mercoledì 30 aprile 2014

LA GRANDEZZA DI DIO



Un ragazzino chiese al padre: Quanto è grande DIO?
Guardando il cielo il padre avvistò un aereo 
e chiese al figlio:
Che dimensione ha quel'aereo?
Il ragazzo rispose: "piccolo, quasi non si può vedere!.
Così il padre lo portò in un aeroporto,
e guardando la pista, si trovarono di fronte a un aereo,
e il padre ridomandò:
E ora, che dimensioni ha questo aereo?
Il ragazzo rispose: Oh papà, questo è enorme!
A questo punto il Padre gli disse:
Così è Dio! La Sua dimensione dipende 
dalla distanza tra te e Lui!
Più gli stai vicino, più Lui sarà Grande nella tua vita!

(Fonte Web)

martedì 29 aprile 2014

TERRIBILMENTE FOLLE

 
L'USO E L'ABUSO DI QUESTA TECNOLOGIA CI STA RENDENDO PRIVI DI OGNI SENTIMENTO
E UMANITA' E SEMPRE PIU' SCHIAVI, DROGATI E TERRIBILMENTE PIENI DI FOLLIA

 

Il figlio di 16 mesi si è messo a piangere senza sosta e il padre, per poter giocare con l'X-Box gli ha tappato naso e bocca soffoncandolo a morte. Cody Wygant, 24enne della Florida è stato arrestato per l'omicidio di suo figlio e per averlo abbandonato. L'uomo – riferisce il New York Post, è ora detenuto nel carcere di Citrus County. Quando i paramedici sono entrati nella casa, il piccolo Daymeon Wygant non respirava già più. Il bimbo è stato dichiarato morto in ospedale.  «E inconcepibile che un padre possa uccidere il proprio neonato - ha detto lo sceriffo Jeff Dawsy - Il nostro unico sollievo ora deriva dal sapere che abbiamo fatto esattamente quello che dovevamo per fare giustizia, arrestando quell'uomo. Le nostre preghiere vanno a coloro che hanno conosciuto e amato Daymeon».  Wygant ai poliziotti che lo interrogavano ha detto di aver ucciso il piccolo perché a causa del suo pianto incontrollato non riusciva a giocare con la X-Box e a guardare la tv. In un lampo di follia, l'uomo ha raccontato di aver coperto con le dita naso e bocca del neonato fino a fargli perdere i sensi. Ha poi coperto il corpo con un lenzuolo. Dopo, per cinque ore ha giocato al suo video gioco preferito e a guardato tre episodi della serie relevisiva “Fringe”. La madre del bimbo, durante l'omicidio, era fuori casa.  
 
(Fonte: Leggo.it) 

sabato 26 aprile 2014

ORRORE UMANO...


