domenica 30 dicembre 2012

RUBATO E MACELLATO L'ASINELLO CHE PORTAVA I DONI

 
QUESTO GESTO FATTO DA PERSONE CODARDE E VIGLIACCHE E' SEGNO DELL'IMPOVERIMENTO DI QUESTI TEMPI IN CUI NON SI HA NEMMENO PIU' RISPETTO DEI SIMBOLI DELLE FESTE
 
 
 
Era atteso in occasione della vigilia di Natale, ma l'asinello Birillo ha mancato l'appuntamento tradizionale con i bambini di Mandas per cui trasportava i doni. E' stato rubato e quindi macellato. 
I ladri lo hanno portato via dal mini ippodromo dell'associazione ippica. I suoi resti, spolpati da chi lo ha rubato con l'intento di macellarlo, sono stati ritrovati da un allevatore nelle campagne di Mandas. Nessun rispetto per il ruolo che era stato attribuito all'asinello e per l'affetto che su di lui riversavano i bimbi. Birillo, somarello di 8 anni, era uno dei simboli del Natale del Paese. In occasione della Vigilia avrebbe dovuto attraversare il paese per accompagnare i Re Magi nella distribuzione dei doni. Rabbia da parte del sindaco Umberto Oppus: "L'animale è stato macellato per ricavarne pochi euro.
 

(Fonte: Unionesarda.it)

sabato 29 dicembre 2012

PARTORISCE E LO GETTA NEL WC


QUESTE PERSONE FAREBBERO PIU' BELLA FIGURA SE LASCIASSERO IL BIMBO APPENA NATO A QUALCHE ISTITUTO AL POSTO DI CERCARE DI ABBANDONARLO O DI FARLO MORIRE...

MA QUESTA E' LA DIMOSTRAZIONE DI QUALE VALORE CERTE PERSONE DANNO ALLA VITA


 

Sono in corso le indagini degli agenti del commissariato Esposizione per rintracciare la donna, probabilmente dell'est, che ieri sera intorno a mezzanotte ha gettato un neonato all'interno di un water del Mc Donald's di piazza Luigi Sturzo, a Roma.
Dalle immagini delle telecamere nel fast food si vede una donna, dai lineamenti dell'est, entrare in bagno e rimanerci circa 20 minuti. Sembra che all'esterno del locale ad attenderla ci fosse un uomo a bordo di un'auto.
A trovare il piccolo, ancora con la placenta, sono state due ragazze che sono entrate nel bagno. Sul posto è intervenuta una volante della polizia. Il bimbo, di carnagione chiara, è stato ricoverato al Sant'Eugenio ed è in buone condizioni.

(Fonte: Leggo.it)

IO SONO 1474. LA STORIA DI UN VITELLO



OGNI ANIMALE HA IL DIRITTO
DI VIVERE UNA VITA DIGNITOSA...
 
MA COME SI SA' L'UOMO HA I PROPRI INTERESSI...
E NON GUARDA IN FACCIA A NIENTE E A NESSUNO
 
(leggete tutta la storia..)
 
 
di seguito riporto una notizia di come anche gli animali che hanno un presentimento negativo, piangono
 
 
 
Sapendo di dover essere macellato, un toro a Hong Kong ha fatto quello che la gente fatica a credere o addirittura è scettica .. ha mostrato le sue emozioni.
Gli operai lo hanno condotto nella stanza dove avrebbero dovuto macellarlo e stavano per procedere.Quando hanno chiuso la porta, il toro si è guardato indietro poi ha abbassato la testa. Il toro era in lacrime.Come poteva sapere che lo avrebbero macellato prima di entrare?Mr. Shiu, il macellaio ricorda “quando ho visto quello che chiamano uno ‘stupido’ animale piangere e ho visto i suoi occhi tristi e impauriti ho iniziato a tremare. Ho chiamato gli altri. Anche loro sono rimasti sorpresi. Abbiamo cercato di tirarlo indietro ma non voleva muoversi e continuava a piangere.”


Billy Fong, proprietario della ditta, disse “La gente pensa che gli animali non piangano come gli umani. Comunque, il toro piangeva realmente come un bambino.” Nello stesso momento, più di 10 uomini che avevano assistito alla scena erano rimasti impressionati. Quelli che avrebbero dovuto macellarlo stavano piangendo anche loro.Altri operai vennero a vedere la scena e rimasero scioccati. Tre di loro dissero che non avrebbero più dimenticato questo toro che piangeva anche quando avessero macellato un altro animale.
Si resero conto tutti che non era più possibile uccidere quell’animale.
Il problema era: cosa ne avrebbero fatto?
Alla fine decisero di comprare il toro e di mandarlo in un tempio dove i monaci avrebbero potuto prendersi cura di lui per tutta la sua vita.
Quando ebbero preso la decisione, accadde un miracolo.
Un operaio disse “Quando abbiamo promesso che il toro non sarebbe stato ucciso, lui si è mosso e ha iniziato a seguirci.”
Come aveva potuto capire le parole dette dalle persone?
Mr. Shiu disse “Crederci o no? Tutto ciò è reale anche se sembra incredibile”

(Fonte: lisolache.altervista.org)



 
 

venerdì 28 dicembre 2012

SCHIACCIATO DALL'ESCAVATORE DEL PAPA'

 
 
SO CHE MOLTI BAMBINI VENGONO ATTRATTI DA GRANDI CAMION, ESCAVATORI, TRENI...
 
MA NON BISOGNEREBBE MAI AVVICINARSI QUANDO QUESTI SONO IN MOVIMENTO
O STANNO LAVORANDO...
 
 
 
 
 
Un bimbo di quattro anni è morto nel tardo pomeriggio schiacciato da un escavatore nel piazzale della ditta del padre a Pinzolo, in Trentino. Pare che il mezzo in manovra fosse guidato da un parente. Vano l'intervento dei soccorritori del '118' giunti con l'elisoccorso da Trento: il bambino, figlio di uno dei titolari di una ditta di macchinari movimentazione terra, è deceduto in seguito ai gravi traumi riportati.
Accertamenti per chiarire le cause della tragedia sono stati avviati dai carabinieri. Sul posto è arrivato il sostituto procuratore di Trento Davide Ognibene.

(Fonte: Leggo.it)

 

giovedì 27 dicembre 2012

I FIGLI, PER LE MADRI, SONO VERAMENTE TUTTO.


