mercoledì 21 dicembre 2016

BAMBIN GESU'




ASCIUGA, BAMBINO GESU',
LE LACRIME DEI FANCIULLI
ACCAREZZA IL MALATO E L'ANZIANO
SPINGI GLI UOMINI A DEPORRE LE ARMI
E A STRINGERSI IN UN UNIVERSALE
ABBRACCIO DI PACE
INVITA I POPOLI, MISERICORDIOSO GESU'
AD ABBATTERE I MURI CREATI
DALLA MISERIA E DALLA DISOCCUPAZIONE
DALL'IGNORANZA E DALL'INDIFFERENZA
DALLA DISCRIMINAZIONE E DALLA'INTOLLERANZA.
 
SEI TU, DIVINO BAMBINO DI BETLEMME
CHE CI SALVI LIBERANDOCI DAL PECCATO.
SEI TU IL VERO E UNICO SALVATORE
CHE L'UMANITA' SPESSO CERCA A TENTONI
DIO DELLA PACE, DONO DI PACE
ALL'INTERA UMANITA'
VIENI A VIVERE NEL CUORE DI OGNI UOMO
E DI OGNI FAMIGLIA
SII TU LA NOSTRA PACE E LA NOSTRA GIOIA !
 
AMEN

(Papa Giovanni Paolo II)

lunedì 21 novembre 2016

L'ORCHESTRA RICICLATA


IN PARAGUAY SI CREANO STRUMENTI MUSICALI DAI RIFIUTI, UN BELL'ESEMPIO VISTO CHE ORMAI SIAMO SEMPRE CIRCONDATI DA ENORME SPAZZATURA...
 
 
Il mondo ci invia spazzatura, noi rispondiamo con la musica”: è questo il motto degli abitanti di Cautera, piccolo villaggio del Paraguay, dove la musica nasce tra i rifiuti. Cautera è una delle realtà più degradate e povere del Paraguay, vero e proprio ricettacolo di rifiuti, raccolti in un’enorme discarica, che domina la vita di questa piccola comunità di appena 2.500 famiglie. Lo smercio dei rifiuti nel mercato del riciclaggio è, per i suoi abitanti, la principale fonte di sostentamento: qui mezzo chilo di plastica vale 10 centesimi e la stessa quantità di carbone ne vale 5. Eppure, proprio in questo luogo dimenticato dal mondo, in mezzo a tonnellate di spazzatura, nasce un’idea visionaria e rivoluzionaria: dare nuova vita ai rifiuti, trasformandoli in strumenti musicali.
Grazie a Fabio Chávez, tecnico ambientale e musicista, nasce la “Recycled Orchestra”, il primo gruppo musicale al mondo in cui giovani musicisti suonano strumenti fatti di lattine d’olio, manici di scopa, tubi di scarico, tappi di bottiglia, forchette e svariati altri materiali raccolti tra i rifiuti. La storia di Cautera è ancor più sorprendente se si pensa che, in questo villaggio, un violino vale più di una casa.
Chávez ha conosciuto questi ragazzi e le loro famiglie oltre 5 anni fa, mentre lavorava a un progetto di riciclaggio dei rifiuti nella discarica di Cateura. Un giorno ha deciso di aiutare i bambini dando loro lezioni di musica: “All’inizio è stato molto difficile perché non avevamo un luogo  per provare e abbiamo dovuto insegnare nello stesso posto dove i genitori lavoravano, fra i rifiuti. I bambini non sapevano nulla di musica ed era molto difficile contattare i genitori perché molti di loro non vivono con i propri figli. Alla fine, i genitori hanno cominciato a vedere che la musica teneva i loro figli fuori dai guai”. Presto, le richieste di lezioni sono aumentate e il sogno di formare un’orchestra a Cautera ha preso forma; Chávez, quindi, si è dovuto ingegnare per procurare gli strumenti musicali necessari alla realizzazione del progetto. La soluzione al problema è venuta da Nicolas “Cola” un raccoglitore di rifiuti in grado di dare nuova vita ai rottami.
Grazie al popolo del web, oggi i giovani musicisti dell’Orchestra di Cautera sono richiesti in tutto il mondo: il bellissimo video che sta spopolando nei social network è il mezzo per raccogliere i fondi necessari per realizzare un documentario sulla “Recycled Orchestra” e far sì che questi giovani musicisti possano portare nel mondo uno straordinario messaggio di speranza, di tenacia e di riscatto.

(Fonte: www.buonenotizie.it)

giovedì 13 ottobre 2016

STOP BOMBARDAMENTI...


 
MI DUOLE IL CUORE VEDERE IMMAGINI DI BAMBINI CHE SONO COSTRETTI A PIANGERE PER COLPA DI QUESTE MALEDETTISSIME GUERRE, COSI' DA ALIMENTARE SEMPRE PIU' ODIO E VIOLENZA TRA I POPOLI.
 
 
MI PIACEREBBE VEDERE QUESTI VISI UNA VOLTA PER TUTTI SERENI E SORRIDENTI E CHE LE PERSONE CHE VANNO IN TERRA D'ALTRI, NON ANDASSERO CON LE BOMBE, MA BENSI' CON AMORE E ABBRACCI. 
 
