lunedì 29 ottobre 2012

INCOSCIENZA DI MAMMA...


 

MOLTE VOLTE NON RIESCO A CAPIRE COSA PUO' FRULLARE PER LA TESTA DI CERTE MAMME...

RICORDATEVI CHE NON SIETE PIU' DA SOLE...
ALMENO CERCATE DI NON FAR DEL MALE A CHI VI DA LA GIOIA DI VIVERE!!!

 



Ottobre 2012

NUOVA ZELANDA

Condannata per aver somministrato cannabis ad un bambino di tre mesi. É accaduto ad una mamma neozelandese di 29 anni che avrebbe fumato marijuana durante l'allattamento facendo assumere indirettamente di conseguenza le sostanze anche al figlio.
La donna è stata condannata a sei mesi di libertà vigilata, mentre il partner è stato incriminato per altri reati di droga. Pe il distretto di Whanganui, nell'Isola del Nord, si tratta di un primo caso di questo genere e il pubblico ministero ha sostenuto che l'azione della donna corrisponde ad abuso di minori.
Ora per la donna sarà previsto anche un periodo di disintossicazione.

(Fonte: Leggo.it)

sabato 27 ottobre 2012

IL MIRACOLO DI UN BACIO


NON PERDIAMO MAI LA SPERANZA...
 
BASTA ANCHE SOLO BACIO PER RIABBRACCIARE LA NOSTRA VITA...


ROMA - Una bimba destinata alla morte, salvata da un miracolo. E’ la storia di Jennifer Lawson e del marito Phil Lloyd: la loro bambina più piccola, Alice, era stata colpita nel 2010 dalla meningite, una malattia che provoca l’infiammazione delle membrane che rivestono l’encefalo e che può portare in casi estremi alla morte. Era questo il triste destino della piccola, che però si è risvegliata proprio nel momento in cui i dottori, ormai disperati e rassegnati, avevano deciso di staccarla dal respiratore che la teneva in vita e la madre le aveva dato un ultimo bacio: come per miracolo però Alice ha ricominciato a respirare da sola

(Fonte: Leggo.it)

giovedì 25 ottobre 2012

SQUILIBRATE VIOLENZE

 

PENSO CHE ARRIVATI A QUESTO PUNTO OGNI LUOGO DOVREBBE ESSERE VIGILATO ALMENO DA POLIZIOTTO...

OPPURE ALTRE PERSONE A SORVEGLIARE I "MALATI"





STRAGE IN ASILO

Un uomo psicolabile è entrato in un asilo armato di ascia e ha originato un’autentica strage, uccidendo tre bambini e ferendone altri tredici. Per il momento restano ancora sconosciuti i motivi del folle gesto, ma negli ultimi due anni ben ventuno bambini hanno perso la vita in maniera simile, a causa di squilibrati che irrompono soprattutto negli asili con armi bianche in pugno.
L’ultimo episodio si è registrato nella provincia cinese meridionale del Guanxi. Secondo la stampa nazionale tratta si di persone con problemi psichici derivati specialmente dalla perdita di lavoro o dal divorzio. Fatto sta che la sicurezza in asili e scuole cinesi è sempre più precaria, tanto da rendere necessaria un servizio di vigilanza in moltissimi istituti.

(Fonte: direttanews.it)

lunedì 22 ottobre 2012

GIOCA E S'IMPICCA...***


***S'era impiccato per gioco
e dopo sette giorni di agonia è morto

IO CAPISCO CHE OGGI SI E' TROPPO OBERATI DA TANTE FACCENDE E CHE IN ALCUNI MOMENTI SI CERCA DI RILASSARSI...
MA UNA SEMPLICE DISATTENZIONE POTREBBE ESSERE FATALE...
RILASSATEVI PURE, NE ABBIAMO BISOGNO, MA UN OCCHIO SEMPRE AI VOSTRI FIGLI...
LORO SONO IMPREVEDIBILI



PADOVA - Prognosi riservata per un bambino di 11 anni che ieri ha rischiato di morire impiccato con una corda che lui stesso, per gioco, aveva attaccato al lucernaio di casa. Il piccolo, che abita con la famiglia in una cittadina nelle immediate vicinanze di Padova, non è in pericolo di vita, ma i sanitari non sono in grado di determinare se vi possano essere danni cerebrali perché per dieci lunghissimi minuti infatti il bimbo è rimasto appeso alla corda privo di ossigeno, prima di essere liberato dai genitori. All'arrivo dei soccorritori, è stato sottoposto a massaggio cardiaco. A dare l'allarme ai familiari è stato il fratello di 13 anni, che giocava a poca distanza

(Fonte: Leggo.it)

venerdì 19 ottobre 2012

COSA SERVE LA PUNIZIONE??