QUANDO UNA MADRE NON HA PIU' POSSIBILITA' DI VEDERE CON UNA CERTA COSTANZA I PROPRI FIGLI,  CHE HA SEMPRE AMATO FIN DALLA NASCITA, LA VITA SEMBRA PERDERE SIGNIFICATO E VALORE...
E ALLORA NON RESTA CHE MORIRE.
 
I FIGLI SO' PPIEZZ' 'E CORE 
 
IO DICO NO ALLE SEPARAZIONI 
PERCHE' CI RIMETTONO TUTTI. 
 
 
 

La depressione ha avuto il sopravvento e una donna di 46 anni, madre di due figli, ha deciso di torliersi la vita proprio in casa sua impiccandosi in bagno nel box della doccia.
«Perdonatemi», è stata questa l'ultima parola che ha voluto lasciare ai suoi affetti prima di salutarli per sempre.
La donna lavorava come commessa e aveva due figli di 7 e 10 anni, ma da qualche anno si era separata con il marito e viveva sola nella sua abitazione di San Fior, in provincia di Treviso, mentre i due bambini erano stati affidati al padre. La mamma aveva già sofferto in passato di forti crisi depressive, e non era la prima volta che tentava di togliersi la vita. Era seguita dai servizi sociali e curata con dei medicinali per quella patologia che l'avrebbe condotta a compiere il gesto estremo.
A lanciare l'allarme sono state le sorelle che nella mattinata di ieri non sono riuscite a mettersi in contatto con lei e hanno, di conseguenza, allertato i carabinieri.
In casa la tragica scoperta, oltre al corpo della donna, gli uomini dell'arma hanno rinvenuto delle lettere scritte dalla madre ai due figli e ai suoi affetti in cui chiedeva perdono per il suo gesto e si scusava per non essere stata una buona madre.


(Fonte: Leggo.it)

CARO BABBO NATALE, MI PORTI UN PAPA' ?

 
CHE FINE HANNO FATTO I PADRI? 
DOVE SI SONO NASCOSTI? 
NEGLI STATI UNITI, IL NUMERO DEI BAMBINI CHE CRESCONO SENZA IL GENITORE MASCHIO E' SALITO A 15 MILIONI, OSSIA UNO SU TRE.
IN GRAN BRETAGNA, INVECE, AVERE UN PADRE RISULTA NELLA TOP 10
DEI REGALI CHIESTI A BABBO NATALE.
E COME CRESCONO POI QUESTI BAMBINI, SENZA UNA FIGURA PATERNA CHE LI PORTI A GIOCARE O LI SEGUA NEI COMPITI?
 
LA FAMIGLIA UNITA, PER ME, RESTA E RESTERA' LA BASE FONDAMENTALE PER LA VITA.
 
 
 
I dati degli Usa, raccolti dal Census Bureau e dall’American Community Survey, sono impressionanti. Non solo i figli che vivono senza i genitori maschi sono arrivati a 15 milioni, ma la tendenza è in aumento: nel 1960, solo l’11% dei bambini negli Stati Uniti non aveva il padre, mentre ora siamo intorno al 35%, con un incremento di 1,2 milioni di casi durante l’ultimo decennio. I figli che crescono senza la madre, invece, sono circa 5 milioni.
Il problema è generale, ma diventa più grave tra alcuni gruppi etnici, sociali e geografici. Il 54% dei bambini neri vive con la madre, e solo il 12% delle famiglie afro-americane sotto la soglia della povertà hanno entrambi i genitori, contro il 32% di quelle bianche e il 41% delle ispaniche. Sul piano geografico, la situazione è difficile in certe aree urbane e nel Sud. A Baltimora ci sono quartieri dove il numero dei figli senza padri tocca l’80%.

Gli effetti sono disastrosi, a partire da quello economico. Non è un caso se le coppie sposate con figli hanno un reddito medio di 80.000 dollari, mentre le madri single si fermano a 24.000. I bambini già partono da una condizione economica svantaggiata, che preclude loro l’accesso ad una buona istruzione. A questo, poi, si aggiunge l’impatto negativo di non aver l’affetto, il sostegno, il controllo di un padre.

Perché c’è questa tendenza, e come si potrebbe rimediare? Quando si passa dai numeri all’analisi, si finisce nel terreno minato degli interessi politici. I conservatori usano queste statistiche per puntare il dito contro l’irresponsabilità di alcuni gruppi, come i neri e i poveri. Il problema però esiste, e ha varie radici. E’ vero che in alcuni gruppi etnici la paternità viene presa con più superficialità, mentre tra i poveri spesso manca l’istruzione per fare le scelte giuste. L’emergenza però esiste anche tra i bianchi, a conferma del fatto che c’è una generale fuga dai doveri legati al concepimento dei figli. In alcuni casi le madri ingannano i partner, che scappano perché non avevano mai programmato una famiglia, oppure fanno scelte ponderate usando tecniche di fecondazione artificiale e donazione del seme. La stragrande maggioranza, però, resta senza padre per la mancanza di responsabilità da parte di chi li ha messi al mondo. La dimostrazione, non scientifica ma preoccupante, sta nel sondaggio condotto in Gran Bretagna e pubblicato dal «Daily Telegraph».
Circa duemila famiglie si sono sottoposte alla ricerca, da cui è emerso che avere un papà è al decimo posto nella lista dei regali più desiderati dai bambini per Natale. Per chi è cresciuto in altri tempi, avere un genitore maschio era la norma: qualcuno pregava di ritrovarsi un po’ più libero dal controllo del padre. La situazione è cambiata, e alcuni bambini si sentono così soli da chiedere un papà nelle letterine a Babbo Natale. Qualunque sia il motivo, e qualunque la nostra posizione politica e sociale, è un’emergenza da affrontare.

(Fonte: Lastampa.it)



mercoledì 26 dicembre 2012

NEGOZI APERTI A NATALE...DICIAMO TUTTI NO!!

 
IO SONO ESTREMAMENTE CONTRARIO ALL'APERTURA DI QUALSIASI NEGOZIO ALLA DOMENICA, FIGURIAMOCI A NATALE O NELLE FESTIVITA'.
 
MA QUELLO CHE MI DA' ANCORA PIU' FASTIDIO E' VEDERE GENTE CHE CI VA, COME SE NON CI SIA NULLA DI MEGLIO DA FARE.
 
