venerdì 28 giugno 2013

IL SIGNIFICATO DI ESSERI POVERI


OGNI GIORNO DIVENTIANO SEMPRE PIU' POVERI PERCHE' NON OSSERVIAMO PIU' LA NATURA CHE E' OPERA GRANDIOSA DI DIO E CI PREOCCUPIAMO SEMPRE DI AVERE, AVERE, AVERE SEMPRE DI PIU' INVECE DI PREOCCUPARCI UNICAMENTE DI ESSERE


Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini
Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi.
Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
- Che mi dici della tua esperienza ?
- Bene – rispose il bambino.
Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre
1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro.
2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.
5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
6 – Che noi ascoltiamo CD.Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento
8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude
- Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri !



(Fonte: da Il nido dell'aquila)

giovedì 27 giugno 2013

NEL GREMBO MATERNO INIZIANO LE FACCINE







E' nel grembo materno che il bebe' impara a fare le ''faccine'': sorrisi, smorfie, movimenti di sopracciglia, naso che si arriccia.
E' come se il feto si stesse allenando per farsi capire da mamma e papa' una volta fatta la sua apparizione nel mondo.

Lo rivela uno studio condotto da Nadja Reissland della Durham University con l'ecografia in 4D che permette di scattare le prime istantanee del faccino del futuro bebe'.

Secondo quanto riferito da BBC online l'esperta ha esaminato in tutto 15 feti (maschi e femmine) e visto che tutti sono in grado di fare le ''faccine'', con espressioni sempre piu' complesse man mano che avanzano nello sviluppo.
Non e' chiaro, spiega l'esperta, se le espressioni facciali
del feto corrispondano a una reale sensazione fisica, insomma resta difficile dire se la ''faccia da pianto'' indichi che il feto sente dolore.

Ma e' piu' plausibile che il piccolo stia ''facendo le prove'' per nascere capace di far riconoscere i propri bisogni ai genitori quando sara' al mondo.
La complessita' delle espressioni e' associata infatti al grado di sviluppo cerebrale del feto. Lo studio delle ''faccine'' potrebbe dunque essere utile per rilevare precocemente problemi di sviluppo.

(Fonte : www.ansa.it)

martedì 25 giugno 2013

ABBRACCIAMOCI


Hai mai provato a soffermarti sulle emozioni e sulle sensazioni che è in grado di trasmetterti un abbraccio?

Quando abbracci qualcuno, non avverti forse uno straordinario calore umano, un intenso conforto e un profondo senso di pace?




Ritengo che l'abbraccio sia uno dei modi più delicati, intimi e poetici con cui possiamo trasmettere al prossimo la nostra vicinanza, il nostro affetto e la nostra più profonda umanità.

L'abbraccio è emozione pura, un flusso di energia libero e dirompente in grado di sigillare l'intima connessione che lega fisicamente e spiritualmente due individui.

L'abbraccio è in grado di consolare e perdonare, è capace di esprimere attraverso il silenzio profondo amore e solenne amicizia, sostituendosi a mille parole con eleganza e semplicità.

Non risparmiare i tuoi abbracci, sono un dono prezioso che puoi elargire in qualunque istante.

Ogni volta che puoi, abbraccia senza esitazioni i tuoi genitori e i tuoi fratelli, abbraccia i tuoi preziosi amici, stringi a te i tuoi adorati figli, apri le tue braccia e trasmetti senza freni tutto il tuo affetto e il tuo calore a chi è intorno a te.

Fai dei tuo abbracci un oceano di energia, un flusso intenso e dirompente da trasmettere a chi accogli tra le tue braccia.

In una realtà nella quale i contatti fisici sono spesso del tutto assenti o superficiali, violenti e distruttivi, l'abbraccio rappresenta la via più pura, semplice e intima per connetterci al livello più profondo e segreto con il prossimo.