 

QUANDO UN BAMBINO FA QUALCOSA CHE NON DEVE FARE BASTA FARGLIELO CAPIRE CON LE GIUSTE MANIERE, 
MA PUNIRLI NO...
NON GIOVA A NESSUNO.




 
 
I genitori si sono giustificati così: «Era in punizione». Un bimbo di cinque anni è stato trovato in pigiama, infreddolito e impaurito e visibilmente scosso, mentre vagava a piedi cercando la sua mamma per le vie di Follonica, la scorsa notte. È stato lo stesso bambino a dirlo anche lui ai carabinieri.: «Ero in punizione». In caserma, anche la coppia ha ammesso di aver lasciato il figlio solo in casa a causa del suo cattivo comportamento. Peccato che la furia di punirlo abbia fatto “scordare” loro di averlo messo in pericolo di vita, commettendo pure il reato di abbandono di minore. Va da sé che un bambino di 5 anni in un attimo avrebbe potuto commettere qualunque sciocchezza, a cominciare dall’attraversare la strada in un momento sbagliato finendo sotto un’auto.

I genitori, 39 anni lui e 30 lei, sono stati denunciati. Dopo aver fatto tranquillizzare e riscaldare il piccolo, i militari hanno iniziato le ricerche della madre e del compagno convivente che, grazie alle stesse indicazioni del fanciullo, sono stati rintracciati qualche minuto più tardi in un pub-ristorante della città, dove stavano consumando la cena insieme alla sorellina più grande e alcuni conoscenti.

Al termine degli accertamenti, ravvisando responsabilità nella condotta dei due conviventi, i militari hanno inoltrato una nota informativa alla Procura della Repubblica di Grosseto ed a quella presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, denunciando entrambi per abbandono di persone minori o incapaci in concorso.

(Fonte: http://www.lastampa.it/2012/10/19/italia/cronache/bimbo-in-pigiama-per-strada-nella-notte-i-genitori-era-in-punizione-0tuThMqcuCfpjgKA9Q9fcJ/pagina.html)

giovedì 18 ottobre 2012

LE CASE FARMACEUTICHE CREANO MALATI

 
 
LE CASE FARMACEUTICHE SONO ORMAI TALMENTE SCHIAVE DEL DENARO CHE IL LORO OBIETTIVO NON E' PIU' CURARE LE PERSONE MA RENDERE LE PERSONE MALATE PER POTERLE POI CURARE. 
 
Questi sono solo alcuni casi...
 
vaccini avvelenati in Bosnia
Vaccini ritirati pochi giorni fa
Correlazione di modifiche comportamentali nell'assunzione di farmaci
http://www.lastampa.it/2012/10/18/cronaca/schiavo-del-gioco-d-azzardo-dopo-la-cura-per-il-parkinson-xU86fU2Rp1p3iS5eQKOOnO/pagina.html


In commercio vi sono oltre 12000 specialità farmaceutiche, ma non esiste un numero sufficiente di malattie per giustificare l’esistenza di tanti medicinali. La maggior parte di essi, probabilmente, servono a combattere gli effetti di altri farmaci.
 
 
La TV ci indirizza verso l'abuso di farmaci, giorno e notte.

In questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da parte dei mass media di messaggi di paura che, quando vengono adeguatamente analizzati, si rivelano non solo ingiustificati, ma addirittura appositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito.
Oggi la gente è seriamente terrorizzata: le malattie o semplicemente i piccoli disturbi, sono diventati preoccupazioni all’ordine del giorno. I media bombardano giornalmente i poveri uomini di questa terra con notizie allarmanti di pandemie, epidemie, contaminazioni, facendogli credere che potrebbero essere affetti da chissà quale malattia mortale.
 
Non è cambiata la salute della gente, ma il modo in cui viene percepita. Al giorno d’oggi i disturbi fisici e mentali sono aumentati, il che non è dovuto ad un cambiamento della gente, o ad un aumento dei pericoli, è solo una questione di paura, fomentata attraverso i mezzi d’informazione. Ora anche la più semplice influenza diventa rischiosa.
Ed eccoci così pronti ad acquistare vaccini che ci rassicurano. Ci siamo chiesti il motivo di quest’aumento delle patologie?
Perché oggi un bambino molto vivace è definito come affetto da sindrome da deficit di attenzione?
O la timidezza è diventata un disturbo sociale ansiogeno?
Perché semplici modi di essere sono diventati rischiosi?


