lunedì 13 maggio 2013

MENTALITA' VIOLENTA...


QUESTO NON E' UN FILM...
MA LA DIMOSTRAZIONE CHE LA MENTALITA' VIOLENTA (COMPRESA TV, VIDEOGIOCHI ED ALTRO), SENZA UN BUON INSEGNAMENTO NE' UNA SANA EDUCAZIONE PORTA MAGGIORMENTE A QUESTI GESTI ASSURDI.



“Abbiamo il colpevole dell’omicidio della piccola Leila, è il fratello dodicenne”. Le parole dello sceriffo Gary Kuntz della contea di Calaveras, nel nord della California, rassicurano e al tempo stesso gelano la piccola comunità di Valley Springs. Si tratta di 7400 anime che il 27 aprile vissero come uno shock collettivo il ritrovamento del piccolo corpo della bambina di 8 anni martoriato dalle coltellate inferte. 

Nell’assenza totale di prove fu il fratello a suggerire alla polizia la pista da seguire: “Un intruso è entrato dentro la nostra casa, era alto, aveva i capelli lunghi e grigi, quando è andato via, Leila era morta” raccontò. Da quel momento gli uomini dello sceriffo Kuntz hanno perlustrato boschi, campi, fattorie e case in un raggio di diversi chilometri, senza trovare alcun elemento a supporto della versione del bambino. L’unica testimone che, in un primo momento, aveva avvalorato la tesi dell’”intruso” è una vicina di casa, che ha però ritrattato. Da qui la scelta dello sceriffo di rivedere l’impianto delle indagini, raccogliendo dentro la casa anche quei coltelli che - seppur del tutto puliti - potevano aver teoricamente causato le ferite sul corpicino di Leila. Il tutto durante due settimane nelle quali la madre della vittima, Krystal Walters, con la famiglia al seguito, ha presenziato e parlato in più veglie pubbliche di solidarietà, spesso concludendo con la voce spezzata dal pianto. Una delle cerimonie più toccanti è avvenuta alla scuola elementare “Jerry Lind”, che Leila frequentava.  

A far sospettare che gli agenti avevano una nuova pista è stata la decisione dello sceriffo di chiedere, alcuni giorni fa, di imporre il silenzio totale sulle indagini, decidendo anche di tenere all’oscuro la famiglia di quanto stava maturando. Venerdì sera, l’annuncio della “cattura del sospetto” - senza diffonderne il nome - ha causato sorpresa fra i residenti che conoscono la famiglia e l’hanno sempre considerata “molto unita”, sebbene il padre viva adesso con la seconda moglie. La vicenda fa notizia per l’efferatezza del delitto fratricida ed anche perché, solo poche settimane fa, il popolare serial tv “Law & Order” aveva trasmesso un episodio intitolato “Born Psycopath” basato sul rapporto fra due bambini, con il fratello maggiore che continua a cercare di uccidere la sorella mentre i genitori ignorano ogni segnale di allarme, facendo prevalere la convinzione che il figlio non potrebbe mai nuocere a nessuno, fino a quando sono gli agenti della polizia a dimostrare che si tratta di un pericoloso psicopatico. La sovrapposizione fra indagini criminali e condizioni mentali del baby-killer è la chiave di lettura che “Law & Order” dà all’identità dell’assassino, indicando una pista per il movente sulla quale ora si stanno muovendo anche gli investigatori dello sceriffo Kuntz nel tentativo di comprendere perché il fratello abbia commesso tale orrendo delitto.  

(Fonte: Lastampa.it)

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