Abbracciamoci. E' così straordinariamente semplice e così meravigliosamente magico
(Fonte: Web)

venerdì 21 giugno 2013

PADRE NOSTRO






Non dire PADRE se ogni giorno non ti comporti da figlio.
Non dire NOSTRO se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire CHE SEI NEI CIELI se pensi solo alle cose terrene.
Non dire SIA SANTIFICATO IL TUO NOME se non lo onori.
Non dire VENGA IL TUO REGNO se lo confondi con il tuo successo materiale.
Non dire SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ se non l'accetti quando è dolorosa.
Non dire DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO se non ti preoccupi della gente che ha fame, che è senza cultura e mezzi per vivere.
Non dire RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI se conservi rancore contro tuo fratello.
Non dire NON LASCIARCI CADERE IN TENTAZIONE se hai intenzione di continuare a peccare.
Non dire LIBERACI DAL MALE se non prendi posizione contro il male.
Non dire AMEN se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro!

(Fonte: Web)

giovedì 20 giugno 2013

DA BAMBINO A GENITORE






Non viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo.
Voglio solo metterti alla prova.
Non aver paura di essere severo con me.

Lo preferisco, questo mi permette di capire in che cosa sono valido.
Non usare la forza con me. Questo mi insegna che la potenza è tutto ciò che conta. Sarò più disponibile ad essere guidato.
Non essere incoerente. Questo mi sconcerta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca tutte le volte che posso.
Non fare promesse; potresti non essere in grado di mantenerle. Questo farebbe diminuire la mia fiducia in te.
Non cedere alle mie provocazioni quando dico e faccio cose solo per imbarazzarti, perché cercherei allora di avere altre vittorie simili.
Non essere troppo turbato quando dico: "Ti odio". Non intendo dire questo, lo faccio perché tu sia triste per quello che mi hai fatto.
Non farmi sentire più piccolo di quanto non sia: rimedierei comportandomi da più grande di quanto non sia.
Non fare per me le cose che posso fare da solo. Questo mi fa sentire come un bambino e potrei continuare a tenerti al mio servizio.
Non fare che le mie "cattive abitudini" mi guadagnino molta parte della tua attenzione. Ciò mi incoraggia a continuare con esse.
Non correggermi davanti alla gente. Presterò molta più attenzione se parlerai tranquillamente con me a quattr’occhi.
Non cercare di discutere sul mio comportamento nella foga di un litigio. Ovviamente il mio udito non è molto buono in quel momento e la mia collaborazione è anche peggiore. È giusto comportarsi come si deve, ma bisogna parlarne con calma.
Non cercare di farmi prediche. Saresti sorpreso di vedere come so bene che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.
Non farmi sentire che i miei errori sono colpe. Devo imparare a fare errori senza avere la sensazione di non essere onesto.
Non brontolare continuamente. Se lo fai dovrò difendermi facendo finta di essere sordo.
Non pretendere spiegazioni per il mio comportamento scorretto. Davvero non so perché l’ho fatto.
Non mettere troppo a dura prova la mia sincerità. Vengo facilmente intimorito, tanto da dire bugie.
Non dimenticare che mi piace molto fare esperimenti. Imparo da questi, per cui ti prego di sopportarli.
Non proteggermi dalle conseguenze. Ho bisogno di imparare dall’esperienza.
Non badare troppo alle mie piccole indisposizioni: potrei imparare a godere cattiva salute se questo mi attira la tua attenzione.
Non zittirmi quando faccio domande oneste. Se lo fai, scoprirai che smetto di chiedere e io cercherò le mie informazioni altrove.
Non rispondere alle domande "sciocche" o senza senso. Desidero solo tenerti occupato di me.
Non pensare assolutamente di apparire ridicolo se ti scusi con me. Una scusa reale mi fa sentire sorprendentemente affettuoso verso di te.
Non sostenere mai di essere perfetto o infallibile. Questo mi offre il pretesto per non seguirti.
Non preoccuparti per il tempo che passiamo insieme. È "come" lo passiamo, che conta.
Non permettere che i miei timori suscitino la mia ansia, perché allora diventerei più pauroso. Indicami il coraggio.
Non dimenticare che non posso crescere bene senza molta comprensione ed incoraggiamento, ma non ho bisogno di dirtelo, vero?