QUESTE PERSONE NON SI RENDONO CONTO CHE CREANO SOLAMENTE UN GRAN DANNO SIA A COLORO CHE VORREBBERO STARE CON AMICI O PARENTI MA SONO OBBLIGATI A LAVORARE PER NON PERDERE IL PROPRIO POSTO DI LAVORO E CHE FACENDO COSI' PRIMA O POI TOGLIERANNO A TUTTI IL PIACERE DI FESTEGGIARE E DI STARE CON CHI SI VUOLE.
 
VI RICORDO CHE GIA' CI STANNO TOGLIENDO TUTTO, ALMENO NON IL DIRITTO DI STARE UN PAIO DI GIORNI CON LE PERSONE AMATE.
 
 
 
 
 
A Natale sono rimasti aperti alcuni supermercati principalmente a Milano e in provincia ma anche nel resto delle altre regioni italiane, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dato il via all'apertura natalizia e di fine anno e nonostante lo sciopero proclamato dal sindacato di categoria, Filcams-Cgil. "Ci risulta che a Milano siano rimasti aperti tutti i supermercati della catena Billa e molti dell'Unes - ha detto Maria Carla Rossi, segretaria milanese e lombarda del sindacato per la grande distribuzione - La catena Il gigante terrà aperto invece a Santo Stefano".

(Fonte: milano.repubblica.it)

martedì 25 dicembre 2012

NEANCHE A NATALE ALCUNI SONO BUONI...

 
A NATALE NON TUTTI I BAMBINI POTRANNO TRASCORRERE LA FESTA A CASA CON LA PROPRIA FAMIGLIA, ALCUNI, PURTROPPO, LA PASSERANNO lN OSPEDALE.
ED IN GENERE IN QUASI TUTTI GLI OSPEDALI, GIUSTAMENTE, VENGONO ORGANIZZATE FESTE PER PORTARE UN PO' DI FELICITA' AI BAMBINI CHE STANNO MALE.
 
MA C'E' CHI TOGLIE ANCHE SORRISO E AMORE...
 
 
 
Nell'ospedale pediatrico Great Ormond Street Hospital di Londra sono stati rubati tutti i regali di Natale che erano pronti per essere donati ai bambini ricoverati in terapia intensiva ed erano stati acquistati con i soldi della Fondazione dell'ospedale. Chi può aver compiuto un gesto così spregevole?

Sono stati rubati peluche, Lego, Nintendo, dvd player, pupazzi e giocattoli. Tutti regali destinati ai bambini che ogni giorno devono combattere contro una malattia. L'ispettore di Scotland Yard Neal Anderson ha dichiarato: "È da non credere che questi ladri abbiano avuto il coraggio di rubare regali destinati a bambini troppo malati per trascorrere il Natale a casa con le loro famiglie". Ed ha lanciato un appello ai cittadini affinché aiutino la polizia a trovare questi ladri senza cuore.
 
(Fonte: www.pianetamamma.it)

lunedì 24 dicembre 2012

BUON NATALE...

 
UN NATALE SPECIALE A TUTTE QUELLE PERSONE SOLE, QUELLE NEGLI OSPEDALI, QUELLE CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA IL NATALE...E PER TUTTI I BAMBINI CHE NON AVRANNO UN DONO.
A TUTTE QUESTE PERSONE UN MIO PENSIERO E UNA SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE PER TUTTI.
 
BUON NATALE A TUTTI VOI

 
 
Grazie a Iacchetti, Lucio Dalla, Baglioni, Vecchioni, Mina, Ruggeri per questa canzone e grazie a tutti coloro che acquistando il cd hanno potuto contribuire alla costruzione della diga in Kenia.
 
Questo è solamente un esempio che se ci si collabora ci si puo' arrivare a tutto...ma dobbiamo essere uniti.
 


Buon Natale a te che vieni dal nord
porta in dono la serenità
cogli al volo l’opportunità
di sentire qualcosa dentro te

Buon Natale a te che vieni dal mare
apri il cuore a chi non ce l’ha
anche a chi per colpa del mare
non la smette di far la guerra che fa
a chi ha scritto le canzoni
a chi ridere ci fa
a chi sbaglia le opinioni
e che si correggerà

a chi non ha molti amici
e che gli amici troverà
Buon Natale, Buon Natale
Buon Natale a te che vieni dal sud
porta il sole a chi non ce l’ha
il profumo e il colore del mare
che ci bagna di felicità

Buon Natale a te che vieni dal freddo
porta un po’ d’aria nella mia città
il coraggio di un bell’ideale
per non essere buoni solo a metà

A chi vive senza condizioni
a chi sente la libertà
a chi stringe le tue mani
e che sempre le stringerà
Buon Natale a chi non mente
perché gli occhi belli avrà

Buon Natale, Buon Natale

Buon Natale a te che vieni dal nord
Buon Natale a te che vieni dal sud
Buon Natale a te che vieni dal mare
Buon Natale anche a chi Natale non fa
Buon Natale a te che vivi lontano
e a parlarti che fatica si fa
prova allora a spedirci un pensiero
e un sorriso sono sicuro arriverà

A chi aspetta le stazioni
a chi il biglietto non ce l’ha
a chi viaggia dentro i sogni
e dove arriva non si sa
Buon Natale a tanta gente
perché si sopporterà

Buon Natale, Buon Natale
Buon Natale.

domenica 23 dicembre 2012

UN UOMO DA IMITARE...

 
DI QUESTE PERSONE, COME DI TUTTE LE ALTRE PERSONE CHE FANNO SOLAMENTE DEL BENE, DOVREBBERO PARLARNE DI PIU'...
INVECE SI PREFERISCE PARLARE D'ALTRO E FAR PASSARE TUTTO NEL PIENO SILENZIO.
 
PRENDETE ESEMPIO E COMINCIATE A SCOPRIRE QUANTA GIOIA C'E' NEL DONARE PIUTTOSTO CHE RICEVERE.
 
 
 
Nel mondo esistono persone che pur di arricchirsi si approfittano di chiunque, ed esistono altri che vendono le proprie ricchezze per aiutare i più poveri, e questo è ciò che è successo a George Namkung, milionario statunitense, che ha venduto casa e azienda per finanziare la Fondazione “Kids of Kilimanjaro” e dedicarsi al sogno della sua vita: cercare risorse e capitali a tempo pieno per poter fornire i pasti a bambini e ragazzi, che vivono in Tanzania, alle pendici del Kilimangiaro.