UN PAESE DOVE GLI ADULTI POSSONO NELL'IMPUNITA' PIU' TOTALE COLPIRE PICCOLI INNOCENTI, NON PUO' AVERE UN FUTURO
 


L'orrore ripetuto, sanguinario, senza pietà: l'Unicef (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'infanzia) ha alzato la voce oggi per gridare la disperazione dei più deboli, di decine di bambini decapitati e mutilati, travolti da una guerra civile che dal marzo dell'anno scorso sta affondando il Paese in una palude di sangue e desolazione. Un massacro inaudito, selvaggio che nessuno ferma nel Centrafrica. Ne erano colpevoli, all'inizio, soprattutto i musulmani dell'organizzazione Seleka che destituì il presidente Francois Bozizè. Sono stati colpevoli, da quando in gennaio i guerriglieri Seleka sono stati sconfitti, i cristiani che hanno avuto mano libera nelle loro vendette.  E sono colpevoli, ora, tutti quanti hanno in mano un machete o un'arma da fuoco. Una spirale di violenza infinita che provoca sussulti umanitari senza però approdare, per ora, a nulla.  E il terrore si espande nella Repubblica Centrafricana, paese ricchissimo di minerali preziosi ma con una popolazione tra le più povere del mondo. «Le ultime settimane - ha denunciato oggi l'Unicef attraverso Manuel Fontaine, uno dei suoi responsabili - sono state segnate da livelli di violenza senza precedenti contro i bambini, vittime di attacchi settari e di rappresaglie da parte delle milizie anti-balaka (a maggioranza cristiana) e dei combattenti Seleka (a maggioranza musulmana).  I bambini sono sempre più obiettivo di attacchi per la loro religione, o per la comunità cui appartengono: almeno 113 sono stati uccisi o mutilati, alcuni in modo orribile».  «Un paese dove gli adulti possono, nell'impunità più totale, colpire piccoli innocenti non ha futuro», ha detto Fontaine, raccontando di bambini decapitati e mutilati intenzionalmente. E di ragazzini ai quali sono stati amputati gli arti perchè impossibilitati ad essere curati in modo adeguato, dopo essere stati feriti a colpi d'arma da fuoco.  Nel caos più totale, la fuga dai villaggi dati alle fiamme e dai campi bruciati sembra l'unica possibilità di salvezza: ma così le famiglie si frantumano, i più piccoli restano abbandonati a se stessi, la mostruosità della guerra ne fa dei cadaveri o dei mutilati.  Ma l'orrore raggiunge tutti. Tredici cadaveri in avanzato stato di decomposizione o addirittura ridotti a scheletri sono stati trovati in una cisterna usata come deposito di carburante, ora svuotata, in un accampamento di Bangui dove sono acquartierati ex combattenti Seleka. Sconfitti, sorvegliati da soldati del contingente congolese della missione africana Misca. Ma evidentemente in grado di uccidere come e quando vogliono.  Anche in questo caso, i morti raccontano l'orrore. La cisterna è lunga una decina di metri, ha una piccola apertura, ne usciva un odore nauseabondo. «Le vittime sono state gettate dentro ancora vive - ha riferito il procuratore locale - si sono dibattute a lungo». Ma non ce l'hanno fatta.  Così, durante tutta la giornata, si sono moltiplicati gli appelli (tanti) e gli impegni (pochi). L'Onu ha rispolverato il «rischio di pulizia etnica e di catastrofe umanitaria» e vuole una maggiore presenza francese (la repubblica centrafricana è una ex colonia di Parigi), la Francia ha chiesto un impegno più concreto all'Unione europea: ricevendo in risposta solo parole, oggi ha deciso l'invio di altri 400 militari, che porteranno a 2.000 i suoi effettivi nel Paese. Ma a cosa serviranno - si chiedono alcuni analisti - se manca una strategia di pacificazione e ricostruzione?

(Fonte: Leggo.it)

martedì 22 aprile 2014

BIKE-SHARING: LO PRESCIVONO I MEDICI


UN GIRO IN BICI AL GIORNO 
TOGLIE IL MEDICO DI TORNO.
A BOSTON I MEDICI POTRANNO PRESCRIVERE AI LORO PAZIENZI A BASSO REDDITO UN ABBONAMENTO AD UN PROGRAMMA DI BIKE-SHARING 
PER SOLI 5 DOLLARI

 
L'obiettivo è chiaro: combattere la piaga della mancanza di esercizio fisico che affligge gli Stati collegata a patologie come l'obesità, malattie cardiache e diabete, i principali killer del Paese. Verrà permesso ai partecipanti di usufruire di un numero illimitato di viaggi con le biciclette condivise, purché le usino per massimo 30 ogni volta.
I pazienti del programma avranno accesso alle 1.100 biciclette, distribuite in 130 postazioni in città, della società di bike sharing Hubway. Kate Walsh, chief executive di Boston Medical Center, spiega:
"L'obesità è un problema sanitario significativo e crescente per la nostra città, in particolare tra i residenti a basso reddito di Boston. L'esercizio fisico regolare è la chiave per combattere questa tendenza, e Prescribe-a-Bike è fondamentale per l'opportunità che fornisce ai nostri operatori sanitari di aiutare i pazienti a fare l'esercizio di cui hanno bisogno per essere sani".
Il sindaco Marty Walsh, la cui amministrazione spera di iscrivere 1.000 residenti a basso reddito nel programma e fa sapere che anche altri ospedali sono interessati ad aderire, aggiunge: "Non c'è nessun altro programma come questo nel Paese. Prescribe-a-Bike evidenzia il legame tra salute e trasporti e garantisce che più residenti possano accedere al sistema di condivisione di biciclette Hubway".
Era già successo qualcosa di simile a Strasburgo, dove 50 medici di base e cardiologi hanno potuto iniziare a prescrivere "mezz'ora di bicicletta al giorno" per migliorare la salute dei malati cronici a lungo termine (e risparmiare denaro pubblico). A Boston, invece, per rientrare nelle sovvenzioni, i partecipanti devono essere residenti a Boston, avere un'età di almeno 16 anni e essere i titolari di una qualche forma di assistenza pubblica o di un reddito familiare non superiore al 400 per cento del livello di povertà. Verrà fornito anche un caschetto gratuitamente.
(Fonte: www.greenme.it)

