lunedì 17 novembre 2014

BAMBINI GIA' CONTAMINATI



OGGI IN ITALIA 8 BAMBINI SU 10 NASCONO CONTAMINATI E GLI EFFETTI SULLA SALUTE 
SONO SEMPRE PIU' IN AUMENTO




L’inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei terreni nel nostro Paese è un fenomeno talmente diffuso e radicato che ormai abbiamo iniziato a conviverci senza quasi neanche accorgercene. Le sostanze nocive, deleterie per il nostro organismo, si trovano ormai nel cibo che mangiamo quotidianamente, ma anche negli oggetti con cui veniamo in contatto, tanto che si iniziano ad evidenziare prepotentemente gli effetti endocrini (che interferiscono sugli equilibri degli ormoni sessuali) della contaminazione.
Questo vuol dire che l’inquinamento sta portando a forti ripercussioni sulla salute e la fertilità umana: le sostanze nocive – dette appunto “interferenti endocrini” - non solo ci contaminano quotidianamente attraverso l’alimentazione o il contatto con tessuti, oggetti, plastiche e detergenti, ma superano addirittura la barriera, un tempo ritenuta invalicabile, della placenta, provocando ai bambini disturbi apparentemente invisibili.
A rivelare questa drammatica realtà è un’analisi del progetto “Previeni”, il primo studio interdisciplinare sul rapporto tra gli “interferenti endocrini emergenti”, la salute e l’ambiente, condotto dal WWF con l’Istituto Superiore della Sanità, il Dipartimento Salute della Donna e Medicina del Territorio-Università Sapienza di Roma/Ospedale Sant’Andrea e l’Università di Siena, promosso e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Lo studio ha monitorato un campione di 250 coppie affette da infertilità, 10 coppie mamme-bambino e alcune specie animali che popolano due Oasi del WWF in Abruzzo (Sorgenti del Pescara a Popoli e Diga di Alanno).
Dall’analisi risulta che negli individui maggiormente esposti ad interferenti endocrini aumenta il rischio di infertilità, problemi nella gravidanza e patologie dello sviluppo infantili. Ma c’è di più: una contaminazione, in assenza di misure di prevenzione, potrà continuare nella vita successiva e nel 100% dei casi da una madre contaminata nasce un bambino contaminato!
I nemici sono dappertutto: gli interferenti endocrini si trovano ancora in oggetti di uso comune come tappeti, vestiti, pentole antiaderenti e vernici, giocattoli, contenitori e dispositivi medici, tessuti, auto, pc e televisori, pesticidi, oli e prodotti industriali.
Diversa la situazione nelle oasi del WWF (in particolare nelle due abruzzesi sottoposte a controllo), dove sono stati riscontrati bassi livelli di sostanze pericolose, tuttavia presenti, sebbene in quantità nettamente inferiori.

(Fonte Web)

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