lunedì 30 settembre 2013

NUGTELLA...A BASE DI NOCCIOLE E MARIJUANA


LE COSE FATTE IN CASA SONO MOLTO PIU' GENUINE
E SARANNO FELICI TUTTI, GRANDI E PICCINI

OGNUNO, SE VUOLE, POTREBBE FARLA IN CASA CON POCHI INGREDIENTI PERFETTA PER UNA COLAZIONE SANA E UN GOLOSO SPUNTINO POMERIDIANO
ECCOVI AL RICETTA 






Nutella contro Nugtella. Chi la spunterà? Si combatterà forse in tribunale la battaglia legale tra la Ferrero e l'azienda americana Organicares, produttrice di una crema alle nocciole, arricchita di marijuana. La confezione, il colore e soprattutto il marchio, sarebbero stati copiati dalla più famosa rivale. Per questo Ferrero sarebbe pronta a far causa alla versione 'ritoccata'.

Come illustra MedicalDaily, anche se la confezione è simile al prodotto originale della Nutella Ferrero, la Nugtella californiana, prodotta a San Jose, non è legata alla società italiana. Il prodotto è stato creato da una miscela di olio di hashish con circa 320 milligrammi di THC medica per ogni tazza di cioccolato fuso.

Il prodotto, però, almeno all'apparenza non è stato realizzato con l'intento di allietare la prima colazione o di arricchire la merenda del pomeriggio. Tutt'altro. Si tratta infatti di un preparato medico, acquistabile esclusivamente in California dietro prescrizione medica, o più precisamente da chi è in possesso della California State Medical Marijuana Card.

Dal canto suo, la marijuana dal 1996 è legale nello stato Usa per scopi terapeutici, destinata soprattutto a chi è affetto da malattie croniche come Aids, cancro ed emicrania. Nonostante le differenze qualitative, la Ferrero potrebbe essere pronta a dare battaglia alla società americana, che avrebbe imitato il marchio Nutella, pur trattandosi di un prodotto completamente diverso e con scopi altrettanto differenti.


(Fonte: greebme.it)

venerdì 27 settembre 2013

MEGLIO SOLO UNA MOGLIE...



SAREBBE MOLTO PIU' OPPORTUNO AVERE 
UNA SOLA MOGLIE E DEDICARSI TUTTO A LEI METTENDOCI SOLAMENTE AMORE... 
FORSE SI EVITEREBBERO QUESTE "ESAGERAZIONI" 
E QUESTE "ASSURDITA'"




Una storia incredibile ci arriva dalla Nigeria. Secondo quanto riportato dal Daily Post, un uomo d'affari nigeriano, Uroko Onoja, sposato con sei mogli, è morto dopo essere stato costretto a una vera e propria 'maratona del sesso' con cinque delle sei mogli.
Le mogli, ingelosite per le attenzioni che il marito dedicava sotto le lenzuala verso una di loro,hanno deciso di fare irruzione nella camera da letto, mentre Onoja faceva sesso con la 'preferita'.
A quel punto hanno preteso con la forza che il marito avesse un rapporto sessuale con ognuna di loro, senza sosta, minacciandolo costantemente con un coltello.

Onoja è riuscito a soddisfare quattro donne, prima di morire, proprio mentre la quinta moglie si stava infilando sotto le lenzuola.

Una volta che le donne si sono rese conto del decesso del povero marito, hanno deciso di darsi alla fuga: soltanto due mogli sono state catturate e arreste dalle forze dell'ordine locali.

(Fonte: Leggo.it)

giovedì 26 settembre 2013

MEDICI CONTRARI ALL'ABORTO...


SPERIAMO CHE LA PERCENTUALE DI GINECOLOGI CHE SONO CONTRARI ALL’ABORTO E CHE SI RIFIUTANO DI PRATICARLO, POSSA SEMPRE AUMENTARE…ABBIAMO BISOGNO DI PERSONE CHE AMINO LA VITA




Il 67% dei ginecologi non pratica l’interruzione volontaria di gravidanza: si oppone anche il 40% degli anestesisti.
In quasi tutti gli ospedali sono più numerosi i medici che rifiutano l’intervento di quelli disposti a eseguirlo
Sei ginecologi su dieci, in Piemonte, sono contrari all’aborto e rifiutano di praticarlo. Quasi la metà degli anestesisti nelle strutture pubbliche, inoltre, non garantisce il rispetto della legge 194. «Un dato preoccupante, e soprattutto in crescita», denuncia Eleonora Artesio, consigliera della Federazione della Sinistra ed ex assessore regionale alla Sanità. «Al momento - dichiara - non sembra che questo incida sulle liste di attesa al punto da superare i limiti temporali imposti dalla 194, ma la situazione non induce certo a stare sereni». 
Non siamo forse ancora al ritorno degli aborti clandestini, ma i dati raccolti dalla Artesio fanno riflettere, perché in alcune strutture - come quelle dell’Asl To1 - il numero complessivo di ginecologi obiettori (11) è nettamente superiore a quelli disponibili a praticare l’aborto (2). Numeri che, di fatto, rendono molto più probabile il trovarsi di fronte a un ginecologo non disposto ad assistere una donna in un momento fisicamente e psicologicamente comunque sconvolgente della propria vita. 
La situazione è identica un po’ ovunque, con tre casi clamorosi, stando ai numeri del 2012: all’Asl di Novara è disponibile un solo medico non contrario a praticare l’aborto, due all’ospedale di Alessandria, tre in quello di Cuneo. Al Sant’Anna i ginecologi obiettori sono 55 contro i 35 «attivi», mentre al Mauriziano - caso più unico che raro - gli obiettori sono invece la metà dei non obiettori. 
È polemica. «La Regione - dice il presidente del gruppo regionale della Lega Nord, Mario Carossa - ha garantito e sempre garantirà un accesso alla sanità a chiunque, nella più totale libertà. Tutti hanno il diritto di essere curati e seguiti nel migliore dei modi, per cui vaneggiare di aborti clandestini come fa il capogruppo Artesio appare fuori luogo e del tutto irreale». La consigliera della Federazione della Sinistra ribatte parola per parola: «I numeri parlano chiaro, com’è chiaro il silenzio della giunta Cota, che naturalmente non ha avviato né una discussione sul tema, nonostante le richieste delle opposizioni, né attuato una politica di rafforzamento dei Consultori». Al contrario, «Cota ha sempre sostenuto i Movimenti per la vita». 
Nel 2012 sono state 8.856 le interruzioni volontarie di gravidanza nella nostra regione. Polemiche a parte, parlano i numeri, e i numeri dicono che sommando tutte le Asl e le Aziende ospedaliere del Piemonte il totale dei ginecologi obiettori è di 273 medici contro i 131 dei non obiettori. «Con i pochi che non si rifiutano di applicare la 194 - fa notare sempre la Artesio -, che finiscono per occuparsi di aborti per tutta la vita, a scapito della propria professionalità e della carriera». 
Dal 2011 al 2012 è cresciuto sia il numero dei ginecologi obiettori sia quello degli anestesisti. Siamo - è vero - al di sotto della media nazionale, ma il dato non consola. 
 Anche sulla questione della procreazione medicalmente assistita la Artesio contesta la Regione: «Nel 2009 una delibera della giunta Bresso aveva disposto la creazione di due nuovi centri pubblici ad Asti e a Novara, in un quadro in cui i servizi in Piemonte sono quasi esclusivamente in mano ai privati, con costi spesso proibitivi per la famiglia». Ma a distanza di quattro anni, «quei due centri non sono mai nati per mancanza di personale, e all’unico istituto accreditato è stato tagliato il budget, tanto che ormai opera solo più in regime privatistico».