 

mercoledì 12 ottobre 2016

I VERI PARROCI...



SE DA UNA PARTE CI SONO PARROCI SPORCHI E PEDOFILI, BISOGNA ANCHE SAPERE CHE CI SONO ALTRETTANTI PARROCI CHE, COME DOVREBBE ESSERE, FANNO DEL GRAN BENE...
 
 
 
 
Un atto di generosità inaspettata, quello di un parroco bergamasco che ha dato 50 euro “a titolo personale” ai bambini della locale scuola materna, per aiutare le famiglie a pagare la retta dell’asilo. Un cifra che per alcuni può sembrare modica, ma che per altri può fare davvero la differenza.
Per i genitori di un asilo di Bergamo, l’anno scolastico dei loro piccoli è iniziato con una bellissima sorpresa: hanno ricevuto dalla locale scuola materna una lettera che li informava che il pagamento della retta scolastica era stato ridotto di 50 euro.
Il parroco, che per anni ha fatto il direttore di istituto locale, è stato trasferitosi ad un’altra parrocchia, ma prima di lasciare l’incarico ha deciso di aiutare in modo concreto i bimbi che hanno iniziato la scuola quest’anno. Ha versato di tasca propria 50 euro per ognuno di loro, chiedendo all’istituto di scalarli direttamente dalla retta annuale.
Ma il suo gesto, seppur piccolo, è stato apprezzato dai genitori tanto che una mamma ha deciso di scrivere una lettera ad un giornale locale per segnalare il gesto di generosità del parroco e ringraziarlo pubblicamente a nome di tutti i genitori.
Questa mamma, che si chiama Maddalena, racconta come sulla lettera che accompagnava la prima retta dell’asilo della figlia, era riportata “una discreta nota a margine, messa unicamente per spiegare alle famiglie la variazione della quota riportata: “il parroco e presidente, che ha lasciato l’incarico perché nominato in altra parrocchia, a titolo personale, ha versato alla scuola una quota di 50 euro per ogni bambinoper ammortizzare la retta di tutto il prossimo anno scolastico”.
Per Maddalena è stata “una singolare, inaspettata, buona notizia. Una di quelle piccole, minuscole notizie che non trovano quasi mai spazio tra le pagine della cronaca italiana, nemmeno a sgomitare, ma che da sole, un pezzetto per volta, per la loro assoluta, incondizionata, gratuita concretezza sono quelle che potrebbero anche rimettere in piedi un Paese”.
E continua: “questi piccoli gesti, non certo simbolici, sono tanto silenziosi quanto efficaci e andrebbero raccontati, tutti, sempre, anche se sono più difficili da scovare. Se sapessi di trovarli nelle mie rassegne mattutine, anche solo in una piccola rubrica dedicata, avrei pure un buon motivo in più per continuare a rimboccarmi le maniche e per andare a comprare i giornali. E tanti come me, ne sono sicura”.
 
(Fonte: www.buonenotizie.it)

lunedì 3 ottobre 2016

UNA PARTE DI SE' PER AMORE DEL FIGLIO


OGNI GENITORE, PER AMORE DEL PROPRIO FIGLIO, FAREBBE QUALUNQUE COSA
PUR DI NON VEDERLO SOFFRIRE..
 


Niente più dialisi, da oggi la vita di un 17enne cambierà. E in meglio, grazie ad una persona per lui davvero speciale. Questo giovane di Padova non ha avuto vita semplice: alla sua età ha già subito ben due trapianti di rene. Il primo due anni fa, necessario a causa di un’insufficienza renale cronica sviluppata fin dalla nascita.Ma purtroppo non è andata bene: c’è stato un rigetto e si temeva che anche un nuovo rene, da un donatore sconosciuto, avrebbe causato complicazioni.
La dialisi sembrava l’unica strada percorribile finché le cose non fossero cambiate. Ma qualcuno, non l’ha permesso. La madre del giovane ha deciso che la dialisi non era da fare ed, essendo necessario un donatore vivente, ha deciso di dare una parte di sé al suo bambino, donando lui un rene sano.  I medici del Centro di Nefrologia Pediatrica, Dialisi e Trapianto dell’Azienda Ospedaliera di Padova, hanno fatto l’intervento ai primi di ottobre e il trapianto è stato un successo. Entrambi stanno bene e il decorso post operatorio procede al meglio.

(Fonte: www.buonenotizie.it)

lunedì 19 settembre 2016

KIDS COMPANY


UNA GRANDE DONNA DI CUI MOLTI DI NOI DOVREBBERO PRENDERE D'ESEMPIO...
 
