venerdì 27 luglio 2012

SENZA UN'ANIMA!!

 

 

Luglio 2012

NON VOGLIO CHE SI ARRIVI A TANTO PER IL "DIO DENARO"...HANNO BISOGNO ANCHE LORO DI CAREZZE, BACI E ABBRACCI...


MA UCCIDEREI CHI FA QUESTE COSE E CHI LI ACQUISTA SENZA UN'ANIMA!!


Cina, è record di bambini rapiti.

Per ritrovarli i genitori preferiscono il web alla polizia

 
Oltre 800 persone arrestate per traffico di bambini in 15 province. Le cifre del traffico di bambini in Cina sono da capogiro. Solo l’anno scorso ne sono stati ritrovati ottomila e i prezzi di mercato vanno dai quasi 4mila euro per una bambina agli oltre 10mila per un maschietto. Il regime si vanta dei buoni risultati ottenuti nella lotta contro il fenomeno, ma in realtà più che alla polizia i genitori disperati ormai si rivolgono a internet, al sito baobeihuijia.com
Il sito cinese baobeihuijia.com

PECHINO– 802 persone arrestate per traffico di bambini in 15 province; 181 bambini ritrovati. Le cifre del traffico di infanti in Cina sono da capogiro. Solo l’anno scorso le autorità ne hanno ritrovati 8mila, scoprendo “prezzi di mercato” che variano dai 30mila yuan (quasi 4mila euro) per una bambina agli 80mila (oltre 10mila euro) per un maschietto. Conseguenza di povertà, politica del figlio unico, mancanza di una corretta giurisdizione sulle adozioni e una civiltà rurale ancora troppo legata alla supremazia dell’erede maschio. Le autorità continuano a celebrare a reti unificate il successo dell’operazione, ma i 181 bambini ritrovati sono solo la punta di un iceberg fatto di rapimenti e traffico di esseri umani.
Non esistono precise statistiche ufficiali, ma è lo stesso governo cinese a dichiarare che il problema esiste almeno dagli anni Ottanta e che sono quasi 10mila all’anno i bambini rapiti. Il Dipartimento di Dtato americano pensa che la cifra sia approssimativamente il doppio, mentre alcune associazioni e gruppi di studio indipendenti parlano addirittura di 50mila bambini “scomparsi”; oltre quattromila ogni mese per intendersi. Stime difficili da ricostruire, perché l’Ufficio per la pubblica sicurezza riporta solo i casi sotto la sua giurisdizione, ovvero quelli in cui c’è la prova del reato. E non è sempre facile provare che un bambino sia stato rapito e non sia piuttosto disperso, scappato via seguendo una farfalla o un pallone, e finito chissà dove. E le persone scomparse non sono conteggiate nelle statistiche ufficiali.

Il traffico

Sono bambini che difficilmente rivedranno i genitori. A differenza di quanto succede da noi, nella maggior parte dei casi saranno venduti. Spesso con la complicità delle autorità e grazie a una rete, attiva su tutto l’immenso territorio della Repubblica popolare, che intreccia malaffare, corruzione, crimine, povertà, diseguaglianze economiche e sociali e li cementa attraverso sentimenti forti e contrastanti come la disperazione e la speranza. Secondo quanto dichiarato dalle forze dell’ordine e riportato dall’agenzia di stampa Xinhua, la rete di trafficanti appena scoperta agiva grazie alla complicità di due funzionari che segnalavano a famiglie benestanti la possibilità di acquistare bambini da donne indigenti.

Sulle cifre, è difficile trovare uno standard. Xue Xinran, giornalista, autrice di numerosi libri (di cui editi in Italia: La metà dimenticata, 2002; Le figlie perdute della Cina, 2011; Le testimoni silenziose, 2012) e fondatrice dell’organizzazione di beneficenza The Mother Bridge of Love che si impegna a costruire un ponte che aiuti i bambini cinesi adottati in Occidente a riconciliarsi con la loro cultura di origine, ha dedicato tutta la sua vita alle problematiche legate alle donne, alle madri e ai bambini adottati. Ci racconta che, cinque anni fa, quando ha condotto la sua ultima ricerca su campo, «un bambino valeva tra i 20mila e i 50mila yuan. Sicuramente oggi i prezzi sono aumentanti, ma sono convinta che nelle campagne si possa ancora pensare di acquistare un figlio per poche migliaia di yuan, tanto più se è una femmina».
(Fonte: http://www.linkiesta.it/baobeihuijia)

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