(Fonte: Lastampa.it)

mercoledì 25 settembre 2013

I BAMBINI SONO COSI' NATURALI...


 BAMBINI SONO COSI', SCHIETTI E SPONTANEI.

PECCATO PERO' CHE GLI ADULTI LI PRENDONO 
POCO IN CONSIDERAZIONE






Un mini-eroe a 4 anni, senza paura contro dei terroristi senza scrupoli. Sta facendo il giro del mondo la storia, raccontata dai tabloid britannici, del piccolo Elliott Prior, un bambino inglese di 4 anni che era a Nairobi nel centro commerciale preso d'assalto dai terroristi nella giornata di sabato.   Stando a quanto racconta il Sun, il piccolo Elliott, durante i concitati momenti dell'assalto al Mall, nei quali sua madre era stata ferita ad una gamba, si sarebbe avvicinato ad uno dei terroristi e con un coraggio degno di un adulto gli avrebbe detto: "Sei un uomo molto cattivo, lasciaci andare". Il tutto per difendere la stessa mamma e Amelie, la sua sorellina di sei anni.  Sorprendentemente, l'uomo, colpito dall'incoscienza del bambino, lo avrebbe risparmiato, regalandogli una barretta di cioccolato e permettendo al piccolo eroe di tornare a casa sano e salvo con la sua famiglia. "Per favore perdonateci, non siamo dei mostri", avrebbe detto il terrorista al piccolo Elliott

(Fonte: Leggo.it)

martedì 24 settembre 2013

L'AMORE DEL FIGLIO PER LA PROPRIA MAMMA...


I FIGLI SI SA FANNO PROPRIO DI TUTTO 
PER STARE CON LA PROPRIA MAMMA 
E L'ATTACCAMENTO, L'AMORE E LA CONTINUA COSTANZA PORTANO A QUESTI BEI RISULTATI




Zhang Rongxiang, uscita dal coma dopo circa tre anni, ora viene accudita ed alimentata dal figlio di due anni che mastica il cibo e poi lo passa nella sua bocca. La donna, della contea di Shuyang nella provincia di Jiangsu in Cina, era in coma per un incidente stradale avvenuto nel 2010 e si è svegliata lo scorso maggio tra lo stupore dei medici mentre il piccolo la baciava. Il piccolo si chiama Gao Qianbo, ha poco più di due anni ed è nato proprio mentre la donna era in coma. Zhang Rongxiang infatti era incinta quando fu vittima del terribile incidente ma miracolosamente il bimbo che aveva in grembo sopravvisse e qualche mese più tardi nacque con l’aiuto dei medici che invece avevano date poche
speranze di un possibile risveglio della donna.
(Fonte: Leggo.it) 

lunedì 23 settembre 2013

VITE SPEZZATE...


CHI CON TANTO AMORE ED IMPEGNO 
FA DEL BENE E SI RENDE UTILE PER CERCARE 
DI MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA 
PRECARIE DI ALTRE POPOLAZIONI, NON DOVREBBE TERMINARE LA PROPRIA VITA COSI'.

CHE OGNI GOVERNO SI PRENDE UNA GRANDE RESPONSABILITA' AFFINCHE' QUESTE PERSONE POSSANO OPERARE IN TOTALE SICUREZZA 
PER IL BENE DI TUTTI




Traditi dall'amore per l'Africa e dalla passione per l'impegno sociale. Il giovane architetto australiano nato in Tasmania Ross Langdon e la compagna nata in Olanda Elif Yavuz sono tra le vittime dell'attacco terroristico contro il Westgate a Nairobi.   Aspettavano il primo figlio che sarebbe arrivato tra due settimane. Si erano conosciuti e innamorati a Nairobi ed erano tornati nella capitale keniana per essere vicini alle strutture mediche. I loro amici in Australia li ricordano come una coppia positiva, energica e dedita con passione ad aiutare le comunità in Africa orientale, dove avevano costruito una vita insieme.  Langdon, 33 anni, aveva progettato gratis un ospedale per le vittime dell'aids in Kenya e aveva aiutato a costruire un villaggio ecosostenibile usando manodopera locale. Con doppia cittadinanza australiana e britannica, era di base a Londra, ma aveva trascorso la maggior parte degli ultimi quattro anni in Africa.  La compagna Elif Yavuz, specialista in malaria con un dottorato a Harvard, era anch'essa impegnata in attività sociali; aveva lavorato in passato per la Fondazione Bill e Melinda Gates in Kenya e in quel ruolo il mese scorso aveva ricevuto la visita dell'ex presidente Usa, Bill Clinton. Gli amici hanno usato Facebook per postare foto e tributi alla coppia e messaggi di cordoglio alle famiglie. «Insieme hanno dedicato la propria vita per un mondo migliore», ha scritto un blogger che li conosceva.  La premier della Tasmania Lara Giddins ha offerto le sue condoglianze in nome di tutti i cittadini dello stato-isola. «Posso solo immaginare il dolore dei familiari e amici per un attacco così insensato», ha detto. L'ex collega di università e poi socio d'affari di Langdon, Ben Milbourne, ne ricorda la grande passione per la protezione dell'ambiente e della fauna e per il suo lavoro. «Dirigeva tutti i nostri progetti in Africa orientale. Ha contribuito grandemente alle comunità locali e alla protezione delle specie minacciate», ha detto alla radio nazionale Abc.  Un altro amico di lunga data, Peter Adams, artista e scrittore ambientalista della Tasmania, ha detto che Langdon e Yavuz avevano dedicato la loro vita a lavorare per un mondo pacifico, e sono stati crudelmente abbattuti da terroristi. «Se parlavi con loro ti sentivi fiducioso. Erano così felici e innamorati. Per me simbolizzano quello che tutti vorrebbero nella vita: una buona relazione, un bel lavoro e un buon senso di fiducia in ciò che sono. Loro li avevano tutti e tre». «Ross avrebbe parlato con tutti. Credo che abbia cercato di parlare anche con i suoi uccisori», ha aggiunto