 

Camila Batmanghelidjh, ex rifugiata iraniana nel Regno Unito, è psicoterapeuta e fondatrice di “Kids Company”, associazione che accoglie e aiuta bambini e ragazzi (anche membri di gang giovanili) che si trovano in situazioni di grave disagio, offrendo loro assistenza emotiva, scolastica e pratica (cibo, vestiti, case protette). Il lavoro di “Kids Company” è riconosciuto ed apprezzato nel Regno Unito per i notevoli risultati conseguiti: nel 91% dei casi si registra il completamento degli studi, nel 90% l’abbandono dell’attività criminale e nel 69% il conseguimento di un lavoro a tempo pieno.
Nata in Iran in una famiglia benestante, da madre belga e padre iraniano, Camila ha avuto una prima infanzia molto felice. I genitori mandarono Camila e la sorella in due collegi inglesi a studiare, ma nel 1979, a causa della rivoluzione, la loro vita cambiò totalmente: i beni della famiglia vennero confiscati e la casa incendiata, il padre di Camila, sostenitore dello Scià di Persia, venne imprigionato e ogni giorno rischiava di essere giustiziato. “Ho avuto un’infanzia davvero privilegiata, ma tutta la mia vita è stata spazzata via. E’ stato tremendo. La mia vita è stata stravolta e mi sono ritrovata, in un attimo, senza casa, senza status e senza denaro, come la maggior parte dei ragazzi che bussa alla mia porta”, ha raccontato Camila alla stampa inglese. Gli insegnanti di Camila la aiutarono a chiedere asilo politico e lo status di rifugiata. Il preside riuscì a garantire il pagamento della retta scolastica, ma Camila dovette trovare un lavoro part-time come baby sitter per pagarsi le spese correnti. La sorella non resse alla pressione psicologica e si suicidò in collegio. Per fortuna i genitori di Camila furono risparmiati, poterono lasciare l’Iran e raggiungerla in Inghilterra, ma nessuno di loro ha più potuto tornare a casa.
Camila, che ha sempre voluto lavorare con i bambini, riuscì a completare gli studi e diventare psicoterapeuta infantile. I piccoli pazienti che le venivano indirizzati dai servizi sociali inglesi, però, tendevano a saltare gli appuntamenti perché dovevano essere accompagnati da un adulto, ma le loro famiglie non erano affidabili. “Così ho deciso di attivare, in una scuola elementare, un servizio di psicoterapia a cui i bambini potessero fare riferimento da subito”, ha detto. “Ma il mio sogno era creare una struttura alla quale i piccoli potessero chiedere aiuto direttamente. Realizzare qualcosa che potesse soddisfare le loro esigenze e i loro bisogno in tempo reale e senza intermediazioni”.
Nel 1996, pur avendo pochissimi soldi, decise di rischiare e fondò la Kids Company. Aprì il primo centro a Londra, arredato e concepito per aiutare i minori di 11 anni, i più piccoli e vulnerabili: un mondo di fantasia a metà strada tra “Alice nel paese delle meraviglie” e “Le mille e una notte” con pareti, tavoli e sedie coloratissime. Ma i primi a bussare alla porta furono alcuni teenager membri di gang londinesi piuttosto violente: “Aprivo le porte tutti i pomeriggi alle tre ed ero terrorizzata, ma – per alleviare la tensione – li facevo accomodare e chiedevo loro di non sputare per terra”. La cosa ha funzionato: Camila è riuscita a conquistare la loro fiducia, tanto che, ancora oggi, il 97% degli adolescenti entra in contatto con lei non attraverso i servizi sociali, ma col passaparola.
Il successo di Camila coi minori risiede in un mix unico – basato sulla sua lunga esperienza – di psicoterapia, assistenza immediata (pasti caldi, abbigliamento adeguato, abitazioni protette e sicure, istruzione), costante supporto emotivo e stimolazione di fantasia e creatività. Dal 1996 ad oggi la Kids Company ha accolto e aiutato circa 36.000 bambini e ragazzi vittime di abuso e di abbandono. In questo momento ne assiste 18.000 e il suo staff conta circa 600 professionisti e 11.000 volontari suddivisi fra i centri di Londra e di Bristol
“Ciò che facciamo”, ha spiegato, “ è semplice: quando i bambini arrivano lo staff lascia che facciano le attività che preferiscono. Non apre o chiude file su di loro, ma cerca di conoscerli. Lo staff fornisce loro tre pasti caldi al giorno e, in caso di necessità, ci sono sempre un medico, uno psicoterapeuta, un dentista, un ottico, artisti e allenatori sportivi. Certo, ci sono anche bambini molto problematici che, all’inizio, perdono facilmente il controllo e possono causare danni. Ma io non mi lascio intimorire e cerco di stemperare la tensione. Mi avvicino a loro, prendo il viso tra le mani e dico: ma davvero pensi di farmi paura? Davvero vuoi che pensi che sei “cattivo”? Io non ho paura di te: per me sei non sei cattivo, ma stai solo soffrendo”. Ci vogliono almeno due anni di terapia e di “amore incondizionato” per conquistare la fiducia di un bambino disagiato, ma dal quel momento ha inizio la loro straordinaria trasformazione: “Abbiamo visto bambini senza fissa dimora studiare e laurearsi in medicina. Ragazzi che dormivano tra i bidoni della spazzatura e facevano parte di una gang, studiare giurisprudenza”.
L’obiettivo principale di Camila – che nel 2006 ha vinto il premio “Donna dell’anno” e nel 2013 è stata nominata fra le 100 donne più autorevoli del Regno Unito – è impedire ai bambini abusati e maltrattati di diventare, a loro volta, genitori violenti: “E’ un cerchio. Nessuno diventa violento senza motivo. Si tratta di dare a questi ragazzi strumenti concreti e adeguati a risolvere il problema, in modo che nella loro vita non ci sia mai più spazio per la violenza”. E ha concluso: “Tutto ciò che voglio è lavorare con i bambini. Molti mi chiedono qual’è il mio “segreto”. Forse è questo: non ho mai dimenticato come ci si sente quando si è bambini. Così riesco a vedere il mondo dal loro punto di vista e a capire di cosa hanno davvero bisogno”.