venerdì 18 aprile 2014

IN GUERRA NE' VINCITORI NE' VINTI..





In una guerra non ci sono nè vincitori nè vinti, ma solo persone che guadagnano e altre che muoiono: i soldati sono mercenari dei Governi; Governi che hanno impoverito ragazzi per catturarli e reclutarli promettendo loro un guadagno facile.
I media, poi, danno manforte chiamando le guerre “missioni di pace” e “esportatrici di democrazia” ed “eroi caduti” uomini che partecipano ad una guerra che, probabilmente, loro stessi sentono ingiusta. E tutti questi morti innocenti hanno solo una giustificazione: petrolio, soldi, probabili armi nucleari. A nessun genitore vivo potra riavere i propri figli caduti.

Non ridaremo mai pace e prosperità all’umanità se continuiamo sulla strada della violenza. La strada per il reale cambiamento è la cultura, la conoscenza e l'istruzione; il sapere apre gli orizzonti fisici e mentali e ti permette di essere critico.


In una guerra non ci sono nè vincitori nè vinti, ma un povero che combatte contro un altro povero che non si conoscono e che non hanno arrecato alcun danno l’uno all’altro.

Perché uccidere allora?

La risposta la conoscete già.

(Fonte: Web)

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mercoledì 16 aprile 2014

NON E' UN FILM


NEANCHE NEI PIU' TREMENDI FILM DELL'ORRORE SUCCEDONO QUESTE COSE...



Li aveva nascosti in scatole separate sparse nella stessa casa in cui viveva con altre tre figlie. In dieci anni aveva partorito 7 volte, ma subito dopo la nascita aveva ucciso i suoi stessi figli. A fare la macabra scoperta è stato l'ex marito della donna, che ha rinvenuto uno dei corpicini nel garage dell'abitazione nella quale ha vissuto insieme con la moglie fino a tre anni fa. La «casa degli orrori» si trova nello Utah, stato occidentale degli Stati Uniti, e la donna, 39 anni, è stata arrestata con l'accusa di omicidio. La polizia è stata allertata sabato dall'ex marito, che casualmente ha trovato nel garage della casa dove avevano abitato insieme, e lui ancora vive, un contenitore con dentro il corpicino di un neonato. Sono così state avviate immediatamente delle ricerche più approfondite, e in altri ambienti della casa, a Pleasant Grove, ad una cinquantina di chilometri da Salt Lake City, sono stati ritrovati i corpi di altri sei neonati. Secondo quanto riferiscono fonti di stampa, la donna - di nome Megan Huntsman -, li avrebbe partoriti tra il 1996 e il 2006. Parlando con i giornalisti, i suoi vicini si sono detti scioccati, poichè, hanno affermato, non hanno mai notato che negli anni in questione fosse in gravidanza, neanche una volta. Poi, tre anni fa se ne era andata, lasciando l'ex marito e tre figlie, una teenager e due più grandi. L'ex marito della donna, ha precisato un portavoce della polizia locale, non è al momento considerato dagli inquirenti 'persona di interesse', vale a dire che non è sospettato. «Riteniamo che non fosse al corrente della situazione», ha detto il portavoce. I sette piccoli cadaveri sono stati frattanto inviati ad un istituto di medicina legale dello Utah per l'autopsia, affinchè si possano determinare le cause della morte. 

(Fonte: Leggo.it)

sabato 12 aprile 2014

CREDI NEL MATRIMONIO? LICENZIATO !!