Namkung, d’accordo con moglie e figlie, ha lasciato la lussuosa villa di Orange County, in California, e la Namkung Promotions Inc. – l’azienda da lui stesso creata e leader mondiale nella commercializzazione di “in-pak toys” (le sorpresine incellofanate che si trovano nelle confezioni di cereali e merendine). Nel 2004 Namkung aveva fatto un viaggio in Tanzania per scalare il Kilimangiaro e, l’ultimo giorno di vacanza, aveva visitato una scuola e da qui è nato il tutto.

(Fonte: rauha.jimdo.com)


sabato 22 dicembre 2012

OVETTO KINDER ILLEGALE IN USA


 
SE LE SORPRESE DEGLI OVETTI KINDER SONO PERICOLOSE (ANCHE SE CI SONO STATI CASI DI SOFFOCAMENTO), ALLORA PERCHE' ALTRA MERCE MOLTO PIU' PERICOLOSA PUO' PASSARE TRANQUILLAMENTE ALLA DOGANA ???
 
E' VERAMENTE TUTTO STRANO QUELLO CHE ACCADE.
 
 
 

Qualche mese fa Brandon Loo e Christopher Sweeney, due cittadini americani di Seattle, mentre tornavano a casa dopo una vacanza in Canada, venivano arrestati al confine. I severi doganieri della Us Customs and Border Protection chiamati a proteggere gli Stati Uniti da attacchi terroristici, droga, armi, munizioni, trafficanti e coltivatori di erba della British Columbia avevano scoperto qualcosa di terrificante nel loro bagagliaio: ben 6 ovetti Kinder.
I due non sapevano che i Kinder Sorpresa vengono venduti liberamente in Canada dal 1975 ma sono ritenuti pericolosissimi per i bimbi americani. Secondo una legge del 1938 (Federal Food, Drug and Cosmetic Act) mescolare un prodotto alimentare (il cioccolato) con un prodotto non alimentare (la sorpresa) crea un “chocking hazard”, ossia mette i pargoli a rischio di soffocamento. Il sito della agenzia delle dogane Usa descrive minuziosamente i letali ovetti come “uova vuote di cioccolato al latte dalle dimensioni di un uovo di gallina, avvolte in carta stagnola colorata, contenenti un giocattolino in una capsula di plastica ovoidale”.
Poca importa che popcorn ed hot dogs risultino molto più pericolosi degli ovetti della Ferrero, decine di migliaia di Kinder Sorpresa vengono sequestrati dai diligenti doganieri ogni anno. Solo nel 2010 secondo Global TV gli scatenati doganieri Usa sono riusciti a sequestrarne 25.000, mentre secondo la tv pubblica canadese Cbc hanno fatto anche di meglio nel 2011 scovandone in valigie, pacchi e bagagliai ben 60.000 con multe che arrivano fino a 150 milioni di dollari ($2.500 ad uovo).
Non sappiamo cosa accada a questa montagna di uova di cioccolato e alle incluse sorprese. Sappiamo, però, benissimo cosa sia accaduto qualche giorno fa in una scuola di Newtown a 20 bambini del Connecticut grazie ad altri oggetti (non commestibili) legalmente e tranquillamente venduti in un Paese che protegge i bambini prendendosela con gli ovetti di cioccolato.
 

venerdì 21 dicembre 2012

FUGGIRE DENTRO UN TROLLEY...


ORMAI SI FA DI TUTTO PER CERCARE DI SCAPPARE DA TANTE SITUAZIONI ORMAI DIFFICILI E INSOSTENIBILI, TRALASCIANDO PROPRIO TUTTO ANCHE I PROPRI GENITORI, I QUALI, CONSEZIENTI, SPERANO ALMENO UN FUTURO MIGLIORE PER I PROPRI FIGLI.
 

Assim, cinque anni, afghano, si è fatto un viaggio di ore dalla Grecia all’Italia, chiuso dentro una valigia a trolley. Tutto questo dopo essere partito mesi fa dagli altopiani afghani, aver percorso le pianure persiane, aver attraversato le montagne del Kurdistan fino ad arrivare alle coste del Mediterraneo. Lui è l’ultimo ma come lui tantissimi bambini profughi fanno lo stesso viaggio, senza che nessuno se ne accorga.
A portare Assim nella valigia, un uomo che si dice “amico di famiglia”, sempre afghano, residente in Italia. Ad affidarglielo i genitori di Assim, per farlo salvare, per dargli un futuro migliore, probabilmente in Germania, dove era diretto. Anche a costo di farlo viaggiare chiuso per ore dentro una valigia.
I finanziari lo hanno scoperto al porto di Venezia dopo un viaggio da Patrasso, Grecia. Hanno fermato un uomo, gli hanno aperto il trolley e hanno trovato dentro Assim, tutto rannicchiato. L’uomo ha detto prima di essere il padre, poi lo zio, poi: “Sono un amico di famiglia, abito in Italia e sono andato a prendere il bambino dai suoi genitori che erano in Grecia”. E ha spiegato: “Era diretto in Germania da alcuni parenti”. Quindi è stato messo agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante delle condizioni degradanti.
Quanto al piccolo Assim, è finito in una casa famiglia allargata dove convivono otto persone fra bambini, adolescenti e uomini e nei prossimi giorni sarà affidato a una coppia di Venezia finchè, tra qualche mese, il giudice non deciderà che farne. Finché cioè non avrà accertato il perché Assim stava in una valigia, chi è veramente l’uomo che lo stava trasportando, dove stavano andando.

(Fonte: www.blitzquotidiano.it)

giovedì 20 dicembre 2012

BARDATI...SUI BANCHI DI SCUOLA.



AL POSTO DI BANDIRE LE ARMI,
IL BUSINESS NON SI FERMA MAI.
 
A POCHI GIORNI DALLA STRAGE A NEWTOWN C'E' GIA' CHI HA PENSATO BENE DI FORNIRE TUTTO L'EQUIPAGGIAMENTO PER ANDARE UN PO' PIU' "TRANQUILLI" A SCUOLA...
 
E NON SONO NE' QUADERNI, NE' MATITE E NEANCHE COLORI.
 
MA COME CRESCERANNO QUESTI BAMBINI???
CONDIZIONATI DA PAURE E FOBIE??
 