(Fonte: www.buonenotizie.it)

domenica 11 settembre 2016

IL MEGLIO DI TE...


TUTTO QUELLE CHE SI FA,
BISOGNA FARLO CON IL CUORE,
SENZA ASPETTARSI NULLA DAGLI ALTRI
 


IL BENE CHE FAI
POTRA' ESSERE DIMENTICATO:
NON IMPORTA, FA' IL BENE
 
QUELLO CHE HAI COSTRUITO
SARA' DISTRUTTO:
NON IMPORTA, COSTRUISCI
 
LA GENTE CHE HAI AIUTATO
FORSE NON TI DIRA' "GRAZIE":
NON IMPORTA AIUTALA.
 
DAI AL MONDO
IL MEGLIO DI TE
E TI TIRANO LE PIETRE:
NON IMPORTA,
DA' IL MEGLIO DI TE.

(Madre Teresa di Calcutta)

martedì 6 settembre 2016

AMORE MATERNO MORTALE


NON RIESCO PROPRIO A CAPACITARMI COME
UNA DONNA, DOPO 9 MESI DI ATTESA, ANSIE, PREOCCUPAZIONI, SPERANZA E AMORE RIESCA A FAR TUTTO CIO' A COLORO CHE SONO LA PROPRIA VITA

 
 
E' accusata di aver accoltellato a morte i suoi due figli, di quattro anni e otto mesi,  la giovane madre di 21 anni, Raven Veloz, arrestata in Oklahoma. Il più piccolo Ezechiele è morto, mentre la bambina, Sophia, è ricoverata in gravi condizioni. Il dramma si è consumato lunedì mattina
La giovane mamma ha colpito anche il compagno Sergio Garcia, ferito in modo meno grave, mentre Sophia è stata pugnalato più di 15 volte. "Mio fratello si sta riprendendo, ma il mio nipotino non c'è più", ha detto il cognato Victor Garcia. Raven ha anche cercato di pugnalare se stessa per far ricadere la colpa su Sergio. I due non erano sposati e stavano per essere sfrattati dall'appartamento in cui vivevano per problemi economici. Sulla Veloz pendono il reato di omicidio di primo grado e altri due capi di imputazione per aggressione con un'arma letale.
Secondo quanto emerge dalla pagina di Facebook, la donna aveva un'altra figlia di due anni morta nel gennaio scorso. Per questo era subentrata la depressione.
"Forse non riusciva a superare il dolore della perdita di sua figlia", hanno detto alcuni testimoni.
I parenti hanno creato una pagina di raccolta fondi per aiutare la famiglia a sostenere le spese dei funerali.
 
 
(Fonte: Leggo.it)

sabato 13 agosto 2016

BUONE VACANZE





E' GIUNTO IL MOMENTO DI FERMARSI UN POCHINO PER RICARICARSI NUOVAMENTE
DOPO LE VACANZE ESTIVE. 
MI ASPETTANO GIORNI PIENI DI GIOIA IN QUANTO RIESCO FINALMENTE A GODERMI LA MIA FAMIGLIA, CHE DURANTE TUTTO L'ANNO SI HA SEMPRE POCO TEMPO DA DEDICARE E LA SI TRASCURA


BUONE VACANZE A TUTTI VOI E RICORDIAMOCI ANCHE DI CHI, AL POSTO DI PENSARE ALLE VACANZE, E' COSTRETTA A FUGGIRE DELLE DISGRAZIE ALTRI

martedì 2 agosto 2016

L'AMORE NON SI CANCELLA...




Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia: 
“Mamma ti amo!”; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo…
Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. 
Fra sé e sé pensava: “Questi bambini, sono così stupidi ed emeri.” 
Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese: “Ma che senso ha che tu scriva “Mamma ti amo!” sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene.” 
Il bambino si alzò, e guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata disse al vecchio: “Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. 
Eppure torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre.” 
Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: “Nora. Ti amo!”; era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire

(Fonte Web)

martedì 19 luglio 2016

PRENDIMI PER MANO...

CHE I NOSTRI FIGLI POSSANO VERAMENTE VIVERE IN UN MONDO MIGLIORE...
ALMENO IO ME LO AUGURO.
Prendimi per mano,
dimmi che cambiera'
che il treno si e' fermato ma ripartira'
fammi giocare ancora sopra i campi se ce n'e'.
dimmi che mi terrai con te.
fammi vedere il mare prima che cambi il suo colore
dimmi che posso vederti pescare.
prendimi per mano,
dimmi che cambiera'
che si potra' dormire col cuore in pace
dimmi che potro'giocare ancora
che posso continuare
a mettere briciole sul balcone
e faro' come mi hai insegnato:
avro' fiducia in quelli che verranno
e chi ha distrutto e chi ha rubato
sara' lontano, sara' disarmato
quando saro' grande
lo so che cambiera'
avro' un lavoro che mi piacera'
ed una casa che e' sempre rivolta verso il sole
luce che mi fa bene al cuore
e sara' piu' bello anche il mio futuro amore
e faro' come mi hai insegnato
combatti sempre chi ti porta via
la pace, l'aria e la speranza
vedrai il futuro sara' migliore
(Testo: Fabio Concato)

martedì 12 luglio 2016

TROPPA STITICHEZZA...