(Fonte: Leggo.it)

sabato 21 settembre 2013

LASCIATA A DORMIRE SOLA...


COME FAI A LASCIARE TUA FIGLIA CHE DORME SOLA? 

I BAMBINI NON HANNO ORARI E QUANDO 
SI SVEGLIANO CHIAMANO LA MAMMA O IL PAPA' 
E SE NON SENTONO RISPOSTE, HANNO PAURA, PIANGONO O GRIDANO. 

FORTUNATAMENTE QUESTA BAMBINA HA PRONTAMENTE PRESO IL TELEFONO 
PER CHIEDERE AIUTO.





Una bambina cinese di cinque anni lasciata a casa dai genitori per andare a lavoro, a Milano, ha chiamato il centralino del 113 per chiedere aiuto. Alle 12.30 di ieri la piccola si è svegliata da sola in casa, in via Bacchiglione, e dopo aver pianto per qualche minuto ha composto il numero dicendo all'operatore: «No mamma, casa, no mamma, cinese».
Poche parole sufficienti ad allarmare la polizia, che ha rintracciato la chiamata e trovato l'indirizzo. Una volta sul posto è stata contattata la portiera che ha indicato l'appartamento al secondo piano e fornito recapiti dei genitori, due cinesi di 30 e 31 anni, entrambi dipendenti di un ristorante in corso Lodi (non molto lontano da casa).
Agli agenti hanno raccontato di averla lasciata dormire per andare al lavoro ma che sarebbero tornati presto per controllare che stesse bene. Dopo 50 minuti la piccola ha riabbracciato i genitori, che sono stati denunciati per abbandono di minore.

(Fonte: Leggo.it)

venerdì 20 settembre 2013

NON SI MANGIA CON GLI OCCHI...



ORMAI NON GUARDIAMO PIU’ LA QUALITA’ DI UN PRODOTTO E IL PROPRIO GUSTO,  MA BENSI’ LA PROPRIA IMMAGINE E L’ESTETICA, SCARTANDO COSI’ DEI PRODOTTI  OTTIMI E ALIMENTANDO UNO SPRECO BESTIALE CHE SI POTREBBE EVITARE


Come è noto viviamo in un tempo in cui si mangia con gli occhi, se no perché dovremmo trovare sugli scaffali del supermercato le mele incerate e le noci lucidate come fra Galdino non si sognò mai di vedere? Così, un rapporto dell’associazione britannica Global Food Security mostra che il 40 per cento della frutta e della verdura prodotta nel paese non arriva nei negozi perché è considerata esteticamente inaccettabile
 I nostri sensi sono ormai così standardizzati che una albicocca troppo grande, una mela scalfita dalla grandine o una carota che non somiglia a quella di Bugs Bunny ci mettono a disagio, mentre in natura sono assolutamente normali e ottimi da mangiare. Così i brutti anatroccoli del mondo vegetale vengono usati come cibo per animali e in buona parte finiscono nella spazzatura o nel terreno. 
 Ogni anno in Gran Bretagna si gettano via 15 milioni di tonnellate di cibo di cui la metà è eliminata non dai rivenditori ma dalle famiglie dopo l’acquisto. Il rapporto spiega come ogni famiglia elimina in media 5 chili di frutta e verdura la settimana, quando almeno un terzo di quella quantità è ancora perfettamente consumabile. Lo spreco vale mediamente dalle 480 alle 680 sterline l’anno per ogni famiglia o gruppo di persone che abitano nella stessa casa. 
 Alcuni supermarket più consapevoli, o più furbi, hanno cominciato a dedicare uno scaffale a frutta e verdura di “forma e taglia inusuali”. Il dato più choccante è che nel mondo un terzo del cibo prodotto va perduto. Dice il professor Tim Benton della Global Food Security: “In Gran Bretagna oltre cinque milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà. Per loro la ricerca del cibo di base è una sfida di tutti i giorni”. Secondo la Ong, lo scorso anno 400 mila persone sono ricorse ai centri di assistenza che distribuiscono cibo ai bisognosi.  
 Sotto accusa sono anche le date di scadenza dei prodotti confezionati, a volte esageratamente allarmistiche. Il 90 per cento degli americani butta via prematuramente il cibo in seguito a una interpretazione sbagliata delle etichette. Secondo uno studio della Harvard Law School’s Food Law and Policy Clinic and the Natural Resources Defense Council, le date di scadenza contribuiscono non poco ai 160 miliardi di cibo sprecato ogni anno dagli americani.  

(Fonte: Lastampa.it)

giovedì 19 settembre 2013

ANZIANI ORCHI...


QUANDO UNA PERSONA INVECCHIA DOVREBBE DIVENTARE UN PO’ PIU’ SAGGIA E INSEGNARE LA PROPRIA SAGGEZZA AI BAMBINI, INVECE SEMBRA CHE ORMAI MOLTI SIANO DIVENTATI SOLAMENTE DEI MALVAGI ORCHI MALATI MENTALI



È accusato di aver costretto un bimbo di soli 4 anni a subire atti sessuali, tra i quali un rapporto orale. L'orco sarebbe un 75enne, residente nel Delta Ferrarese: più volte l'anziano avrebbe costretto il bimbo, figlio di vicini di casa, a suibire le violenze.  Il 26 settembre prossimo il bambino verrà sentito in un ambiente protetto, dovrà ripercorrere gli episodi con l'aiuto di uno specialista: se la sua testimonianza fosse ritenuta attendibile il passo successivo potrebbe essere la richiesta di rinvio a giudizio dell'anziano.
(Fonte: Leggo.it)

mercoledì 18 settembre 2013

VIETATO FARE CONCORSI CON RAGAZZINE...