FORSE DIETRO TUTTO QUESTO C'E' QUALCUNO CHE DICE DI LAVORARE PER IL BENE COMUNE, MA LA REALTA' E' CHE LAVORA PER IL PROPRIO BENE.



 
Le case farmaceutiche sono le sole responsabili, affiancate e sostenute ovviamente da governi e organizzazioni malavitose, che deliberatamente pensano a gonfiare le proprie tasche, infischiandosene della povera gente che si fida di loro.
È solo una questione di soldi e interessi, nient’altro. Non importa se si fanno vaccini inutili, e a volte pure rischiosi, non importa se si cura il cancro con chemioterapia e radioterapia, entrambe cure (se così possiamo chiamarle), che nella stragrande maggioranza dei casi indeboliscono e infine uccidono la gente.
A questi uomini di potere non importa

 
L’uomo di oggi dovrebbe cominciare a rendersene conto, dovrebbe svegliarsi, aprire gli occhi, pensare e capire che ciò che viviamo, molto spesso, è un condizionamento dei media a favore delle case farmaceutiche. Non siamo nemmeno più liberi di essere in salute e non siamo nemmeno liberi di essere malati.
Attraverso la ragione e il buon senso potremmo vivere una vita tranquilla, lontana e indisturbata da paure inesistenti.
 

(Fonte: http://www.ferrari-casaesalute.it/?p=8577)

martedì 16 ottobre 2012

L'ABBRACCIO DELLA VITA...

FORTUNATAMENTE CI SONO PERSONE CHE CON IL BUON SENSO E UN PO' DI SALE IN ZUCCA, VANNO AL DI FUORI DI CERTE REGOLE IMPOSTE...
E QUESTO E' IL RISULTATO...


Due gemelle, Brielle e Kyrie, sono nate in anticipo di 12 settimane, il 17 ottobre del 1995 a Worcester nel Massachussets. Avendo bisogno di terapia intensiva, sono state poste in incubatrici separate, come da comune pratica negli ospedali americani. Kyrie ha cominciato ad aumentare di peso e la sua salute si è stabilizzata. Ma Brielle, nata di solo 2 kg, aveva difficoltà respiratorie, problemi cardiaci e altre complicazioni. Lei forse non si aspettava di vivere. La loro infermiera ha fatto tutto il possibile per migliorare la salute di Brielle, ma nulla di quello che aveva fatto la stava aiutando.
Non sapendo cosa altro fare, l'infermiera Gayle Kasparian si ricordò di aver letto un articolo sul fatto che negli ospedali Europei, è d'uso, in questi casi, tenere i gemelli insieme nella stessa incubatrice. Ha quindi deciso di andare contro le procedure previste e, dopo aver chiesto il permesso ai genitori della bambina, ha messo insieme le gemelline nella stessa incubatrice. Le ha lasciate a dormire e al suo ritorno ha trovato uno spettacolo da non credere. Ha chiamato tutte le infermiere e i medici, e questo è ciò che hanno visto (vedi foto sopra). Kyrie aveva messo un braccio intorno alla sorellina, come per abbracciarla e sostenerla. E da quel momento in poi, la respirazione di Brielle e la frequenza cardiaca hanno cominciato a stabilizzarsi e il suo stato di salute si è normalizzato. Da allora, hanno deciso di tenerle insieme…

domenica 14 ottobre 2012

99 ANNI DI CARCERE...POSSONO BASTARE?



NON SI HANNO PAROLE PER DEFINIRE COME UNA MADRE DI QUATTRO FIGLI ABBIA POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE A COLEI CHE TI DA GIOIA ED AMORE...
LA TESTA, SENZA SAPERLO, TI PORTA ALLA PAZZIA.
 
 


DALLAS - Il giudice l’ha definita un “mostro” e l’ha condannata ieri ad una pena esemplare: 99 anni di carcere. Lei, Elizabeth Escalona, 23 anni, è una giovane mamma residente a Dallas arrestata nel settembre dello scorso anno con l’accusa di violenze ai danni della figlia di 2 anni.
La piccola, è emerso nel corso del processo, non riusciva a fare la pipì sul vasino e continuava a bagnare il letto. Tanto è bastato per scatenare la furia della madre: l’ha picchiata con una bottiglia di latte e l’ha presa a calci allo stomaco.
Poi, non contenta, ha preso un tubetto di colla ed ha incollato le mani della bimba al muro.
Era il 7 settembre 2011 e le conseguenze per la bimba furono piuttosto gravi: finì in coma per alcuni giorni con un’emorragia cerebrale, una costola rotta, lividi su tutto il corpo e segni di morsi sulla braccia, oltre alle lesioni riportate alle mani nel tentativo di scollarsi dal muro.
La piccola Jocelyn, che ha da poco compiuto tre anni, è stata affidata a sua nonna, Ofelia Escalona, così come gli altri quattro figli di Elizabeth, l’ultimo dei quali è nato appena pochi mesi fa.