POSSO CAPIRE TUTTO, MA RITENGO CHE CI POSSANO ESSERE DEI RIMEDI NATURALI ADATTI AI BAMBINI, CHE UNA VOLTA ASSUNTI, SI HA L'ESIGENZA DI CORRERE SUBITO IN BAGNO.



LONDRA - La sua fobia è così forte che Jake Clark, cinque anni di Warrington (Regno Unito), non riesce ad andare in bagno e ad espellere i suoi bisogni. Il bambino ha sempre avuto paura di questo fenomeno naturale, ma non aveva mai frenato il suo intestino per un periodo così lungo. Dopo quattro mesi era arrivato al punto da vomitare le feci, così è stato ricoverato in ospedale ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Ci sono volute due ore e mezzo sotto i ferri per liberare l'intestino. Una volta che ha recuperato le forze è tornato a casa. Come misura d'emergenza i medici lo hanno dotato di un sacchetto per la colostomia, un dispositivo tra colon e parete addominale che permette al contenuto fecale di fuoriuscire attraverso una via alternativa a quella naturale. La mamma 23enne, Carrie Brocklebank,  ha sempre cercato di incoraggiarlo, ma ha dovuto fare i conti con la sua fobia e farlo ricoverare per ben tre volte: "Ha questo problema da quando aveva 18 mesi, noi non sappiamo cosa sia successo, ma tutto ad un tratto si rifiutava di andare in bagno". Un piccolo trauma dovuto al dolore causato da un episodio di stitichezza potrebbe averlo impressionato perché, come racconta la mamma al Mirror, ogni volta che aveva bisogno di andare alla toilette si metteva a urlare e a piangere e non si faceva avvicinare. 

(Fonte: Leggo.it)

martedì 5 luglio 2016

DEGRADO...


OGNI ANGOLO DELLE NOSTRE BELLE CITTA' VIENE SEMPRE PIU' SPESSO PEGGIORATO E VERGOGNOSAMENTE TRASFORMATO IN STATO 
DI MISERO ABBANDONO




San Marco tempio dei rifiuti, con l'ingresso della Basilica ridotto ad una pattumiera. L'appello di sabato contro l'invasione turistica trova riscontro nelle foto scattate la stessa notte dal gruppo "W San Marco" che descrive una situazione di degrado all'ingresso della Basilica di San Marco e delle sue colonne. Già nei giorni scorsi i veneziani avevano immortalato cestini strapieni nella piazza più bella del mondo e i totem con le indicazioni turistiche trasformati in piccole discariche. Sabato notte è toccato alla Basilica: il luogo sacro è stato accerchiato da bottigliette, bicchieri in cartone e lattine; "scoasse" anche tra le colonne del tempio nonostante il cancelletto in ferro che le protegge. La denuncia contro il turismo becero che offende e rovina l'immagine della Serenissima trova sponda anche nei commercianti della piazza...

(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 29 giugno 2016

CHIEDI...


FINCHE' ABBIAMO LA POSSIBILITA'
 NON SMETTIAMO MAI DI CHIEDERE...
 
 
 
Chiedi
di nascere tu chiedi
un’istruzione chiedi
lavoro e dignità
Chiedi
di avere degli eredi
un dio nel quale credi
rispettabilità…
una certa autonomia
una vita solo tua
che nessuno ti stravolgerà
la meritocrazia
giustizia ed onestà
un mondo che funzionerà
Chiedi
regole e strumenti
dieci comandamenti
ma i sindacati no!
 
Chiedi
esempi consistenti
politici e parenti
distanti più di un po’
chiedi pure garanzie
metti in salvo le tue idee
dalle brutte compagnie se
puoi…
fatti rispettare tu
tieni spenta la tv
che gli alieni vengono da là
E’ una lotta eppure esisti
quanti sacrifici fai
ti linciano se non acquisti
e se tu non li voterai
sicuro che puoi sopportare?
piegare la ragion e poi
abituarti pure al dolore…bisognerà reagire!
Chiedi
nessuno che ti sente
insistente chiedi
ma non ti servirà
Sfratti
senza meta tutti
solo coi ricatti
ci terranno qua
Traghettati su e giù
sono secoli ormai
questo esodo non finirà
non mi chiedere perchè
questo mondo va così
l’uomo può salvarsi e non lo fa
è una lotta eppure esisti
quanti sacrifici fai
i patti non erano questi?
uguaglianza e fraternità
chiedi a te stesso di cambiare
appellati alla volontà
lascia lavorare il tuo cuore
chiedi che sia amore!
 
(Renato Zero)

giovedì 23 giugno 2016

FARE LA MAMMA...