OGNUNO DOVREBBE ESPRIMERE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO, MA OGGI LE POTENTISSIME LOBBY, CON UNA VERA E PROPRIA DITTATURA NON FANNO ALTRO CHE FARE UN CERTO TERRORISMO PSICOLOGICO COSI' DA CREARE TIMORE A DIRE CIO' CHE OGNI MENTE SANA RICONOSCE COME VERO.

NON FACCIAMOCI ABBINDOLARE, CONTINUIAMO A
FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE SULLE COSE GIUSTE.




Chiamatelo “Guido Barilla d’America”, anzi peggio. Perché alla fine Brendan Eich è stato costretto a dimettersi. Nominato solo lo scorso 24 marzo amministratore delegato di Mozilla, la società che ha sviluppato il browser per internet Firefox, Eich ha già lasciato il suo posto.

UNA PECCA NEL CURRICULUM. Non perché non fosse capace. Anzi. Eich ha un curriculum da favola: programmatore da 16 anni in seno all’azienda, ha contribuito alla creazione di Firefox ed è fra gli inventori del linguaggio javascript. Però c’è qualcosa che non va in lui: pensa che il matrimonio debba essere tra uomo e donna.
Appena è stato nominato, le lobby Lgbt hanno condotto contro di lui una campagna feroce perché nel 2008, cioè sei anni fa, ha donato mille dollari alla campagna “Proposition 8” in favore del “sì” al referendum della California anti-matrimoni gay.

DELITTO DI OPINIONE. Eich non ha mai parlato di questi temi e ha sempre detto di «lasciare le convinzioni personali fuori dalla porta quando entro al lavoro». Inoltre «non ho mai trattato nessuno in modo meno rispettoso per via dell’affinità a un certo gruppo o per la sua identità personale». Ma che Eich non sia omofobo o non abbia mai discriminato nessuno non basta. Il problema è quello che pensa. Ecco quindi che il sito di incontri OkCupid ha invitato i suoi utenti a boicottare Firefox.

DIVENTA UN ATTIVISTA LGBT. E nonostante Eich sia stato costretto a scusarsi perché crede nel matrimonio tra uomo e donna e abbia promesso di incontrare i leader Lgbt americani e di lavorare con loro per rendere l’azienda ancora più inclusiva, i suoi dipendenti hanno pubblicato frasi su Facebook e Twitter dove affermano di «vergognarsi» di lavorare per Mozilla.
Di più, Valleywag, sezione tecnologica del sito Gawker, riporta: «Smettila di dire che la donazione era solo una questione privata che non avrà effetti sul tuo lavoro di Ceo a Mozilla. Dì invece che qualunque logica ti abbia condotto a sostenere la Proposition 8 era sbagliata, scorretta, errata. E spingiti anche più in là. Spiega che sostieni il diritto a sposarsi con persone dello stesso sesso ovunque. Spiega che non sosterrai soltanto i gay negli Stati Uniti ma che combatterai per i diritti civili dei tuoi dipendenti che lavorano in società con visioni meno progressiste».

LIBERTÀ DI PAROLA. Non basta insomma accettare tutti, non basta accettare la rieducazione, rinunciare alle proprie convinzioni e convertirsi a quelle degli altri: per fare il proprio lavoro ad alti livelli bisogna anche diventare degli attivisti Lgbt. Così ieri Eich si è dovuto dimettere e la presidente di Mozilla, Mitchell Baker, invece che scusarsi con lui, si è scusata così con gli utenti: «Mozilla crede nell’uguaglianza e nella libertà di parola». Ce ne siamo accorti.