(Fonte: Leggo.it)

sabato 13 ottobre 2012

ATTENZIONE ALLE PILE...


 
 
QUASI TUTTI GLI OGGETTI ED I GIOCATTOLI CHE ABBIAMO IN CASA FUNZIONANO CON LE PILE...**
 
NON LASCIATE I VOSTRI BAMBINI SOLI...MAI!!!
 
NESSUNA DISTRAZIONE!!!
 
 


Sono piccoline, si possono inghiottire, e i bambini ne possono morire. E per di più le nostre case ne sono piene. Sono le pile a disco da 20 milimetri, inserite in molti apparecchi domestici, dai telecomandi ai giocattoli e persino nei libri per i bambini. Se il piccolo inghiotte una di queste pile al litio, in genere non ci sono sintomi immediati, ma le conseguenze possono essere tanto silenziose quanto gravi, portando addirittura alla morte.

Il professor Pasquale di Pietro, coordinatore del Dea Pediatrico del “Gaslini” di Genova, che da anni monitora questa vera e propria emergenza sanitaria, ne ha parlato giorni fa a Caserta, al convegno della Societa’ italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Ha spiegato che il 36% dei pazienti non ha sintomi e che le batterie ingerite sono spesso scambiate per altri oggetti, come monete o elettrodi. Il 92% dei casi fatali e il 56% dei casi con gravi complicanze, spiega ancora il professore, avvengono in bambini molto piccoli e in assenza di testimoni nel momento in cui la batteria viene inghiottita. «Il 12,6% dei bambini di età inferiore ai 6 anni che ingerisce una pila del diametro di 20- 25 centimetri va incontro a complicanze severe o alla morte».

I primi sintomi sono inappetenza, rigurgiti, salivazione eccessiva, vomito, male alla pancia o allo stomaco, difficolta’ a deglutire, riduzione dell’appetito, rifiuto del cibo e tosse o soffocamento durante assunzione di liquidi o solidi. «Il principale sintomo, purtroppo tardivo, e’ invece rappresentato dall’emorragia gastrica». Purtroppo ci sono pochi e insufficienti interventi terapeutici per limitari i danni, che vanno dalla polmonite alla perforazione dell’esofago e dell’aorta alla paralisi delle corde vocali.

Per questo «La prevenzione assume un’importanza fondamentale». Occorre cioè sensibilizzare i genitori perché evitino di lasciare queste pile alla portata dei bambini e perché controllino se i vari dispositivi che le comprendono si possono aprire, magari se il bambino mordicchia o lancia per terra l’oggetto che contiene la pila. «Massima cautela va posta se sulla pila c’è il codice CR2032: il dispositivo in questo caso è del tipo che può causare le conseguenze più devastanti. Nell’esofago, queste pile causano un danno dei tessuti severo in appena 2 ore, con conseguenze come fistole, ascessi polmonari, peerforazioni esofagee. Tassativo, ovviamente, anche conservare le pile , incluse quelle scariche, fuori della vista e della portata del bambino, non lasciandole sui comodini, in tasca o in borsa. A Caserta, dove Pasquale Di Pietro è intervenuto su questo tema insieme a Silvia Vignola (dirigente UO di Gastroenterologia) sono stati forniti alcuni dati che devono richiamare l’attenzione anche i genitori dei bambini più grandicelli. Negli ultimi 7 anni si contano 14 bambini morti per aver inghiottito queste pile. Avevano un’età compresa tra gli 11 mesi e i 7 anni.

(Fonte: http://www.lastampa.it/2012/10/11/societa/mamme/attualita/mamme-occhio-alle-pile-a-disco-emergenza-sanitaria-sono-letali-meWWW6brfHeEquleLOwCOI/pagina.html)

** Naturalmente non solo le pile possono far male, ma anche una macchinina, il frammento di un giocattolo, un palloncino, un boccone o una caramella

venerdì 12 ottobre 2012

NESSUNO VA PIU' AL GABINETTO...