(Fonte: Web)

martedì 18 giugno 2013

LA MATITA





Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domanda Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me"La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: "E' vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, piu’ importante delle parole è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto". Incuriosito il bimbo guardò la matita senza trovarvi alcunchè di speciale. "Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!" "Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità : se riuscirai a trasporle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo. Prima qualità : puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una mano che guida i tuoi passi."Dio": ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la sua volontà . Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E' un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta piu’ appuntita. Ecco perchè devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. Terza qualità : il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è  necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. Quarta qualità : ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì  la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te. Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà  una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione".
(Fonte: Web)

lunedì 17 giugno 2013

7 SEMPLICI PENSIERI...






1 – Fai pace con il tuo passato, così non rovinerà il tuo presente
2 – Quello che gli altri pensano di te non ti riguarda
3 – Il tempo guarisce quasi tutto, dai al tempo del tempo
4 – Nessuno è la ragione della tua felicità eccetto te stesso
5 – Non paragonare la tua vita a quella degli altri, non hai idea di cosa è fatto il loro viaggio
6 – Smettila di pensare troppo, va bene non sapere tutte le risposte
7 – Sorridi, non possiedi tutti i problemi del mondo

(Fonte: web)

venerdì 14 giugno 2013

IL BAMBINO PIU' PESANTE DEL MONDO


Lu Hao è il bambino sovrappeso più pesante in tutta la Cina, in 3 anni, infatti, è riuscito ad accumulare 57 chilogrammi.


Bimbo Cinese più grasso


Il ‘piccolo’ pesa 5 volte il normale peso di un bambino della sua età e il suo è diventato ormai un grosso problema per i suoi genitori, che non sanno più come fare per farlo dimagrire.
A quanto pare, il problema più grosso dei signori Hao è la paura che il loro figlio possa reagire male ad un’eventuale dieta e abbia delle crisi isteriche nel caso non gli vengano dati tutti i cibi che vuole.
Lu Hao è talmente pesante che il comune gli ha proibito di andare a giocare in giardino con gli altri bambini perchè potrebbe fare loro del male nel caso cadesse.
I suoi movimenti sono fortemente limitati dalla sua stazza e la sua stazza lo porta ad essere quasi sempre stanco dopo pochi minuti di movimento.


Bimbo Cinese più grasso (1)Bimbo Cinese più grasso (2)Bimbo Cinese più grasso (3)Bimbo Cinese più grasso (4)Bimbo Cinese più grasso (5)Bimbo Cinese più grasso (6)Bimbo Cinese più grasso (7)Bimbo Cinese più grasso (8)Bimbo Cinese più grasso (10)Bimbo Cinese più grasso (11)


I medici hanno fatto sapere che se non dimagrirà, il cuore del bambino potrebbe non reggere più l’eccessivo peso e nel caso peggiore Lu potrebbe morire nel giro di pochi anni. Il suo problema inoltre non è solo questione di cibo, ma probabilmente dipende molto anche dagli ormoni.
Ma cosa mangia per essere così grasso? Beh, a quanto pare un normale pasto di Lu, consiste in almeno 3 ciotole di riso, molto più di quanto i suoi genitori riescano a mangiare messi insieme.
E pensare che alla nascita Lu era leggermente sottopeso.

giovedì 13 giugno 2013

SONO EDUCATI I BIMBI CHE MUOIONO DI FAME...








Sono così educati i bambini che muoiono di fame:
non parlano con la bocca piena, non sprecano il pane,
non giocano con la mollica per farne palline,
non fanno mucchietti di cibo sul bordo del piatto,
non fanno capricci, non dicono: “Questo ...non mi piace!!”,
non arricciano il naso quando si porta in tavola qualcosa,
non pestano i piedi a terra per avere caramelle,
non danno ai cani il grasso del prosciutto,
non ci corrono tra le gambe, non si arrampicano dappertutto…hanno il cuore così pesante, e il corpo così debole, che vivono in ginocchio per avere il loro pasto, aspettano buoni, buoni; qualche volta piangono, quando l’attesa è troppo lunga…
No, no, state tranquilli, non grideranno,
non ne hanno più la forza: solo i loro occhi possono parlare, incroceranno le braccia sul ventre gonfio,
si metteranno in posa per fare una bella foto, moriranno piano piano, senza far rumore, senza disturbare…
Quei bimbi lì, sono così educati.
Si, sono così educati i bambini che muoiono di fame...

