnanti.
Certo è che alla squadra mobile di Nuoro, nei giorni scorsi arriva una denuncia precisa. La presenta un abitante di San Vito. Racconta che al suo piccolo figlio, qualche tempo fa, dopo avere fatto il bagno nelle acque al largo di Quirra, la lingua era diventata verde. Altre segnalazioni poi, anche se non corredate di denuncia, sono arrivate negli ultimi giorni alle orecchie degli investigatori. Si parla di tre turisti milanesi che dopo avere fatto alcune immersioni nei fondali di Quirra avrebbero perso i denti. La notizia gira da qualche tempo anche su internet.
Intanto, attorno al caso Quirra, è intervenuta di nuovo l’Italia dei Valori. Con una interpellanza all’assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori, sollecitata anche dal movimento culturale Sardegna virtuosa, chiede che venga costituito al più presto il registro regionale dei tumori. La stessa richiesta arriva anche attraverso internet: «La Regione – si legge nella petizione on line – ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini istituendo un registro dei tumori che possa monitorare le percentuali e la distribuzione delle patologie sul territorio».
Mentre l’Associazione Vittime Uranio chiede «di prelevare dei campioni di terreno dalle aree interessate e da quelle circostanti ed effettuare delle analisi radiologiche, meglio se in un centro specializzato all’estero, ad esempio in Francia. In questo modo sarebbe possibile stabilire se si è in presenza o meno di contaminazione da uranio».

giovedì 4 luglio 2013

ANNEGA A SOLI 2 ANNI NELLA PROPRIA PISCINA


ANCHE SE POSSIEDI UNA CASA MOLTO GRANDE, QUESTO NON DISCOSTA IL FATTO
CHE UN BAMBINO VA SEMPRE GUARDATO...
PERCHE' I BAMBINI, E LO RIPETO,
SONO IMPREVEDIVILI.
 
RIPOSA IN PACE, PICCOLINO
 
 
 
 
 
Tragedia nella piscina di una villetta di Ghedi, nel bresciano. Ieri pomeriggio un bambino di due anni è morto annegato dopo essere caduto. Ad avvisare i carabinieri era stata la madre del piccolo che non riusciva più a trovarlo. Arrivati sul posto, i militari hanno individuato il piccolo riverso nella vasca in un metro d'acqua e ormai in arresto cardiaco. Subito è intervenuto anche il 118. Per il piccolo però non è bastata neppure la corsa agli Spedali Civili di Brescia: per lui non c'è stato nulla da fare. Sembra che il bambino, in un attimo di distrazione della madre, abbia raggiunto la piscina e, non visto, vi sia caduto dentro. La donna, ascoltata per ore, è stata poi ricoverata in ospedale per accertamenti psichiatrici.
 

(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 3 luglio 2013

LITIGARE PER COSE BANAL...


MA VI RENDETE CONTO SU COSA LITIGANO?
E SE LITIGANO PER QUESTE COSE, FIGURIAMOCI COSA SUCCEDE PER QUELLE REALMENTE SERIE





Non si mettono d'accordo sul nome da dare al loro prossimo figlio e affidano la scelta ad un sondaggio tra i clienti del bar. Accade negli Stati Uniti. Ed è una storia tutta da raccontare.
La scelta del nome del figlio, si sa, è da sempre un momento molto delicato per una coppia. Gusti e preferenze diverse spesso portano a litigi e incomprensioni e l’accordo, di conseguenza, non è per niente scontato. Anzi. Siccome prevenire è meglio che curare, allora, a volte, è meglio delegare a qualcuno; piuttosto che un divorzio per futili motivi, ben venga la perdita di una decisione così importante.

Questa, almeno, deve essere stata la filosofia di due genitori della cittadina di New Haven, nello stato americano del Connecticut. Si chiamano Mark Dixon, di 24 anni, e Jennifer James, di 25, e non sapendo bene quale nominativo imporre al loro nascituro hanno pensato bene di esagerare un pochino, chiedendo il parere ai clienti della caffetteria che frequentano abitualmente.

La responsabilità, quindi, sarà tutta sulle spalle degli avventori del New Haven Green che avranno solo due opzioni da spuntare: Mark e Jennifer, infatti, si sono riservati almeno il privilegio di esprimere la coppia di nomi, Jackson e Logan, da cui improrogabilmente dovrà venir fuori quello prescelto.
La votazione è già partita e, anche se i mezzi a disposizione non sono proprio tra i più ortodossi, (al posto delle urne, i bigliettini con le preferenze degli “elettori” vengono inseriti nelle tazzine) procede spedita, combattuta, e soprattutto, rigorosissima.