I BAMBINI VANNO IL MENO POSSIBILE AL GABINETTO PER LA MANCANZA DI IGIENE...
E NON SOLO !!!
 


Bambini nel gabinetto di un asilo. In tutte le scuole europee i bisogni fisiologici sono inibiti dalla scarsa igiene.
 
 
Odori sgradevoli, graffiti dai contenuti non proprio educativi, tazze rotte, porte malmesse, chiavistelli che restano aperti quando dovrebbero garantire tranquillità e si trasformano invece in trappole al momento di uscire. Andare in bagno a scuola, per molti scolari è un incubo. Dunque preferiscono non utilizzarlo, e a causa di ciò soffrono di infezioni urinarie, costipazione, incontinenza. Lo conferma uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori inglesi e svedesi, condotto in oltre 300 scuole di Inghilterra e Svezia. Circa metà dei maschi e un terzo delle femmine evitano l’uso del bagno per tutta la durata della giornata scolastica, la maggior parte si rifiuta soprattutto di utilizzarlo per defecare.
Tra i timori che inibiscono l’uso del gabinetto c’è anche quello di subire scherzi sgradevoli da parte di compagni che hanno atteggiamenti spavaldi che a volte possono mettere in atto comportamenti violenti. La legislazione europea attuale, sostengono i ricercatori, si limita a indicare il numero di bagni per allievo, mentre sarebbe necessario che venisse offerto un ambiente confortevole. Per evitare problemi di salute, la legge dovrebbe dunque stabilire anche accettabili standard igienici: per esempio la disponibilità di sapone, asciugamani, carta igienica e il diritto alla privacy.

(Fonte: http://www.focus.it/scienza/psicologia/Fuga_dai_gabinetti_C12.aspx)

giovedì 11 ottobre 2012

QUI LA VITA DEI BAMBINI NON CONTA NULLA...





QUESTO E' UN RECORD MONDIALE...
IL PIU' VERGOGNOSO CHE CI SIA...
 
DA UNA PARTE DEL MONDO SI MUORE DI FAME E MALNUTRIZIONE,  DALL'ALTRA PARTE VENGONO ADDIRITTURA UCCISI...
E TUTTO NEL SILENZIO PIU' ASSOLUTO!!!

 

Fanno impallidire i dati resi noti dalla Rete per i diritti dell'Infanzia sul Messico dove, ogni giorno, vengono uccisi in media 6 bambini e centinaia sono violentati.



Messico: la strage degli innocenti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La fotografia scattata al Messico dalla Rete per i diritti
dell’Infanzia non lascia dubbi. Il Messico è al primo posto tra i paesi dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico, quanto a violenza sui minori. E violenza vuol dire abusi sessuali e omicidi.
Un massacro senza fine con cifre che da sole fanno impallidire. In soli due anni, dal 2006 al 2008, 23.000 ragazzini hanno perso la vita uccisi dal narcotraffico e dalla criminalità. E non ci sono segnali di miglioramento. Da quando nel 2006 il Governo federale ha rafforzato la lotta ai cartelli della droga, il tasso di morti violente dei giovani è salito bruscamente: del 50 per cento il primo anno, addirittura del 374 per cento fra il 2007 e il 2008.
Quanto ai dati più recenti che ancora non sono disponibili le previsioni non sono rosee vista l’impennata generale di violenza in Messico negli ultimi mesi. La regione più colpita è quella del nordest del paese, in particolare lo stato di Chihuahua, quello di Ciudad Juarez tanto per intenderci, che vede la media più alta di omicidi di bambini sotto i quattro anni, una quarantina in tutto.
E così quando escono notizie come l’ultima relativa ad un gruppetto di assassini colpevoli di aver ammazzato un’intera famiglia nella zona di Ajusco non stupisce che tra gli aggressori ci fossero anche due ragazzini . In un Paese in cui la vita dei bambini non vale più nulla i bambini non sono più bambini.
 

mercoledì 10 ottobre 2012

COINCIDENZA PERFETTA




IL BAMBINO CHE HA COMPIUTO
10 ANNI IL 10-10-10 alle 10:10

 
Un bambino proveniente da Thurcaston, vicino Leicester ha festeggiato un particolare compleanno.
 
Il piccolo George Lippitt è nato alle 10:10 ed il 10-10-2010 ha festeggiato il suo decimo compleanno insieme a famiglia ed amici.




