sabato 7 luglio 2012

NON IGNORATE IL GRIDO DEI BAMBINI

Un dramma che non si arresta, e che sembra in continua crescita quello dei bambini nel mondo che sono violati, sfruttati come baby-soldati, bambini lavoratori, schiavi sessuali. Oltre un miliardo di bimbi vive in Paesi lacerati da conflitti mondiali, come in Ciad, Somalia, Sudan, Georgia, Haiti, Iraq, Libano, Costa D’avorio, Repubblica Democratica del Congo, Nepal, Myanmar, Uganda. L’infanzia violata, trova facile luogo di crescita nei Paesi dove la povertà e i conflitti interni sono di casa, nondimeno forme di schiavitù a danno dei bambini si alimentano anche nei Paesi ricchi del mondo, e nel modo più squallido quale quello pedopornografico.
Come si può venire a conoscenza di una tale cruenta verità e non reagire, sapere di bambini che vivono in stato di sofferenza, violati nella loro natura infante, nella purezza della loro crescita, sfruttati dalle circostanze profittevoli e prive di scrupoli, come si fa non agire veramente e concretamente per debellare questo fenomeno frutto indegno dell’egoismo dell’uomo avido e pieno della sua cupidigia, cosa fanno i ‘potenti’ che dispongono dei mezzi per fare qualcosa?

Come si può non reagire alla coscienza?
È, pertanto, necessario avere conoscenza in coscienza di alcune realtà che dovrebbero mettere alla prova chi ha potere d’agire, giuridicamente e direttamente, ma che molte volte si distrae di fronte a chi grida giustizia, soprattutto si rende sordo alle grida d’aiuto di bambini che senza volontà alcuna sono privati della loro vita e della loro dignità di esseri umani in crescita.

Come si presenterà questo futuro se continua a essere così ferito, come cresceranno queste creature che molte volte sono vittime di traffici di esseri umani, vittime di denutrizione, di analfabetismo, di reclutamento per essere baby-soldati, costretti a lavorare in età in cui i loro occhi curiosi e gioiosi si ritrovano a essere spenti dalla cupidigia e dalla cattiveria degli adulti che di loro si servono? Chi ritornerà a questi bambini, la gioia di una vita privata della sua natura semplice e pura, smaliziata dalla malizia dell’uomo, chi ritornerà ai loro occhi la serenità che ogni bambino ha diritto e il dovere di ricevere? Saranno forse i molti convegni e le molte discussioni che evidenziano il problema discutendo ma non concretizzando, a far ritornare la luce di speranza a queste creature?

I fatti fanno più delle parole, l’agire fattivo, coerente e contemporaneo, può essere elemento di rinnovata speranza e sollievo gioioso per bambini che perdono anzitempo la spontaneità solare della bellezza della vita.

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