SONO FAVOREVOLE A QUESTA LEGGE E SPERO VENGA APPROVATA ANCHE DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE PERCHE’ RITENGO CHE LE RAGAZZINE DEVONO VALERE NON SOLO PER IL LORO ASPETTO FISICO, 
MA PER BEN ALTRE MIGLIORI QUALITA’…




Il senato francese ha approvato la legge che vieta i concorsi di bellezza per ragazze con meno di 16 anni, i cosiddetti “mini-miss”. Il testo dovrà ora essere approvato dall’Assemblea nazionale per entrare in vigore.  
Secondo il testo votato dal Senato, che ha registrato un solo voto contrario, la legge prevede una condanna a due anni di reclusione e una multa di 30.000 euro per quanti organizzano questi concorsi.  
«Non lasciamo credere alle nostre ragazze più giovani che valgono solo per il loro aspetto. Noi lasciamo che gli interessi commerciali abbiano la meglio su quelli sociali», ha sottolineato, come si legge su LeMonde, l’autrice di un emendamento alla legge, la senatrice ed ex ministro dello sport Chantal Jouanno. Il testo è stato approvato durante la discussione di un progetto di legge sulla parità di genere

(Fonte: Lastampa.it)

martedì 17 settembre 2013

FIGLIO MUMMIFICATO...



QUANDO CI TIENI AD UN FIGLIO E NON VUOI CREDERE CHE SIA REALMENTE MORTO, MA LO VORRESTI ANCORA CON TE, LA MENTE PUO’ PORTARTI A QUESTO TIPO DI PAZZIA…




Una madre tiene per 18 anni il figlio mummificato dentro casa. iIl video choc arriva dalla Georgia, dove una famiglia si rifiuta di seppellire Joni Bakaradze, morto nel 1995 a 21 anni per un male incurabile. "Lo conserviamo grazie ad un miscuglio a base di alcol, è stato proprio lui a dirmelo in sogno. Per 10 anni ho cambiato i suoi vestiti il giorno del suo compleanno. Solo negli ultimi quattro anni non sono stato capace di farlo” ha concluso la madre.  
(Fonte: Leggo.it)

lunedì 16 settembre 2013

SEMPRE MENO GENUINITA'...


ORMAI PENSO CHE LA TERRA SIA ABBASTANZA INQUINATA, QUINDI RITENGO CHE 
NON SOLO IL LATTE (A MENO CHE NON CI SIANO DIETRO LE SOLITE MULTINAZIONALI) 
POSSANO CAUSARE MALATTIE, MA ANCHE ALTRI PRODOTTI CHE INGERIAMO.
IL MIO INVITO E' INNANZITUTTO DI CERCARE PRODOTTI ACQUISTABILI A KM0, VEDERE E CONOSCERE LE PERSONE E I MEDODI DI PRODUZIONE IN MODO DA POTER VEDERE E AVER FIDUCIA...
 





Molti di noi da bambini si sono sentiti raccontare la bella storia della mucca che viveva felice nel pascolo e che non vedeva l’ora di fare tanto latte buono per dare da mangiare a tutti i bimbi fortunati…
Diciamolo pure, ma siamo tutti cresciuti col mito che bisognava bere tanti latticini per avere ossa forti e per non ammalarsi; i miti spesso però sono solo miti, peggio ancora se sono stati costruiti ad hoc basandosi su informazioni false e tendenziose allo scopo di creare imperi finanziari.
Da quando, sia in Italia che all’Estero, si è formato il colosso dell’industria casearia non c’è più stato scampo per gli ignari consumatori e, tramite il controllo dell’informazione, ben presto il mito del calcio e del bere latte ha fatto il giro del mondo, diventando realtà inviolabile nella mente delle persone.
Intanto in questi ultimi 30 anni sono state svolte moltissime ricerche che volente o nolente hanno dimostrato che la realtà in fatto di nutrizione e nello specifico di nutrizione delle ossa è molto differente da quella che ci è stata propinata.
Il mito del calcio per fortificare le ossa e avere una vecchiaia in salute però, nonostante nel mondo vegan ormai sia ormai solo più un mito, rimane ancora una realtà inviolabile per i più, proprio a causa del continuo martellamento che i media fanno quotidianamente senza tregua.
Dose giornaliera raccomandata esagerata
Il fabbisogno di calcio per l’essere umano è stato alzato dall’industria casearia nel 1994 fino a 1000 mg al giorno, nel 1997 a 1200 e nel 2001 a 1500 mg per vendere milioni di litri di latte.
Il fabbisogno reale risulta essere molto più basso di quanto si dicesse, infatti già nel 2007 in tutta Europa è stato riportato a 700 milligrammi al giorno e a 400 per gli adolescenti!
Addirittura devi sapere che le raccomandazioni per il calcio della FAO/WHO Expert Group erano per gli adolescenti di 350 mg e per le donne in gravidanza di 500 mg al giorno.
In Cina, in Zambia e in altri paesi in cui l’incidenza di fratture osee era quasi nulla, le persone avevano un introito di calcio che andava da 250 fino a 400 mg al giorno ( Hunt 2007 ).
Nonostante questi numeri, continuiamo a essere bombardati da pubblicità ingannevoli, fuorvianti e dannose per la salute.
I danni causati dal consumo di latticini
In un articolo in cui si parla di calcio non si può non parlare dell’argomento direttamente più correlato: latte e derivati.
Infatti è senza dubbio vero che le ossa contengono calcio e ne sono la maggiore riserva; ma che cosa dobbiamo fare per mantenerle sane o per recuperarle se malate?
Semplice, la scienza ci ha fornito la risposta da anni: consumare più latticini, fonte primaria di calcio!!
Ma sarà proprio così? Da innumerevoli ricerche effettuate nello studio Cina dal dottor Campbell e il suo team, i dati ottenuti hanno mostrato risultati molto differenti…
Infatti anni di studi e osservazioni hanno evidenziato che quando il consumo di proteine animali aumenta, si registra un aumento diretto di acidità tissutale e scatta il pericoloso fenomeno dell’acidificazione del sangue.
L’acidità dei tessuti non può essere tollerata a lungo dal sistema immunitario, il quale corre ai ripari e si protegge con l’unico meccanismo che conosce: cercando tamponi basici che servono a legare gli acidi accumulati..

