sabato 7 luglio 2012

I MIGLIORI....

Missionari uccisi perchè faceveno del bene...meritano non solo un riconoscimento !!!

AMERICA
I 23 operatori pastorali caduti in America (18 sacerdoti, 2 seminaristi, 1 suora, 2 laici) sono stati uccisi in Brasile, Colombia, Messico, Cuba, El Salvador, Stati Uniti, Guatemala e Honduras.
Sono 6 i sacerdoti uccisi in Brasile, un numero senza dubbio elevato, tanto che il Consiglio Episcopale di Pastorale della Conferenza Episcopale brasiliana, al termine della sua ultima riunione dell’anno, ha pubblicato una preoccupata dichiarazione sulla crescente ondata di violenza nel paese contro i sacerdoti: “la Chiesa cattolica in Brasile si sente profondamente colpita e indignata di fronte alla violenza contro i suoi figli la cui vita è stata stroncata. Riaffermiamo che nulla giustifica la violenza!”.
Tra i sacerdoti uccisi in Brasile figurano lo spagnolo Ramiro Ludeña, noto come “padre Ramiro”, che lavorava da 34 anni in un'associazione di sostegno ai bambini e ai ragazzi di strada, ed è stato ucciso proprio da un giovane di 15 anni per rapina. Il missionario Fidei donum italiano don Ruggero Ruvoletto, ucciso nella sua parrocchia da cui erano stati rubati una cinquantina di Real (circa diciannove Euro). Don Evaldo Martiol, assassinato da due giovani, vittima di un furto finito in omicidio. “Il suo metodo di evangelizzare era l’amicizia” ha ricordato il Vescovo durante i funerali. P. Gisley Azevedo Gomes, CSS, Assessore nazionale della Sezione Giovani della Conferenza Episcopale Brasiliana (CNBB), ucciso da alcuni giovani che lo hanno prima derubato e poi ucciso. “In maniera deplorevole – hanno affermato i Vescovi - è stato vittima di quella violenza che desiderava combattere”.
La Colombia, con 5 sacerdoti ed 1 laico uccisi, è al secondo posto. Tutti i sacerdoti sono rimasti vittime di furti finiti tragicamente: i due sacerdoti redentoristi p. Gabriel Fernando Montoya Tamayo e p. Jesús Ariel Jiménez sono stati uccisi da un uomo che ha fatto irruzione nell'alloggio dei sacerdoti, molto probabilemte alla ricerca di denaro, uccidendoli entrambi mentre questi erano connessi ad Internet. Il corpo senza vita di don Oscar Danilo Cardozo Ossa è stato ritrovato nella canonica della parrocchia, sul posto sono stati ritrovati anche un bavaglio e alcune corde. Anche don Emiro Jaramillo Cardenas è stato ucciso nella notte nella sua abitazione, mentre don Juan Gonzalo Aristizabal Isaza, è stato ritrovato assassinato all’interno dell’automobile di sua proprietà, abbandonata sull’autostrada regionale. A loro si aggiunge il laico Jorge Humberto Echeverri Garro, professore ed operatore pastorale, impegnato come catechista e nella Pastorale Sociale per la pace e la convivenza, ucciso da un gruppo di guerriglieri durante una riunione in cui si discuteva di alcuni progetti della Chiesa.
In Messico sono stati uccisi un sacerdote e due seminaristi: mentre si dirigevano ad una riunione di pastorale vocazionale, il loro veicolo è stato raggiunto da un altro, sono stati fatti scendere e colpiti a morte con armi da fuoco. L’Arcivescovo di Acapulco ha segnalato che in quella regione del Paese prevale la logica di risolvere tutto con la pistola, la logica del regolamento di conti, dello spargimento di sangue, mentre le forze armate non riescono a tenere sotto controllo il narcotraffico e la violenza.
Particolare commozione ha suscitato anche la morte violenta a Cuba di due sacerdoti spagnoli: don Eduardo de la Fuente Serrano, morto in seguito ad un accoltellamento subito in una strada alla periferia della capitale, e don Mariano Arroyo Merino, ucciso nella sua parrocchia. Il suo corpo era ammanettato, imbavagliato e parzialmente bruciato.
Due le vittime in El Salvador, un sacerdote e un giovane laico: il corpo senza vita del redentorista salvadoregno p. Leopoldo Cruz è stato ritrovato alcuni giorni dopo la sua scomparsa in un canale di una zona rurale di San Salvador. Il giovane William Quijano, della Comunità di Sant'Egidio, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da una delle tante gang violente organizzate che assoldano i giovani poveri nelle periferie del Centro America. Da cinque anni William era impegnato nella Scuola della Pace ai bambini poveri del quartiere di Apopa, nei sobborghi della capitale.