La madre Jodie Lippitt, 34 anni ha affermato: “Quando l’ostetrica ha scritto l’ora della nascita di mio figlio non potevo crederci, aspettavamo questo giorno da tempo!”
George sognava il suo decimo compleanno da moltissimo tempo consapevole di quanto fosse un giorno speciale.
In realtà George è solo uno di una media di circa 300 bambini che come lui sono nati lo stesso giorno nello stesso minuto del lontano 10 ottobre 2000.
Anche la torta non poteva che essere un chiaro riferimento al numero dieci, la madre ha infatti fatto preparare un dolce a forma di buca da golf, per la precisione la buca numero 10.
La madre pensa che un giorono il figlio possa diventare un campione di golf e conclude dicendo: “Mio figlio è nato in un giorno speciale e da allora sarà sempre una persona speciale”.

(Fonte: http://www.absurdityisnothing.net/2010/10/george-lippitt-il-bambino-che-ha-compiuto-dieci-anni-il-10-10-10-alle-1010/)

lunedì 8 ottobre 2012

COSTRETTO A VENDERE I FAZZOLETTI

Bambino violentato e costretto a vendere fazzoletti in strada

 
OBBLIGARE UN BAMBINO A FARE CERTI GESTI CONTRO LA PROPRIA VOLONTA' E' VERAMENTE UN FATTO TRISTE...   
GLI TOGLIAMO LA VOGLIA DI VIVERE !!!
 
 
 
violenza bambino2-2PALERMO - Gli avevano impedito persino di andare a scuola, perché il suo compito doveva essere quello di vendere i fazzolettini agli automobilisti nei pressi dei semafori. Come se non bastasse, un bambino di 11 anni residente a Palermo subiva ripetute violenze sessuali da un vicino di casa. Il gip del tribunale palermitano, Agostino Gristina, ha disposto gli arresti per due bangalesi, zii della piccola vittima, e un palermitano: le accuse, terribili, sono di maltrattamenti e abusi sessuali.

Le indagini erano partite nel dicembre 2010, dopo che il bimbo si presentò a una pattuglia di polizia in strada, implorandola di acquistare un pacco di fazzolettini. Dalle indagini è emerso che il piccolo, arrivato in Italia insieme agli zii, viveva con loro ed era costretto ad estenuanti fatiche giornaliere per vendere pacchetti di fazzoletti da ambulante agli incroci.

I parenti del bambino si spacciavano per i suoi genitori e gli impedivano di frequentare regolarmente la scuola. Gli agenti, inoltre, hanno accertato come il piccolo bengalese fosse discriminato ogni giorno rispetto ai figli legittimi della coppia, persino nella distribuzione del cibo.

Ma soprattutto i poliziotti hanno fatto luce su una serie di abusi sessuali ai danni della piccola vittima compiuti da un vicino di casa, nel centro storico cittadino. L'uomo, un 47enne palermitano, è stato portato in carcere mentre il piccolo è stato affidato ad una casa famiglia.

sabato 6 ottobre 2012

PALLA DI PELO...

Ragazza mangia capelli a scuola: medici le asportano una palla di pelo di due chili dallo stomaco


 

QUESTA E' PROPRIO UNA NOTIZIA
 
 DI UNA BAMBINA
 
 CHE HA VERAMENTE 
 
"PELO NELLO STOMACO"
 
 
 
 
Da giorni non riusciva più a bere e a mangiare, tanto che si era dovuta recare in ospedale per capire cosa le stesse accadendo.
I dottori, preoccupati per una massa identificata con una radiografia, l'hanno operata, asportandole una "palla di pelo" dal peso di quasi due chili.

 

L'incredibile notizia, riportata dal Daily Mail, ha una sua semplice spiegazione: la ragazza, un'indiana di 19 anni, aveva il "vizio" di mangiarsi i capelli e i gessetti durante le ore di lezione a scuola.
Adesso la giovane sta bene, ma i medici sono stati categorici: dovrà cambiare "dieta"!
 
 

venerdì 5 ottobre 2012

SERVIZI SANITARI COLPEVOLI...


   
 
SE I CONTROLLI ESEGUITI A CERTE PERSONE CON PARTICOLARI DISTURBI O PROBLEMI MENTALI FOSSERO FATTI CON PIU' ATTENZIONE ED UNA CERTA RIGOROSITA', FORSE CERTE TRAGEDIE QUASI ANNUNCIATE SI POTREBBERO EVITARE...
 
E A QUESTE PERSONE, COMPLICI DI QUESTI FATTI ASSURDI, SPERO CHE ABBIANO ALMENO UN MINIMO DI SENSO DI COLPA...
 