Il maggiore tampone basico che possiede il nostro corpo è proprio il calcio organico, sostanza alcalina che viene prontamente prelevata dalle ossa per far fronte all’acidosi.
Comincia a delinearsi una serie di indizi che ci porta a definire un primo paradosso, quello dei latticini, infatti la maggior parte delle persone, pressantemente persuasa dai media, si sforza suo malgrado di consumare una buona dose di latticini con la convinzione di rinforzare le proprie ossa…ma al contrario crea le basi per una perdita di calcio organico!
Il paradosso del calcio
Che il consumo di latticini crei acidità tissutale e indebolisca le ossa è ormai risaputo, almeno nel mondo vegan…
Quello che viene sottolineato molto meno è quello che io definisco “il paradosso del calcio”.
Osservando il semplice grafico qui sotto, possiamo notare come proprio nei paesi occidentali dove viene fatto il maggior consumo di latte e derivati, si registra il maggior tasso di fratture dell’anca in assoluto.
Il tasso percentuale di frattura dell’anca è il valore che di solito viene preso come riferimento della salute ossea di una nazione: se poche persone hanno questo problema si presume che la salute ossea media in età anziana sia buona.
(Fonte:www.sos2012.it) 

sabato 14 settembre 2013

ANCORA TROPPA MORTALITA' INFANTILE...



SONO ANCORA TROPPI I BAMBINI CHE MUOIONO 
PER MALATTIE PREVENIBILI E CURABILI 
(SENZA CONTARE TUTTI COLORO CHE VIVONO 
IN ALTRI PAESI DILANIATI DA GUERRE 
O ALTRE TRISTI DISGRAZIE).

OGNUNO DI NOI PUO’ E DEVE FARE DI PIU’. 

RIFLETTIAMO!


La mortalità infantile nel mondo si è quasi dimezzata dal 1990, mentre 18.000 bambini sotto i cinque anni continuano ancora a morire ogni giorno. Sono i dati di un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato oggi. 
Tra il 1990 e il 2012, il numero di decessi infantili è passato da 12,6 a 6,6 milioni nel mondo, con un calo del 47,8%, riporta lo studio realizzato in collaborazione con l’Unicef, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la Banca mondiale. 
Secondo il documento, questa tendenza riflette «progressi sostanziali» verso una riduzione di due terzi della mortalità infantile entro il 2015: uno degli otto Obiettivi di sviluppo del millennio fissati dalla comunità internazionale nel 2000. Ma non sarà «sufficiente» a raggiungere questa soglia «in tempo», soprattutto a causa della persistenza di pestilenze nell’Africa sub-sahariana ed in Oceania, prevedono le quattro istituzioni internazionali. 
In totale 6,6 milioni di bambini sono morti nel 2012 prima di compiere 5 anni, principalmente per «malattie prevenibili e curabili». La polmonite è la principale causa di mortalità infantile (17% dei casi), seguita da complicanze legate alle nascite premature (15%), quelle legate al parto (10%) e alla diarrea (9%). Nel complesso, il 45% dei decessi prima dei 5 anni sono attribuibili a malnutrizione. 
La metà di tutte le morti infantili nel mondo è concentrata in cinque paesi (India, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Pakistan e Cina), con India e Nigeria che da sole ne contano un terzo. L’Africa sub-sahariana rimane una delle regioni che mostra i minori progressi nella riduzione della mortalità neonatale (entro il primo mese di vita). 
La relazione rileva inoltre la persistenza di una «grande disuguaglianza» tra nord e sud. Nel 2012 il tasso di  mortalità infantile nei paesi a basso reddito era di 82 su 1.000, tredici volte più alta che nei paesi ricchi. 
I neonati sono particolarmente a rischio. La metà di tutte le morti neonatali si verificano entro il primo giorno di vita e la maggior parte di questi bambini potrebbero essere salvati se avessero accesso ad alcuni servizi di assistenza sanitaria di base: quella durante e dopo il parto, farmaci a basso costo come gli antibiotici, pratiche come il contatto pelle a pelle tra madre e neonato e l’esclusivo allattamento al seno per i primi sei mesi di vita. 
L’Africa subsahariana, in particolare, deve affrontare sfide importanti come regione con i più alti tassi di mortalità infantile nel mondo. Con un tasso di 98 morti ogni 1.000 nati, un bambino nato nell’Africa subsahariana corre un rischio 16 volte maggiore di morire prima del suo quinto compleanno di un bambino nato in un paese ad alto reddito. Tuttavia, l’Africa subsahariana ha registrato una notevole accelerazione nel suo progresso, con un tasso annuale di riduzione delle morti cresciute dallo 0,8 % nel periodo 1990-1995 al 4,1% nel 2005-2012. Questo è il risultato di importanti politiche pubbliche, investimenti prioritari e azioni per affrontare le cause principali di mortalità infantile e arrivare anche alla popolazione più difficile da raggiungere. 

(Fonte: Lastampa.it)

venerdì 13 settembre 2013

MALATTIA FACEBOOK...


QUELLO CHE OGNUNO FA NEL SOCIAL NETWORK, OLTRE AD INFORMARSI, A CERCARE DI AIUTARE CHI HA REALMENTE BISOGNO O E' IN DIFFICOLTA', DEV'ESSERE UN PURO DIVERTIMENTO E NON SI DEVE MAI DIPENDERE DA ESSO.
 
QUI C'E' MOLTO DI VIRTUALE, NON CASCATECI E NON FATE IL LORO GIOCO, PERCHE' LA VITA, 
E NON MI STANCHERO' MAI DI RIPETERLO, 
NON E' DI CERTO QUI.