"Fare la mamma è una roba difficile, per stomaci forti.
Quando sei incinta, non sei più padrona del tuo corpo: dentro di te tuo figlio pretende attenzioni, riposo, cibi sani, risate, serenità… e tu non sei tu, tu sei il tuo pancione, tu sei una pancia che cammina e che attrae gli sguardi di tutti, e le mani di tutti, e le considerazioni (stupide) di tutti: lo sai che se la pancia è bassa è un maschio? lo sai che se mangi le cipolle il bambino piange? lo sai che non dovresti guidare la macchina?
Poi il bambino nasce e tu non sei nemmeno più la pancia che lo conteneva: adesso sei l’attrice non protagonista, quella che nemmeno appare sulle locandine, quella di cui nessuno ricorda il nome. E così, anche se hai ancora il sedere grande come una portaerei, entri in una stanza e diventi improvvisamente invisibile: nemmeno tua madre si ricorda di te, e finisci a far da tappezzeria in casa tua, mentre amici e parenti ti strappano il neonato dalle braccia e se lo rimpallano come un pallone da rugby.
Per fortuna c’è sempre qualcuno che sa fare la mamma meglio di te: ma lo sai che lo vesti troppo o troppo poco? Ma lo sai che il tuo latte non è buono? Ma lo sai che quando il bambino è stitico devi usare il gambo del prezzemolo?
Ma una mamma lo sa. Una mamma sa tutto.
Una mamma sa che il legame tra lei e il suo bambino è intenso e profondo e atavico. E’ un legame che nasce da un odore, dal contatto di pelle, da un suono.
Un legame che nasce dai tessuti, dai pori, dalle cellule… un legame desossiribonucleico.
Perchè una mamma è mamma tante volte: quando appaiono le due lineette rosa sul test di gravidanza, quando partorisce, quando allatta, quando cambia un pannolino, quando prepara il primo brodino, quando insegna a suo figlio a ridere, a camminare, a parlare, a correre… ad essere una persona.
Una mamma rinasce durante ogni tappa di crescita del proprio bambino.
E quando il neonato è diventato un bimbo grande, una mamma rinasce di nuovo, perchè sa che suo figlio non le appartiene, e che adesso appartiene al mondo a cui lei lo ha consegnato".
(Fonte: web)

lunedì 20 giugno 2016

MONDO POLITICO (POLITICAL WORLD)

 
NON AMO ASSOLUTAMENTE QUESTO NOSTRO MONDO POLITICO IMPOSTATO SULLA DISONESTA', DISEGUAGLIANZA E NESSUNA UMANITA'
 
 
 
Viviamo in un mondo politico
l'amore non ha che fare
gli uomini assassinano gli uomini
è questo il tempo, il crimine anonimo
 
Viviamo in un mondo politico
gli angeli cantano in coro
senti come suonano l'Ave Maria
le nuvole toccano il suolo
 
Viviamo in un mondo politico
la sagezza sta fuori dal tempio
si disfa sul marciapiede
non è d'aiuto, non è d'esempio
 
Viviamo in un mondo politico
la pietà scaraventata a mare
la vita è un riflesso
la morte una maschera
ogni banca una cattedrale
 
Viviamo in un mondo politico
il coraggio è passato di moda
nessuno vuole figli
il domani è paura
la casa rimane vuota
 
Viviamo in un mondo politico
l'unico a portata di mano
è bene ordinanto
non ha responsabili
tocca crederci, noi ci crediamo
 
Viviamo in un mondo politico
nelle città dove ci tocca stare
sopraffatti dalla paura
ma ci sei nato non te ne puoi andare
 
Viviamo in un mondo politico
analizzati da mattina a sera
siamo la corda che basta per impiccarci
nel cortile della galera
 
Viviamo in un mondo politico
appena svegli ci trasciniamo
cerchiamo l'uscita più comoda
poi restiamo dove stiamo
 
Viviamo in un mondo politico
ben venuta non è la pace
che se ne vada a bruciarsi viva
nell'esplosione di una fornace
 
Viviamo in un mondo politico
tutto appartinere a qualcuno
tra tentazione e giudizio
gli uomini gridano ma non risponde nessuno
 
(Traduzione del testo di Bob Dylan)

giovedì 16 giugno 2016

W L'AMORE


SE LA SPECIE UMANA PENSASSE DI PIU' AD AMARE, FORSE NE GUADAGNEREMMO TUTTI UN PO' DI PIU'...
 
 
 
Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come fa bene l'amore non c'è niente che fa bene così

Può fare tanto rumore quando colpisce l'amore
si sente un fuoco dentro,
dentro dentro e non capisci cos'è
Ti vedo alla partenza sei l'amica di un'amica mia
e mi dici che anche tu, hai voglia di mare addosso
Sai non lo ricordo più, il mare, non me lo ricordo più

Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come fa bene l'amore non c'è niente che fa bene così

Specchietto galeotto mi serve solo per spiarti
occhi chiusi, abbandonata al dolce vento d'estate
che bacia i tuoi capelli, che scalda le tue gambe…
le tue gambe sono un viaggio,
sono un viaggio in mare aperto
non conoscono confini, orizzonti inesplorati
i tuoi seni sono un miraggio,
sono come l'acqua nel deserto
e c'è dentro gli occhi tuoi la stessa voglia che è negli occhi miei

Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come fa bene l'amore non c'è niente che fa bene così

