"NON C'E' VITA CHE NON MERITI AMORE"
RESTIAMO FUORI DALLE GUERRE
Libro Consigliato: Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra
(di Gino Strada)
Le mine così come altri residui bellici inesplosi uccidono, feriscono e rendono orfani i bambini.
- I bambini sono le principali vittime delle mine e degli ordigni bellici inesplosi, incluse le bombe a grappolo, spesso colorate, luccicanti e quindi attraenti ai loro occhi perchè considerate come possibili giocattoli.
- I bambini per la loro piccola corpuratura hanno più probabilità di morire in seguito alle esplosioni di mine rispetto agli adulti. Circa l’85% dei bambini vittime delle mine muoiono prima di raggiungere l’ospedale.
- I bambini ed in particolare quelli rifugiati e sfollati sono quelli più in pericolo e i principali bersagli delle mine antiuomo perchè ignari dei pericoli derivanti dal giocare o attraversare zone pericolose.
- Le lesioni provocate dalle mine antiuomo includono la perdita degli arti, la vista o l’udito con la conseguente inabilità permanente.
- Senza adeguate cure mediche, i bambini feriti dalle mine antiuomo sono spesso tolti dalle scuole. Hanno quindi limitate prospettive future in campo educativo e professionale e sono spesso considerati un onere per le loro stesse famiglie.
- Tali mine antiuomo rovinano la vita di questi bambini quando gli stessi genitori o coloro che si prendono cura di loro vengono anch’essi feriti e uccisi. Nel caso in cui le loro madri siano uccise o mutilate hanno meno probabilità di ricevere un’alimentazione adeguata, di essre protetti da un eventuale sfruttamento ed abuso. Quando i padri sono le vittime delle mine antiuomo, i bambini sono spesso costretti ad abbondonare la scuola e ad iniziare a lavorare per integrare il reddito familiare.
- Il costo di prevedere la cura a lungo termine per i bambini vittime delle mine antiuomo può rivelarsi proibitivo. Le cliniche di riabilitazione sono spesso troppo costose se non addirittura difficili da raggiungere.
- Le mine antiuomo non ancora identificate impediscono la costruzione di case, strade, scuole, strutture sanitarie ed altri servizi essenziali. Impediscono inoltre l’accesso ai terreni agricoli e l’irrigazione.
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