(Fonte: Tempi.it)

mercoledì 9 aprile 2014

FIRMATE, FIRMATE E FIRMATE


FIRMATE E FATE FIRMARE QUESTA PETIZIONE 
PER SENSIBILIZZARE TUTTE QUELLE PERSONE 
SENZA CUORE E DI QUESTI POLITICI INGLESI 
CHE PER DENARO SONO CAPACI SI COMMETTERE 
ATROCITA' COME QUESTA



 

Il Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS) ha appena ammesso che almeno 15.000 bambini abortiti sono stati trattati come "rifiuti ospedalieri" generici, addirittura venendo a volte utilizzati come combustibile per alimentare gli ospedali del Regno Unito.Questa pratica, condotta oltretutto all'insaputa dei genitori (che in alcuni casi desideravano dare sepoltura ai prorpi bambini non nati), rappresenta una incredibile violazione della dignità umana e un'inaccettabile offesa ad essa in nome del rispario energetico.
Il Ministero della Salute (DoH) deve fornire una chiara presa di posizione su questa pratica abominevole. Anche se la pratica è stata considerata inaccettabile e sospesa, deve essere fatto di più.
Chiediamo a Daniel Poulter (Sottosegretario alla Salute) e a Jeremy Hunt (Segretario di Stato alla Salute) di mettere gli amministratori del NHS di fronte alle loro responsabilità per questa pratica deplorevole e vergognosa.

(Fonte: citizengo.org)

lunedì 7 aprile 2014

BAMBINA VIETNAMITA SCRIVE LETTERA A GESU'




Caro Gesù, mia madre è tutta per il papà e per noi bambini. Lavora molto. 
Cucina su una piccola stufa all'aria aperta.
Va a prendere acqua alla fontana. Lava i panni a mano. E deve lavorare anche nei campi. 

Tutto questo la stanca molto.
Eppure ogni persona che viene a trovarci è da lei accolta affabilmente. 

Le nostre feste di famiglia sono meravigliose.
Mia madre è modesta e silenziosa. Mia madre fa con semplicità qualsiasi lavoro. E tutto fa unicamente per noi. Io sento quanto ci vuole bene. Essa è tutta per noi, così come tua madre era tutta per te, Gesù.
Caro Gesù, anch’io vorrei diventare un giorno come mia madre, e come tua madre.
Caro Gesù, ho sentito dire che in Europa sono le macchine a fare tutti i lavori domestici e che lì i bambini hanno molti giocattoli.
Caro Gesù, se solo me lo potessi permettere, anche a me piacciono tanto i giocattoli. E se fossi una madre, anche a me piacerebbe avere delle macchine per i lavori domestici.
Ma soprattutto vorrei avere un cuore come quello di mia madre; vorrei amare come lei il marito, i figli e tutti coloro che vengono in casa.
Aiutami, caro Gesù, a diventare una madre come mia madre, come tua madre

(Fonte: Web)

giovedì 3 aprile 2014

LACRIME DI DONNA


Un bambino chiede alla mamma: «Perché piangi?».
«Perché sono una donna» gli risponde.
«Non capisco» dice il bambino.




La mamma lo stringe a sé e gli dice: «E non potrai mai capire…»
Più tardi il bambino chiede al papà: «Perché la mamma piange?»
«Tutte le donne piangono senza ragione», fu tutto quello che il papà seppe dirgli.
Divenuto adulto, chiese a Dio: «Signore, perché le donne piangono così facilmente?»
E Dio rispose:
«Quando l’ho creata, la donna doveva essere speciale.
Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo,
e abbastanza morbide per renderle confortevoli.
Le ho dato la forza di donare la vita,
quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli.
Le ho dato la forza per permettele di continuare quando tutti gli altri abbandonano.
Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica.
Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di un amore incondizionato,
anche quando essi la feriscono duramente.
Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze
e di stare al suo fianco senza cedere.
E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.
Vedi figlio mio, la bellezza di una donna
non è nei vestiti che porta, né nel suo viso, o nella sua capigliatura.
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi.
Sono la porta d’entrata del suo cuore, la porta dove risiede l’amore.
Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore»


(Fonte: Web)

VITTIME DI MADRE PAZZA...



COME FA UNA MADRE CHE PER BEN 3 VOLTE HA SOFFERTO E GIOITO PER LA NASCITA DI PREZIOSE CREATURE IMPROVVISAMENTE RIESCE CON CORAGGIO, FREDDEZZA, CRUDELTA' E SPIETATEZZA SPEGNERE LORO I SORRISI E LA VITA?

SONO SOLAMENTE MOMENTI DI DEBOLEZZA CHE SCATURISCONO IN PAZZIA?

CI STANNO FACENDO DEGLI ESPERIMENTI?