E il mondo cambia colore quando colpisce l'amore
e non c'è niente al mondo,
niente al mondo che fa stare così

Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come l'amore non c'è niente,
come l'amore non c'è niente
perché l'amore basta all'amore e va bene così

E' un mare di ricordi, onde di panna montata
la tua bocca che disseta, la tua pelle un po' salata
il tuo sguardo che mi abbaglia,
come una sirena da uno scoglio
e c'è dentro gli occhi tuoi la stessa voglia che è negli occhi miei

Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come fa bene l'amore non c'è niente che fa bene così

Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come l'amore non c'è niente,
come l'amore non c'è niente
perché l'amore basta all'amore e va bene così

Come fa bene l'amore, come fa bene l'amore
come fa bene l'amore non c'è niente che fa bene così
 
 
(Fonte: Testo Gianni Morandi) 

lunedì 13 giugno 2016

E' UNA MACCHINA



IN QUESTA EPOCA, SENZA CHE CE NE ACCORGIAMO, SIAMO CIRCONDATI TECNOLOGICAMENTE DA MOLTE MACCHINE, OGNUNA HA IL PROPRIO USO



 
È una macchina che ti sta vicino
è una macchina che tu tieni a freno
è una macchina che ti può aiutare
è una macchina che tu puoi disprezzare
è una macchina solo a tempo perso
è uno sfizio senza lei fa lo stesso
è una macchina a portata di mano
è una macchina che ti porta lontano

È una macchina da accarezzare
è una macchina da strapazzare
è una macchina da scassare
è una macchina che non sa odiare
è una macchina che ti sorprende
ti giustifica, ti difende
dagli assalti dei marziani
dalle trappole degli umani
è una macchina anche se non lo vuoi
è una macchina anche se non lo sai
è una macchina appena inventata
e che forse può salvarti la vita

È una macchina per ogni cosa, è una macchina per ogni scusa,
è una macchina miracolosa, e ti legge il pensiero,
è l’oggetto del desiderio

È una macchina che non vuoi capire
è una macchina che non sai controllare
è una macchina che se non sai come si fa
è una macchina che ti distruggerà
è una macchina e tante altre ancora
è una macchina della malora
è blindata, anche il Papa l’ha usata
è una macchina immacolata

E vuoi vedere che adesso non si può più scherzare
e vuoi vedere che adesso non si può più pregare
ma lo sai che non c’è niente di più divino
da disegnare e costruire una macchina che ti cambia il destino

È una macchina per ogni cosa, è una macchina per ogni scusa,
è una macchina miracolosa, e ti legge il pensiero,
è l’oggetto del desiderio

È una macchina che ti basta un dito, premi un tasto e ti lava il vestito
ha un computer incorporato, 26 tipi di bucato
è una macchina per minacciare, per difendersi per spiare
per incidere la prossima canzone, per filmare la prossima rivoluzione
è una macchina che ci fa sognare
è una macchina che ci fa volare
è una macchina non la ferma nessuno
è una macchina per il futuro

mercoledì 8 giugno 2016

CONTINUE TRAGEDIE...


NON VI E' GIORNO CHE NON SENTIAMO CONTINUE NOTIZIE DI FATTI DI SANGUE E SEMPRE DI PIU'
MI CHIEDO "COSA STA' SUCCEDENDO ALLE NOSTRE MENTI E PERCHE' SONO IN CONTINUO AUMENTO?"
 IN QUESTO MONDO STRANO, VIOLENTO E MALATO TANTE RISPOSTE MI ASSILLANO, FORSE TUTTO QUESTO ACCADE PER COLPA DI TANTE ASSENZE...
 
 

Un uomo di 50 anni, Luigi Alfarano, medico dell’Ant (Associazione tumori), ha ucciso prima sua moglie Federica De Luca, 30 anni, e poi il figlio di 4 per poi suicidarsi, a Taranto. La tragedia martedì sera. Il corpo della donna è stato trovato in un appartamento di via Montefusco. Poi gli agenti della Polizia hanno trovato in un’altra abitazione, sulla statale 106, in località Chiatona, i cadaveri del marito e del bimbo. I corpi presenterebbero ferite compatibili con colpi di arma da fuoco. In corso accertamenti che dai primi elementi raccolti sembra un duplice omicidio-suicidio.  
 
La coppia, a quanto pare, era in fase di separazione. I coniugi non si erano presentati all’udienza in programma questa mattina. In serata i vigili del fuoco sono intervenuti in via Galera Montefusco per aprire, su richiesta della polizia, la porta d’ingresso dell’appartamento in cui viveva la coppia, al terzo piano. Entrati in casa, hanno trovato il cadavere della donna, Federica De Luca, uccisa a colpi di pistola. La polizia ha avviato subito le indagini per trovare il marito e il figlio di 4 anni. 
 
Dopo avere ucciso la donna, l’uomo con il bambino ha raggiunto una casa di campagna tra Pino di Lenne e Chiatona, in territorio di Palagiano, e avrebbe ammazzato il figlio per poi togliersi la vita con la stessa arma. Nell’abitazione di Taranto e in quella di campagna polizia e carabinieri stanno eseguendo i rilievi insieme alla polizia scientifica e ai medici legali.