 

SOFFOCA LA FIGLIA NEONATA CON LE PAGINE
DELLA BIBBIA E LA COSPARGE D'ALCOL
  

 
 
 
Giovedì 04 Ottobre 2012 
    
CAMBRIDGE - Soffoca la figlia di sei settimane con le pagine della Bibbia.
È una storia al limite dell'assurdo, odiosa ed inaccettabile, tra follia ed ossessione religiosa.
Fanatica cattolica, Julia Lovemore, 41enne britannica affetta da disturbo bipolare, ha ucciso la figlia neonata, di appena un mese e mezzo, infilandole nella bocca alcune pagine della Bibbia.
Poi, ha cosparso il corpicino della piccola Faith di alcool e ha iniziato a saltare sopra ad esso.

UNA TRAGEDIA EVITABILE. La terribile violenza ed irrazionalità di un gesto tanto assurdo, però, potevano essere evitate.
Poche ore prima che la piccola Faith venisse uccisa in modo tanto brutale, due operatori sanitari avevano fatto visita all'abitazione dei coniugi Lovemore, a Milton, nei pressi di Cambridge.
Lo spettacolo che si era svelato agli occhi dei sanitari era, già di per sé, agghiacciante: il marito della donna, il 39enne designer di videogame David, era in ginocchio, in preda ad una crisi psicotica, urlando disperato affinché sua moglie venisse liberata dal diavolo che si era impadronito di lei.
E nonostante i due operatori avessero udito la voce della moglie chiamare l'uomo dal piano inferiore dell'appartamento, non si sono soffermati per parlarle.
Tragicamente, solo un'ora più tardi, l'uomo portava in ospedale la neonata senza vita e il suo primo figlio, anch'egli in condizioni critiche, dopo essere stato cosparso di alcool.

SERVIZI SANITARI SOTTO ACCUSA. Fatali, gli errori e le leggerezze del Cambridgeshire and Peterborough NHS Trust: non ultimo il non aver considerato che nel 2006 la donna aveva già tentato di soffocare con un cuscino il suo primo nato, perché stava piangendo.
La famiglia, con evidenti e allarmanti indizi di follia, inoltre, era stata letteralmente lasciata a se stessa per ben tre mesi, a causa di una disfunzione nell'organizzazione del servizio di salute mentale.
E per finire, la Lovemore, solo cinque giorni prima dell'uccisione della bambina, chiedeva ai servizi sociali di interrompere le visite di controllo, una manifestazione evidente di un aggravamento dello stato psicologico.
E l'istituzione sanitaria è stata accusata anche di non controllare l'assunzione dei farmaci da parte della donna.
Del resto, un'inchiesta ha stabilito che i servizi sociali hanno impiegato troppo tempo prezioso per determinare se le posizioni di estremismo e fanatismo religioso della famiglia potessero essere un segno di malattia mentale, piuttosto che valutare il rischio, ben più allarmante, che quel fanatismo rappresentasse un pericolo per i bambini.
 
(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 3 ottobre 2012

NESSUN TATUAGGIO AI BAMBINI


 

PERCHE' CI SI TATUA?
FORSE PERCHE' SI SEGUE UNA MODA, ORMAI QUASI TUTTI I PERSONAGGI FAMOSI NE HANNO ALMENO UNO O FORSE PER RICORDARE QUALCHE COSA O UN EVENTO CHE HA SEGNALATO LA PROPRIA VITA...

COMUNQUE SIA ALMENO AI BAMBINI NON FATE LORO NESSUN TATUAGGIO E QUI CAPIRETE PERCHE'


 
 
Diffusi anche tra i bambini perché temporanei e ritenuti innocui, possono invece causare dermatiti: restano sulla pelle 2 settimane e contengono miscugli chimici

Attenzione ai tatuaggi `lampo´, ovvero i tatuaggi temporanei all’henne’, molto diffusi tra i teen agers e usati - visto che sbiadiscono un po’ alla volta con acqua e sapone - anche per i bambini, perché le mamme li ritengono innocui: possono invece provocare allergie e dermatiti.

L’avvertimento è arrivato dai pediatri,al VI Congresso nazionale di Genova. Nei bambini e negli adolescenti italiani, affermano i pediatri, «si è riscontrato un sensibile aumento di reazioni allergiche ai cosiddetti tatuaggi all’ henne’ (black-henne’), in realtà praticati con miscugli di sostanze chimiche, tra le quali la parafenilendiamina (PPD), con potenzialità fortemente allergizzanti».