DI CERTO NON E' UN BUON INSEGNAMENTO
 
 
 
 
In vendita zaini e giubbotti anti-proiettile per proteggersi dopo la strage nella scuola a Newtown. Ed ecco che diverse società americane hanno creato giubbotti anti-proiettile, zainetti speciali e piastre leggere studiati per i bambini. Una realtà che viene raccontata sul sito Mother Jones.
L’Amendement II ha una linea di zaini composta da tre modelli. Il primo con colori tradizionali, il secondo con soggetti ispirati ai personaggi di Disney e un terzo dedicato a Avengers. I titolari della ditta sostengono che dopo la strage di Newtown le richieste sono aumentate in modo sensibile. Ogni zaino costa sui 300 dollari. Con 499 dollari si può acquistare un giubbotto antiproiettile per bambini.
Altre case, come la Bullet Blocker, prevedono anche offerte in occasione del Natale. E per chi non volesse spendere troppo, ci sono anche delle piastre leggere, da 170 dollari, che possono essere infilate in qualsiasi tipo di borsa o cartella.
Derek Williams, presidente dell’Amendement, ha rivelato che da venerdì scorso, dopo la tragedia del Connecticut, l’azienda ha registrato un boom di vendite. Williams, tuttavia, sottolinea che si tratta di “soluzioni d’emergenza”, che non vogliono e non devono sminuire il delicato problema delle armi in America.
 
 
(Fonte: corriere.it)
 
 
 

mercoledì 19 dicembre 2012

MAYA E MASS MEDIA...SCONVOLGERE LE MENTI


PURTROPPO VISTO CHE DI QUESTI TEMPI MOLTI CREDONO A TUTTO E, VISTO L'AVVICINARSI DI QUELLA DATA FATIDICA CHE DA TROPPO TEMPO TV, INTERNET, GIORNALI RIPETONO OSSESSIVAMENTE DA PARECCHI MESI, C'E' CHI HA CERCATO DI ANTICIPARE QUELLA DATA PER FARLA FINITA...
 
PECCATO CHE A CERCARE DI
FARLA FINITA NON ERA LUI...
MA COME SEMPRE INNOCENTI VITTIME !!! 

CERTE NOTIZIE DOVREBBERO TENERSELE PER LORO....
 
 
 



Venerdì, secondo la profezia dei Maya, dovrebbe essere l'ultimo giorno di vita sulla terra e a pochissimi giorni dalla data stabilita. il 21 dicembre, continua a giungere da tutto il mondo una pioggia di notizie. E non si tratta sempre di riti scaramantici a feste.
L'effetto della profezia è capace di sconvolgere anche le menti più fragili. L'uomo che venerdì in Cina ha accoltellato 23 bambini di una scuola elementare ha agito sotto l'influenza delle voci sulla fine del mondo legate alla profezia Maya. Lo ha dichiarato oggi la polizia locale. I piccoli, di eta' fra i sei e i 12 anni, hanno riportato ferite al volto e alle mani e sono ricoverati in ospedale.
I fatti sono avvenuti venerdi' nel villaggio di Chenpeng della provincia cinese di Henan. Min Yongjun, 36 anni, si e' recato nella casa di un'anziana donna e l'ha accoltellata, poi si e' diretto nella vicina scuola elementare. Qui ha cominciato a colpire i bambini fino a quando gli insegnanti non lo hanno fermato. "Volevo anticipare la fine per quei bimbi innocenti", ha dichiarato agli inquirenti stupiti

(Fonte: blizquotidiano.it)


ULTERIORE NOTIZIA

IN ARGENTINA IN  CIMA AD UNA COLLINA MOLTE PERSONE VOGLIONO RIUNIRSI PER UN "SUICIDIO COLLETTIVO"... http://www.leggo.it/zoom/profezia_maya_panico_in_argentina_suicidi_collettivi_per_la_fine_del_mondo/notizie/207548.shtml

martedì 18 dicembre 2012

IL DURO MESTIERE DEI GENITORI...


OGGI GIORNO E' SEMPRE PIU' DIFFICILE FARE IL GENITORE, MA CON LA COSTANZE E LA DETERMINAZIONE, INSEGNANDO DETERMINATI VALORI AI PROPRI FIGLI, SI SPERA DI ARRIVARE, CON ENORMI SACRIFICI, A DEI RISULTATI...