(dal web)

martedì 11 giugno 2013

LA MAGLIETTA...DELLA SALUTE


QUESTO BEL PROGETTO DI UMANIZZAZIONE
RENDERA' L'OSPEDALE COME UN LUOGO
UN PO' MENO SPAVENTOSO DI QUANTO APPARE ABITUALMENTE AI BAMBINI...
E, SEGUITI E CONTROLLATI A DISTANZA,
I BAMBINI, ANCHE SE MALATI, VIVRANNO SICURAMENTE MEGLIO E PIU' SERENI



Centocinquanta bambini malati di cuore potranno essere seguiti e monitorati ogni anno dai cardiologi del Regina Margherita senza dover più varcare la porta dell’ospedale. Grazie a una speciale maglietta a sensori prodotta da un’azienda torinese in collaborazione col Politecnico di Milano (la Mtm Tech) e a una sim telefonica, i medici potranno controllare a distanza i loro piccoli pazienti e misurare - costantemente o ad ore prestabilite - temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria, ottenendo in qualunque momento addirittura il tracciato di un elettrocardiogramma. Ovunque siano i bambini: a casa, a scuola, al parco.
La maglietta contiene sensori in grado di trasmette quei valori necessari al cardiologo per misurare giorno e notte le condizioni di un bimbo in cura. Il medico, dall’ospedale come dal proprio smartphone, può visionare in qualsiasi momento le condizioni dei pazienti non più costretti a restare in ospedale.
La maglietta è realizzata su misura, come «su misura» è il numero dei controlli a distanza che il cardiologo fa per ogni paziente. «Il progetto - spiega sempre la dottoressa Agnoletti - è destinato per ora ai circa 150 bambini in terapia ogni anno per un’aritmia o ai cosiddetti «bimbi cianotici», ma in futuro, con un apposito protocollo e uno studio preliminare, potrebbe essere esteso anche a quelli con uno scompenso del cuore, che oggi devono subire controlli ancora invasivi, in anestesia, con una sonda».
La maglietta rende superato un altro esame, l’holter, da sempre mal sopportato dai bambini. La maglietta - di cotone - può essere lavata in lavatrice come qualsiasi capo d’abbigliamento, senza che i sensori vengano danneggiati. L’unica cautela è la rimozione della sim e del piccolo meccanismo di trasmissione, posto in una piccola tasca interna.
La tecnica consentirà di limitare al minimo le visite in ospedale, che comunque non saranno completamente azzerate. «Vivere il più possibile in casa - sottolinea il primario di Cardiologia del Regina Margherita - non è solo una condizioni più favorevole per ogni bambino, naturalmente spaventato all’idea di stare in un letto d’ospedale. L’effetto positivo è su tutta la famiglia, più serena nell’affrontare terapie spesso molto lunghe».
Beneficio psicologico, ma anche concreto, per le casse della Sanità pubblica così in crisi: «E’ dimostrato che nell’arco di soli tre mesi il progetto è totalmente ripagato». Tre mesi di ricoveri in meno, di medici e infermieri non impegnati in controlli che vengono assicurati comunque - e addirittura con maggior frequenza - dal tessuto sensibile della maglietta.
Una piccola grande rivoluzione in ospedale che la Sanità pubblica non è però in grado di pagare. Per questo motivo - e per poter estendere il progetto - la Cardiologia dell’ospedale Infantile ha richiesto un finanziamento alla Compagnia di San Paolo e attende una risposta.
La prima paziente che sarà dimessa e controllata a distanza ha 11 anni. La maglietta è stata sperimentata con successo fra alcuni dei ricoverati. Tra i vari sensori c’è addirittura un sistema giroscopico che - pensando all’utilizzo della stessa maglietta per pazienti adulti o anziani - permette persino di rintracciare il paziente in caso di malore grave, ovunque si trovi senza poter essere soccorso da qualcuno.
(Fonte: Lastampa.it)

venerdì 7 giugno 2013

DIMENTICATO IN AUTO...


IN QUESTA VITA ORMAI TROPPO FRETTOLOSA, FRENETICA E MOLTO STRESSANTE, POSSONO SUCCEDERE TANTISSIME COSE...
MA UN FIGLIO NON LO SI DEVE PROPRIO DIMENTICARE, QUESTE DISTRAZIONI NON SONO AMMISSIBILI....
MA DI CERTO NON SONO IO A DOVER GIUDICARE...
UN BACIO AL PICCOLO LUCA