Singhiozzi, strani tic vocali e altri sintomi hanno colpito delle studentesse di Denvers, cittadina del Massachusetts. Stando a quanto riferito al The Alantic dal sociologo neozelandese Robert Bartholomew, diversi genitori sarebbero preoccupati per la persistenza di queste «stranezze» nei propri figli.

Si parla di un nuovo caso di «isteria di massa», che avrebbe colpito gli adolescenti della città, il cui contagio correrebbe sul web, più precisamente su facebook.
Contrarre una malattia via Facebook può suonare piuttosto strano. Ma non lo è poi così tanto se su pensa che l’isteria, tra le altre cose, si sviluppa anche sulla nostra (inconsapevole) interpretazione dei fatti che ci vengono riportati.
(Fonte: Leggo.it) 

mercoledì 11 settembre 2013

LA STANZA DOVE IMPARARE AD AMARE...



SPERIAMO CHE QUESTA INIZIATIVA POSSA SERVIRE AD INSEGNARE A QUESTE PERSONE VIOLENTE 
CHE LAMORE NON E POSSEDERE E CHE 
LA PROPRIA RABBIA SI POSSA TRASFORMARE IN BENZINA PER LA VITA

E’ come un «Fight Club» dove ci si allena a diventare buoni. Sei, sette uomini in cerchio. Un insegnante, un immigrato peruviano, un commercialista. Se le loro vite avessero continuato a viaggiare sui binari su cui sembravano dirette, non si sarebbero mai incontrati. Poi, dentro ognuna delle loro teste, è scattato qualcosa. O si sono risvegliati fantasmi d’infanzia. 

 Chi prova a lasciarsi alle spalle i raptus che sbranano le famiglie e gli affetti parte dal numero verde, 0112478185; dietro la cornetta, c’è uno dei cinque operatori che anima lo «Sportello telefonico per l’ascolto del disagio maschile». Hanno fatto formazione all’estero, costruito una rete con le altre associazioni torinesi. Dopo il colloquio telefonico ti ricevono in un piccolo ufficio. «La nostra parola d’ordine è condivisione», dice Domenico Matarozzo, uno dei fondatori. Detesta il termine «maltrattanti», la definizione ufficiale utilizzata per chi non riesce a fare a meno di alzare le mani. Spiega che il primo passo per uscire dal labirinto dei soprusi è assumersi la responsabilità dei propri gesti. Ed è difficile. «Il 95% delle violenze domestiche non è denunciato, dimora nel silenzio, se ne sa ancora abbastanza poco e l’uomo molto spesso non le riconosce. Prova a minimizzare», ragiona.  

Al “Cerchio degli uomini”, a differenza di altre strutture simili, non si fa terapia. Si condivide. Niente farmaci, niente psicologia. Solo, un’analisi dei gesti, degli atteggiamenti. Soprattutto, delle idee. «Ci confrontiamo, andiamo alla radice». Ma come si ferma la rabbia folle, quella che acceca? Un buon metodo è tenere un diario, raccogliere le sensazioni. Poi, una volta a settimana, per un anno, si sputa fuori tutto, seduti in cerchio. Insieme a T., extracomunitario imbevuto di «machismo». Al fianco di Y., laurea e appartamento in collina. Non sono malati - dice il counseller Roberto Poggi - ma persone che devono imparare a mettersi in discussione. Qualcuno molla subito. Altri si mettono in gioco. I gelosi compulsivi, per esempio. Capiscono che se lei ti tradisce puoi uscire dalla relazione. «C’è sempre una soluzione migliore» prosegue. 

Tanti non riescono ad accettare che una donna faccia carriera, che abbia una posizione sociale migliore. E allora scattano le angherie. «È un problema culturale», prosegue. «Qui i maschi si rendono conto delle loro fragilità». Mica facile. La recidiva è altissima, mollare, un attimo. Racconta Maratozzo che in quattro anni sono passate di qui 250 persone, ma solo ottanta hanno avuto la forza di mettersi in gioco.  

A volte bisogna scavare. Un uomo e una donna. Lui è transitato da via Bruino. Picchiava la moglie. Lei, la sorella, era succube del marito. Una vittima designata. La soluzione del segreto stava nella famiglia d’origine, nelle botte del padre. Fuoco sulla benzina del disagio. La quota di violenti con la propria partner - spiega Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istat – è pari al 30% fra chi ha assistito a violenze contro la propria madre, al 34,8% fra coloro che l’hanno subita, e al 6% tra chi non ha mai visto nessuno alzare le mani. Attraverso una serie d’interviste l’istituto ha anche tracciato il profilo dell’uomo che odia le donne: ha tra i quarantacinque e i cinquantaquattro anni, un grado d’istruzione basso, il 37% ha una licenza elementare o nessun titolo di studio, meno del 6%, invece, è laureato. Giù nello stanzone di via Bruino le statistiche diventano carne, ossa, lividi.  

 «Qui viene chiunque», dice Matarozzo. Uomini in divisa, docenti insospettabili. Come L., stalker compulsivo. Mesi sulle tracce della sua amante. Mentre moglie e figli lo aspettavano. «Non poteva fare a meno di seguirla». Al Cerchio fa un lungo viaggio fino alle «origini del male». Ora, finalmente, è tornato a casa.  

(Fonte: Lastampa.it)

LESIONI A SPOSA BAMBINA...


INDIPENDENTEMENTE DA USI E COSTUMI, QUESTI UMANI, CHE HANNO SOLO LE SEMBIANZE, DOVREBBERO PENSARE E CAPIRE (ANCHE SE LA LEGGE GLIELO PERMETTE PERCHE’ IN MOLTI STATI ARABI LA PEDOFILIA E’ LEGALIZZATA) CHE QUALSIASI BAMBINA DI QUELL’ETA’ DEVE VIVERE LA PROPRIA FANCIULLEZZA (SENZA CHE SIA LORO SPEZZATA) E CONTINUARE SPENSIERATAMENTE E FELICEMENTE A GIOCARE.

QUESTO DI CERTO NON E’ AMORE, MA SCHIFEZZE UMANE, OBROBRI, PERVERSIONE, PEDOFILIA…




Una notizia terribile arriva dallo Yemen. Rawan è la bambina yemenita di 8 anni morta per le lesioni riportate durante la prima notte di nozze. I genitori l'avevano data in moglie a un uomo di 40 anni. A quanto scrive la stampa inglese che per prima ha riferito la vicenda, la piccola viveva nella zona tribale di Hardh, vicino al confine con l'Arabia Saudita, nel nord-ovest dello Yemen.
Un gruppo di attivisti locali si è già mosso perché la famiglia della bambina e il marito vengano arrestati, sebbene la pratica delle spose bambine sia molto diffusa nello Yemen.