Per ora hanno detto la loro in 1800, decretando il momentaneo vantaggio di Logan. In ogni caso, nulla è stato ancora stabilito visto che la tornata elettorale si chiuderà martedì prossimo con la comunicazione ufficiale del “candidato” vincitore. Per la nascita del bambino, invece, ci sarà da aspettare settembre; non osiamo pensare cosa s’inventeranno i genitori per la scelta dei padrini di battesimo.


(Fonte: Leggo.it)

martedì 2 luglio 2013

PROGETTO SCUOLABUS A IMPATTO ZERO


AVETE MAI VISTO USARE  DELL'OLIO DI FRITTURA COME CARBURANTE DI UNO SCUOLABUS??
EBBENE SI', SUCCEDE A CALTANISSETTA.
SE CI SI METTE D'ACCORDO TRA GENITORI ED INSEGNATI, QUESTI SONO DEGLI OTTIMI RISULTATI, E SE SUCCEDE AL SUD CHE DICONO SIA ARRETRATO...PERCHE' AL NORD NESSUNO SI MUOVE PER FARE QUALCOSA DI UTILE??

In Sicilia c’è una scuola che per evitare che i bambini rimangano a piedi ha trovato una soluzione non solo economica ma anche a impatto zero.

A Caltanissetta c’è una scuola che per far fronte ai tagli al servizio di trasporto degli studenti ha trovato una soluzione economica e a impatto zero: rifornire lo scuolabus con biodiesel autoprodotto.

Finiti i soldi che garantivano il trasporto dei bambini dal centro fino all’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto alla periferia della città, per evitare che gli alunni rimanessero a piedi, genitori e insegnanti si sono riuniti insieme in gruppo per cercare una soluzione.
Ed ecco qui il progetto: trasformare gli oli esausti delle fritture casalinghe in biocarburante per il pulmino della scuola.

Dopo aver proceduto alla raccolta degli oli esausti, questi vengono poi trasferiti al Parco scientifico e tecnologico della Sicilia che li trasforma in biodiesel.

Prenderanno parte all’iniziativa anche le friggitorie e le pizzerie della zona. Restano da risolvere le difficoltà burocratiche legate alle accise sul carburante e al rilascio delle autorizzazioni necessarie ma è un nodo che verrà sciolto presto dato il grande successo dell’iniziativa e l’entusiasmo
da parte di tutti.

Succede così che una situazione di difficoltà diventa presto una vera e propria opportunità di sviluppo.

Ma questa non è l’unica iniziativa portata avanti da insegnanti e genitori per mantenere alto il livello dei servizi offerti da questo Istituto, comprensivo che come tante altre scuole d’Italia ogni giorno si ritrova a fare i conti con i tagli e con le risorse ormai troppo esigue.

Per non far mancare cartaigienica e sapone ad esempio, i docenti hanno deciso di autotassarsi. Piccole difficoltà quotidiane affrontate e risolte
con vero spirito di servizio. Qualcosa da cui anche i nostri politici spesso dovrebbero prendere esempio.

lunedì 1 luglio 2013

COME I LETTINI SOLARI TI ROVINANO LA PELLE


NON SI DOVREBBE ARRIVARE A TANTO...
MA QUELLO CHE PIU' CONTA OGGI E' APPARIRE
PIU' BELLI E ATTRAENTI SENZA PENSARE
AD UN EVENTUALE DANNO FUTURO...





La trentenne Kelly Hughes di Beaconsfield Buckinghamshire, non credeva ai suoi occhi.
Lo scanner a raggi ultravioletti fatto al suo viso ha mostrato una sconcertante realtà.
La sua pelle è risultata completamente rovinata a causa dei raggi irradiati dai lettini solari che la ragazza ha iniziato ad usare appena sedicenne.
"Sapevo di essere a rischio cancro per via del fatto che facevo molte lampade per rimediare al mio colorito chiaro - spiega Kelly al Sun - ma non ho mai voluto davvero pensarci e ho continuato per anni ad usarle.
Ma questo esame mi ha letteralmente scioccata, è stato terrificante e da quando l'ho fatto ho eliminato i lettini solari e ho scelto un autoabbronzante".

La donna ha aderito alla campagna "R UV Ugly" lanciata dal Cancer Research UK, in collaborazione con il governo scozzese, con l'intento di sensibilizzare le persone sui rischi di lettini e lampade solari.

"Vorremmo che tutti gli scozzesi che usano i lettini solari si sottoponessero allo scanner ai raggi ultravioletti - spiega Vicky Crichton della divisione scozzese del Cancer Research UK alDaily Mail - così da rendersi conto dei danni che stanno facendo alla loro pelle che, con l'uso
continuo di queste apparecchiature, diventa ruvida e rugosa"

(Fonte: Corriere.it)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Segnala a Zazoom - Blog Directory