Luca Albanese, 2 anni, figlio unico, è stato trovato morto in auto dal padre che avrebbe dovuto portarlo all’asilo e che invece se l’è dimenticato nel seggiolino sul sedile posteriore.
Otto ore, dalla mattina presto alle quattro di pomeriggio, quando i nonni, che dovevano riprenderlo all’asilo, non l’ha trovato ed hanno avvertito il figlio. L’uomo, Andrea, 39 anni, si è risvegliato in un incubo: è corso nel parcheggio della ditta dove lavora - Copra, si occupa di catering e pulizie - e ha trovato Luca lì, asfissiato nell’abitacolo.
Una giornata di sole, ieri, così rara in questa primavera di piogge quasi quotidiane e freddo fuori stagione. Nell’auto chiusa la temperatura poteva raggiungere i cinquanta gradi. Andrea ha provato a rianimare il suo bimbo, inutilmente. Luca era morto da ore, forse intorno a mezzogiorno. Lui si è sentito male come la mamma arrivata subito dopo. Entrambi sono stati accompagnati in ospedale. Due vite segnate per sempre, mentre il resto del mondo cerca di esorcizzare come tragica distrazione, quella che porta un genitore a dimenticarsi incidentalmente del figlio fino a provocarne la morte. Gli psicologi la chiamano spaltung, dissociazione della coscienza, e cercano a livello inconscio conflitti irrisolti che fanno scattare, senza pensarci, questo funesto meccanismo mentale.
(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 5 giugno 2013

L'ALFABETO DELL'AMICIZIA...









Un amico...


Ama te così come sei

Bada alla tua opinione

Crede in te

Dimentica i tuoi errori

Esalta le tue doti

Fa la differenza nella tua vita

Gioca con te

Ha fiducia in te

Illumina la tua giornata

Lotta con te

Migliora il tuo stato d’animo

Non ti giudica

Offre il suo aiuto

Placa i tuoi dubbi

Quieta le tue preoccupazioni

Ristora il tuo spirito

Sta con te

Telefona anche solo per dirti ciao

Urla se non lo senti

Vede dentro di te

Zittisce chi ti fa star male



(Fonte: web)

martedì 4 giugno 2013

TROPPO ORRORE...


SE ANCHE LE MADRI FANNO QUESTO...
ABBIAMO SEMPRE MENO SPERANZE
DI MIGLIORARE LE MENTI UMANE





Una bimba di soli undici anni è stata bruciata viva da due donne, madri di due sue amichette, che hanno voluto punirla per aver «fatto la spia» su un furto di frutta in un orto del villaggio di Balinali, nello Stato orientale di Orissa.
Lo riferisce oggi l'agenzia di stampa Pti. In base alle prime indagini, la bambina, di nome Rinki Behera, si è introdotta, mercoledì scorso insieme ad altre due coetanee, nella proprietà di un contadino per rubare alcuni melograni. Per motivi ancora da chiarire, la piccola ha poi rivelato l'identità delle sue complici al proprietario del frutteto che è subito andato ad informare i genitori dell'accaduto. Invece di rimproverare le figlie per il gesto improprio compiuto, le mamme, di nome Moli e Sulochana, si sono procurate una tanica di benzina e sono andate a casa di Rinki. Sfruttando il fatto che la bambina era sola, l'hanno immobilizzata, cospargendola di benzina e appiccando il fuoco. Giunto sul posto, il nonno ha subito dato l'allarme. Trasportata in ospedale, Rinki è però deceduta per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo.


(Fonte: Leggo.it)

lunedì 3 giugno 2013

DI CHI CI DOBBIAMO FIDARE??


SE NON POSSIAMO FIDARCI NEANCHE DI UOMINI IN DIVISA...ALLORA DI CHI DOBBIAMO FIDARCI??


Non solo mazzette dai commercianti, ma anche stupri e furti.
Per questo motivo quattro agenti di polizia in servizio nella Questura di Roma sono stati arrestati stamani dalla squadra mobile della capitale. Si tratta di due ispettori, un sovrintendente ed un b della Polizia di Stato accusati di violenza sessuale, corruzione, falso e furto. In particolare, sono ritenuti responsabili di aver trafugato, nel 2009 e 2010, quando prestavano servizio presso la Squadra Mobile, somme di denaro ad alcuni commercianti stranieri e di aver preteso elargizioni in cambio di mancate denunce. Le accuse di stupro riguarderebbero violenze sessuali ai danni di prostitute.


(Fonte: Leggo.it)
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