Secondo un rapporto del ministero degli Affari sociali, oltre un quarto delle donne yemenite si sposa prima dei 15 anni. Tale età era stata imposta come minima per contrarre matrimonio fino agli anni Novanta quando tale limite venne abrogato per consentire ai genitori di decidere quando far sposare le figlie.

(Fonte: Leggo.it)

martedì 10 settembre 2013

CARNE DA MACELLO...



ATTENZIONE IMMAGINI CRUDE,
SCONSIGLIATO AI CUORI PIU' DEBOLI.


CHI SI DOVREBBE VERAMENTE INDIGNARE SONO SOLAMENTE
I VEGETARIANI IN QUANTO LA STESSA COSA, NEI VARI CONTINENTI,
VIENE FATTA AI CONIGLI, ALLE MUCCHE, AI POLLI, AI CAVALLI 
E COSI' VIA...




INVITO COMUNQUE A FIRAMARE LA PETIZIONE A QUESTO SITO
http://www.senzavoce.org


ECCO A VOI IL VIDEO


 




Video choc diffuso da Animal Equality sul macello di carne di cane e gatto in Cina. Il video postato in rete mostra delle immagini molto forti, sconsigliate a soggetti particolarmente sensibili.
Gli animali che vengono cucinati nelle bancarelle in strada o nei ristoranti sono spesso sottratti dalle famiglie e portati in allevamenti dove verranno poi barbaramente uccisi per mantenere intatta la fragranza della carne.

In questa investigazione sono stati visitati i mercati di Wuhan e Fuxing, dove cani e gatti vengono venduti ai ristoranti e ai macelli della zona. Come mostrano le immagini, a Zhanjiang, i cani sono tenuti in una stanza chiusa e buia, nella quale manca l’aria, senza cibo ne acqua, in attesa di essere colpiti alla testa e pugnalati a morte. Oltre a subire lo choc di essere strappati dai loto padroni questi animali vengono costretti a vivere in condizioni al limite della sopravivenza e tra loro, spesso, si trovano anche dei cuccioli.

(Fonte: Leggo.it)

lunedì 9 settembre 2013

NON STACCATE GLI OCCHI DA VOSTRO FIGLIO...


CARI GENITORI, NESSUNA DISTRAZIONE...

TROPPO MOSTRI SONO
MASCHERATI DA "UOMINI" 



Un 39enne residente in provincia di Vicenza, ma domiciliato a Messina, è stato arrestato ieri dai carabinieri con l'accusa di tentata violenza sessuale ai danni di un bambino di 10 anni.

L'episodio è avvenuto nel villaggio di Castanea, a Messina, e solo la prontezza della mamma, di alcuni amici e l'intervento tempestivo dei militari ha scongiurato il peggio.

Un gruppo di bambini stava giocando e uno di loro è stato avvicinato dall'uomo, che lo conosceva e l'ha convinto a seguirlo nella propria abitazione. La madre del bimbo, che non l'ha più visto, si è allarmata e ha chiamato i carabinieri. Poi ha provato a telefonare al figlio che aveva con sè un cellulare e gli uomini dell'Arma sono riusciti a individuare il luogo dove si trovava il bambino, hanno divelto la porta di casa del 39enne e l'hanno subito arrestato. 

(Fonte: Leggo.it)


sabato 7 settembre 2013

QUESTA E' L'ITALIA...


AL POSTO DI SPERPERARI I NOSTRI SOLDI CON L'ACQUISTO DI CACCIABOMBARDIERI ED ALTRO, PENSO SIA PIU' IMPORTANTE SALVARE UNA VITA UMANA...MA EVIDENTEMENTE PER "QUALCUNO" LA VITA UMANA NON CONTA PERCHE' SIAMO SOLO DEI NUMERI...IL TEZO MONDO E' GIA' QUI






Partorisce e muore perché manca il posto in rianimazione in due ospedali dell'entroterra sicialiano e l'elicottero del soccorso è guasto.

Una serie di sfortunati eventi sui quali adesso si dovrà fare chiarezza. Lo chiedono i familiari di una donna morta nell'ennese dopo il parto. A farne le spese è stata una quarantenne che ha partorito un bambino senza vita e poi, dopo qualche ora dal cesareo, è deceduta per alcune complicazioni.

Antonina Seminara, originaria di Gangi (Palermo), era ricoverata nell'ospedale di Sciacca (Agrigento), dove era arrivata dopo avere aspettato per ore l'elisoccorso. La donna era giunta in nottata nel nosocomio di Nicosia (Enna) in condizioni precarie al termine della gravidanza. I medici le hanno praticato il cesareo, ma il bimbo non ce l'ha fatta. I sanitari ne hanno così disposto il ricovero in Rianimazione. Ma nè ad Enna nè a Caltanissetta erano disponibili posti. L'unico libero era a Sciacca.

Ad allungare i tempi di attesa è stato anche un guasto all'elicottero dell'elisoccorso di stanza a Caltanissetta che era fuori uso: così dopo due ore di attesa e la richiesta di intervento da parte dei medici giunta dai carabinieri, è arrivato un elicottero da Palermo. I familiari di Seminara hanno presentato una denuncia ai militari dell'Arma e la procura di Nicosia ha aperto un'inchiesta.

I medici dell'ospedale di Nicosia hanno precisano che la donna durante l'attesa è rimasta sotto costante monitoraggio. Ma i familiari chiedono che sia fatta luce sui ritardi. E la storia è rimbalzata anche all'Assemblea Regionale Siciliana.

Il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli ha presentato un'interrogazione all'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. «Occorre - dice - accertare tutte le responsabilità e verificare se ci sono stati ritardi o errori imputabili ai servizi o alle strutture sanitarie siciliane. Sta di fatto che questa tragica vicenda ci invita tutti a riflettere, ancora una volta, sull'importanza dei punti nascita soprattutto nelle aree marginali della Sicilia distanti dalle grandi strutture ospedaliere»

(Fonte: Leggo.it)

venerdì 6 settembre 2013

FARMACI DIFETTOSI, VIETATA LA VENDITA...



