venerdì 4 gennaio 2013

ANCHE I BAMBINI DALLO PSICOLOGO

 

OGGI GIORNO AI NOSTRI FIGLI NON MANCA PROPRIO NULLA, ANZI HANNO TUTTO E LI VIZIAMO MOLTO;

MA E' ANCHE VERO CHE I CARTONI ANIMATI DI OGGI SONO MOLTO VIOLENTI, 
I GENITORI SONO SEMPRE MENO PRESENTI,
LE DIFFICOLTA' ECONOMICHE, LE RINUNCE,
I LITIGI CHE PORTANO ALLO SCIOGLIMENTO DELLA FAMIGLIA...MOLTO ALTRO ANCORA...



FORSE POTREBBERO ESSERE PROPRIO QUESTE LE CAUSE DI QUESTO AUMENTO DI VARI DISTRURBI ANCHE NELL'ETA INFANTILE CHE PORTANO I GENITORE A CONSULTARE ADDIRITTURA UNO PSICOLOGO.


Ansia, depressione, iperattività patologica, anoressia, disturbo ossessivo o paranoico, aggressione violenta. A Torino, negli ultimi 12 mesi, sono aumentati del 20% i casi di bambini e adolescenti che soffrono di disturbi mentali. A denunciare una situazione che «cresce esponenzialmente di anno in anno» è l’Azienda Sanitaria Locale che in tutta la città, nel 2012, ha avuto in cura oltre 10 mila pazienti. 

Numeri ancor più significativi sono registrati dagli specialisti, psicologi e psicoterapeuti infantili privati, per cui la crisi non esiste: «Gli studi dei colleghi specializzati in cure psicologiche a pazienti dell’età infantile sono pieni, a differenza di quelli per adulti, in cui c’è stato un calo di richieste», dice Giancarlo Marenco, segretario dell’Ordine regionale degli Psicologi, che parla di un «raddoppio nell’arco degli ultimi cinque anni dei casi». In particolare, bambini «anche molto piccoli e in età prescolare, dai 2 anni, con disturbi anche invalidanti di alimentazione – è recente la casistica di una bimba due anni e mezzo che non riusciva a deglutire e non soffriva di alcuna patologia organica –. E ancora, bimbi con fobie scolari, difficoltà legate al distacco dalla famiglia, disturbi vari del comportamento».

Bambini e adolescenti «difficili». Tristi e arrabbiati, timorosi, con enorme difficoltà a rispettare le regole, iperattivi e insofferenti verso gli altri, in cui si insinua la consapevolezza di non riuscire a stare al passo con i coetanei, bimbi soprattutto fragili.
Sono questi i fenomeni che spingono le famiglie a rivolgersi allo psicologo per un aiuto. Nei più piccoli, sono frequenti anche balbuzie e tic motori, ansia generalizzata e sintomi predittivi di un disturbo della personalità, o ancora enuresi cioè involontaria emissione di urine nel sonno. Epifenomeni, anche gravi, di una situazione familiare di disagio e mancanza di cure, che se si trasformano in instabilità e patologie richiedono il supporto dei servizi neuropsichiatrici.
 
Gli specialisti non smettono di interrograrsi sulle cause di un preoccupante aumento dei disagi nei minori: «La sensazione è che ci sia senz’altro una maggiore attenzione ai figli da parte dei genitori – puntalizza la dottoressa Maria Baiona, dell’Asl To2, circoscrizioni 4 e 5 –, ma soprattutto un complicarsi della situazione socio-familiare-ambientale che porta a vivere in contesti stressanti».

Problematiche delicate, su cui il servizio sanitario e il servizio sociale fanno sempre più fatica a intervenire. Sarebbe consigliata «una psicoterapia seria di anni, e in parallelo una terapia familiare, un lavoro congiunto con educatori e scuole», continua Bondonio. Ma la struttura dell’Asl To2 non ha mezzi a sufficienza. “Combattiamo ogni giorno, per non abbandonare i ragazzi e cercando strade personalizzate per ciascun caso. Tentando di usare il meno possibile i farmaci, attivando soprattutto le risposte, a volte straordinarie, che i piccoli anche se con disagio sono in grado di dare.

(Fonte: Lastampa.it)

2 commenti:

  1. E' una campagna di marketing delle case farmaceutiche. Si vende il problema (ADHD, depresso, bipolare, ecc.) per poi vendere i farmaci. I genitori portano i figli dallo psicologo perché martellati da varie campagne, soprattutto nella scuola con la nuova legge 170 che se non riformata ci porterà ai livelli degli Stati Uniti per numero di bambini sotto psicofarmaci. In realtà oggi i bambini sono più felici, intelligenti e sani rispetto a una volta.

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    1. Esatto, solamente che i genitori si fanno abbindolare da questo massiccio e continuo martellamento mediatico della pubblicità, senza rendersi conto che i bambini sono per natura abbastanza vivaci e hanno bisogno solamente di sfogare a loro indole con vari atteggiamenti...è solo e sempre business, e molti continuano ancora a cadere in questi vergognosi tranelli.

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