Tanto più che questi prodotti «artigianali e non controllati - avvertono gli specialisti - restano a contatto della cute per almeno 2 settimane». Il problema è che sono prodotti che spesso applica un tatuatore improvvisato per la strada, o sulla spiaggia, e non è detto che il prodotto che usa sia perfetto. Anzi. Può contenere intrugli chimici non dichiarati e dannosi anche per la pelle delle mamme, e tantopiù per la pelle delicata dei bambini.

Infatti, al contrario dell’henne’ puro, che non determina reazioni allergiche, spiegano i pediatri, «la parafenilendiamina, colorante che aumenta la persistenza del tatuaggio, e gli altri pigmenti aggiunti, possono determinare reazioni allergiche». In generale, è il consiglio dei medici, «è importante invitare i genitori ad evitare per i loro figli l’uso di cosmetici inutili, soprattutto se profumati e senza chiare indicazioni sulla composizione e le modalità di preparazione».

Purtroppo infatti, sottolinea il presidente Fimp Giuseppe Mele, «non esiste una normativa specifica di controllo sui prodotti cosmetici: da ciò consegue che, per ridurre il rischio di sensibilizzazione, occorre sceglierli tra i prodotti privi di conservanti e profumi, in cui sia stata già testata la quantità presente di metalli pesanti, in particolare nichel, cromo e cobalto».

(Fonte:http://www.lastampa.it/2012/10/03/societa/mamme/attualita/allarme-sui-tatuaggi-all-henne-NfBuA44WZMfBvypAKldlJL/index.html) 

martedì 2 ottobre 2012

BAMBINO CON TROPPE DITA...




Chi Lin, un bambino Cinese di 6 anni, della provincia di Liaoning, è il primo bambino al mondo ad avere un totale di 31 dita, 16 ai piedi e 15 alle mani.
Il piccolo Chi Li supererebbe il precedente record appartenente ai due bambini indiani Pranamya Menaria e Devendra Harne, entrambi con 25 dita, 12 alle mani e 13 ai piedi.







Se provate a contare le dita del piccolo Chi vi accorgerete che apparentemente le sue dita sono 30, in realtà se guardate attentamente, nella sua mano destra è presente un dito appena accennato e mai sviluppatosi.
Come potete notare le dita dei piedi di Chi sono perfettamente sane, sia a livello estetico che a livello osseo. Nelle mani invece, sia a destra che a sinistra, Chi ha 3 dita fuse tra di loro, anche se ogni dito ha una sua struttura ossea completa.
Fortunatamente per lui e sfortunatamente per i giudici del Guinness dei Primati, Chi Li verrà sottoposto in questi giorni ad un intervento chirurgico che ridurrà sensibilmente il numero delle sue dita e lo aiuterà a tornare un bambino come tutti gli altri.


La sua condizione viene chiamata Polidattilia o Iperdattilia, malformazione genetica che può presentarsi sotto diverse forme e intensità. Per fortuna tale disagio non influenza in modo grave la vita di chi ne è affetto. Esistono personaggi famosi o sportivi nel mondo affetti da tale malattia. Quello di Chi Li però è sicuramente uno dei più gravi casi mai visti.
Per questo gli auguriamo una vita felice e serena, sperando che l’operazione vada a buon fine.

(Fonte: http://www.absurdityisnothing.net/2010/03/chi-lin-il-bambino-con-31-dita-record-del-mondo/)

lunedì 1 ottobre 2012

BAMBINA DI UN ANNO CON IL PANCIONE...


Questa notizia non è giunta in Italia se non attraverso la rete ed io ve la ripropongo.





La vicenda, che ha shockato la Cina e il mondo intero, riguarda una bambina cinese considerata la prima bambina al mondo a rimanere incinta ad un anno (anche se ci fu un caso simile in India alcuni anni fa).
Secondo quanto riportato dai giornali, la piccola Kang Mengru, 1 anno, ha lasciato sconvolti sia i genitori che i medici Cinesi, quando il suo stomaco ha iniziato ad allargarsi e i dottori si sono accorti che la piccola stava crescendo al suo interno un feto.





Si è scoperto più tardi che il feto all’interno dello stomaco apparteneva alla gemella siamese della piccola Kang. Il suo embrione durante la gravidanza non è riuscito a separarsi da quello della sorella ed è rimasto nello stomaco di Kang per poi crescere dopo la sua nascita.
Dopo essere stata ricoverata, Kang è stata immediatamente operata ed il feto le è stato rimosso. Per fortuna, nonostante qualche paura per il cuore, l’operazione è andata a buon fine e ora la piccola potrà crescere e avere una vita come quella di tutti gli altri bambini del mondo
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