Mio caro bimbo, sono le due di notte e ti sento muovere nel tuo lettino. Mi chino su di te, ti scosto un po’ il lenzuolo, forse hai caldo. È il periodo più difficile della mia vita. Dopo un po’ sento che ti riaddormenti, pacifico e beato. Mi stendo un po’ sul divano, provo a riposare, magari riesco ad addormentarmi anch’io, ma la nausea e il senso di vomito non mi danno tregua. Non posso lamentarmi troppo, so che la chemio non è indolore. All’inizio avrei fatto la firma perché dopo ogni seduta il malessere non era così doloroso, ma purtroppo questa volta le complicazioni sono state parecchie e ogni volta è peggio della precedente. Mentre provo a chiudere gli occhi per un po’ di calma, mi vengono strani pensieri e l’immaginazione galoppa. Mi vedo fra una decina di anni, sempre a quest’ora e su questo divano, ma tu non sei nel tuo lettino, addormentato e al sicuro fra le pareti di casa. Probabilmente sarai in giro con gli amici, in discoteca, in un bar e comunque su una strada. Forse avrai un motorino tuo o sarai salito in macchina con qualcuno. Caro figlio, una madre che ti ha custodito in grembo per tanti mesi, che ti ha nutrito, parlato, ha sentito i tuoi calci, i tuoi movimenti, è legata a te non solo dal cordone ombelicale ma da un sentimento così profondo e viscerale che vorrebbe proteggerti ogni istante della tua vita. Al momento di metterti al mondo il dolore è talmente forte che ti sembra di non farcela: e poi finalmente eccoti, bello e sano, e il dolore passa, poco a poco. Metterti al mondo è stato un dono che ti ho fatto: ti ho dato la vita. Da piccolo non te ne rendi conto, e noi adulti abbiamo paura perché il mondo che ti stiamo dando non è né pulito né sano, ma tu sei vivo, respiri, puoi vedere la natura, sentirla. Ma quando sei «grande» non ti fermi a pensare a quello che puoi fare, che puoi essere, diventare. E la vita, quel prezioso dono che credevo di averti dato, per te diventa un gioco. E allora mi chiedo a cosa è servito proteggerti tutti questi anni se appena sei libero di muoverti da solo cerchi di giocartela correndo in moto, in macchina, bevendo o sniffando. Cari figli, il mio è un appello a nome di tutte le mamme e di tutti i genitori, di coloro che vi crescono con sacrificio e amore e vi «stressano» perché stiate attenti ai pericoli di questo mondo. La vostra giovane età è la più bella, se vissuta con attenzione e senza pretendere emozioni impossibili e dannose. Provate a chiedervi cosa significa in piena notte aprire la porta al dolore, alla morte che ha preso fra le braccia una giovane vita. Tante parole si sprecano per lenire un po’ il dolore, ma la scintilla negli occhi di un padre o di una madre è ormai spenta, il loro sorriso sarà sempre velato di tristezza. E al funerale del vostro amico piangete disperati e vi specchiate negli occhi straziati e gonfi dei suoi genitori: la loro vita è distrutta, non passerà giorno senza dolore per quel figlio sottoterra. Allora vi chiedo, provate ad immaginare gli occhi dei vostri genitori con la stessa sofferenza e strazio. Se amate le persone che vi hanno dato la vita, proteggetela con tenacia, non barattatela per un po’ di adrenalina, non inseguite il mondo pazzo che vi offre chimere e vi lascia vuoti, quando non vi lascia senza vita. Cari figli, vi sembra che i genitori non vi capiscono e questa società vi spinge a prendervi tutto, subito e senza voltarvi indietro, vi sprona e vi spreme senza che vi rendiate conto che chi paga siete voi, solo voi. Vi viene urlato che per divertirsi serve sballarsi, fumare qualcosa altrimenti non sei «in», per dimostrare coraggio devi correre… ma se va male dimostri solo che il tuo corpo è un involucro meraviglioso, ma dopo una sbandata non esci indenne dall’auto come i protagonisti dei film, a te basta centrare un albero e il tuo cuore cede all’istante. E quanto vi «rompiamo» con i nostri «quando eravamo giovani noi», ma purtroppo è la verità: quei tempi erano permeati di semplicità, di rispetto per gli altri e di buona educazione e ora siamo senza parole quando sappiamo che i ragazzini fumano già alle medie, che vi impasticcate perché altrimenti non sentite la vera musica, che offrite i vostri corpi perché «è bene fare esperienze». Quando ci guardate con quegli occhi spenti, che hanno già visto troppo, quando ci gridate «è un mio diritto!» ci sentiamo impotenti. Questo mondo vi riempie di messaggi forti e pieni di illusioni, ma alla fine di una strada percorsa ai 150 km all’ora ci siete solo voi, agonizzanti mentre invocate papà e mamma, perché vorreste che l’orologio tornasse indietro nel tempo, perché in quell’ultimo istante vi siete resi conto di quello che vale la vostra vita. Caro figlio, perdonami se non sarò capace di insegnarti che l’amore non è solo sesso, ma è sorridere davanti all’alba, emozionarsi per la natura, godere di cose semplici, banali, ma che ti fanno crescere con qualcosa di buono dentro. Sarà che in questo momento l’impatto con la malattia mi fa tremare al pensiero che potrei non vederti crescere, che vorrei spiegarti tante cose sulla vita, così che tu la possa amare in tutte le sue forme, quando sei giù e quando le cose vanno bene. È difficile portare avanti dei valori sani in questa società che ti marchia come «bigotto» se non ti adegui al suo passo. Caro figlio, ora torno a letto e spero di dormire, e nel corso dei prossimi anni se potrò viverli con te cercherò di insegnarti ad amare con semplicità la vita, la tua e quella degli altri, perché non sempre la fortuna ci dà due possibilità.
Mamma Lucia di Pergine

(Fonte: web http://forum.la7.it/viewtopic.php?f=4&t=1371373&start=710)

lunedì 17 dicembre 2012

LA STORIA DEL BARATTOLO...FILOSOFIA DI VITA



BUONA LETTURA...



Un professore stava davanti alla sua classe di filosofia e aveva davanti a lui alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza dire una parola, prese un grosso barattolo di maionese vuoto e lo iniziò riempire di palline da golf. Quindi egli chiese agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi hanno convenuto che lo era.

Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso, lo scosse leggermente, i ciottoli rotolarono negli spazi vuoti tra le palle da golf. Chiese di nuovo agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi dissero che lo era.

Il professore prese una scatola di sabbia e la versò dentro il vasetto. Naturalmente, la sabbia si sparse ovunque all'interno. Chiese ancora una volta se il barattolo fosse pieno. Gli studenti risposero con un unanime 'si'.

Il professore estrasse quindi due birre da sotto il tavolo e versò l'intero contenuto nel barattolo, effettivamente si riempirono gli spazi vuoti. Gli studenti iniziarono a ridere ..

'Ora', disse il professore non appena svanirono le risate 'Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita. Le palle da golf sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salute, i vostri amici e le vostre passioni preferite - e se tutto il resto andasse perduto e solo queste rimanessero, la vostra vita sarebbe ancora piena. I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la macchina.. La sabbia è tutto il resto - le piccole cose.

'Se mettete la sabbia nel barattolo per prima,' ha continuato, 'non c'è spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso vale per la vita.

Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose che sono importanti per voi.

Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità.

Trascorrere del tempo con i vostri bambini. Trascorrere del tempo con i tuoi genitori. Visita i nonni. Prendete il vostro coniuge a portatelo a cena fuori. Gioca un altro 18 anni. Ci sarà sempre tempo per pulire la casa e falciare il prato.

Prenditi cura delle palle da golf prima - le cose che veramente contano. Stabilisci le tue priorità. Il resto è solo sabbia.

Uno degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse la birra. Il professore sorrise e disse: 'Sono contento che hai chiesto.' Le birre dimostrano che non importa quanto piena possa sembrare la vostra vita, c'è sempre spazio per un paio di birre con un amico.

(Fonte: pensieriparole.it)

domenica 16 dicembre 2012

LA CRUDELTA' SEMBRA INARRESTABILE...



NON C'E' GIORNO IN CUI NON VI SONO NOTIZIE DI STRAGI, VIOLENZE, STUPRI, PEDOFILIA, ABORTI, MORTI AMMAZZATI SELVAGGIAMENTE PER DELLE BANALITA', PERSONE CHE IMPROVVISAMENTE DIVENTANO PAZZE...
 