CI STANNO DROGANDO CON IL MANGIARE O CON L'ARIA CHE RESPIRIAMO?

SIAMO IMPOSSESSATI DAL DEMONIO?

NON ME LO SO SPIEGARE...



Le ho uccise per evitare loro un futuro di disperazione».  
Così ha raccontato ai carabinieri Edlia Dobrushi, 38 anni, la donna di origine albanese che questa mattina poco prima dell’alba ha ucciso a coltellate le sue tre figlie: Sidni, di 3 anni, Kesi, di 10 e Simona di 13. A dare l’allarme verso le 6,30 sono stati i vicini di casa svegliati dalle grida che provenivano dall’abitazione della famigliola, un piccolo appartamento in un condominio popolare di via Bergamo a Lecco, uno stradone alla periferia della cittadina lariana.   
Terribile la scena che si è presentata davanti ai soccorritori e ai carabinieri: nel piccolo appartamento della tragedia tutto era sporco di sangue. La donna invece aspettava i militari sul pianerottolo,con ferite da arma da taglio alle mani, all’addome e al collo, in evidente stato di choc. 
Le sue tre bambine giacevano ricomposte sul lettone matrimoniale, dove la madre le aveva sistemate dopo averle uccise. È probabile che la figlia più grande, Simona, iscritta in terza media, abbia provato a resisterle. 
Il padre, Bashkim Dobrushi non c’era, partito ieri mattina in auto alla volta di Bari per imbarcarsi stamane su un traghetto diretto a Durazzo. L’uomo è risultato da subito completamente estraneo alla tragedia, di cui è stato avvertito dalla polizia albanese appena messo piede sul suolo patrio.  
La coppia si era separata formalmente lo scorso settembre e a febbraio avevano firmato in tribunale la separazione ufficiale. Ciò nonostante, a detta di amici e colleghi, Bashkim continuava a frequentare le figlie, accompagnandole quando poteva a scuola e a giocare. Operaio metalmeccanico in un’azienda di Olginate, l’uomo viveva in Italia da oltre 15 anni e aveva confidato ai colleghi che si era separato dalla moglie perché lei aveva dato segni di depressione e squilibrio. Nulla però gli aveva fatto sospettare una tragedia del genere. Tanto che aveva preso due settimane di ferie per raggiungere l’anziana madre a Kukes, un paesino albanese ai confini col Kossovo, per spiegarle i motivi della separazione. Negli ultimi mesi Bashkim si era trasferito in casa del fratello a trecento metri dall’abitazione della sua famiglia, provvedendo regolarmente al loro mantenimento.  
La madre adesso è ricoverata in rianimazione perché alcune ferite che si è auto inferta sono giudicate gravi. L’accusa per lei è omicidio plurimo. In seguito verrà sottoposta a perizia psichiatrica.  

(Fonte: Lastampa.it)

martedì 1 aprile 2014

BELLA INIZIATIVA


"I BAMBINI CI GUARDANO...
DAL CARRELLO DELLA SPESA"

QUESTA SECONDO ME E' UNA INIZIATIVA ORIGINALE PER NON DIMENTICARE CHE C'E' QUALCUNO PIU' SFORTUNATO DI NOI CHE HA POCO O NIENTE DA MANGIARE...



Solo un foglio di carta poggiato sul fondo di un carrello della spesa, nulla più. Serve a promuovere un sito che raccoglie cibo e denaro per i poveri del Sud Africa, quelli che né l’abbondanza promessa dagli OGM né i fondi (mai) stanziati dai paesi ricchi hanno raggiunto.

Sono foto dei poveri di strada, in maggioranza bambini, che vivono sui marciapiedi delle città africane e a cui nessuno dedica un’occhiata.

Ecco gli occhi che siamo troppo occupati per incrociare, ecco le vite ai margini delle coscienze.

Ora ci guardano mentre facciamo la spesa aspettando una nostra reazione: questa volta non possiamo voltare lo sguardo e far finta di nulla. Solo un foglio di carta poggiato sul fondo di un carrello della spesa, con su tutte le contraddizioni di un mondo generoso di cibo con tutti, tranne qualcuno.

(Fonte e immagine: Ads of the world)
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