Come si può non reagire alla coscienza?
È, pertanto, necessario avere conoscenza in coscienza di alcune realtà che dovrebbero mettere alla prova chi ha potere d’agire, giuridicamente e direttamente, ma che molte volte si distrae di fronte a chi grida giustizia, soprattutto si rende sordo alle grida d’aiuto di bambini che senza volontà alcuna sono privati della loro vita e della loro dignità di esseri umani in crescita.
Come si presenterà questo futuro se continua a essere così ferito, come cresceranno queste creature che molte volte sono vittime di traffici di esseri umani, vittime di denutrizione, di analfabetismo, di reclutamento per essere baby-soldati, costretti a lavorare in età in cui i loro occhi curiosi e gioiosi si ritrovano a essere spenti dalla cupidigia e dalla cattiveria degli adulti che di loro si servono? Chi ritornerà a questi bambini, la gioia di una vita privata della sua natura semplice e pura, smaliziata dalla malizia dell’uomo, chi ritornerà ai loro occhi la serenità che ogni bambino ha diritto e il dovere di ricevere? Saranno forse i molti convegni e le molte discussioni che evidenziano il problema discutendo ma non concretizzando, a far ritornare la luce di speranza a queste creature?
I fatti fanno più delle parole, l’agire fattivo, coerente e contemporaneo, può essere elemento di rinnovata speranza e sollievo gioioso per bambini che perdono anzitempo la spontaneità solare della bellezza della vita.
(Fonte: http://comunicativaviva.blogspot.it/)
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