ATTENZIONE AI FARMACI DELLA GEYNIBAT
AZIENDA CHIMICO-FARMACEUTICA DI ANAGNI.
LE VENDITE SONO STATE VIETATE IN TUTTA ITALIA.





L’Agenzia Italiana dei Farmaco ha ordinato il divieto di utilizzo di numerosi farmaci della Geymonat, azienda chimico-farmaceutica di Anagni. La decisione arriva al termine di un’indagine coordinata dalla Procura di Frosinone e condotta dal Nas di Latina insieme all’Aifa, che già lo scorso giugno ha portato al ritiro di alcuni lotti di Ozopulmin, supposte per neonato sempre a marchio Geymonat. Il timore di difetti nella qualità dei farmaci si estende ora a un elenco molto più lungo di prodotti. La commercializzazione di questi medicinali è stata vietata e l’Aifa invita chiunque abbia in casa 
un prodotto sospetto della Geymonat a non utilizzarlo, almeno «in attesa dei risultati delle verifiche straordinarie in corso». Nello specifico, i farmaci ritirati conterrebbero un quantitativo di principio attivo inferiore a quello indicato nell’etichetta. Per ora i lotti sono bloccati sia nelle farmacie sia dai grossisti, ma nel caso venisse confermato il sospetto verranno ritirati definitivamente dal commercio. 

In un comunicato, Pippo Salvia, presidente dell’azienda chimico farmaceutica di Anagni, dichiara: «La nostra azienda ha sempre operato in un’ottica di responsabilità sociale ed etica professionale, investendo milioni di euro in macchinari, laboratori e sistemi di controllo e qualità dell’équipe: purtroppo questo non assicura l’infallibilità del sistema, ma sicuramente esclude le condotte dolose. Non appena giunta la segnalazione da parte di un grossista che aveva rilevato una supposta difettosa, a giugno del 2011, prima ancora che si attivasse il sistema di farmacovigilanza e intervenissero l’Agenzia italiana del farmaco e i Nas, abbiamo tempestivamente e preventivamente bloccato la distribuzione e ritirato dal mercato tutte le scorte del farmaco». Salvia conclude: «Di certo la Geymonat non ha “pianificato minuziosamente la strategia per la preordinata contraffazione”, così come riportato dal Nas. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e attendiamo di conoscere l’esito delle indagini che, siamo certi, dimostreranno che si è trattato di una criticità del sistema e non di un’azione deliberata da parte della nostra azienda». 

ELENCO DEI FARMACI VIETATI DIFFUSO DALL’AIFA  
ALVENEX 450 mg compresse 20 compresse AIC 038052015 
ALVENEX 450 mg polvere per sospensione orale 20 bustine AIC 038052027 
Indicazioni: Sintomi attribuibili ad insufficienza venosa; stati di fragilità capillare. 
GASTROGEL 2 g/10 ml gel orale 30 bustine 10 ml AIC 027819022 
Indicazioni: Ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche; gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso. 
SUCRATE 2 g gel orale 30 bustine 10 ml AIC 025652052 
Indicazioni: Ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso. 
INTRAFER 50 mg/ml, gocce orali, soluzione flacone 30 ml AIC 016747026 
INTRAFER 100 mg/5ml soluzione orale 10 contenitori monodose da 5 ml AIC 016747038 
INTRAFER 50 mg/ml gocce orali, soluzione flacone da 50 ml AIC 016747040:  
Indicazioni: Terapia degli stati latenti o manifesti da carenza di ferro. In particolare: anemie da carenza di ferro o aumentata necessità di ferro, soprattutto in gravidanza e allattamento, nei prematuri, nei lattanti, nei bambini piccoli e dopo emorragie. 
TESTO ENANT IM 1 f ml 100 mg AIC 009746013 
TESTO ENANT 250 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare 1 fiala da 2 ml AIC 009746025 
Indicazioni: Castrazione, eunucoidismo, ipogenitalismo, criptorchidismo, turbe della potenza sessuale e oligospermia; metropatie, fibromiomatosi uterina e talune forme di carcinoma mammario della donna, come coadiuvante. 
NABUSER 30 compresse rivestite 1 g AIC 026673057 
NABUSER 30 bustine 1 g AIC 026673069 
Indicazioni: Artrite reumatoide, osteoartrosi, spondilite anchilosante, artropatia gottosa, reumatismo extraarticolare. Affezioni periarticolari, come: borsiti, tendiniti, sinoviti e tenosinoviti, periartrite scapolomerale. Processi infiammatori acuti inclusi quelli muscolo-scheletrici, lesioni da sport. 
CITOGEL 2g/10 ml gel orale 30 bustine da 10 ml AIC 028190027 
Indicazioni: Ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche; gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei); esofagite da reflusso. 
ECOMÌ 1% crema tubo 30 grammi AIC 024846014 
ECOMÌ 1% emulsione cutanea 1 flacone 30 ml AIC 024846026 
ECOMÌ 1% polvere cutanea flacone 30 g AIC 024846038 
ECOMÌ 150 mg ovuli 6 ovuli AIC 024846040 
ECOMÌ 100 mg soluzione vaginale 5 contenitori monodose 10 ml AIC 024846053 
ECOMÌ 100 mg soluzione vaginale 5 contenitori monodose 150 ml AIC 024846065 
Indicazioni: Uso dermatologico: crema, latte, polvere. 
Infezioni dermatologiche di origine micotica e batterica, sensibili al chemioterapico. 
Uso ginecologico: ovuli, soluzione, lavanda pronta. 
Infezioni vulvovaginali di origine micotica e batterica, sensibili al chemioterapico. 
VENOSMINE 4% crema tubo 40 g AIC 024062046 
VENOSMINE 450 mg compresse 20 compresse AIC 024062073 
VENOSMINE 450 mg polvere per sospensione orale 20 bustine AIC 024062085 
Indicazioni: Coadiuvante nel trattamento delle varici e delle complicazioni flebitiche, delle emorroidi interne ed esterne e, in genere, negli stati di fragilità capillare e nelle loro manifestazioni (ecchimosi, ematomi, porpora, emorragie delle gengive.
(Fonte: Lastampa.it)
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