venerdì 7 giugno 2013

DIMENTICATO IN AUTO...


IN QUESTA VITA ORMAI TROPPO FRETTOLOSA, FRENETICA E MOLTO STRESSANTE, POSSONO SUCCEDERE TANTISSIME COSE...
MA UN FIGLIO NON LO SI DEVE PROPRIO DIMENTICARE, QUESTE DISTRAZIONI NON SONO AMMISSIBILI....
MA DI CERTO NON SONO IO A DOVER GIUDICARE...
UN BACIO AL PICCOLO LUCA



Luca Albanese, 2 anni, figlio unico, è stato trovato morto in auto dal padre che avrebbe dovuto portarlo all’asilo e che invece se l’è dimenticato nel seggiolino sul sedile posteriore.
Otto ore, dalla mattina presto alle quattro di pomeriggio, quando i nonni, che dovevano riprenderlo all’asilo, non l’ha trovato ed hanno avvertito il figlio. L’uomo, Andrea, 39 anni, si è risvegliato in un incubo: è corso nel parcheggio della ditta dove lavora - Copra, si occupa di catering e pulizie - e ha trovato Luca lì, asfissiato nell’abitacolo.
Una giornata di sole, ieri, così rara in questa primavera di piogge quasi quotidiane e freddo fuori stagione. Nell’auto chiusa la temperatura poteva raggiungere i cinquanta gradi. Andrea ha provato a rianimare il suo bimbo, inutilmente. Luca era morto da ore, forse intorno a mezzogiorno. Lui si è sentito male come la mamma arrivata subito dopo. Entrambi sono stati accompagnati in ospedale. Due vite segnate per sempre, mentre il resto del mondo cerca di esorcizzare come tragica distrazione, quella che porta un genitore a dimenticarsi incidentalmente del figlio fino a provocarne la morte. Gli psicologi la chiamano spaltung, dissociazione della coscienza, e cercano a livello inconscio conflitti irrisolti che fanno scattare, senza pensarci, questo funesto meccanismo mentale.
(Fonte: Leggo.it)

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