sabato 3 agosto 2013

PRIMO CASO DI PET-THERAPY


FORTUNATAMENTE I MEDICI HANNO PROVATO, 
CON TUTTE LE PRECAUZIONI DI IGIENE, ANCHE QUESTO AIUTO PER VEDERE IL SUO FUNZIONAMENTO NEL GUARIRE UNA BAMBINA...
ED IL RISULTATO E' STATO OTTIMALE

GLI ANUMALI HANNO QUALCOSA IN PIU' E I BAMBINI MENO SFORTUNATI, D'ORA IN POI LO SANNO



Portos, un cucciolo di cane, ha aiutato la sua padroncina, una bimba di 10 anni ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica (Tip) del policlinico universitario Gemelli di Roma, a guarire da uno stato depressivo profondo sviluppato per la sua condizione di salute durante la degenza nel reparto intensivo. Un incontro al giorno col suo amico a quattro zampe l'ha aiutata a ritrovare il sorriso e le forze per reagire alla sua malattia e sconfiggerla. Ora la bimba è tornata a casa guarita. Si tratta del primo caso di pet-therapy in terapia intensiva pediatrica nel Lazio e tra le prime esperienze di questo tipo conosciute in Italia.

E' il lieto fine è stato possibile anche grazie all'idea dell'equipe medica diretta dal professor Giorgio Conti dove è stato attivato con successo un programma di pet-therapy in una bambina affetta da mielite postinfettiva (una reazione del midollo spinale molto rara) e per questo da una forma temporanea di tetraplegia. La piccola paziente aveva sviluppato uno stato di profonda depressione post-traumatica e l'equipe multidisciplinare di rianimatori pediatrici, neuropsichiatri infantili ed ematologi del Gemelli, d'accordo con la famiglia, ha condiviso l'idea che il gioco con il suo piccolo cucciolo di cane potesse essere di grande giovamento sia per il suo umore, sia per la guarigione che richiedeva l'impegno nella fisioterapia. 

''La bambina era tristissima, non riusciva a dormire - racconta il professor Conti - Abbiamo cercato di farla reagire facendo entrare in Tip Portos, un cucciolo di Golden retriever che faceva parte della famiglia. Abbiamo organizzato, con il permesso della Direzione sanitaria e rispettando scrupolosamente il protocollo di trattamento integrato con la pet-therapy, un incontro di un'ora con il cane tutti i giorni per due settimane, dopo la seduta di fisioterapia. La bimba, che si era chiusa in un mutismo acinetico e non riusciva a essere molto collaborativa in fisioterapia, ha subito reagito, già al primo incontro: è stato possibile staccarla dal ventilatore meccanico e iniziare a fare sessioni di fisioterapia più intensa". ''I genitori hanno accettato con entusiasmo la nostra idea - continua Conti - oggi la bambina è guarita e ha lasciato l'ospedale''


(Fonte: http://roma.repubblica.it) 


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Segnala a Zazoom - Blog Directory