E ALLORA MI CHIEDO: PERCHE' E DA DOVE SCATURISCE TUTTA QUESTA VIOLENZA?
 
DATEMI DELLE SPIEGAZIONI...
 
 
 
 
QUESTI SONO SOLO GLI ULTIMI FATTI DI UNA LUNGA SERIE CHE SEMBRA NON FINIRE MAI...
 
 
1°Notizia:
Si chiama Richard Watson l'uomo che ha tentato di uccidere sua moglie in Florida. Il motivo? Perchè lei non gli aveva cotto bene la pizza e lui è andato su tutte le furie.
Secondo la testomonianza della donna, Debra Watson, il marito era seduto davanti la tv e mangiare la pizza, quando ad un tratto ha iniziato a lamentarsi che il suo bordo era crudo e allora ha scagliato con violenza il piatto contro il muro.
Poi l'uomo si è alzato dal divano, ha preso la testa della donna e ha cercato di affogarla nell'acqua della ciotola del cane. Richard Watson è stato arrestato con l'accusa di 'tentato omicidio' e 'strangolamento', e trasportato nel carcere di Volusia Country.
 
2° Notizia:
Ancora un caso di violenza su minore. Questa volta ad essere coinvolto è un medico di 50 anni di Lecce è stato arrestato perchè accusato dalla figlia quattordicenne di avere abusato di lei da quando la ragazzina aveva cinque anni. La notizia è riportata da alcuni quotidiani. Il medico è stato arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lecce Antonia Martalò su richiesta del sostituto procuratore Carmen Ruggiero.
Quando è stato raggiunto dagli agenti della squadra mobile per la notifica del provvedimento l'uomo si è sentito male ed è ora piantonato in ospedale. Il medico, che è separato dalla madre della ragazza e ha altri figli con la seconda moglie, è accusato di violenza sessuale continuata ed aggravata. La ragazzina, dopo avere subito in silenzio per anni gli abusi, ha di recente raccontato tutto alla nonna e poi a sua madre, facendo partire la denuncia e l'indagine nel corso della quale il magistrato inquirente le ha affiancato una psicologa. Secondo le accuse, il medico avrebbe abusato della figlia ripetutamente quando questa veniva affidata a lui per i fine settimana e per le vacanze. Al momento, il gip che ha disposto l'arresto ha escluso che la ragazza possa essere stata influenzata dal clima di conflitto che si è instaurato tra i genitori dalla separazione che risale a molti anni fa.

(Fonte: Leggo.it)



sabato 15 dicembre 2012

MORTO DI VERGOGNA !!!

 
 
A VOLTE NON SEMPRE I GENITORI POSSONO ACCONTENTARE I PROPRI FIGLI E ALLORA L'ETA' O LE "CATTIVE" COMPAGNIE FAN SI' CHE L'OGGETTO DESIDERATO LO SI PRENDA A QUALUNQUE COSTO...
 
SENZA RENDERSI CONTO CHE SI POTREBBE ESSERE BECCATI SUL FATTO...
 



Forse c'e' la vergogna di un ragazzo perbene per essere stato sorpreso a rubare con gli amici in un negozio di Biella dietro al gesto del 15enne che oggi si e' ucciso sparandosi con il fucile del padre. La ''ragazzata'' un paio di giorni fa gli era costata una denuncia per furto. A quanto si apprende questa mattina all'alba mentre tutti dormivano il ragazzino ha raggiunto l'armadio dove il padre custodiva i fucili da caccia, ha preso una delle armi e si e' sparato alla testa. Il rumore del colpo e' rimbombato nella casa e svegliato i genitori che sono subito accorsi e hanno trovato il figlio in un lago di sangue. Quando i carabinieri sono arrivati nella villetta del paese alle porte di Biella hanno trovato la famiglia disperata: sembra che il padre abbia anche tentato di prendere la pistola dalla fondina di uno dei militari per togliersi la vita. Sotto choc l'intero paese in cui la famiglia e' molto conosciuta e stimata.
(Fonte: torino.repubblica.it)

venerdì 14 dicembre 2012

QUASI CATTURATO DALL'AQUILA...




LE AQUILE, ANCHE QUELLE ADDESTRATE, DALL'ALTO NON RIESCONO A DECIFRARE BENE LE PREDE CUI CIBARSI E, PUO' SUCCEDERE, ANCHE DI CATTURARE DEI BAMBINI...

MA L'ADDESTRATORE DOV'ERA ANDATO A FINIRE???





Stava giocando tranquillamente nel parco in Farnborough nell'Hampshire, in Inghilterra. Sotto gli occhi della madre Alfie Hall, di due anni, ha visto nel cielo un uccello.Lo stupore e la curiosità nel vedere una piccola aquila planare verso il parco, si è trasformata in pochi minuti in paura quando il volatile si è lanciato a tutta velocità proprio nella zona dove giocava Alfie, e poi in terrore puro, così come racconta il Daily Mail.
L'aquila, infatti, ha puntato al bambino cercando di afferrarlo. A quel punto la madre di Alfie, Elysia, è corsa verso il bimbo, mentre il padre si è lanciato verso l'animale urlando. Il piccolo è stato portato subito in ospedale per le ferite riportate al volto. Per puro caso non ha perso l'occhio.

«E' stato choccante - racconta Elysia - L'uccello così vicino sembrava così grande e potente. Quando mi sono chinata su Alfie c'era sangue ovunque, il suo volto era lacerato, l'orecchio ferito profondamente. I medici hanno detto che è solo per fortuna che non ha perso l'occhio».

La cosa più sorprendente è che l'aquila non era selvatica, ma addestrata. La polizia ha individuato un teenager che la ha lasciata libera nel parco e lo ha arrestato, rilasciandolo solo dopo aver riconsegnato ai genitori.

(Fonte: http://www.ilmessaggero.it)

giovedì 13 dicembre 2012

NON ROVINARTI LA FESTA....USA LA TESTA !!!


CON L'AVVICINARSI DELLE FESTE ED IN PARTICOLARE QUELLA DI CAPODANNO MOLTE PERSONE ACQUISTERANNO I CLASSICI "BOTTI DI FINE ANNO".

RICORDATEVI DI FARE MOLTA ATTENZIONE NELL'USO...E FATE ATTENZIONE A QUELLI ILLEGALI...