(Fonte: www.lastampa.it)

martedì 7 giugno 2016

MI FATE SCHIFO...


QUESTI PERSONAGGI MI FANNO VENIRE IL VOLTASTOMACO E NON POSSONO ESSERE DEFINITI UOMINI... 

"Vieni in bagno ti do un regalo", 16enne
violentata a scuola dal bidello

Un uomo di 53 anni, di professione bidello di una scuola, è stato fermato dalla polizia di Stato di Ragusa per avere ripetutamente usato violenza sessuale a una migrante di 16 anni nella scuola dove lui lavora. La minorenne era sbarcata nei mesi scorsi in Sicilia. Il bidello le avrebbe offerto denaro o gomme da masticare per avere rapporti sessuali, se lei l'avesse seguito in posti appartati. Le faceva credere di essere il futuro marito e di volerla sposare. La squadra mobile lo ha bloccato poco dopo averla costretta a avere un rapporto sessuale a scuola.
Le indagini sono state avviate dalla squadra mobile di Ragusa dopo la segnalazione alla polizia di Stato di un'educatrice di un centro per minorenni che aveva notato il comportamento anomalo di una migrante di 16 anni, che si rifiutava di voler andare a scuola. Un atteggiamento in netto contrasto con la felicità manifestata nei primi mesi. La ragazzina è stata ascoltata ascoltata da una poliziotta specializzata in questo settore, da una psicologa e da un'interprete alla presenza del suo tutore, un'avvocatessa ragusana nominata dal Tribunale per i minorenni di Catania perché sbarcata da sola, senza familiari. Con molte difficoltà e dopo un pianto liberatorio, la sedicenne ha raccontato le pressioni psicologiche alle quali era sottoposta del bidello della scuola che frequentava. Il racconto della vittima ha trovato riscontri investigativi in intercettazioni ambientali della polizia nell'aula della classa frequentata dalla ragazzina.
Riscontri sono arrivati sul fatto che l'uomo le aveva detto di volerla sposare, di volerle fare regali, che la chiamasse moglie e che le voleva dare del denaro per consumare dei rapporti sessuali. Nel filmato agli atti dell'inchiesta si vede l'uomo chiedere alla ragazzina di seguirlo in cambio di una gomma americana. La polizia ha interrotto le intercettazioni quando l'uomo, dopo averla convinta a seguirlo in una zona non frequentata della scuola, ha approfittato di lei nel bagno di uno spogliatoio: secondo il racconto della vittima il bidello le aveva tappato con la bocca con la mano e aveva cercato di spogliarla. Lei si era divincolata, ma lui aveva continuato a usarle violenza. La squadra mobile ha catturato l'uomo e lo ha fermato. Le Procure di Ragusa e Catania, che coordinano le indagini, hanno chiesto e ottenuto dal Gip la convalida del provvedimento e l'emissione di un provvedimento cautelare.

(Fonte: www.leggo.it)

lunedì 9 maggio 2016

I FIGLI UN AMORE A SENSO UNICO...





Esiste un solo amore che non si divide.

Esiste un solo amore che si moltiplica.

E' l'amore per i figli.

Infinito e unico per ogni immenso 
dono che ci viene fatto.

Ogni figlio è il più grande amore della nostra vita



(Fonte Web)

lunedì 4 aprile 2016

LA TV E' COMPLICE



CERCATE DI SPEGNERE SEMPRE DI PIU' LO SCHERMO
TELEVISIVO E GIOCATE CON I VOSTRI FIGLI
O LEGGETEGLI UNA BELLA FIABA...
 

La TV rende aggressivi e 'criminalì? Uno studio su bambini e adolescenti mostra che, per ogni ora di Tv in più vista tardi la sera da bambini e adolescenti, cresce del 30% il rischio di avere guai con la giustizia nella prima età adulta. Inoltre vedere la TV è risultato ancora una volta associato a comportamenti antisociali e a tendenza all'aggressività. Lo studio è stato condotto su circa 1000 bambini e adolescenti di età compresa tra i 5 e i 15 anni seguiti nell'arco del loro sviluppo, quindi un vero studio di osservazione sul campo. Pubblicato sulla rivista Pediatrics, lo studio è stato diretto da Bob Hancox ed è il primo a dimostrare in modo concreto che esiste una causalità tra visione della TV e certi comportamenti aggressivi e antisociali, indipendentemente da altri fattori che possono inficiare il dato come l'estrazione socioculturale dei genitori.

Un altro lavoro, sempre apparso su Pediatrics, firmato da Dimitri Christakis della University of Washington, mostra invece che sensibilizzando i genitori a seguire i propri figli che guardano la TV e a scegliere per loro dei programmi didattici che spronano all'empatia e insegnano il valore di aiutare il prossimo, nel giro di alcuni mesi i bambini risultano meno aggressivi dei coetanei che, a parità di ore davanti allo schermo, guardano quello che vogliono. L'Accademia Americana di Pediatria raccomanda di evitare che i bambini guardino la Tv più di 1-2 ore al giorno e comunque solo programmi adatti a loro. I genitori, suggeriscono gli autori di questo studio, dovrebbero limitare l'uso della TV per i propri figli.

(Fonte: Leggo.it)
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