L’unica religiosa uccisa nel continente è Suor Marguerite Bartz, delle Suore del Santissimo Sacramento per gli Indiani e i Negri (SBS), uccisa nel suo convento di Saint Berard, nella zona dei Navajo, nel Nuovo Messico (Stati Uniti d’America). La religiosa era conosciuta per essere una donna da sempre appassionata della ricerca della giustizia e della pace. Sempre negli Stati Uniti, don Ed Hinds, parroco della chiesa di San Patrizio a Chatham, nel New Jersey (USA), è stato ritrovato morto nel Rettorato adiacente alla chiesa, coperto da numerosi traumi e ferite provocate da un’arma da taglio.
In Guatemala ha trovato la morte padre Lorenzo Rosebaugh, dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI), rimasto ucciso in seguito ad un assalto avvenuto lungo una strada di campagna, mentre con altri sacerdoti si stava recando ad una riunione pastorale. Due uomini armati di fucile e con il viso coperto hanno fermato l’automobile e, dopo aver sottratto ai missionari ciò che possedevano, hanno sparato uccidendo p. Rosebaugh. Infine è stato trovato ucciso in una provincia della parte orientale del Guatemala il sacerdote cappuccino guatemalteco p. Miguel Angel Hernandez, da quattro anni responsabile di una parrocchia di Ocotepeque (Honduras), che era stato rapito alcuni giorni prima.
AFRICA
In Africa hanno perso la vita in modo violento 9 sacerdoti, 1 religiosa ed 1 laico, nella Repubblica Democratica del Congo, in Sudafrica, in Kenya ed in Burundi.
Nella martoriata Repubblica Democratica del Congo, dove la Chiesa e la popolazione locale sono oggetto da lungo tempo di brutalità e continue violazioni dei diritti umani, hanno trovato la morte 2 sacerdoti, 1 religiosa e 1 operatore laico della Caritas. Sia don Jean Gaston Buli che don Daniel Cizimya Nakamaga sono stati uccisi da sconosciuti penetrati durante la notte nella loro abitazione, molto probabilmente per rubare, rispettivamente a Bunia e a Kabare. Suor Denise Kahambo Murahirwa, monaca trappista, è stata uccisa da uomini armati in uniforme che sono entrati nel monastero di “Notre Dame de la Clarté” a Murhesa, 20 chilometri da Bukavu, poi fuggiti senza rubare nulla. Il giovane congolese Ricky Agusa Sukaka, operatore della Caritas, è stato ucciso a Musezero, nel nord Kivu, da due uomini che indossavano uniformi dell’esercito.
Anche in Sudafrica sono stati uccisi 4 sacerdoti. Don Daniel Matsela Mahula, della diocesi di Klerksdorp, è stato ucciso mentre era alla guida della sua auto, da quattro banditi di strada. Don Lionel Sham, 66 anni, parroco di Mohlakeng (arcidiocesi di Johannesburg, Sudafrica), è stato ucciso dopo essere stato rapito dalla sua casa. Il corpo di Padre Ernst Plöchl, della Congregazione dei Missionari di Mariannhill, in Sudafrica da oltre 40 anni, è stato trovato nell’isolata stazione missionaria di Maria Zell. Anche Padre Louis Blondel, dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), è stato ucciso nella notte da alcuni giovani penetrati nell’abitazione dei missionari.
In Kenya sono stati uccisi P. Giuseppe Bertaina, dei Missionari della Consolata, aggredito da alcuni malviventi nell'Istituto di Filosofia dei Missionari della Consolata, a Nairobi, di cui era rettore e amministratore, che lo hanno picchiato, legato e imbavagliato, provocandone la morte per insufficienza respiratoria, e P. Jeremiah Roche, della Società di S. Patrizio per le Missioni Estere, il cui cadavere è stato ritrovato con le mani legate e con ferite di machete alla testa. Un gesto di altruismo è costato la vita a don Révocat Gahimbare, in Burundi: saputo dell’assalto al monastero delle suore “Bene Maria”, si stava recando a portare aiuto alle religiose, ma i banditi gli hanno teso un agguato lungo la strada, uccidendolo.
ASIA
Due i sacerdoti uccisi in Asia nel 2009. In India don James Mukalel è stato trovato morto nei pressi di Mangalore, stato del Karnataka, nell’India meridionale, probabile vittima di violenza anticristiana, dato che in precedenza nell’area si erano verificati alcuni casi di attacchi di integralisti. Nelle Filippine don Cecilio Lucero, difensore dei più deboli e impegnato per la tutela dei diritti umani, è stato ucciso da un gruppo di uomini armati, nella provincia del Nord Samar, a sud della capitale, Manila.

EUROPA
L’unico sacerdote ucciso di cui si ha notizia è don Louis Jousseaume, aggredito e assassinato nella canonica di Egletons, diocesi di Tulle (Francia), dove era parroco. Impegnato anche nel mondo dell’handicap, è stato ucciso proprio da uno di questi emarginati squilibrati di cui si prendeva cura.

(Fonte: http://www.fides.org/)

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