SOLO COSI' POTETE PASSARE DELLE BELLE GIORNATE DI FESTA IN PIENA SERENITA'







 
Vi proponiamo di seguito, alcune semplici regole di comportamento da adottare per l'uso sicuro dei fuochi d'artificio, da divulgare soprattutto tra i più giovani. Si tratta di consigli e informazioni che potranno esservi d'aiuto per trascorrere delle giornate di festa in serenità e sempre all'insegna della sicurezza.
  • Non esistono fuochi di artificio "sicuri", anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti.
  • I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso.
  • Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno quattordicenni (solo ed esclusivamente giochi pirici che risultano declassificati o di libera vendita).
  • Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito e, quindi, non di sicuro utilizzo.
  • I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d'artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d'armi o nulla osta, sempre comunque con l'obbligo di denuncia alle Forze dell'Ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.
  • Al momento dell'accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia.
  • Se non se ne può fare a meno, i bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di artificio.
  • I fuochi di artificio vanno accesi all'aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti.
  • Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone, perciò non vanno lanciate verso zone buie né da balconi né da finestre.
  • I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, soprattutto se in ferro, perché l'esplosione degli artifizi potrebbe generare la dispersione di schegge omnidirezionali che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi "proiettili".
  • Va sempre tenuto a portata di mano un estintore da usare in caso di incendio. Mai bagnarli con acqua, alcuni fuochi sia legali che illegali hanno contengono alluminio, quest'ultimo se a contatto con l'acqua potrebbe andare in autocombustione provocando lo scoppio non voluto dell'artifizio. In caso di ustione è consigliabile raffreddare la zona colpita per limitare i danni alla pelle determinati dall'aumento della temperatura.
  • Quando si trovano fuochi d'artificio che funzionano male e perciò non bruciano, non si deve mai cercare di riaccenderli ma bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la loro presenza alle forze di Polizia per la loro corretta inertizzazione, mediante l'intervento di personale specializzato.
  • Non cercare di accendere i fuochi trovati per terra: taluni impiegano ore (sino a 12) a bruciare il cartoncino pressato della spoletta. Il movimento del corpo nell'avvicinarsi ad un fuoco inesploso, a causa del piccolo movimento di aria che si crea, può alimentare la fiammella provocando l'esplosione.
  • Non provare a recuperare la miscela esplosiva od esplodente dai fuochi non esplosi e non provare a costruire fuochi d'artificio artigianali: delle semplici cause esterne tipo la pressione, l'urto, lo sfregamento ed il calore potrebbero determinare un'esplosione non controllata, con conseguenze anche gravi.
  • E' assolutamente vietato vendere ed acquistare in forma ambulante prodotti realizzati clandestinamente. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l'acquirente.
Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto rivolgetevi ai Carabinieri telefonando al 112.
(Fonte: www.carabinieri.it)

mercoledì 12 dicembre 2012

UN BAMBINO GIA' PERFETTO...


SPERIAMO CHE QUESTO NUOVO BAMBINO CHE HA DECISO DI VENIRE ALLA LUCE SENZA SBAGLIARE NULLA...SIA UN BUON AUSPICIO DI SOLA SPERANZA PER UN BUON AVVENIRE !!!



Non solo il giorno perfetto per nascere, ma perfino l’ora e il minuto. A credere nel simbolismo, Leo è nato con la camicia. Quando l’équipe del Sant’Anna di Torino ha alzato gli occhi all’orologio dopo il parto cesareo che lo ha fatto venire al mondo, le lancette segnavano le 12 e 12 del giorno 12 del mese 12 dell’anno 12. Leo, figlio di Lisa e Gianluca, operai in provincia di Torino, pesa tre chili e sette ed è sano come un pesce. E sottopelle avrà inciso per tutto il suo cammino una data tonda e indimenticabile che rappresenta la perfezione e la fortuna in molte culture.

(Fonte: Leggo.it)

LA BAMBINA CON I PIEDI ENORMI...

 
 
QUALSIASI FAMIGLIA, PER AIUTARE I PROPRI FIGLI, E' DISPOSTA A FARE DI TUTTO
ANCHE AD IMPOVERIRSI SEMPRE DI PIU'
PER CERCARE SOLUZIONI E RIMEDI
 PER UNA VITA UN PO' PIU' DECOROSA

 

Cina – Una bimba cinese di tre anni ha dei piedi così grandi che è obbligata a camminare scalza. a piccola Yu Yu, tre anni, che vive a Xi’an, Shaanxi una Provincia della Cina, ha anche difficoltà di deambulazione, soffre di una patologia non ancora diagnosticata che provoca la continua crescita dei piedi con un allarmante tasso di rapidità. suoi piedi sono sempre gonfi e pesanti e fa molta fatica a camminare. La sua famiglia è estremamente povera, ma stanno lentamente raccogliendo dei fondi per riuscire a consultare un medico e chiedere aiuto per la sua condizione. lI nonno di Yu Yu è intenzionato a portarla a Pechino per un consulto medico e a questo scopo ha venduto tutti i suoi maiali. Dall'esame della lastra a raggi x si vede chiaramente che i suoi piedi sono malformati e curvano verso l’esterno.
Al momento la bambina è obbligata a stare sempre scalza, non esistono scarpe che si adattano ai suoi piedi enormi.

(Fonte http://mondonewss24.altervista.org/)

martedì 11 dicembre 2012

L'ORCO IN FAMIGLIA...

 

UNA STORIA CHE NEMMENO LA PIU' CRUDA DELLE FIABE POTREBBE RACCONTARE E CHE INVECE E' SCRITTA IN UNA DENUNCIA PRESENTATA ALLA QUESTURA DI CAGLIARI.
 
LA VITTIMA E' UNA BAMBINA DI 10 ANNI.
 
IL NONNO NEI PANNI DELL'ORCO.
 
 
 
 
La storia si svolge in una famiglia normale. Di Cagliari. La bimba parla col papà e la mamma e rivela il più inquietante dei segreti. Per mesi avrebbe subito le attenzioni (non quelle fatte di coccole e tenerezze) del nonno paterno. Una vicenda di cui, dopo la formalizzazione della denuncia, si occupa una sezione della Squadra Mobile specializzata nella gestione di reati tanto delicati perché coinvolgono minori. Il pm che si occupa dell'inchiesta nel frattempo ha chiesto l'incidente probatorio: la bimba, con tutte le cautele del caso, sarà sentita davanti al giudice.
 

(Fonte: unionesarda.it)


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